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“MANE NOBISCUM, DOMINE”, PER PAPA WOJTYLA LE LACRIME DEI PAPABOYS DAGLI OCCHI DI TUTTO IL MONDO

ROMA – Gioia imprevedibile, per quanto pensata, desiderata, attesa, immaginata. Non ci siamo sentiti ad un traguardo, ma ancora in cammino, consapevoli e responsabili di una presenza che continuerà a guidarci con l’amore immenso di sempre e che da domenica scorsa, nelle Litanie di quel Rosario che ci ha insegnato a recitare come arma più potente, possiamo chiamare ‘Beata’. Nessuna forza sembrava bastare ai Papaboys che dovevano raccontare al mondo, con la vita, come cambia la storia di chi incontra un Santo, di chi dal Santo si sente amato indiscutibilmente, di chi, attraverso il Santo, percepisce l’amore di Dio. Responsabili di dimostrare che quel ‘chiasso’ che il Santo Padre aveva tanto amato e che aveva svegliato il sonno di Buenos Aires, Santiago, Czestochowa, Denver, Manila, Parigi, Roma, Toronto, Colonia, Sidney era un canto di lode, esplosione del cuore di chi scopre di ‘dover’ amare e di avere l’energia per farlo a qualunque prezzo. Atleti della Croce, passata di braccia in braccia come nella migliore delle Olimpiadi, perché il Santo Padre ci aveva chiesto di farlo e il nostro ‘sì’ era custodito gelosamente nel suo cuore. Portavoce della misericordia di Dio, messaggeri del perdono, ascoltato dalla voce ed imparato dall’esempio. Karol Beato. “Alzatevi, andiamo!”.

Vecchi zaini e vecchi sacchi a pelo – fieri dei segni delle GMG – e la follia di chi è innamorato pazzo. 
Destinazione Circo Massimo. La Diocesi di Roma, la sua ultima Diocesi, ospitando chiunque volesse e da dovunque venisse, aveva bisogno di pregare con Papa Benedetto (in connessione video) per prepararsi al grande giorno. Duecentomila fedeli ed altrettante candeline a perfezionare la suggestione della distesa del Circo Massimo. Testimonianze commoventi e, poi, il Rosario. Il ‘suo’ Rosario, preghiera unica nella sua forza, speciale nel suo effetto. Il nodo col Paradiso è stretto. Comincia la grande notte. Si prega. Si prega ancora e si percorre la strada verso San Pietro. Si prega e si canta in tutte le lingue, ci si incontra, ci si abbraccia… c’è persino chi si scambia gli auguri, come se fosse la notte di Pasqua. Un pellegrinaggio interminabile, una fila umana di cui non si percepisce né inizio, né fine. Persino il Tevere sembra sussurrare qualcosa. Roma, bella come non è mai stata, è testimone di un amore per cui le parole non basteranno mai. Qualche giornalista si unisce alla preghiera, qualcun altro preferisce, invece, cogliere proprio quell’emozione – e nessun’altra – per mandarla nel mondo. Il cammino si fa via via più lento. Ci sarà da attendere. Via della Conciliazione è chiusa. Strategie e tentativi di ogni genere per conquistare i pochissimi posti in piazza. Pochissimi rispetto al numero dei pellegrini, ma non importa. Dobbiamo celebrare insieme. Da dovunque, purché sia comunione. Tutti fermi, incollati uno all’altro, per chilometri e chilometri. Come le membra ad un corpo. E c’è sempre chi prega e chi canta, chi si incontra, chi si abbraccia… Il Santo Padre non aveva parlato solo con noi… Tutto il mondo ha scelto di esserci, perché tutto il mondo ha almeno un ‘grazie’ da dirgli. 

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BENEDETTO XVI INCONTRA I RAGAZZINI DELLA LEGA PRO: “IL CALCIO SIA PORTATORE DI AMICIZIA E RISPETTO”

BENEDETTO XVI (Roma) – Il sole ha invaso Piazza San Pietro. Tante piccole porte di calcio. Centoventi ragazzini venuti da ogni parte d’Italia: palloni e valori, gol e sentimenti. “Auspico che il vostro sport sia sempre portatore di valori di amicizia, rispetto e solidarietà”. Quando Benedetto XVI pronuncia queste parole l’udienza ha già doppiato il capo dell’ora abbondante. Fa caldo e il Papa appare affaticato da una giornata in cui, saltellando tra sette lingue, ha coniugato la “lezione” su Sant’Alfonso e sul suo insegnamento morale con i saluti ai vari gruppi arrivati da ogni angolo del globo e con l’attenzione per un tema, il calcio, che non sempre fa capolino in questi incontri.

I ragazzini con la maglietta azzurra mobilitati dalla Lega Pro di Mario Macalli a volte si distraggono, oppure mischiano le loro urla a quelle dei pellegrini polacchi nel momento in cui questi ultimi vengono richiamati in quella sorta di appello che indica al Pontefice i gruppi presenti nella piazza. Ci sono i ragazzi venuti dalla Francia che intonano un bel coro e i musicisti della banda giovanile John Lennon che facendo uno strappo alla regola al loro repertorio intonano “l’Inno alla Gioia” di Beethoven. Ed è una giornata gioiosa, di quelle che “rendono orgoglioso” un presidente sanguigno come Mario Macalli, uomo dai toni spesso forti ma diretto e sincero. Il calcio visto da questa piazza, filtrato fra le colonne incredibilmente allineate da Bernini, in questo posto in cui per forza di cose ti devi sentire al centro di una civiltà (la stessa civiltà che noi quasi quotidianamente maltrattiamo con i nostri comportamenti), ha un altro sapore, un altro valore, un altro spessore. Un altro messaggio che è poi quello stampato sulle magliette: “Giocare con gioia”.

Sfilano davanti al Pontefice donne e uomini con la loro devozione e con i segni di quella devozione: un rosario, una catenina. Il Papa Benedice. Quattro coppie che hanno solo pochi giorni fa consegnato ai registri nuziali la loro promessa, vivono questo giorno come la prosecuzione di quello che confidano sia il più bello della loro vita. I ragazzini delle scuole-calcio della Lega Pro sono allo stesso tempo consapevoli e indifferenti. Consapevoli di avere davanti una figura carica di idealità; indifferenti perché il loro mondo è, per fortuna, ancora semplice essendo rotondo esattamente come una palla, una palla di gommapiuma, a scacchi gialli e blù che rotola e a volte si impenna sfiorando pericolosamente le teste di ignavi passati, di gente in attesa dell’evento. Quando la Papa-mobile bianca si muove circondata dagli uomini della sicurezza, salendo su, sul sagrato di San Pietro, si alzano urla quasi da stadio. Incedono rigidi quattro guardie svizzere nei loro costumi colorati mentre Benedetto XVI prende posto al centro di questa sorta di gazebo che lo ripara dal sole e dalla pioggia. La piazza e piena. Ma in fondo, davanti a lui, intravede le porte di quei dieci campetti improvvisati, avverte la presenza di questi strani ospiti. Diligentemente, prendono posto nelle sedie allineate alla destra del Pontefice. L’aspettano con ansia. Si annoiano quando le letture vengono tradotte nelle altre lingue: segno dell’universalità del messaggio della Chiesa, ciò non toglie che a quel punto qualcuno di loro improvvisi giochi infantili probabilmente sfuggiti alla vista del Papa ma che dal Papa sarebbero stati comunque apprezzati perché il gioco sta ai bambini come la paura per tutto ciò che sfugge all’omologazione sta ai grandi. In quella piazza c’è tutto, c’è Don Bosco e San Francesco di Sales.

