Archivi tag: scrittore

CIAO, KAROL – UN LIBRO, 1500 AUTORI

“Tu ci hai chiamati. Noi siamo venuti e siamo noi a ringraziarti per quello che hai fatto grande Papa, grande padre, grande amico, grande angelo”. È una delle 1500 lettere contenute nel nuovo volume “Ciao, Karol”, raccolta dei messaggi depositati in Piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Il libro edito dalla neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, è in distribuzione dal 28 aprile 2011

EDITORIA(Roma) Aprile 2005… Il mondo si è messo in fila per Amore. 5 milioni di persone a Roma per la morte di Giovanni Paolo II. Maggio 2011… Consegniamo alla storia la testimonianza di quell’Amore. Un’opera per tutti, per la famiglia, per i bambini, per i giovani e i meno giovani. Un grido d’amore dal cuore del mondo.

Ciao, Karol è una pubblicazione che si distingue nettamente dal restante mercato editoriale: non è nato, infatti, sulla scrivania di uno scrittore, è nato in piazza San Pietro direttamente dal cuore della gente, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i cuori di quel popolo legato profondamente a Giovanni Paolo II. Ciao, Karol, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era fortemente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=5128


CIAOKAROL.IT

Lascia un commento

Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS, NEWS & INFO

SETTIMANA DI PROMOZIONE PER “CIAO KAROL”, IL LIBRO DEI PAPABOYS SUL BEATO PAPA GIOVANNI PAOLO II

NOTA DI REDAZIONE (Roma) – È iniziata la settimana di promozione di “Ciao Karol”, il volume che raccoglie i messaggi depositati in piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Anziché 34 euro (30 euro + 4 euro per le spese di spedizione), da oggi a domenica 29 maggio 2011 l’opera, disponibile sul sito http://www.ciaokarol.it, sarà disponibile a 29,99 euro (spese di spedizione incluse). Il libro è uscito lo scorso 27 aprile per i tipi della neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, e la sua distribuzione ha avuto inizio nei giorni immediatamente precedenti la Beatificazione di Papa Wojtyla.

“Il libro che avete in mano – scrive nella prefazione mons. Pawel Ptasznik, della sezione polacca della Segreteria di Stato vaticana, che ha messo a disposizione dei Papaboys le migliaia di lettere raccolte nell’aprile di 6 anni fa – non è nato sulla scrivania di uno scrittore: è nato in piazza San Pietro, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene delle affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i nostri cuori quando stavamo in silenzio e in preghiera con lo sguardo fisso su quella finestra. (…) Questo libro, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era profondamente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza”.

Lascia un commento

Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS, BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II, GIOVANNI PAOLO II, NEWS & INFO

SETTIMANA DI PROMOZIONE PER “CIAO KAROL”, IL LIBRO DEI PAPABOYS SUL BEATO PAPA GIOVANNI PAOLO II

NOTA DI REDAZIONE (Roma) – È iniziata la settimana di promozione di “Ciao Karol”, il volume che raccoglie i messaggi depositati in piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Anziché 34 euro (30 euro + 4 euro per le spese di spedizione), da oggi a domenica 29 maggio 2011 l’opera, disponibile sul sito http://www.ciaokarol.it, sarà disponibile a 29,99 euro (spese di spedizione incluse). Il libro è uscito lo scorso 27 aprile per i tipi della neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, e la sua distribuzione ha avuto inizio nei giorni immediatamente precedenti la Beatificazione di Papa Wojtyla.

“Il libro che avete in mano – scrive nella prefazione mons. Pawel Ptasznik, della sezione polacca della Segreteria di Stato vaticana, che ha messo a disposizione dei Papaboys le migliaia di lettere raccolte nell’aprile di 6 anni fa – non è nato sulla scrivania di uno scrittore: è nato in piazza San Pietro, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene delle affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i nostri cuori quando stavamo in silenzio e in preghiera con lo sguardo fisso su quella finestra. (…) Questo libro, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era profondamente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza”.

