PARLIAMONE – E Giacomo pensa tra sé e sé che “ah la missionarietà, quanto è facile parlarne e quanta fatica nel metterla in pratica. Che poi alla fine ci troviamo di fronte alle solite persone che fanno tutto”. Sapevano che in quel momento, in quell’incontro erano stati uomini, con il Vangelo in mano…. Non fanno nulla. Sono tre, sono fratelli, e nessuno di loro studia o lavora. Praticano l’ozio dalla mattina alla sera, forse la sera no, ma non è questo il momento di indugiare sulle legittime occasioni di svago di quando si hanno vent’anni e questa età non torna più, quindi si vive anche di notte. Non è il momento e i sorrisi dei tre nascondono anche un certo imbarazzo, di cui non sembra curarsi il giovane don Samuele. Li avvicina, li saluta: “E voi come vi chiamate?”
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QUEI RAGAZZI FUORI DALLA CHIESA. NON FANNO NULLA. SONO TRE, SONO FRATELLI, E NESSUNO DI LORO….
TE LO DICO PAPALE-PAPALE – “LETTER@PERTA”: MEDITERRANEO
L’EDITORIALE DI DANTE (Roma) – Carissimi amici di Papaboys.it ben ritrovati con la nostra rubrica ‘Te lo dico papale papale‘, un inserto sull’attualità curato da un professionista della comunicazione, amico dei giovani e sempre sensibile alle tematiche cristiane, Dante Fasciolo. Riflessioni, qualche sana provocazione (culturale e sociale) e soprattutto degli spunti per riuscire, in verità, a farsi testimoni della carità. Sempre al servizio degli ultimi. Questi gli ingredienti della “letter@perta”. Sempre senza peli sulla lingua, con chiarezza e brillantezza ci leveremo qualche sassolino dalle scarpe, grazie alla “penna” di Dante Fasciolo. Buona lettura a tutti!
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QUARESIMA, OGGI IN VATICANO LA SECONDA GIORNATA DI ESERCIZI SPIRITUALI DEDICATI A GIOVANNI PAOLO II
CHIESA(Città del Vaticano) – Si svolge oggi in Vaticano la seconda giornata di esercizi spirituali della Quaresima, che vede impegnati il Santo Padre Benedetto XVI e la Curia Romana. La giornata di oggi affronterà diversi aspetti della Quaresima, tra cui i temi mariani in rapporto a Giovanni Paolo II. La prima delle tre riflessioni proposte dal predicatore, padre François-Marie Léthel, dell’ordine dei carmelitani scalzi, sarà su “La grande scienza dei santi” (San Luigi Maria de Monfort) in Cielo come in Terra: “Scientia beata, scientia fidei, scientia amoris – Dalla Fides et Ratio alla Novo Millennio Ineunte”.
La seconda meditazione riguarderà il “Totus Tuus” cristocentrico e mariano di Papa Giovanni Paolo II come filo conduttore di tutta la sua vita, mentre la terza meditazione tratterà della carità, della fede e della speranza vissute da Giovanni Paolo II con Maria Santissima. Durante la settimana di esercizi spirituali, che terminerà sabato prossimo, sono sospese tutte le udienze del Santo Padre, compresa l’udienza generale del mercoledì.
Padre Léthel spiega con quale spirito si è preparato per questi esercizi spirituali.
“Mi sono immerso nella preghiera, ho detto di sì. Il grande avvenimento era la Beatificazione di Giovanni Paolo II, dunque dovevo impostare questo corso di esercizi come una preparazione spirituale alla Beatificazione di Giovanni Paolo II. Per me, dunque, questa è una missione, una cosa che viene da Dio. Mi sento molto piccolo dinanzi a questo, ma mi affido al Signore e alla Madonna”.
D. – Perché ha scelto come tema degli esercizi “La luce di Cristo nel cuore della Chiesa, Giovanni Paolo II e la teologia dei Santi”?