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UNA VEGLIA PER LA VITA NASCENTE. IL 27 NOVEMBRE LA CHIESA UNIVERSALE PREGA PER LA DIFESA DALLE VITA

ROMA – L’appello è stato lanciato lo scorso giugno. In alcune Chiese la mobilitazione è stata un po’ lenta, ma è certo che il 27 di novembre, nella basilica di San Pietro, così come nelle diocesi e nelle chiese cattoliche di tutto il mondo si celebreranno veglie di preghiera, si effettueranno adorazioni del Santissimo Sacramento e si reciteranno Rosari in difesa della vita nascente

Lo scorso 14 giugno, il Cardinale Antonio Cañizares, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e il Cardinale Ennio Antonelli, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, hanno inviato una lettera a tutti i Presidenti delle Conferenze episcopali per invitarli a organizzare una un solenne “veglia per la vita nascente”. Nella lettera si informavano i Vescovi che era stato il Pontefice a prendere l’iniziativa di celebrare il 27 novembre nella Basilica di San Pietro una “veglia solenne per la Vita nascente” in coincidenza con i Primi Vespri della Prima Domenica di Avvento e nelle vicinanze del Natale. Insieme ai Vespri la lettera propone l’adorazione eucaristica per “ringraziare il Signore che, con il dono totale di se stesso, ha dato senso e valore ad ogni vita umana e per invocare la protezione di ogni essere umano chiamato all’esistenza”. Alla veglia e all’Adorazione la Conferenza episcopale spagnola ha già proposto di aggiungere anche la recita del Rosario. “E’ desiderio del Santo Padre – è scritto nella missiva – che i Vescovi presiedano nelle loro Chiese celebrazioni simili che coinvolgano parrocchie, comunità religiose, associazioni e movimenti”. “Siamo tutti consapevoli – spiega ancora la lettera – dei pericoli che minacciano la vita umana oggi a causa della cultura relativistica e utilitaristica che oscura la percezione della dignità di ogni persona umana, qualunque sia il loro stadio di sviluppo”. Per questo “siamo chiamati più che mai ad essere ‘popolo della vita’ (Giovanni Paolo II, Enciclica Evangelium vitae, n. 79) con la preghiera e con l’impegno”. La missiva invita tutti i Presidente delle Conferenze episcopali a “coinvolgere rapidamente e, in modo più appropriato” tutti i Vescovi di ogni singolo Paese in modo da “poter inserire questa iniziativa nei singoli programmi diocesani”. L’auspicio finale è che “tutte le Chiese particolari in unione con il Santo Padre, Pastore universale” possano ”ottenere la grazia e la luce del Signore per la conversione dei cuori e dare una testimonianza comune della Chiesa per una cultura della vita e dell’amore”.

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TUTTO PRONTO PER L’ADUNANZA EUCARISTICA NAZIONALE DEL 26 E 27 GIUGNO AL CIRCO MASSIMO DI ROMA

ROMA – Il 26 e 27 Giugno 2010 la città di Roma vivrà la quarta edizione dell’Adunanza Eucaristica Nazionale, un incontro non solo di preghiera, ma anche di musica ed amicizia, ad elevata partecipazione giovanile che si svolgerà nella stupenda cornice del Circo Massimo a Roma. Anche quest’anno i Papaboys e altri giovani di diverse Associazioni diventeranno protagonisti e testimoni di un incontro speciale: quello con Gesù. Siamo da pochi giorni tornati dal pellegrinaggio in Terra Santa dove, come missionari di pace, abbiamo pregato affinché si possano abbattere muri di discordie e pregiudizi e adesso siamo pronti per portare il nostro annuncio ad altri giovani. Abbiamo aperto il nostro cuore alla gioia vera, alla tenerezza dell’incontro con Gesù e Maria ed eccoci immersi nell’organizzazione di un grande incontro di preghiera a tu per tu con Gesù. Facciamo nostre le parole di Giovanni Paolo II: “Spendete bene la vita… è un tesoro unico”. In questi giorni molti di noi hanno curato l’organizzazione di questo grande evento che avrà inizio alle ore 15 del 26 Giugno con il “II° meeting delle Associazioni no profit e onlus” e la kermesse musicale “Don’t Stop Music”, curata dai “Cantieri Sonori” che vedrà esibirsi artisti emergenti e big della musica leggera e cristiana alternati da testimonianze ed ospiti dello spettacolo e della tv. Alle ore 21:00 avrà inizio la santa messa presieduta dal Vescovo S. E. Mons. Ernesto Mandara e al termine della Celebrazione Eucaristica inizierà la notte di adorazione animata da diversi gruppi di preghiera: dalle 22:30 alle 23:15 sarà presente il gruppo di preghiera della parrocchia di San Gaspare del Bufalo, dalle 23:15 alle 24:00 la comunità “Cuore di Gesù”, dalle 24:00 alle 24:45 la Fraternità Mariana “5 Pietre”, dalle 24:45 all’1:30 la comunità “Gesù ama”, dall’1:30 alle 2:30 la comunità “Vittoria di Dio”, dalle 2:30 alle 3:30 Rosario: Maria che scioglie i nodi, dalle 3:30 alle 4:30 la comunità “Nostra Signora di Czestocowa”, dalle 4:30 alle 5:30 la Fraternità Gerusalemme di Pistoia”, dalle 5:30 alle 6:30 la comunità “Amen”.

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IN ATTO UN PROGETTO DELLA CUSTODIA FRANCESCANA PER SOSTENERE I CRISTIANI DI GAZA.

GERUSALEMME – Una piccola minoranza di circa 2.500 cristiani vive attualmente nella Striscia di Gaza. Al momento la striscia conta una popolazione totale di circa 1,5 milioni di abitanti. Il lungo e persistente conflitto israeliano-palestinese grava pesantemente sugli abitanti per diverse ragioni,quali l ‘assunzione del potere da parte di Hamas, l’ operazione “piombo fuso” (Cast lead) condotta da Israele dall’inizio del 2009 con oltre 1.300 morti, gli innumerevoli feriti e le distruzioni materiali dell’importo di miliardi e il blocco dei prodotti di prima necessità.

