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OLTRE 20.000 PROFUGHI BISOGNOSI D’AIUTO: L’IMPEGNO DELLA CARITAS IN UN PAESE CHE È TEATRO DI GUERRA

ESTERI (Banmaw, ASIA)– Grande impegno è stato quello della Caritas che si è mobilitata per l’emergenza umanitaria in corso nel Nord del Myanmar, un Paese travagliato da una guerra civile fra l’esercito regolare e i ribelli del Kachin Independent Army. L’associazione umanitaria è l’unica organizzazione impegnata sul territorio per aiutare e sostenere oltre 20mila profughi. Oltre alla diocesi di Myitkyina, che copre quasi per intero il territorio dello stato kachin, anche la diocesi di Banwam è soggetta al conflitto: per questo si sono impiegati numerosi volontari della Caritas locale, soprattutto giovani, religiose, sacerdoti che, senza indugio, si sono attivati “per l’assistenza umanitaria pastorale a migliaia di fedeli disorientati e terrorizzati”, rischiando la loro stessa vita a causa dei bombardamenti che colpiscono l’area in cui si portano il loro aiuto umanitario.

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DAL ROSSO SANGUE AL ROSSO POMODORO… LA LEGALITÀ CAMBIA LA PERCEZIONE DEI COLORI

FESTA DELLA LEGALITA’ (Teggiano) – Si terrà questo pomeriggio, sabato 9 aprile, a San Marco di Teggiano (Salerno) la terza edizione della “Festa delle Legalità”, evento organizzato dall’Associazione nazionale Papaboys, con l’adesione del Presidente della Repubblica, che ogni anno destina un premio a chi si è particolarmente distinto per aver promosso un tema così importante come quello della legalità.

“Dal rosso sangue al rosso pomodoro… La legalità cambia la percezione dei colori”, questo il provocatorio titolo scelto per provare a spingere giovani e meno giovani ad intraprendere un percorso che sia proprio quello della legalità. La manifestazione si svolgerà presso la Biblioteca comunale BiBlù in San Marco di Teggiano e avrà inizio alle 17 con il convegno “In nome della legalità. Martiri per la giustizia”, per concludersi con la consegna dei riconoscimenti, alla presenza delle autorità civili e religiose.

Ospiti d’onore saranno Paride Leporace e Raffaele Sardo, giornalisti e scrittori, autori rispettivamente dei libri “Toghe rosso sangue” e “La Bestia”, oltre a Serena Lamberti, sorella di Simonetta, vittima innocente della camorra. Saranno inoltre presenti il Tenente Colonnello Pasquale De Luca, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Battipaglia Giuseppe Costa, Gianfranco Valiante, presidente della Commissione regionale Anticamorra, il sindaco di Teggiano Michele Di Candia e Donatella Buccino, presidente del Forum comunale dei Giovani. A moderare il convegno sarà il giornalista Rocco Colombo.

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PRIME INDISCREZIONI SULLA III EDIZIONE DELLA FESTA DELLA LEGALITÀ DEI PAPABOYS

TEGGIANO(SA) – Ieri sera, presso la sede regionale Campana dei Papaboys, si è svolta una riunione del Comitato per la “Festa delle Legalità” presieduta dal delegato Regionale Papaboys, Massimo Manzolillo, organizzatore dell’evento che ogni anno destina un Premio a chi si è particolarmente distinto per aver promosso il tema della Legalità. La riunione è stata voluta per delineare un primo progetto sulla edizione da tenersi.

Secondo indiscrezioni trapelate, il programma dovrebbe essere lo stesso di questi primi anni: verrà mantenuto l’incontro mattutino con i ragazzi di un istituto superiore del comprensorio Valdianese e la consegna dei riconoscimenti durante la tavola rotonda pomeridiana, alla presenza delle autorità civili e religiose. Novità, proposta dal Direttore Generale della BCC Monte Pruno di Roscigno e Laurino, Michele Albanese, sembra essere l’istituzione di una borsa di studio per i ragazzi che svilupperanno un lavoro sulla legalità durante questo anno scolastico, sia esso un disegno, un tema, un elaborato digitale o un lavoro di tesi, affinché la legalità non sia solo tema di un giorno ma un lavoro di riflessione continuo da parte dei ragazzi durante tutto l’anno.