R. – Da tanti anni studio i Santi. Questo tema della santità è da sempre stato al centro di tutta la mia ricerca teologica. I Santi sono i grandi testimoni della santità della Chiesa e dunque, attraverso la loro testimonianza, la loro riflessione, la loro esperienza, risplende la luce di Cristo. Giovanni Paolo II è il Papa della santità e la sua Beatificazione è il riconoscimento ufficiale della sua santità. È il Papa che ha proclamato più Santi e Beati. È il Pontefice che ha presentato i Santi non solo come esempi di perfezione cristiana, ma anche come teologi nel senso più alto, come conoscitori di Dio. Li ha presentati come portatori, nel mondo di oggi, di questa luce di Cristo.
D. – Come si svilupperanno le sue meditazioni?
R. – Già la Tipografia vaticana ha preparato, per i partecipanti, un libretto molto bello ed ha messo sulla copertina un dipinto del Beato Angelico, che rappresenta il girotondo dei Santi. I Santi del cielo si danno la mano l’un l’altro. Per me quest’immagine è l’icona di questi esercizi. Si parte quindi da Giovanni Paolo II: è lui che, nella grazia della sua Beatificazione, guida questo girotondo e dà immediatamente la mano ai due Santi più legati a lui. Innanzitutto a San Luigi Maria Grignion di Montfort, che ha ispirato il suo “Totus Tuus”. Subito dopo dà la mano a Santa Teresa di Lisieux, che Giovanni Paolo II aveva proclamato “Dottore”, esperta della scienza dell’amore. Santa Teresa di Lisieux dà la mano ai due grandi Dottori della scienza della fede, che sono Anselmo e Tommaso, che Giovanni Paolo II citava nella “Fides et Ratio”. Ho voluto anche integrare con due Sante della fine del Medioevo: Santa Caterina da Siena e Santa Giovanna d’Arco che hanno vissuto un momento molto drammatico per il mondo e per la Chiesa. C’erano allora tanti problemi, tante ferite. Ci saranno poi due laiche: la venerabile Concita Armida de Cabrera, una grande mistica, e la Beata Chiara Luce Badano, morta nel 1990, che è anche la prima Beata del Movimento dei Focolari. Finiremo con la Festa di San Giuseppe, il 19 marzo. L’ultima meditazione è proprio dedicata a San Giuseppe, il patrono del Battesimo del Papa. Il girotondo si concluderà con lui.
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“L’EUCARISTIA: COMUNIONE CON CRISTO E TRA NOI”: L’IRLANDA INVITA TUTTI AL CONGRESSO EUCARISTICO 2012
CHIESA CATTOLICA NEL MONDO (Dublino, IRLANDA) – La Chiesa cattolica irlandese ha già iniziato ad invitare persone di tutto il mondo al Congresso Eucaristico Internazionale 2012, che si svolgerà a Dublino dal 10 al 17 giugno 2012 e avrà come tema “L’Eucaristia: Comunione con Cristo e tra noi”.
Lunedì scorso il cardinale Seán Brady, arcivescovo di Armagh, e l’arcivescovo Diarmuid Martin di Dublino hanno lanciato la fase preparatoria del Congresso, che rappresenterà un’occasione per approfondire la comunione con Cristo e con i fratelli.
Il cardinale Brady ha sottolineato che “l’obiettivo di ogni Congresso Eucaristico è approfondire la comprensione e la devozione per la Santa Eucaristia, che è fondamentale per la nostra fede cattolica. Questa devozione occupa un posto speciale per i cattolici irlandesi. L’Eucaristia è la fonte e il culmine della vita di ogni seguace di Gesù. Ospitare il Congresso in Irlanda – ha aggiunto cardinal Brady – non serve solo la nostra Chiesa locale, sarà un evento internazionale. La celebrazione attirerà migliaia di pellegrini e permetterà ai cattolici, in Irlanda e all’estero, di incontrarsi e di partecipare a Messe quotidiane, discutere questioni di fede, prendere parte a laboratori, riportare testimonianze e riflessioni e partecipare all’adorazione eucaristica”. Gli organizzatori del Congresso stanno già stringendo accordi con il settore turistico per favorire la partecipazione di persone provenienti da tutto il mondo, ed il sito web del Congresso (www.iec2012.ie) offre dettagli in varie lingue. Per la preparazione dell’evento, gli organizzatori chiedono almeno 3.000 volontari che ricoprano ruoli nell’amministrazione, nella gestione dell’ospitalità, nei servizi di traduzione e nell’accoglienza.