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LA SQUADRA DEI PAPABOYS ROMA RIAPRE IL CAMPIONATO D’ELITE. VITTORIA PER 3 A 1 SU LINK SERVICE GUNNER

PAPABOYS ROMA FC – Per la verità la partita contro i primi della classe disputata ieri sera al Campo Tobia dei Vigili Urbani era stata preparata in settimana con la massima cura da parte di mister Carsetti, ma un vittoria giunge comunque inaspettata ed è un buon movente per riaprire il Campionato d’Elite 2009/2010. In questa sesta giornata di torneo, vince anche il Borgorosso F.c. che ‘stoppa’ il Santa Maradona per 2 a 0 e le sqaudre sono tutte nuovamente vicine al vertice, rinchiuse da una manciata di punti. Tutti presenti al Campo Tobia i giovani del ‘Papaboys Roma Fc’, accompagnati dal presidente Mario Brozzi che anche ieri sera ha trascorso una ‘notte magica’. Queste le sue dichiarazioni a fine match: “Voglio lodare l’entusiasmo e la grande prova di orgoglio e determinazione impressa dai ragazzi nella gara di ieri sera. E’ apparso evidente tutto quanto di bello, sano e pulito lo Sport può consegnare a tutti Noi. La cosa più bella per me sono stati i volti felici di quei Ragazzi che hanno sofferto sul campo e vinto e alla fine pregato il Signore sul campo, al termine della partita. In questo momento in cui molti ritengo troppi si interrogano sul Cristo sulla Croce avanti e sopra le teste dei nostri figli, beh credo questa sia una pagina di vita emblematica quanto una delle tante risposte che si possono dare. Non era la Roma di Totti ieri sera a fare tutto ciò, purtroppo aggiungo, perchè solo ciò che è noto oggi è vero, per loro, non certo per Noi. Grazie Ragazzi, non riusciremo forse a cambiare il mondo medioevale attuale, ma una luce rinascimentale su quel piccolo campo di calcio ieri sera si è vista in tutta la sua luminosità. Vi abbraccio tutti orgogliosamente”. Presidente soddisfatto quindi, ed anche l’allenatore Fernando Carsetti è iero dei suoi: ‘C’è stata grande tensione agonistica questa sera, ma i ragazzi hanno ben risposto alle indicazioni’. Per la verità, la squadra scesa in campo era rimaneggiata, fuori il senegalese Mamadou per squalifica (altri due turni da scontare), sempre assenti i molti infortunati, ed al debutto stagionale ‘il portinaio’ Daniele Venturi (malattia per il titolare Francesco Gabriele). La gara inizia con i Papaboys in avanti, che sono pero’ fermati da un improvviso gol ‘non gol’ degli avversari dovuto ad una ‘svista’ ‘nonvista’ dell’estremo dei Papaboys. Il pareggio dei giovani del Papa è firmato nel primo tempo da Vasyl (neo acquisto ucraino)che si invola sulla fascia dopo lancio millimetrico del capitano Egis Martinelli ed insacca. Prima del raddoppio dei Papaboys (su rigore procurato da Ferrante e trasformato da Martinelli), un palo colpito dai Gunners per arricchire la cronaca. Il primo tempo finisce con i Papaboys in vantaggio per 2 a 1 e con un bel gioco dimostrato. La ripresa inizia con più sofferenza nel reparto arretrato, sempre però saldamente guidato dal ‘neo centrale difensivo’ Simone Moretti (ultima invenzione Carsettiana in ordine cronologico ndr). Il gol del 3 a 1 che chiude definitivamente la gara è realizzato in contropiede da Ferrante, che fugge alla difesa avversaria ed insacca. Sempre per la cronaca, da segnalare sul 2 a 1 un ulteriore palo ‘accompagnato’ per i Gunners. Soddisfazione e preghiera finale di ringraziamento per i giovani del Papa e mente concentrata per la prossima gara contro il Santa Maradona.

VENTURI voto: 6
Esordio stagionale per l’esperto portiere dei Papaboys, non ci poteva essere inizio peggiore per lui; tiro della disperazione da parte dell’ avanti avversario, che più che una conclusione sembrava aver tirato uno “straccio bagnato”; Venturi si addormenta distratto forse da un faro di illuminazione, forse da una visione celestiale, fatto sta che la palla si insacca ed è 1-0! Si riscatta parzialmente più avanti sventando in corner un velenoso colpo di testa, completa l’opera nel finale miracolando con la complicità di un “santo” palo, quando il pareggio degli avversari sembrava ormai cosa fatta MIRACOLATO

PAKHOLOK voto: 6.5
Confermato più che mai nel ruolo di terzino destro il giovane Yuri offre una par tita di grande sostanza confermando di essere diventato un affidabile difensore di fascia, regala anche qualche sgroppata mettendo in difficoltà la difesa dei G unners, spesso incitato, talvolta richiamato all’ordine ormai è diventato “croce e delizia” di mister Carsetti SICUREZZA

LUZI voto: 7
Ottima prestazione di Diego Luzi oggi terzino sinistro a conferma che su di lui ci si può sempre contare in qualsiasi ruolo della difesa, non sbaglia nulla concentratissimo per tutti i settanta minuti di gioco in partite dure come queste è fondamentale la sua esperienza da leader ECLETTICO

FLOTTA voto: 6.5
Primo tempo perfetto da 7.5 in pagella, seconda frazione di gara un pò sottotono con qualche distrazione da 5.5; la media corrisponde al suo voto. Inizio da gigante le prende tutte, soffre l’arrembaggio dei Gunners nella ripresa ma alla fine se la difesa regge e non subisce gol è anche merito suo. BALUARDO

MORETTI voto: 7+
Da ieri sera può dire davvero di aver giocato in tutti i ruoli del campo in sole cinque partite; l’ormai “ex bomber” Moretti oggi viene sistemato al fianco sinistro dell’inamovibile Flotta al centro della difesa dei ragazzi del Papa offrendo una prova molto positiva, fà valere il fisico, lotta e contrasta con il suo pr eciso sinistro fà ripartire la manovra con ordine da buon regista difensivo; chiamatelo il Sinisa Mihajlovic dei Papaboys SCOPERTA

OPIPARI voto: 7+
Ormai ci si aspettava il salto di qualità da parte dell’ottimo Andrea, arriva proprio oggi contro la capolista del campionato; partita stellare la sua, non sbag lia nulla lotta, lancia, contrasta e riparte da centrocampista completo sfiora il primo gol ufficiale su tiro da fuori prima e su calcio piazzato con annesso mi racolo del portiere avversario poi. Il 16 sulle spalle come quello che porta il suo idolo Daniele De Rossi lo carica do tanto borbottare a trovato il suo numero fortunato NUMEROLOGO

REGES voto: 7.5
Partita stratosferica da parte del talento brasiliano che quando è in stato di g razia come ieri sera conduce sempre la propria squadra al successo, il lancio con cui mette in porta il proprio compagno di squadra in occasione del gol del par i è “roba da palati fini” sigla la rete del sorpasso su penalty incrementando il proprio score personale. Nel secondo tempo arretra di una decina di metri supportando la difesa e andando a recuperare palloni da vero capitano LEADER

COSTANZI voto: 7-
La sosta gli ha senza dubbio giovato, Andrea ha ricaricato le batterie dopo le u ltime due prestazioni un pò sottotono è ritornato il “Gattuso” di un tempo. Corre su tutti i palloni pressa tutti per 70 minuti, polmoni di acciaio per lui non è un caso che sia diventato un pupillo di mister Carsetti che non lo toglie mai… nel finale di gara un entrata da “macellaio” lo frena al limite dell’area negandogli la gioia del gol; sarebbe stato l’apoteosi GLADIATORE