Lascia un commento

Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS, NEWS & INFO

SETTIMANA DI PROMOZIONE PER “CIAO KAROL”, IL LIBRO DEI PAPABOYS SUL BEATO PAPA GIOVANNI PAOLO II

NOTA DI REDAZIONE (Roma) – È iniziata la settimana di promozione di “Ciao Karol”, il volume che raccoglie i messaggi depositati in piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Anziché 34 euro (30 euro + 4 euro per le spese di spedizione), da oggi a domenica 29 maggio 2011 l’opera, disponibile sul sito http://www.ciaokarol.it, sarà disponibile a 29,99 euro (spese di spedizione incluse). Il libro è uscito lo scorso 27 aprile per i tipi della neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, e la sua distribuzione ha avuto inizio nei giorni immediatamente precedenti la Beatificazione di Papa Wojtyla.

“Il libro che avete in mano – scrive nella prefazione mons. Pawel Ptasznik, della sezione polacca della Segreteria di Stato vaticana, che ha messo a disposizione dei Papaboys le migliaia di lettere raccolte nell’aprile di 6 anni fa – non è nato sulla scrivania di uno scrittore: è nato in piazza San Pietro, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene delle affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i nostri cuori quando stavamo in silenzio e in preghiera con lo sguardo fisso su quella finestra. (…) Questo libro, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era profondamente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza”.

Lascia un commento

Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS, GIOVANNI PAOLO II, NEWS & INFO

SETTIMANA DI PROMOZIONE PER “CIAO KAROL”, IL LIBRO DEI PAPABOYS SUL BEATO PAPA GIOVANNI PAOLO II

NOTA DI REDAZIONE (Roma) – È iniziata la settimana di promozione di “Ciao Karol”, il volume che raccoglie i messaggi depositati in piazza San Pietro nell’aprile del 2005, nei giorni dell’agonia e della morte di Papa Giovanni Paolo II. Anziché 34 euro (30 euro + 4 euro per le spese di spedizione), da oggi a domenica 29 maggio 2011 l’opera, disponibile sul sito http://www.ciaokarol.it, sarà disponibile a 29,99 euro (spese di spedizione incluse). Il libro è uscito lo scorso 27 aprile per i tipi della neonata casa editrice Edizioni Papaboys International, e la sua distribuzione ha avuto inizio nei giorni immediatamente precedenti la Beatificazione di Papa Wojtyla. 

“Il libro che avete in mano – scrive nella prefazione mons. Pawel Ptasznik, della sezione polacca della Segreteria di Stato vaticana, che ha messo a disposizione dei Papaboys le migliaia di lettere raccolte nell’aprile di 6 anni fa – non è nato sulla scrivania di uno scrittore: è nato in piazza San Pietro, durante la lunga agonia di Papa Giovanni Paolo II e nell’ora stessa del suo ritorno alla casa del Padre. Non contiene delle affermazioni teoriche e astratte, ma tutto il carico di amore, di preoccupazione e di gratitudine che riempiva i nostri cuori quando stavamo in silenzio e in preghiera con lo sguardo fisso su quella finestra. (…) Questo libro, dunque, contiene i sentimenti più intimi di coloro che, in quell’istante, hanno sentito di perdere Qualcuno al quale la loro vita era profondamente legata con i nodi della fede, dell’amore e della speranza”.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=5049

Lascia un commento

Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS, BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II, GIOVANNI PAOLO II, NEWS & INFO

INDIA, LA CORTE SUPREMA DICE ‘NO’ ALL’EUTANASIA ATTIVA

ETICA (Mumbai, INDIA) – La Corte suprema ha respinto il 7 marzo la richiesta di eutanasia per Aruna Shanbaug avanzata dallo scrittore Pinki Virani. La corte ha osservato che “l’eutanasia passiva è ammissibile, sotto la supervisione della legge, in circostanze eccezionali, mentre l’eutanasia attiva non è accettabile”. I giudici hanno sottolineato che c’è la necessità di legiferare in tema di eutanasia, ma che fino a quando non vi sarà una nuova legge resterà in vigore il giudizio della Corte suprema.