Il cardinale Brady auspica che il Congresso del 2012 “promuova un rinnovamento nella Chiesa cattolica in Irlanda, facendo riflettere sulla centralità dell’Eucaristia al cuore della nostra comunità sempre più eterogenea, e che dia un rinnovato impulso a vivere la fede”. Quest’anno, in occasione della festa del Corpus Domini, si svolgerà un Congresso Eucaristico nazionale per preparare i cattolici irlandesi all’evento del prossimo anno. La prossima settimana, inoltre, inizierà il pellegrinaggio per le 26 diocesi irlandesi della “campana del Congresso”, simbolo dell’invito alla fede, alla preghiera, alla riconciliazione e alla missione.
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TE LO DICO PAPALE-PAPALE – “LETTER@PERTA” IL PIANETA AZZURRO – L’IMPRONTA DEL CREATO
L’EDITORIALE DI DANTE (Roma) – Carissimi amici diPapaboys.it ben ritrovati con la nostra rubrica ‘Te lo dico papale papale‘, un inserto sull’attualità curato da un professionista della comunicazione, amico dei giovani e sempre sensibile alle tematiche cristiane, Dante Fasciolo. Riflessioni, qualche sana provocazione (culturale e sociale) e soprattutto degli spunti per riuscire, in verità, a farsi testimoni della carità. Sempre al servizio degli ultimi. Questi gli ingredienti della “letter@perta”. Sempre senza peli sulla lingua. Con chiarezza e brillantezza ci leveremo qualche sassolino dalle scarpe, grazie alla “penna” di Dante Fasciolo.Buona lettura a tutti!
TE LO DICO PAPALE-PAPALE – “LETTER@PERTA: Il pianeta azzurro – l’impronta del creato
Per la giornata mondiale della terra
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INIZIANO IN VATICANO LE PREDICHE D’AVVENTO TENUTE DA PADRE CANTALAMESSA
CITTA’ DEL VATICANO – Sarà il pensiero del beato John Henry Newman uno dei fili conduttori delle prediche d’Avvento che il cappuccino Raniero Cantalamessa terrà in Vaticano a partire da venerdì 3 dicembre, alla presenza del Papa. In questa intervista al nostro giornale il predicatore della Casa Pontificia spiega i motivi della scelta e anticipa alcuni dei temi che affronterà nelle sue riflessioni.
Perché ispirarsi proprio a Newman per sviluppare i temi delle prediche?
Ho scelto di utilizzare il pensiero di Newman non solo per la sua attualità – rilanciata dalla beatificazione da parte di Benedetto XVI il 19 settembre scorso, durante il viaggio compiuto nel Regno Unito – ma anche perché, di fatto, il nuovo beato ha dovuto affrontare a suo tempo molte delle sfide che ci troviamo davanti noi oggi. In particolare, quella del razionalismo, che egli affronta in uno dei sermoni universitari dal titolo significativo The Usurpation of Reason (“Le prevaricazioni della ragione”). Anche a proposito del dialogo con la scienza, in particolare con la teoria evoluzionista allora di recente pubblicazione, Newman ha delle idee sorprendentemente precorritrici dell’atteggiamento attuale della Chiesa.
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SICILIA – HANNO PRESO IL VIA LE CELEBRAZIONI DELLA FESTA DEL PREZIOSISSIMO SANGUE.
RAGUSA – Un intenso momento di catechesi. Fortemente voluto dal gruppo giovani della parrocchia. Caratterizzato da canti, testimonianze e riflessioni. Alla presenza del vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso. Si è tenuto ieri sera il primo appuntamento del programma religioso della Festa del Preziosissimo sangue di Gesù Cristo. Il parroco, padre Roberto Asta, e il vicario parrocchiale, padre Giuseppe Russelli, hanno accolto il vescovo che ha voluto essere presente all’incontro di spiritualità tenutosi nel cortile retrostante la parrocchia. Ad aprire la riflessione i canti di ispirazione cristiana del gruppo Joyful mentre, subito dopo, gli animatori del gruppo giovani hanno letto alcuni passi del documento di Papa Benedetto XVI sulla carità. Non sono mancate le testimonianze della ministra straordinaria dell’Eucaristia, Pina Venga, e del sacerdote Franco Ottone per affrontare il rapporto tra Eucaristia e sacerdozio.