D’ELIA voto: 6.5
Esordio stagionale per lui il mister lo sistema a sinistra nel tridente fà l’attacante di raccordo con compiti spesso difensivi, prezioso per la sua abnegazione corre moltissimo, forse anche troppo nel finale di gara esce per crampi UTILE

FERRANTE voto: 7.5
Torna in campo nel big match con l’onere di sostituire lo squalificato bomber Mamadou. La pesante eredità non gli pesa affatto è decisivo in quanto si procure il rigore che riporta in vantaggio la squadra e chiude i giochi con la rete del 3 -1, le sue progressioni fanno impazzire la difesa avversaria che non lo prende m ai se non riccorrendo al fallo. Sciupone nel primo tempo spreca due buone occasioni sotto porta, segna il gol più difficile sbagliando quelli piu facili; ciò gli vale il soprannome di “mirketto” come il Vucinic della Roma ALIENO

KHUDZEI voto: 7+
Non è brasiliano però, che gol che fà.. il fenomeno eccolo quà qui c’è SHEVA cantavamo una volta i tifosi milanisti, il coro potrebbe essere tranquillamente rit occato inserendoci il nome di Vasyl l’ultima novità in casa Papaboys, ennesimo a cquisto dell’ europa dell’est precisamente dall’Ucraina che con le sue acceleraz ioni a tratti ha ricordato il connazionale Shevchenko. Impressionante la sua accelerazione che gli consente di siglare la rete del vantaggio. Ennesima freccia da aggiungere alla faretra di mister Carsetti IMPRENDIBILE

CARSETTI voto: 7.5
Il mister c’è. E si vede. Ormai da tre turni non ci aveva abituato a quelle mosse da geniaccio che fanno vincere il match. Nessuna bocciatura in difesa (dove è iniziato il ballottaggio Flotta / Moavero per il ruolo di secondo centrale) ma l’inserimento improvviso di bomber Moretti nel mezzo dell’area con uno strepitoso risultato. E poi avanti, sia a centrocampo che in attacco perfetti i meccanismi. Girare la palla…. per far girare anche quelle degli avversari… Che cosa starà tramando contro il Santa Maradona? Questo Venerdì convocato in Sede Nazionale per un Rosario di riparazione. CARSETTIANESIMO RITROVATO

 

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PAPA BENEDETTO XVI CONSEGNA AI GIOVANI AFRICANI LA SUA ENCICLICA PER CAMBIARE IL CONTINENTE

CITTA’ DEL VATICANO – Benedetto XVI ha consegnato ai giovani africani la sua recente Enciclica sociale Caritas in Veritate come bussola per cambiare le ingiustizie che continuano ad affliggere il continente. La consegna del documento ha avuto luogo alla fine del Rosario “per l’Africa e con l’Africa” che, grazie alle nuove tecnologie della comunicazione, ha unito questo sabato universitari di varie città del continente con l’Aula Paolo VI del Vaticano, dove si trovavano i partecipanti al secondo Sinodo dell’Africa, universitari di Roma e loro colleghi africani che studiano nella Città Eterna. A essi si sono uniti, in collegamento via satellite, migliaia di coetanei da campus, atenei e chiese dal Cairo (Egitto), Nairobi (Kenya), Khartoum (Sudan), Johannesburg (Sudafrica), Onitsha (Nigeria), Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo), Maputo (Mozambico), Ouagadougou (Burkina Faso). Hanno ritirato simbolicamente l’Enciclica dalle mani del Papa quindici universitari presenti in Vaticano. Anche nelle altre sedi copie del documento venivano distribuite agli universitari intervenuti.

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SI CONCLUDE LA CAMPAGNA MONDIALE DI PREGHIERA: 481.525 ROSARI OFFERTI PER LE VITTIME DELLE VIOLENZE

BANGALORE – E’ stata una lunga catena che ha abbracciato tutto il mondo, affidando alla Vergine Maria le vittime delle persecuzioni anticristiane in India: si è conclusa a Bangalore l’iniziativa di preghiera che ha sostenuto i cristiani vittime degli attacchi degli integralisti indù in Orissa e in altri stati dell’India. Milioni di persone hanno pregato con il Santo Rosario, in tutto il mondo, su iniziativa del sacerdote Salesiano padre T. C. George, Direttore del Centro Vishwadeep, che ha detto: “Abbiamo voluto mettere i piccoli fedeli della Madre India sotto il manto di protezione della Madre di Dio e Madre Nostra, la Vergine Maria”. La campagna è iniziata il 6 ottobre, nel mese mariano, alla vigilia della Festa della Madonna del Rosario, e si è conclusa con una solenne Messa celebrata a Bangalore il 22 novembre. Ha coinvolto fedeli cattolici di tutto il mondo che, per 40 giorni e 40 notti, hanno recitato, a turno, in modo ininterrotto, la preghiera del Rosario pregando per la pace in India. Come informa p. George, sono stati offerti ben 481.525 Rosari da fedeli sparsi in 44 nazioni dei cinque continenti. Il numero maggiore di fedeli coinvolti si trova in India.

S. Ecc. Mons. Ignatius Pinto, Arcivescovo emerito di Bangalore, ha detto: “Il Rosario è uno strumento potente per portare la pace in famiglia e l’armonia nel paese”, ricordando che numerosi Pontefici hanno incoraggiato la devozione verso il Santo Rosario.

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I PAPABOYS NELLE SCUOLE PER LEGGERE IL VANGELO INSIEME AGLI STUDENTI. DALLA CALABRIA LA SPERANZA…

CALABRIA – L’Associazione Regionale “Papaboys” della Calabria, in collaborazione con la “Life Comunication”, con la Direzione Didattica del 4° circolo col Movimento Apostolico presentano il progetto: “Il cuore del Vangelo 2008-2009”, realizzato col patrocinio della Curia Arcivescovile di Catanzaro – Squillace, dell’Associazione Nazionale “Papaboys”e della Consulta del Laici dell’ Arcidiocesi di Catanzaro – Squillace. La presentazione alla Stampa e alle Autorità competenti avverrà il 6 p.v. alle ore 14.00 presso la scuola S.Anna in località Signorelli, con la partecipazione del presidente nazionale dell’Associazione dei Papaboys, Daniele Venturi, della dott.ssa Teresa Rizzo, direttrice del IV circolo didattico, e del responsabile calabrese dei Papaboys nonché apprezzato conduttore televisivo, Domenico Gareri. Il progetto ha finalità didattiche, tant’è che il suo obiettivo è l’acquisizione, da parte della popolazione scolastica coinvolta nella realizzazione e successivamente nella fruizione del prodotto finale audio/video (l’Opera), del messaggio contenuto nelle più significative e note parabole del Vangelo. Le aree che verranno approfondite riguarderanno: la Famiglia, l’Ambiente e il Prossimo.

Al riguardo, sono state selezionate tre parabole, da cui verrà elaborato lo storyboard (sceneggiatura con dettagli tecnici). Naturalmente sono tratte dalla Bibbia approvata dalla Conferenza Episcopale Italiana e sono le seguenti:
• La parabola dell’amore del padre.
• La parabola del seminatore.
• La parabola del buon samaritano.