Nessuna indiscrezione, invece, sui nomi dei premiati, che come da tradizione non saranno resi noti prima della conferenza stampa ufficiale sull’evento che si terrà nel mese di Marzo in Teggiano(SA). Questo il primo sunto dell’assemblea raccontato in anteprima alla nostra redazione.

per guardare il video clicca su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4292

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IL CORPUS DOMINI CON PAPA BENEDETTO. OGGI ALLE ORE 19 IN SAN GIOVANNI IN LATERANO LA CELEBRAZIONE

ROMA – Oggi, solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo, alle ore 19, il Santo Padre Benedetto XVI celebra la Messa sul sagrato della basilica di San Giovanni in Laterano. Al termine della Messa presiederà quindi la processione eucaristica che, percorrendo via Merulana, raggiungerà la basilica di Santa Maria Maggiore. La processione si snoderà nel seguente ordine: confraternite e sodalizi, associazioni eucaristiche, gruppi parrocchiali, Cavalieri del Santo Sepolcro, religiose, religiosi, seminaristi, sacerdoti, parroci, cappellani e prelati di Sua Santità, vescovi e arcivescovi, cardinali. Tutti i fedeli delle parrocchie e gli appartenenti ad associazioni e movimenti ecclesiali seguiranno il Santissimo Sacramento. Accesso per la Messa da piazza di Porta San Giovanni. La festività del Corpus Domini ha una origine più recente di quanto sembri. La solennità cattolica del Corpus Domini (Corpo del Signore) chiude il ciclo delle feste del dopo Pasqua e vuole celebrare il mistero dell’Eucaristia ed è stata istituita grazie ad una suora che nel 1246 per prima volle celebrare il mistero dell’Eucaristia in una festa slegata dal clima di mestizia e lutto della Settimana Santa. Il suo vescovo approvò l’idea e la celebrazione dell’Eucaristia divenne una festa per tutto il compartimento di Liegi, dove il convento della suora si trovava.

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Concluso a Roma l’incontro internazionale per la lotta delle religiose contro la tratta

Si è concluso oggi a Roma l’incontro promosso dall’Unione internazionale superiore generali e dall’OIM, l’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, con l’obiettivo di creare una rete internazionale di religiose per combattere la tratta degli esseri umani, che coinvolge circa 800 mila persone nel mondo, per lo più donne. Oltre 30 le Congregazioni religiose che hanno partecipato all’evento in rappresentanza di un grandissimo fronte di suore già impegnate nella lotta contro questo turpe fenomeno. Fabio Colagrande ha intervistato suor Bernadette Sangma, salesiana e coordinatrice del convegno, e Stefano Volpicelli, coordinatore dell’incontro per l’OIM. A suor Sangma ha chiesto se, condotta in rete, la lotta contro la tratta abbia maggiori possibilità di successo

R. – Sì, perchè ci rendiamo conto di trovarci in una posizione molto strategica. E questo perchè quando si parla di tratta – di donne e di bambini, ma ormai anche di uomini – risultano coinvolte tre tipi di nazioni: le nazioni di origine, le nazioni di transizione e le nazioni di destinazione. Guardandoci intorno, laddove siamo presenti, ci siamo resi conto che avremmo potuto coprire tutte e tre questi tipi di nazioni. Ci siamo anche rese conto che se ci fossimo uniti in una rete, avremmo potuto – da una nazione di origine ad una nazione di destinazione – rendere possibile una collaborazione per cercare di salvare queste donne da questa schiavitù, da questa esperienza disumanizzante.

 
D. – Volpicelli, nella lotta contro il traffico di esseri umani che voi dell’OIM portate aventi, è importante tener conto delle diversi legislazioni nazionali che riguardo l’immigrazione…

R. – Sì, soprattutto perchè è come se fosse un cane che si morde la coda, nel senso che le politiche migratorie restrittive aumentano la tratta, la facilitano, perchè è ovvio che non esistendo la possibilità legale di spostarsi in forma sicura da un Paese all’altro, anche soltanto per cercare un lavoro, è anche chiaro che chi vuole muoversi cercherà e poi troverà anche delle soluzioni alternative. Questo purtroppo rappresenta un tema molto delicato, perchè bisogna coniugare diversi interessi. E’ vera e necessaria la protezione e la sicurezza nei nostri Paesi, ma anche la dignità e la possibilità di riscatto e di sviluppo per coloro che arrivano da Paesi più arretrati dal nostro.

 
D. – Voi dell’OIM quale contributo potere dare alle Congregazioni religiose femminili lotta contro la tratta?

 
R. – In realtà non è tanto l’OIM che dà e l’UISM che riceve o viceversa. La cosa bella che noi stiamo sperimentando tuttora è proprio questa comunione di interessi nella consapevolezza e nel rispetto delle reciproche differenze. Significa quindi sviluppare linguaggi nuovi, significa mettersi in discussione come organizzazioni, significa aprirsi. Questo banalmente si traduce in una ricchezza non solo interpretativa del fenomeno, ma anche in una ricchezza di possibili sinergie e collaborazioni operative. Il valore aggiunto è questo mix di spiritualità e di professionale: perchè non è che il laico è professionale e il religioso è spirituale, ma sono differenti sensibilità spiritualità e differenti modalità operative professionali che vengono mischiate insieme. Il risultato è efficace: riusciamo a dare visibilità a chi vive nell’invisibilità

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QUELLO CHE I MEDIA NON SCRIVONO A 8 COLONNE: CRESCE LA CHIESA CATTOLICA NEL MONDO SACERDOTI COMPRESI

CITTA’ DEL VATICANO – Se vivessimo in un tempo di obiettività e di correttezza da parte dei media nazionali ed internazionali, non in mano a logiche laicistico-massoniche ed anti cristiane, i titoli dei ‘giornaloni’ di domani dovrebbe essere relativi al fatto della grande crescita della Chiesa Cattolica…. (continua…..)