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-6 GIORNI ….. ‘LA NOVENA DEL SANTO NATALE INSIEME AI PAPABOYS’
Carissimi fratellini e sorelline dell’Associazione Nazionale Papaboys e lettori tutti del sito dei ‘Giovani del Papa’ www.papaboys.it, benritrovati con la riflessione quotidiana che ci accompagnerà all’AvveNto del Re dei Re! Mancano 6 giorni al Santo Natale ed anche in questo sabato vogliamo dedicare un momento alla riflessione per prepararci! Dopo un primo spunto di riflessione, vi proponiamo anche la lettura di oggi del Vangelo, ed un commento al Vangelo del Giorno. Possa questo piccolo nuovo impegno essere dono per ciascuno, e possa Gesù nascere anche attraverso il seme che può essere gettato in alcuni nostri cuori attraverso la rete mondiale di internet.
RIFLESSIONE DEL 19 DICEMBRE 2009
(Le parole sono di Papa Benedetto, pronuciate questa mattina nell’incontro con i giovani di Azione Cattolica). A Natale, ancora una volta, l’amico Gesù vi viene incontro e vi chiama! È il Figlio di Dio, è il Signore che vedete ogni giorno nelle immagini presenti nelle chiese, nelle strade, nelle case. Egli vi parla sempre dell’amore “più grande”, capace di donarsi senza limiti, di portare pace e perdono. Solo la presenza di Gesù nelle vostre vite dà la gioia piena, perché lui è capace di rendere sempre nuova e bella ogni cosa. Lui non vi dimentica mai. Se gli dite ogni giorno che “siete in onda”, aspettatevi sicuramente che egli vi chiami per inviarvi un messaggio di amicizia e di affetto. Lo fa quando partecipate alla Santa Messa, quando vi dedicate allo studio, ai vostri impegni quotidiani e quando sapete compiere gesti di condivisione, di solidarietà, di generosità e di amore verso gli altri. Così potrete dire ai vostri amici, ai vostri genitori, ai vostri animatori, ai vostri educatori che siete riusciti a prendere la linea con Gesù nella vostra preghiera, nel compiere i vostri doveri e quando sarete capaci di stare accanto a tanti ragazzi e ragazze che soffrono, specialmente a coloro che vengono da Paesi lontani e spesso sono abbandonati, senza genitori e senza amici.
VANGELO DI OGGI(Lc 1,5-25)
La nascita di Giovanni Battista è annunziata dall’angelo.
+Dal Vangelo secondo Luca
Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abia, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta. Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l’offerta dell’incenso. Tutta l’assemblea del popolo pregava fuori nell’ora dell’incenso. Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: “Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita, poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto”. Zaccaria disse all’angelo: “Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni”. L’angelo gli rispose: “Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annunzio. Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo”. Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto. Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: “Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini”.
Parola del Signore.
COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
Stirpe di Iesse, che ti innalzi come segno per i popoli, vieni a liberarci e non tardare più! In ogni momento della rivelazione, Dio si presenta come colui che salva. La salvezza portata dal Messia si precisa a poco a poco. Con Sansone si tratta di una salvezza sul piano temporale. Con Gesù, la salvezza è di altro tipo. La lotta che egli intraprende è di tutt’altra misura: si tratta di cacciare chi si oppone al nostro definitivo incontro con Dio. Riuscirò ad essere, per il mio modo di vivere, un segno o, meglio, un riflesso del segno che è già stato dato per tutti?