Per leggere tutto il testo vista: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1934

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TOSCANA – CONTINUA L’APPUNTAMENTO CON IL ROSARIO DEI PAPABOYS AL CENTRO FRASSATI DI GROSSETO

GROSSETO – Tutti i martedì alle ore 18 continuano gli appuntamenti dei Papaboys della Toscana coordinati da Massimiliano Mecheroni con la recita del Santo Rosario e qualche oretta da passare insieme con i giovani, per confrontarsi, incontrarsi, progettare e costruire. Proprio in questi giorni il Servizio di Pastorale Giovanile ha organizzato un bel convegno sullo sport con numerosi ragazzi ‘giocatori’ che hanno effettuato attività sportiva. Da quando a Grosseto è nato il Centro Salesiano Giovanile ‘Frassati’, l’attività dei giovani di questa città della maremma ha conosciuto una nuova speranza e possibilità. Tra i progetti in cantiere anche quello di organizzare una nuova Adunanza Eucaristica presso la Chiesa di San Pietro, nel centro della città, ed anche rendere possibile l’apertura settimanale di quella Chiesa con un momento di adorazione eucaristica, specialmente il sabato pomeriggio e sera, quando il centro di Grosseto è invaso da praticamente tutti i giovani della Provincia.

L’appuntamento con i ragazzi dell’Associazione Papaboys al Centro Giovanile Piergiorgio Frassati è tutti i martedì alle ore 18. Per informazioni e per partecipare all’incontro settimanale scrivere a:

Sede Regionale Papaboys Toscana
Referente: Massimiliano Mecheroni
regione.toscana@papaboys.it

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VENETO – I PROSSIMI APPUNTAMENTI PER I PAPABOYS DEL VENETO. ROSARIO, ADORAZIONE ED EUCARESTIA

VERONA – Continua l’impegno della Sede Regionale del Veneto dell’Associazione Nazionale Papaboys, che ha da pochi giorni iniziato l’attività per i ragazzi e le ragazze che vogliono camminare sempre più vicini a Gesù, Maria ed alla Chiesa. Le prime due settimane l’incontro si è svolto il venerdi’ sera nel Santuario di Maria del Frassino a Peschiera del Garda, con la recita del Rosario e la Santa Messa. Adesso arrivano altri appuntamenti: un’occasione da non perdere quindi, per i giovani, anche quelli lontani, che sono invitati a mettersi in discussione! Francesco, il Delegato Regionale dell’Associazione, ha predisposto 3 appuntamenti in questi giorni che vi invitiamo di cuore ad appuntare nelle vostre agende, perche no?

Ecco i prossimi appuntamenti per i Papaboys del Veneto:

Sabato 25 Ottobre alle ore 17.45 presso il Santuario della Madonna del Frassino: si inzierà con la recita del Santo Rosario, al termine la Celebrazione della Santa Messa, curata dai frati del Santuario. La celebrazione terminerà con la recita dei Vespri proprio insieme ai frati del Santuario.

Domenica 26 Ottobre al cenacolo di S. Martino di Schio (VI) l’appuntamento è alle 15.00 con una catechesi alla quale seguirà alle ore 16.00 l’Adorazione Eucaristica. Un altro bell’incontro quindi, in un luogo mariano, per tutti i giovani interessati!

Martedì 11 Novembre vi segnaliamo invece presso la Cattedrale di Verona alle ore 19.00 la Celebrazione, anche per i giovani, di una Santa Messa di liberazione e guarigione presieduta da don Gino Oliosi, monsignore esorcista della Diocesi di Verona.

Cari amici associati del Veneto, ma anche cari ragazzi e ragazze, vi aspettiamo per questi incontri dove poter incontrare Gesù, attraverso Maria, e dove poter davvero ricominciare il cammino cristiano e riprenderlo da lì, dove lo abbiamo lasciato!

Per informazioni e partecipazione:
Francesco Parise
regione.veneto@papaboys.it

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SI CHIUDE IN SAN PIETRO IL MESE DI MAGGIO DEDICATO A MARIA. ROSARIO CON IL CARDINALE COMASTRI.

CITTA’ DEL VATICANO – «La Madonna» ci invita a «riscoprire la bellezza di questa preghiera così semplice e tanto profonda». Il Rosario. «Preghiera contemplativa e cristocentrica, inseparabile dalla meditazione della Sacra Scrittura. È la preghiera del cristiano che avanza nel pellegrinaggio della fede, alla sequela di Gesù, preceduto da Maria». Così si rivolgeva Benedetto XVI, all’Angelus del 1° ottobre 2006, ai fedeli giunti in piazza San Pietro. In questa stessa cornice, e non come solitamente avvenuto negli anni precedenti nei Giardini Vaticani, si concluderà sabato 31 il mese di maggio con la consueta recita comunitaria della preghiera di cui anche Papa Giovanni Paolo II è stato «grande apostolo». L’inizio della celebrazione, che prevede una liturgia della parola con la recita dei Misteri della gioia, è previsto alle ore 20 (per accedere nella piazza non saranno necessari biglietti). Ad aprirla, nel piazzale interno al Vaticano accanto all’Arco delle Campane, sarà una processione con i sacerdoti, guidata dal cardinale Angelo Comastri, vicario di Sua Santità per lo Stato di Città del Vaticano, presidente della Fabbrica di San Pietro, che proprio ieri ha preso possesso della diaconia di San Salvatore in Lauro. I fedeli attendere in piazza con i flambeaux tra le mani. Un appuntamento dedicato alla meditazione dei misteri della vita di Gesù, capace di trasfondere con convinzione la partecipazione ai momenti dell’infanzia e della vita pubblica culminanti nella passione, morte e risurrezione di Cristo, aiutandoci così a scoprire di riflesso il valore nella nostra vita di cristiani.

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NELLA SECONDA GIORNATA DEL PERIPLO DELLA SARDEGNA IL CARDINALE HERRANZ RENDE OMAGGIO A MARIA