Aruna Ramachandra Shanbaug, infermiera del King Edward Memorial Hospital (Kem) fu aggredita e violentata il 27 novembre 1973 da Sohanlal Bhartha Walmiki, uno spazzino dell’ospedale, che cercò anche di strangolarla. L’uomo fu condannato a sette anni di prigione. Aruna soffrì di severi danni al cervello, e restò quasi completamente paralizzata. Pinki Virani in un suo libro sostiene che è “praticamente morta”, e quindi sarebbe giusto sospenderle nutrimento e idratazione. Le autorità dell’ospedale hanno dichiarato alla Corte che la donna “accetta il cibo in maniera normale e risponde con espressioni del viso”, e reagisce “ in maniera intermittente ai comandi, esprimendo suoni”.

Il dottor Sanjay Oak, portavoce dell’ospedale, ha accolto con soddisfazione il verdetto. “Sono grato alla suprema Corte. Continueremo a occuparci in maniera speciale di Aruna. È bene che questo caso apra un dibattito sull’eutanasia. In un rapporto di quattro pagine i dottori JV Divatia, Roop Gurshani e Nilesh Shah) hanno dichiarato ai giudici che “ad ogni nuova infornata di allievi infermieri, le infermiere sono condotte a vedere Aruna; viene detto loro che Aruna è una di noi e che continua a stare con noi, è una bimba di cui hanno avuto cura e assistito con amore per 37 anni. La sola idea di privarla di cibo o di addormentarla con un farmaco in maniera attiva è molto difficile da accettare per chiunque qui in ospedale. Aruna ha probabilmente passato i 60 anni, e un giorno giungerà alla sua fine naturale. I dottori, le infermiere e tutto lo staff del Kem sono decisi a prendersi cura di lei fino all’ultimo respiro”.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4461

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA

A COLLOQUIO CON MAREK SKWARNICKI. «COSÌ GIOVANNI PAOLO II SI IMMERGEVA IN DIO»

INTERVISTA – In Polonia è conosciuto come «il poeta amico di Giovanni Paolo II». Una definizione che va stretta a Marek Skwarnicki il quale è anche giornalista, scrittore e romanziere di successo. E per quanto riguarda l’amicizia personale con Karol Wojtyla «non è qualcosa che uno può mettere sul proprio biglietto da visita, soprattutto adesso che il Papa polacco viene elevato all’onore degli altari», nota con humour, quasi per nascondere la grande commozione che sta vivendo dopo aver appreso la notizia che Giovanni Paolo II verrà beatificato a Roma il prossimo primo maggio. Lui ci sarà, a Dio piacendo, nonostante gli acciacchi inevitabili di un uomo anziano che sta per compiere 81 anni. La sua è vita è più avventurosa di un romanzo, proprio come quella di Wojtyla, avendo attraversato le tragedie della guerra, del nazismo e del comunismo con cuore puro e ardimentoso. Da ragazzino Marek Skwarnicki ha partecipato all’insurrezione di Varsavia del 1944, è stato prigioniero in un lager nazista, quindi ha sofferto le privazioni e le censure del regime comunista. Ha conosciuto Karol Wojtyla nel 1958 e ben presto la collaborazione col giovane arcivescovo di Cracovia diventerà un’amicizia intensa e profonda che si protrarrà anche dopo la sua elezione al pontificato. Con il Papa conterraneo ha mantenuto una corrispondenza epistolare di ben 127 lettere che Skwarnicki ha pubblicato qualche anno fa col titolo «Giovanni Paolo II: saluti e benedizione». «Ed ora – mi dice – ho ricevuto la benedizione più grande: Karol verrà proclamato beato!».