– 8 GIORNI ….. ‘LA NOVENA DEL SANTO NATALE INSIEME AI PAPABOYS’
Carissimi fratellini e sorelline e lettori tutti del sito dei ‘Giovani del Papa’ www.papaboys.it, eccoci presenti nella tua casella postale con la riflessione di questa giornata in preparazione al Santo Natale: mancano 8 giorni e dobbiamo prepararci questa grande possibilità che abbiamo: essere partecipi, protagonisti e testimoni dell’incarnazione! La redazione – come vi abbiamo detto ieri – ha deciso di vivere insieme a voi, anche attraverso la rete internet, la ‘novena del Santo Natale’, per cui anche oggi e fino al 25 dicembre, vi proporremo la newsletter quotidiana con una riflessione che ci introduca al mistero dell’incarnazione e nascita di Gesù, nella speranza che ciascuno di noi possa diventare artefice e promotore in prima persona di questa incarnazione del Dio che si fa uomo-bambino per la nostra salvezza e per la salvezza di ogni uomo. Dopo un primo spunto di riflessione, vi proponiamo anche la lettura di oggi del Vangelo, ed un commento al Vangelo del Giorno. Possa questo piccolo nuovo impegno essere dono per ciascuno, e possa Gesù nascere anche attraverso il seme che può essere gettato in alcuni nostri cuori attraverso la rete mondiale di internet.
RIFLESSIONE DEL 17 DICEMBRE 2009
Non riesco a comprendere come io posso essere testimone credibile della nascita di Gesù, in modo da far conoscere questa grande e vera notizia a tutti i miei amici e fratelli! Prima di tutto dobbiamo aprire il cuore, ed anche la mente, al pensiero di Gesù che nasce, all’idea Divina dell’azione di Salvezza per l’Uomo. Dio che si fa uomo, come noi, non per svago, ma per passione di Amore per l’uomo stesso: un Uomo-Bambino-Dio sostanziale che è persona come noi, e come noi dirà il suo primo ‘Si alla vita’. Noi nella comodità di un Ospedale tra le cure più appassionate ed i fiocchi rosa ed azzurri, Dio-Gesu’ Bambino nella povertà di una stalla con un bue ed un asino a fargli da ‘termosifone’; altro non c’era! Saro’ testimone di questo ‘avvento’ se lo stupore si leggerà nella gioia dei miei occhi, e nelle parole che pronuncerò in questo giorno agli altri, se verranno veramente scritte con l’inchiostro del cuore! Vieni Bambino Gesù, il mio cuore è pronto a scrivere nella mia vita il tuo nome!
VANGELO DI OGGI(Mt 1,1-17)
Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadab, Aminadab generò Naasson, Naasson generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiud, Abiud generò Eliacim, Eliacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliud, Eliud generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di quattordici.
Parola del Signore.
COMMENTO AL VANGELO DI OGGI
Dal 17 al 23 dicembre, vengono cantate nei Vespri alcune antifone particolari. Cominciano tutte con l’esclamazione di ammirazione: “O” (da qui il loro nome popolare di “grandi antifone O”). Si tratta di invocazioni ardenti rivolte dalla Chiesa al suo Salvatore. Dom Geranger diceva che queste antifone contengono tutto il midollo della liturgia dell’Avvento. Queste grandi antifone cantano di volta in volta i diversi aspetti messianici del Salvatore Gesù. Oggi, prepariamoci ad accogliere il Messia come Sapienza dell’Altissimo. Lasciamo che ci guidi sulla via della saggezza.
A SAN GIOVANNI ROTONDO L’MTG 2009. GIOVANI A CONFRONTO PER “SPERARE CONTRO OGNI SPERANZA”
MEETING – Una due giorni, immersi nello spirito francescano, sulle orme di Padre Pio. E’ l’MTG 2009, l’annuale meeting dei giovani che si sono incontrati a San Giovanni Rotondo per un weekend, come spiegano gli organizzatori, “all’insegna della riflessione, della preghiera, del confronto e dello stare insieme”. Attesi in 6mila, provenienti da tutto il sud Italia, accolti dal Servizio di Pastorale Giovanile – Vocazionale della provincia religiosa di “Sant’Angelo e Padre Pio”. Tema portante, “Sperare contro ogni speranza”. All’orizzonte, neppure troppo lontano, c’è la visita del papa del 21 giugno: Benedetto XVI, come faranno i giovani durante questa due giorni, pregherà sulle spoglie di San Pio e rifletterà sulla santità. Si è iniziato nel pomeriggio, con il confronto con personaggi del mondo della chiesa, della cultura, della musica, dello spettacolo…
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/musica/read.asp?id=239
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RIFLESSIONI DEI PAPABOYS SUL MESSAGGIO DI PAPA BENEDETTO XVI AI GIOVANI IN OCCASIONE DELLA GMG
ROMA – Cari fratellini e sorelline, abbiamo nei giorni scorsi pubblicato il messaggio del Santo Padre Benedetto XVI ai giovani, in occasione della Celebrazione della Gmg nelle diocesi di tutto il mondo, preista per il giorno 5 del mese di Aprile. E’ stato un messaggio di speranza quello che il Papa ha rivolto ai giovani di tutto il mondo, soprattutto in un momento di grandi difficoltà ed interrogativi, derivanti in particolare dalla crisi economica che sta colpendo numerosi Stati. “La giovinezza è tempo di speranze – dice Benedetto XVI nel Messaggio per la XXIV Giornata Mondiale della Gioventù che si celebrerà, quest’anno a livello diocesano, il 5 aprile – perché guarda al futuro con varie aspettative”. Abbiamo invitato alcuni di voi ad una riflessione sul Messaggio di Benedetto XVI. Vi proponiamo alcune delle considerazioni che ci avete inviato.