DIARIO DI BORDO (SECONO GIORNO) – Il pellegrinaggio marino-Mariano è iniziato oggi con la preghiera delle lodi mattutine presieduta da Padre Efisio dell’Ordine dei Mercedari; raccolti in pregheria i tanti volontari che in questi giorni sono impegnati ad aiutare soprattutto anziani e disabili. Alle ore 8:00 la nave è approdata a Portovesme, porto commerciale, ad attendere l’arrivo della Madonna di Bonaria tante autorità civili e religiose: S.E.Mons Giovanni Paolo Zedda, (Vescovo di Iglesias), Adriano Puddu (Sindaco di Portoscuso) e rappresentanti della giunta comunale di Portoscuso oltre che il gruppo folk di Sant’Antiaco, vigili di Cagliari a cavallo e tanta gente del luogo che ha accolto la Madonna con un’ Ave Maria. Da Portovesme la statua è stata portata in processione fino a Portoscuso, porto turistico. Durante il tragitto abbiamo recitato il Rosario. San Basilio, osservando come nei grandi banchetti le nobili signore usavano intrecciare una corona di rose e mettersela sul capo, pensò di intrecciare una corona di rose che non marciscono, ossia di «preghiere», e di incoronare con essa la Madonna. Così venne la prima idea del Rosario. In processione vi erano tante signore con in mano la coroncina che rivolgevano a Maria le proprie preghiere, tanti pure gli anziani che sull’uscio di casa avevano gli occhi pieni di lacrime al passaggio della statua e i volontari che accompagnavano la gente con difficoltà a camminare. Alle ore 10:00 siamo arrivati a Portoscuso. Tantissimi bambini della scuola materna San Vincenzo e della scuola elementare Vianuoro erano pronti ad accogliere la Madonna con canti, preghiere e fiori. Proprio ai bambini, stamane abbiamo chiesto chi fosse nel loro immaginario la Madonna: “La mamma di tutti!” è stata la risposta della maggior parte di loro. Una risposta semplice ma che racchiude in sé profondità e verità teologiche professate e difese indelebilmente da 2000 anni di cristianesimo. Ringraziamo il Signore perché ancora oggi i bambini conservano la semplicità, quella semplicità evangelica tanto auspicata da Cristo e dalla sua Chiesa per meritare il Regno dei cieli. Nel corso della mattinata abbiamo incontrato e intervistato S.E.Mons Zedda che simpaticamente ha salutato gli utenti che ci seguono attraverso internet (canale Youtube) con la benedizione di Maria. Adriano Puddu, Sindaco di Portoscuso, ha invece invitato tutti a visitare il paese. Alla domanda su quanto sia importante oggi mantenere radici cristiane, Serci Adria (Presidente del Consiglio Comunale) ha risposto dicendo che il pellegrinaggio della Madonna di Bonaria è un modo per diffondere il cattolicesimo e avvicinare la Chiesa alle famiglie. Davide Fois, Assessore all’ambiente, ha affermato che Stato e Chiesa non possono scindersi l’uno dall’altra. Infine Alessio Santus, Assessore alla cultura, alla domanda sul perché ancora oggi soprattutto in Sicilia e Sardegna rimangono forti tradizioni culturali e cristiane, rispetto invece a quello che accade ormai in tante grandi città europee schiave del consumismo, ha risposto che proprio le piccole realtà di paese custodiscono valori forti come quello della famiglia e del rispetto per gli altri. Alle ore 11:00 nella stanza della torre di Portoscuso si è svolta una conferenza dal tema: “Bonaria, musica e devozione”. Il musicologo Roberto Milleddu, molto devoto alla Madonna di Bonaria, studia da tempo il rapporto tra musica e devozione e la musica religiosa nella tradizione sarda. Nel primo pomeriggio, abbiamo intervistato Don Ignazio Serra, che si occupa di comunicazioni sociali nella Diocesi di Oristano, sviluppando un po’ di riflessioni e ‘concetti’ relativi all’impegno della Chiesa nel settore dei new media (troverete l’intervista nelleprossime ore nello speciale You Tube dell’Associazione).

Alle ore 18:00 invece è stata celebrata la Santa Messa presieduta da S.E.Cardinale Julian Herranz che durante l’omelia ha invocato l’aiuto della Madonna per liberarci da due grandi menzogne che caratterizzano il nostro tempo, una sul significato del termine libertà. Generalmente la libertà viene considerata come un diritto illimitato di fare qualcosa, invece la vera libertà è la capacità di cercare il vero con intelligenza e l’altra riguarda la verità; occorre cercare la verità sulla dignità umana, sul matrimonio, sul valore sociale della religione, ”non è la libertà che vi farà veri ma la verità che vi farà liberi”. Nessuno può togliere la gioia vera ai figli di Dio, “Cristo è la sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna”. S.Em. Card. Herranz ha concluso con una citazione di Leonardo da Vinci: “Volete essere felici? Agganciate la vostra vita ad una stella”, la nostra stella è la Vergine Maria. Alle ore 20:00, dopo il saluto delle autorità locali, la statua della Madonna è stata riportata in processione sulla nave. Domani approderemo ad Oristano e anche quella di domani sarà una giornata molto intensa.

                                                                              

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LA PREGHIERA DEL PAPA AI FEDELI: “RECITATE IL ROSARIO PER LA PACE NEL MONDO’

CITTA’ DEL VATICANO – La preghiera del Rosario ”non e’ una pratica relegata al passato, una preghiera di altri tempi, da ricordare con nostalgia”. Ne e’ convinto Benedetto XVI, che salutando i fedeli radunati in Santa Maria Maggiore per il primo sabato di Maggio, ha voluto esprimere gratitudine in particolar modo ai ragazzi, grazie ai quali il rosario ”vive oggi una nuova primavera, divenendo segno eloquente dell’amore che i giovani nutrono per Gesu’ e Maria”. ”Questa preghiera – ha ricordato il Papa – aiuta a portare Cristo al centro, come faceva la Vergine che meditava interiormente quel che faceva e diceva suo Figlio. Con Maria si orienta il cuore al mistero di Gesu’ e questo ci aiuta a purificare la nostra vita da tante forze negative. Il rosario, infatti, pregato in modo autentico, da’ pace e consolazione. Nella mia mente – ha aggiunto il Pontefice – e’ rivissuta questa sera la bella tradizione che ho vissuto nella mia infanzia, evocando i dolci ricordi degli appuntamenti vespertini delle sere di Maggio in parrocchia, o nei cortili delle case. Ringraziamo Dio che ci ha concesso di vivere quest’ora cosi’ bella, davanti all’icona ‘Maria Salus Populi Romani’ che e’ tanto venerata a Roma. Uniti nella preghiera con Maria – ha detto il Papa – invochiamola per ”le intenzioni piu’ urgenti del mio ministero: le necessita’ della Chiesa, i grandi problemi del mondo, la pace, il dialogo fra le culture, l’unita’ dei cristiani e – ha scandito -, pensando a Roma e all’Italia, lo sviluppo solidale di questo amato Paese”. La tradizione fa risalire l’icona venerata in Santa Maria Maggiore al tempo degli Apostoli. Sarebbe stata dipinta dall’evangelista Luca copiando un’immagine ”acheropita” (ossia non dipinta da mano d’uomo) che si trovava a Lidda, in Palestina, dove la Vergine aveva voluto precedere in questo modo Pietro e Giacomo e dove fu eretta una Chiesa consacrata alla Madre di Dio. Trasferita a Costantinopoli, l’icona attribuita a San Luca fu poi inviata a Roma dal Patriarca Germano, che la mise cosi’ in salvo dalla furia iconoclasta. Papa Gregorio Magno, avvertito da un sogno, la ricevette col clero, in preghiera, sulla riva del Tevere. Nel secolo XVI avvenne il miracolo piu’ grande attribuito a questa immagine: Roma era invasa dalla peste e il Papa, San Pio V, porto’ in processione l’icona fino a San Pietro. Prima di arrivare alla Basilica, ci fu un grande prodigio: tutto il popolo vide distintamente l’Arcangelo Michele sopra la Mole Adriana, nell’atto di riporre nel fodero la propria spada. Il Papa comprese che la peste sarebbe presto finita, come di fatto accadde da li’ a poco tempo, e la Mole si chiamo’ da allora Castel Sant’Angelo. L’icona e’ stata copiata da innumerevoli artisti del Rinascimento, e per questo e’ anche la piu’ antica immagine della Vergine conosciuta in Cina, dove fu portata dai Gesuiti. La ”Salus Populi Romani” e’ inoltre conosciuta in Russia, dove e’ stata dipinta da Teofane il Greco nella Chiesa della Trasfigurazione a Novgorod, alla fine del secolo XVI. Pure in Etiopia esistevano migliaia di copie esatte dell’icona di Roma, che divenne l’icona canonica di questo Paese. L’icona venerata a Santa Maria Maggiore era presente a Tor Vergata nell’agosto 2000 in occasione della Giornata Mondiale della Gioventu’ e in quell’occasione Giovanni Paolo II ha voluto affidarla ai giovani insieme alla Croce della Gmg ”perche’ rimanga anche visibilmente sempre evidente che Maria e’ una potentissima Madre che ci conduce a Cristo”.

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Gli studenti francesi parteciperanno da Avignone alla veglia mariana presieduta dal Papa il 1° marzo

“Europa e Americhe, insieme, per costruire la civiltà dell’amore”, è il tema della veglia mariana presieduta dal Papa, in collegamento da Roma, in occasione della sesta Giornata europea degli studenti e degli universitari che sarà trasmessa in diretta da Avignone il 1° marzo in undici città del mondo. In quell’occasione – rileva l’Osservatore Romano – saranno accolti nella diocesi di Avignone circa un migliaio di persone, di cui cinquecento giovani. Provenienti da tutta la Francia e anche dall’Europa, parteciperanno, la mattina, al forum degli studenti e universitari, al Palazzo dei Papi. Nel pomeriggio, si recheranno nella cattedrale di Avignone per assistere alla preghiera con il Papa. “Pregando col Santo Padre – ha sottolineato monsignor Jean-Pierre Cattenoz, arcivescovo di Avignone – abbiamo l’opportunità di imparare a conoscerci, a vivere la “civiltà dell’amore” con città le cui realtà sono diverse”. Per la Giornata europea degli studenti proposta dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato e promossa dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, la diocesi di Avignone sarà collegata con le diocesi di Bucarest, Edimburgo, Napoli, Toledo, Aparecida, Messico, La Habana, New York, Loja e Minsk. “Questa Giornata – aggiunge monsignor Cattenoz – dà un significato cristiano alla globalizzazione, a quello dell’universalità”. Sul tema comune alle città partecipanti “Europa e Americhe, insieme, per costruire la civiltà dell’amore”, la diocesi di Avignone ha sviluppato, riprendendo l’enciclica di Benedetto XVI Spe salvi, il sottotitolo “La speranza non delude”. “Si avverte che un sentiero sta per aprirsi – spiega padre Pierre-Josephe Villette, vicario generale della diocesi di Avignone – questo perché abbiamo scelto di incentrare il forum sulle questioni etiche. Sia gli studenti delle scuole superiori che quelli delle classi inferiori sono stati ugualmente invitati, così anche i professori – aggiunge il vicario generale – perché i cristiani non devono avere paura di esprimersi, di manifestarsi”. Monsignor Cattenoz auspica che la Giornata europea possa “suscitare una dinamica interessante nelle cappellanie studentesche e che si possa ripetere negli anni a venire in Francia”.

Fonte: www.radiovaticana.org

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OCEANIA/AUSTRALIA – Giovani aborigeni parteciperanno alla GMG grazie al contributo di solidarietà dei giovani di Sydney

Sydney (Agenzia Fides) – I giovani della comunità aborigena nelle isole Tiwi, a largo della costa settentrionale dell’Australia, potranno partecipare al grande evento della Giornata Mondiale della Gioventù, a luglio 2008, grazie al contributo e alla solidarietà dei giovani di tre scuole di Sydney.
La popolazione locale aborigena abita le Isole Tiwi, 80 km a nord di Darwin, da migliaia di anni e ha ricevuto l’annuncio del Vangelo nei primi anni del ‘900. Da questa realtà provengono 16 giovani della comunità di Nguiu, che saranno ospitati a Sydney grazie al gemellaggio stabilito con tre istituti educativi della città: il “Clancy Catholic College”; le scuole “Holy Spirit Primary” e “St Catherine of Siena Primary”.
Gli istituti hanno raccolto 7.500 dollari in tre mesi, da quando la proposta di sostenere la partecipazione di giovani aborigeni alla GMG è circolata fra gli studenti. Un ulteriore contributo è giunto dall’amministrazione civile di Tiwi e da alcuni esercizi commerciali e piccole imprese delle isole, grazie ai quali si è riusciti a raggiungere la somma di 20,000 dollari, necessaria per consentire ai giovani di partecipare alla GMG.
Una dei pellegrini di Tiwi, Chrystal Johnson, ha detto di “essere entusiasta” di poter incontrare il Santo Padre: “Spero che la GMG sia un’esperienza per imparare di più sulla mia fede e per poi aiutare la mia comunità a crescere nella fede”.
Come informa Stephen Mahoney, del Comitato organizzatore della GMG di Sydney, oltre 139 scuole cattoliche della città si sono impegnate in gemellaggi con comunità indigene lontane nelle aree di Broome, Darwin, Alice Springs e, all’estero, con giovani della Papua New Guinea, Timor Est, Fiji e Isole Salomone, aderendo al “Pilgrim Partnership and Support Program”. Il Programma consente ai giovani di paesi ricchi di aiutare i pellegrini di aree povere a sostenere le spese di viaggio e partecipazione alla GMG.
Gli organizzatori tengono alla partecipazione più ampia possibile dei giovani di tutti i paesi dell’Oceania e sperano che i pellegrini possano aumentare nei prossimi mesi, anche grazie agli aiuti di altri giovani. “E’ importante assicurare una folta rappresentanza di pellegrini dalle comunità indigene più remote: vivere la GMG in Oceania è una rara opportunità che potranno cogliere”.

Fonte: Fides.org

Speciale sulla Gmg di Sidney 2008 dal sito dei Papaboys

http://www.papaboys.it/gmg/next.asp

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POLONIA – La positiva esperienza dei “Laboratori missionari” iniziati a Czestochowa nel 2000

Czestochowa (Agenzia Fides) – I “Laboratori missionari” nell’Arcidiocesi di Czestochowa sono organizzati ogni mese (precisamente il terzo sabato del mese) dal Direttore diocesano delle Pontificie Opere Missionarie dell’Arcidiocesi, don Jacek Gancarek, che ha iniziato questi “laboratori” nell’anno 2000 per volontà dell’Arcivescovo di Czestochowa, Mons. Stanisław Nowak.
“Attraverso i Laboratori missionari vogliamo presentare la ricca e importante problematica missionaria di oggi. Vogliamo anche dare testimonianza dell’opera missionaria – spiega don Jacek Gancarek -. Presso le parrocchie della nostra Arcidiocesi sono tanti i gruppi e i movimenti delle Pontificie Opere Missionarie. Anche nelle scuole, durante l’ora di religione, si presenta la problematica missionaria. I Laboratori missionari sono una delle iniziative pastorali indirizzate specialmente ai giovani e ai bambini”.
Il “Laboratorio missionario” che si svolgerà il 16 febbraio a Częstochowa presso la Parrocchia di San Giacomo Apostolo ha come argomento principale “Educazione alla missione e preparazione degli Animatori e dei volontari missionari per il lavoro missionario con i giovani e nelle parrocchie”. Ai laboratori partecipano abitualmente sacerdoti, religiosi, religiose, catechisti, animatori missionari e tutti i responsabili delle Pontificie Opere Missionarie presso le parrocchie dell’Arcidiocesi. Durante i laboratori i missionari presentano il loro lavoro, la problematica missionaria, le sfide per la Chiesa nell’evangelizzazione e il tema dell’educazione alla missione. Così durante gli incontri con i partecipanti ai “Laboratori” viene presentato il lavoro missionario svolto in Africa, Asia, Oceania, America Latina, ma anche i diversi problemi sociali, culturali ed economici dei diversi paesi.