Leggi tutto il servizio su http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1157 

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ASIA/INDIA – Preghiera e unità della comunità cattolica per rispondere agli attacchi anti-cristiani

New Delhi (Agenzia Fides) – Maggiore coordinamento per le attività della Chiesa in ambito sociale e civile; preghiera incessante e non-violenza; unità ecumenica fra i cristiani di differenti confessioni; dialogo e sostegno delle altre comunità religiose: sono questi i punti con cui la Chiesa cattolica indiana pensa di rispondere alla crescente violenza che negli ultimi mesi ha colpito luoghi, persone e istituzioni cristiane in tutto il paese.
Ricordando i recenti attacchi che le comunità cattoliche hanno subito nello stato dell’Orissa, i Vescovi indiani, nel corso della loro ultima Assemblea plenaria, hanno discusso delle strategie che i credenti sono chiamati ad attuare in risposta alla propaganda di odio di alcune minoranze estremiste, che spesso sfocia in abusi e violenza ai danni dei cristiani. Tutti i Vescovi hanno espresso la loro solidarietà alle vittime della violenza e hanno promesso un appoggio nell’assistenza legale e nella ricostruzione delle chiese e delle case distrutte in Orissa. Il Cardinale Telesphore Toppo, che dopo oltre un mese dalle violenze ha potuto visitare le zone colpite (nelle settimane precedenti vi era il veto delle autorità), ha descritto la situazione come “diabolica”, mentre testimoni oculari hanno riferito di tre giorni di devastazioni compiute dagli estremisti nella più totale libertà e impunità, senza che nessuno potesse fare nulla per fermarli. I Vescovi hanno lanciato l’allarme perchè la violenza compiuta in Orissa potrebbe accadere, similmente, in altri stati della Federazione. Gli estremisti infatti cercano di legittimare la loro violenza invocando una presunta minaccia all’induismo da parte di musulmani e cristiani, sollevando le masse. Mons. Raphael Cheenath, Vescovo di Cuttack-Bhubaneswar (la diocesi colpita in Orissa), ha invocato l’unità di tutta la Chiesa per rispondere in modo univoco e concreto, protestando con le autorità civili, a tutti i livelli, per gli abusi subiti e i diritti negati ai cittadini cristiani. La Conferenza Episcopale ha in programma di stendere un piano di azione che prevede una sensibilizzazione dei fedeli e della popolazione indiana non cristiana, maggiore presenza sui mass media, la redazione di documenti ufficiali da presentare alle autorità, un coordinamento con altre Chiese cristiane e con organizzazioni non governative, locali e internazionali.

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ASIA/HONG KONG – L’esempio di due religiose canossiane: una lunga vita dedicata alla missione nel mondo dell’educazione e della sanità

Hong Kong (Agenzia Fides) – Suor Philomena Liu e Suor Erminia Castilho, due religiose canossiane che hanno dedicato tutta la vita al servizio missionario nel campo educativo e sanitario, sono tornate alla casa del Padre nel mese di gennaio. Come ricorda Kong Ko Bao (il bollettino diocesano in versione cinese), la comunità canossiana e la diocesi di Hong Kong hanno reso omaggio all’impegno di queste due religiose con una solenne Eucaristia. Suor Philomena Liu, morta ad 88 anni di età, ha lavorato sempre nelle scuole canossiane, suor Erminia Castilho, 93 anni, ha dedicato invece tutta la sua vita al servizio ospedaliero. Tutte e due hanno sempre portato con sé l’amore per Cristo, nel lavoro che svolgevano e nella loro vita. Le canossiane (Figlie della Carità) vennero fondate nel 1808 in Italia, e arrivarono ad Hong Kong nel 1860, a Macao nel 1874. Ad Hong Kong hanno sempre seguito il carisma della loro fondatrice, di dedicarsi cioè al campo dell’educazione, della sanità, della pastorale e del servizio sociale. Oggi la comunità di Hong Kong conta 84 religiose e 3 novizie. Gestisce il “Canossa Hospital”, l’Honeyville Canossian Retreat House, e tante altre strutture educative e caritative.

Fonte: www.fides.org

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