MESSAGGIO PER LA GMG: IL PAPA INVITA A RIDARE
LA VERA SPERANZA AI GIOVANI: CRISTO
http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2334
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2351
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‘PORGI L’ALTRA GUANCIA’! – NEL TEMPO DEL VUOTO ASSOLUTO NON POTREBBE ESSERE UNA RIVOLUZIONE?
RIFLESSIONE – “Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo. Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gl’ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio”. (Dal Vangelo di Luca(6,27-38)
Per leggere tutto il testo vista: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2331
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AFRICA – La passione per la causa della pace: una riflessione
Di fronte ai conflitti che continuano ad insanguinare il continente africano, spesso nell’indifferenza generale, pubblichiamo la riflessione di un sacerdote che sottolinea la necessità di non cedere alla tentazione dello scoraggiamento nel cammino verso la costruzione di una pace autentica, in quanto per raggiungere l’obiettivo è necessaria una paziente e lunga educazione, a tutti i livelli. Giungere alla pace è la sintesi ed il coronamento di ogni nostra aspirazione. La pace – come noi stessi intuiamo – è pienezza ed è gioia. Per instaurarla tra gli Stati, si moltiplicano i tentativi negli scambi bilaterali o multilaterali, nelle conferenze internazionali, e vi sono anche alcuni che assumono in prima persona iniziative coraggiose per stabilire la pace o allontanare la minaccia di una nuova guerra. Si rileva, però, al tempo stesso, che sia le persone singole sia i gruppi non finiscono mai di regolare i loro conflitti segreti o palesi. Sarebbe, dunque, la pace un ideale al di fuori della nostra portata? Lo spettacolo quotidiano delle guerre, delle tensioni, delle divisioni semina il dubbio o lo scoraggiamento. Focolai di discordia e di odio sembrano addirittura essere attizzati artificialmente da certuni che non ne portano poi le conseguenze. E troppo spesso i gesti di pace sono ridicolmente impotenti a cambiare il corso delle cose, quando non sono sopraffatti ed, infine, riassorbiti dalla logica dominante dello sfruttamento e della violenza.