Fonte: www.fides.org

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MESSICO – Il Vescovo di Tarahumara: “Bisogna annunciare Gesù Cristo in modo esplicito. Non è il momento di vergognarsi del Vangelo”

Tarahumara (Agenzia Fides) – Mons. Rafael Sandoval Sandoval, Vescovo di Tarahumara (Messico), in un Messaggio inviato ai fedeli della sua diocesi, chiede a tutti di annunciare Gesù Cristo come unico Salvatore, soprattutto di fronte alla crescente diffusione delle sette, alle quali stanno aderendo molti cattolici.
“Vedo che il popolo ha fame di conoscere e seguire Gesù Cristo”, afferma il Vescovo, che più avanti si domanda: “perché non saziamo questa fame? Perché tacere il Suo nome e la Sua persona? Perché non dare a Gesù Cristo il posto che gli corrisponde? Perché non mettere sempre l’Eucaristia al centro di ogni incontro?”. Certamente, continua il Vescovo nel suo Messaggio, è molto importante la testimonianza, ma “si richiede l’annuncio esplicito, adattato alle diverse circostanze e costantemente aggiornato”. L’annuncio di Cristo non rappresenta una imposizione o una violenza. Anzi, “proporre la verità evangelica e la salvezza che Gesù Cristo ci offre, e farlo con rispetto e senza costrizioni, lontano dall’essere un attentato contro la libertà religiosa è un omaggio a questa stessa libertà, alla quale si offre l’indicazione di un percorso che perfino i non credenti giudicano nobile ed esaltante. È un diritto ed un dovere di tutti gli evangelizzatori proporre la verità di Cristo; ed è un diritto di tutti ricevere l’annuncio della Buona Novella di salvezza che è lo stesso Cristo”.
Dopo aver presentato i fondamenti biblici che sono alla base di questo annuncio e le testimonianze di alcuni Pontefici, Mons. Sandoval offre alcune indicazioni concrete su come agire. In primo luogo è importante innamorarsi di Cristo perché “un innamorato non può smettere di annunciare al mondo che soltanto Lui ci salva”. Bisogna anche “seguirlo, scommettere su di Lui e vivere come Lui”. Ricorda, inoltre, che questa è la chiave di ogni evangelizzazione ed il punto di partenza, poiché “non siamo diventati cristiani per servire i poveri, bensì per il Signore, che, dopo, troveremo nei poveri”. “Se non esiste questo fondamento nel cuore, tutto si alienerà molto presto”.
Per il Vescovo di Tarahumara bisogna anche “scoprire Cristo nelle culture, annunciarlo esplicitamente, aiutare a maturare la fede cristiana e purificare quanto è contrario al Vangelo”. “Annunciare Cristo – continua il testo – non impoverisce le culture; al contrario, le arricchisce”.
Il Messaggio si conclude con un appello speciale ai giovani, ai quali Mons. Sandoval ricorda che Cristo ha bisogno di loro “affinché annuncino la vita”, e la Chiesa “ha bisogno delle loro energie giovanili, affinché il Vangelo della vita penetri nelle strutture della società”. “Non è il momento di vergognarsi del Vangelo. È il momento di essere orgogliosi di Gesù Cristo e predicarlo dai tetti. La gente desidera la libertà, la luce e la vita che Cristo ci ha portato in abbondanza”

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Gli studenti universitari reciteranno il rosario con il Papa

ROMA, lunedì, 18 febbraio 2008 (ZENIT.org).- Sabato 1 marzo, alle ore 17.00, nell’aula Paolo VI in Vaticano, Benedetto XVI presiederà una veglia mariana con la recita del rosario, per la VI Giornata Europea degli studenti universitari. L’incontro è organizzato dall’Ufficio Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma e patrocinato tra gli altri, dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI). Gli organizzatori prevedono la presenza di almeno diecimila studenti degli Atenei romani. A tutti i partecipanti sarà consegnata una copia della lettera enciclica “Spe salvi”. Ave Maria!

L’incontro sarà seguito in collegamento satellitare con la Basilica Minore di Nostra Signora di Aparecida (Brasile), con la Cattedrale Metropolitana Notre Dame de Dome di Avignone (Francia), con la Cattedrale Metropolitana Sfântul Josif Bucarest (Romania), con la Cattedrale Metropolitana La Asuncion Città del Messico, con la Cattedrale Metropolitana San Cristobal, La Avana (Cuba), con l’Universidad Tecnica Particular de Loja (UTPL) – Aula Magna. Loja (Ecuador), con la Cattedrale del Nome della Benedetta Vergine Maria Minsk (Bielorussia), con il Duomo di Napoli, con la Catholic University of America – CUA, Washington D.C. (USA), con la Chiesa di S. Ildefonso Toledeo (Spagna).

Inoltre per le celebrazioni della VI Giornata Europea degli Universitari, che si svolgeranno presso la Pontificia Università Gregoriana dal 28 febbraio al primo marzo, è stato organizzato un convegno sul tema: “L’Europa e le Americhe insieme verso uno sviluppo integrale e solidale”.

Il convegno che verrà aperto dal Rettore della Pontificia Università Gregoriana, padre Gianfranco Ghirlanda, S.I., è stato promosso dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria in collaborazione con la Commissione Europea Rappresentanza per l’Italia, il Ministero delle Comunicazioni, il Ministero dell’Università e Ricerca e il Ministero degli Affari Esteri.

I diversi relatori provenienti da Europa e Americhe, affronteranno temi quali: “Le comuni radici e i legami storici del rapporto tra Europa e Americhe”; “Europa e Americhe nella società globale”; “Il ruolo della formazione universitaria nelle sfide dello sviluppo”; “Culture e modelli di università nella globalizzazione”. L’ incontro si concluderà sabato 1 marzo con una tavola rotonda in cui si dibatterà “Il problema della fuga dei cervelli, Stati Uniti-America Latina-Europa” e “l’esperienza e le prospettive della cooperazione universitaria per lo sviluppo integrale e solidale”.

I biglietti per accedere all’aula Paolo VI sono disponibili presso l’ufficio della Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, Piazza S. Giovanni in Laterano n. 6/a (Tel. 06/698.86342 – Fax 06/698.86503 – e-mail: ufficiopastoraleuniversitaria@vicariatusurbis.org). La scheda di partecipazione deve essere consegnata presso lo stesso Ufficio entro mercoledì 20 febbraio 2008 

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