Qual è stata la sua prima reazione alla notizia?

Guardi, come tanti altri che hanno conosciuto Wojtyla da vicino, anch’io non ho mai avuto dubbi sulla sua santità. Ma adesso è diverso: la decisione di Benedetto XVI di proclamare beato il suo predecessore non è semplicemente un atto formale, è un evento spirituale che coinvolge la Chiesa ed entra nelle viscere del mio essere credente. Ripenso alla mia lunga amicizia con Karol e la vedo sotto una luce diversa, mi sento in uno stato di grazia tutto particolare.

Cosa intende dire?

Gli ho voluto bene e lui mi ricambiava con generosità ed affetto. I nostri colloqui non erano mai superficiali. Ho sempre considerato Wojtyla un fratello maggiore, anzi un padre. Ed ora capisco: tramite l’amicizia con lui sono stato introdotto all’autentico “sensus Ecclesiae”, all’esperienza quotidiana della fede come incontro.

C’è un ricordo particolare che in questo momento sovrasta tutti gli altri?

È un ricordo buffo. Stamattina, camminando lungo la via Franciszkanska dove ha sede l’arcivescovado, m’è venuto in mente quella volta che mi recai dal cardinale Wojtyla con una grande agitazione addosso. Era il 1965, avevo ricevuto una lettera dal Vaticano con cui venivo nominato membro del Ponticio Consiglio per i laici, senza mai essere stato informato prima. Chiesi spiegazione ed il cardinale allargò le braccia: «Scusami tanto, mi sono dimenticato di dirtelo!». Poi mi spiegò: «Ci vuole uno che vada a Roma per sfatare quella sciocca idea di “Chiesa del silenzio” che in Occidente hanno sui cattolici dell’Est Europa». Non è un caso che, pochi giorni dopo la sua elezione a pontefice, disse: «Non c’è più la Chiesa del silenzio, adesso parla tramite il Papa!».

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4202

Lascia un commento

Archiviato in BENEDETTO XVI, GIOVANNI PAOLO II, NEWS & INFO

SAVIANO E L’EUTANASIA… E IL CAMPIONE DI LEGALITÀ ELOGIÒ LA NON-LEGGE

EUTANASIA – Sappiamo bene che criticare un “mostro sacro” è una partita a perdere, ma si potrà pure dissentire con Roberto Saviano senza passare per camorristi, fascisti o disfattisti. Se un intellettuale, nel caso uno scrittore coraggioso, vuole vestire i panni del maître à penser televisivo, del faro che illumina le coscienze, sa di dover fare i conti non solo con il mezzo, ma anche con i telespettatori. Milioni di persone diverse, ognuna con una sensibilità propria eppure tutte con un mondo di valori di riferimento dall’inevitabile base comune: la vita e la morte non tollerano giochi di parole ed esercizi concettuali spericolati e irrispettosi.

E qui ci permettiamo di inserire il rammarico: argomentare contro le mafie di ogni colore è un grande merito civile che unisce il Paese, tirare conclusioni politiche è un esercizio di libertà (e chi lo compie dovrebbe sapere di poter essere chiamato a renderne conto), ma schierarsi a favore del suicidio assistito e dell’eutanasia è un azzardo che come minimo squassa le coscienze e divide il popolo. Noi sappiamo solo in parte – per quel po’ che ci hanno fatto sapere – che cosa hanno pensato e patito le migliaia di donne e uomini in carne e ossa che tutti i giorni accudiscono in famiglia un malato terminale o un grave disabile senza risparmio di energie, sentimenti e risorse finanziarie, nel sentirsi dire con la forza della parola televisiva che quella vita lì, proprio quella, non è degna di essere vissuta. Lunedì sera, a “Vieni via con me”, è andata in scena una pagina sconcertante di quella «dittatura dei sentimenti» che sembra ormai voler legittimare ogni tragitto individuale e anche ogni scelta estrema, fuori da un contesto comunitario, al di là del sentire comune, persino oltre i confini della razionalità umana. Ragione umana che viene invocata per opporsi alle mafie, ma non viene messa in campo se è in gioco la vita di un essere umano nella condizione di massima fragilità. Saviano, con la sua performance, si è reso colpevole del più grave degli addebiti che si possano avanzare nei confronti di un cultore della laicità: ha eliminato con un tratto di penna la cultura del dubbio. Secoli di severa laicità, di continuo sbattuta in faccia ai credenti, bruciati in pochi minuti. Così Saviano ha mostrato all’improvviso il volto del moderno giacobino che oscura la ragione: «Quella di Piergiorgio Welby non era più vita».