Per leggere tutto il testo visita: http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=29158&lan=ita
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BENEDETTO XVI CONCLUDE IL CICLO DI CATECHESI SU SAN PAOLO. APPELLO PER LO SRI LANKA
CITTA’ DEL VATICANO – “Crescono le convergenze tra esegesi cattolica e esegesi protestante sulle lettere di San Paolo, e questo rappresenta una grande speranza per l’ecumenismo”. Lo sottolinea Benedetto XVI, che ha dedicato l’Udienza Generale a questo aspetto, ricordando che “Lutero in un attimo trovo’ una nuova interpretazione della teologia della giustificazione che lo libero’ da scrupoli e ansie della sua vita precedente, con nuova radicale fiducia nella bonta’ di Dio, che perdona senza condizioni: la Chiesa gli apparve come schiavitu’ della legge, ma il Concilio di Trento ha interpretato in modo profondo questa teologia e ha trovato una sintesi tra legge e Vangelo”. “La teologia della grazia scaturisce dalla lettura di Paolo fatta da Agostino”, spiega il Papa, che dopo “la svolta della lettura protestante” rievoca anche la denigrazione di San Paolo da parte di Nietzsche e il successivo recupero dela sua figura nel ‘900 “raccogliendo l’eredita’ migliore dell’Illuminismo”. “San Paolo – afferma il Pontefice – rimane un apostolo e un pensatore cristiano molto fecondo, e ritornare a lui, al suo esempio e alla sua dottrina sara’ uno stimolo, se non una garanzia, per consolidare l’identita’ cristiana di ciascuno di noi e per il ringiovanimento dell’intera Chiesa”. Con queste riflessioni, Benedetto XVI ha annunciato agli ottomila fedeli riuniti nell’Aula ‘Paolo VI’ la chiusura del ciclo di catechesi dedicate all’Apostolo delle Genti, del quale ha rievocato il martirio ammettendo che ci sono due diverse tradizioni: quella che ha definito “piu’ leggendaria”, che indica il luogo della decapitazione sulla laurentina, nella localita’ detta ‘Tre Fontane’, dagli zampilli d’acqua che sarebbero scaturiti dai rimbalzi della testa di Paolo, e l’altra che lo colloca direttamente sull’Ostiense, dove sorge la Basilica a lui dedicata, costruita sulla tomba (sulla quale concordano archeologi e biblisti). “Resta luminosa davanti a noi – ha detto il Papa – la figura di un apostolo e un pensatore cristiano estremamente fecondo e profondo, dal cui accostamento ognuno puo’ trovare giovamento”.
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2199
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SU FACEBOOK O IN METRÒ, INCONTRO GLI ALTRI . UNA RIFLESSIONE DEL DIRETTORE DI PASTORALE GIOVANILE
ROMA – Mi sono iscritto a Facebook da alcune settimane e quasi tutti i giorni vado a visitare la mia bacheca; mediamente credo di dedicare mezz’ora al giorno a questa operazione…in genere lo faccio nel tardo pomeriggio, prima di cena, quando sono un po’ stanco; non mi vergogno di dirlo; non penso sia tempo sprecato. Nella community ho incontrato persone che non sentivo da decenni e approfondisco i contatti con amici conosciuti di recente. Facebook mi offre l’opportunità per portare a Dio, alla Madonna e ai santi tante situazioni difficili, tante richieste. Alcuni giovani si sfogano raccontando le loro croci, le loro sofferenze, altri chiedono consigli su scelte esistenziali, altri ancora chiedono qualche chiarificazione su questioni religiose o teologiche; cose semplici, sempre reali; francamente non saprei fare una distinzione fra reale e virtuale; mi sembra che tutto ciò che nasce dall’uomo, anche una fantasia, sia qualcosa di reale. Qualche volta mi capita di chiedere preghiere; mi conforta sapere che qualcuno si è unito e prega con me. Tre ragazzi, mi hanno chiesto un aiuto per cercare un Padre spirituale e in due casi il mio suggerimento è andato a buon fine. Sono certo che anche lo Spirito Santo sia un utente di Facebook e che sia attivo «h24» come si dice oggi; anche la Rete è uno strumento per diffondere amore, reale anche se debole.
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2184
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UNA CONQUISTA DI COSCIENZA – RIFLESSIONI A CUORE APERTO SUL CARCERE
RIFLESSIONI – L’anno nuovo è alle porte, cosi la promessa di sostituire alla parola sopravvivenza la parola esistenza, ma nel frattempo un altro detenuto si è tolto la vita. Certo è che del carcere tutti sappiamo tutto, ma a pochi importa qualcosa davvero. Questo vale anche per chi in carcere muore, per chi in galera sopravvive e per chi ci lavora, perché ognuno parla, agisce, dimentica, per ideologia, per appartenenza, di conseguenza ognuno mira al proprio interesse personale, al rafforzamento della propria casta, al male minore da scegliere. E così i morituri non fanno notizia né suscitano pietà: quella è finita da un pezzo nelle carceri italiane. Esaurita la pietà, come la sensibilità, perché la prigione così deve essere: un luogo di morte, in cui ipocritamente è richiesta speranza e riabilitazione. Il carcere e la pena, il carcere e la persona umana, il carcere e gli operatori mai sufficienti, il carcere e la sicurezza, il carcere…..e l’uscita con i piedi in avanti. Un tempo ( fortunatamente superato ) si “evadeva” in questo modo tra rivolte e omicidi, oggi per somma di sofferenza e di abbandono, e seppure la differenza sia abnorme, non saprei quale delle due eredità sia un fardello accettabile. In questa inumanità che allontana e divide, appare pressante una domanda. Si tratta si tratta di stabilire una certezza, non solo quella della pena, troppo spesso usata come nascondimento di ben altre assenze politiche, occorre piuttosto delineare un’altra certezza, quella della vita, della dignità, della speranza. E lo si può fare partendo da un interrogativo, che può apparire anacronistico: a chi il compito di educare? Educare perché e a che cosa e quando?
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2079
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PUGLIA – CHIESA: GRANDI EVENTI IN DIOCESI ALTAMURA-GRAVINA
EVENTI – Due grandi eventi di riflessione e incontro per la diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva. Il vescovo Mario Paciello ha indetto per la prima volta il Sinodo, momento in cui le componenti ecclesiastiche e quelle laiche si confrontano. Il presule terrà inoltre la seconda visita pastorale in tutte le parrocchie.
Monsignor Paciello ha presentato gli appuntamenti insieme al segretario del Sinodo, don Mimmo Giannuzzi, ed al direttore delle comunicazioni sociali, don Nunzio Falcicchio. “La visita pastorale è un andare del vescovo nella chiesa, il Sinodo è un andare verso il vescovo per aiutarlo”, ha sintetizzato il capo spirituale della diocesi murgiana. Sei i Comuni interessati (ci sono anche Santeramo, Spinazzola e Poggiorsini).
Il Sinodo è il primo in assoluto di questa diocesi che, così come è, nell’attuale conformazione territoriale, ha 22 anni di vita. Storicamente era già stato indetto nel lontano 1924 per le prelature di Altamura ed Acquaviva e nel 1934 per la diocesi di Gravina. Dura ben 4 anni ed è soprattutto un cammino di formazione che impegna sia i sacerdoti e i laici, sia i credenti ed i non credenti. Il lato concreto è la stesura di 12 questionari molto complessi. Le risposte saranno poi oggetto di elaborazione. E il vescovo invita alla massima partecipazione facendo appello che “nessuno si metta da parte” perché questa “è un’occasione per ascoltare tutti”. La visita pastorale nelle parrocchie e negli ospedali invece è la seconda per Paciello in questi suoi dieci anni di servizio. Il diritto canonico la prescrive ogni 5 anni. “Non è una visita ispettiva – precisa – è una bellissima occasione di incontro ed un modo per scattare una foto panoramica. Il mondo cambia con molta velocità, la società si evolve. Rispetto a cinque anni fa i bambini sono diventati adolescenti, gli adolescenti vanno verso l’età adulta”. Il giro delle parrocchie inizia il 19 ottobre a Poggiorsini e finisce a maggio ad Acquaviva.
Fonte: www.papaboys.it
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DROGA/ RAGAZZA MUORE A SIENA DOPO RAVE PARTY. COME EVITARE ALTRE VITTIME?
SIENA – Campagna di Siena. Muore Eleonora, una ragazza di venti anni dopo un rave-party: forse per ecstasy o ketamina. Una ragazza normale, come tante altre, che faceva la commessa in un supermercato della vicina città toscana: potrebbe essere nostra figlia o nostra nipote… Su questo fatto, già grave in sé, si dovrebbe riflettere con molta attenzione: non sono passati neppure tre mesi da quando abbiamo qui commentato l’ultima Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia (cfr. ilsussidiario.net, “DROGA/ La “sfida” agli stupefacenti si può vincere. Ecco come” ), e l’inattesa ripresa dei decessi per droga nel nostro Paese, che altri giovani hanno perso la vita: “Ecstasy, ragazza muore a 16 anni in una festa sulla spiaggia” (21 luglio) e subito dopo: “Muore a 26 anni. Rifiuta il ricovero dopo un malore a una festa sulla spiaggia di Ostia” (29 luglio).
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