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3803

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA

INTERVENTO DEL GIORNALISTA MAGDI ALLAM: ADOTTIAMO ELUANA

ROMA – Magdi Cristiano Allam, lo scrittore e giornalista islamico convertito al cristianesimo, lancia dalle pagine del suo sito un appello per l’adozione a distanza di Eluana Englaro: “Non è attaccata a nessun tipo di macchinario che ne favorisca la respirazione, non assume alcun farmaco, l’unico elemento esterno che le consente di vivere è il sondino che scende in fondo al suo stomaco e la nutre”.
“Cari Amici, Lancio un appello urgente e forte a mobilitarci per difendere il diritto alla vita di Eluana Englaro, affinché trionfi il valore insopprimibile della sacralità della vita dal concepimento alla morte naturale quale fondamento della nostra umanità e della nostra civiltà. Mobilitiamoci testimoniando con la parola la nostra strenua condanna dei boia del relativismo etico che violano incontestabilmente il valore insopprimibile della sacralità della vita, che si sono arbitrariamente auto-attribuiti il diritto di sentenziare che Eluana non debba più continuare a vivere, che Eluana debba essere uccisa cessando di nutrirla. Mobilitiamoci contro questa deriva etica, giuridica e politica che vorrebbe “cosificare” la vita umana, con il tragico risultato che oggi i nostri figli immaginano, come è avvenuto per dei quattordicenni siciliani che non si sono fatti scrupoli ad assassinare una loro coetanea dopo averla stuprata e messa incinta, che la vita umana possa essere impunemente usata, violata e buttata. Mobilitiamoci affinché Eluana possa restare in vita presso le suore Misericordine che da 14 anni l’accudiscono amorevolmente nella casa di cura “Monsignor Luigi Talamoni” a Lecco, che hanno detto: “Per noi Eluana è una persona e viene trattata come tale. E’ una ragazza bellissima. Vorremmo dire al signor Englaro (il padre) che se davvero la considera morta di lasciarla qui da noi. E’ parte della nostra famiglia”. Mobilitiamoci sostenendo a viva voce che anche per noi Eluana è una persona che ha diritto alla vita e anche per noi Eluana è parte della nostra famiglia. Promuoviamo un’adozione a distanza di Eluana che sia tale innanzitutto nei nostri cuori e che possa, se necessario, trasformarsi in un impegno concreto al fianco delle suore Misericordine che attestano con la loro testimonianza d’amore e di vita l’autentico messaggio di Gesù, che trova piena corrispondenza nei valori assoluti e universali che sostanziano l’essenza della nostra umanità. Vi esorto a far pervenire a questo sito la vostra adesione a questo appello, indicando il vostro nome e cognome, la vostra e-mail e la motivazione per la quale aderite all’appello. Cari Amici, secondo la testimonianza, pubblicata oggi su Il Foglio, di Marco Barbieri che ha incontrato Eluana cinque anni fa, la ragazza ogni mattina apre gli occhi e alla sera li richiude. Non è attaccata a nessun tipo di macchinario che ne favorisca la respirazione, non assume alcun farmaco, l’unico elemento esterno che le consente di vivere è il sondino che scende in fondo al suo stomaco e la nutre.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1965

1 Commento

Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA