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ETIOPIA, UN ORFANATROFIO PER I BAMBINI CHE LASCIANO LA LORO CASA PERCHÉ VITTIME DELLA VIOLENZA

ESTERI (Adigrat, ETIOPIA) – Ad Adigrat, nelle vicinanze dell’Etiopia, risiedono molte persone deportate e provenienti dall’Eritrea, un paese che non ha ancora trovato la pace a causa della presenza di migliaia di soldati su entrambi i fronti. Nel Paese, da oltre 40 anni, le suore Maestre Pie Filippini dirigono una scuola primaria, un centro di promozione per la donna ed un orfanatrofio con 24 bambine di età compresa tra i 4 e i 18 anni. 

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SCRITTORI, INTELLETTUALI E ATTIVISTI… IN DUE GIORNI ARRESTATE IN SIRIA OLTRE 1.000 PERSONE

MEDIO ORIENTE (Daraa, SIRIA) – Con oltre 1.000 arresti in due giorni, il regime siriano continua la repressione delle proteste pro democrazia. Secondo la National Organization for Human Rights in Syria, le autorità stanno arrestando soprattutto scrittori, intellettuali e attivisti noti per essere a favore delle riforme, con l’accusa di “macchiare il prestigio dello Stato”. Il reato prevede una condanna a tre anni di carcere. La maggior parte degli arresti sono avvenuti a Daraa, città sud occidentale della Siria centro delle proteste iniziate lo scorso 15 marzo.

La dura repressione del presidente Bashar al-Assad per riprendere il controllo del Paese, sta trasformando le città siriane in campi militari. In meno di due settimane l’esercito ha invaso con migliaia di soldati le città di Daraa, Baida e da ieri ha messo sotto assedio Baniyas. Fonti locali dichiarano che a Daraa, dopo l’invasione dello scorso 26 aprile, l’esercito ha arrestato quasi 500 persone e in questi giorni ha organizzato un mega interrogatorio dentro lo stadio cittadino. Chi riesce a fuggire da Daraa dice che la città è completamente in mano a esercito e polizia, che hanno blindato anche gli ospedali, interrogando feriti e moribondi. Per prendere il controllo di Baniyas, città di 50.000 abitanti a maggioranza sunnita, le autorità del regime stanno armando le milizie alawite fedeli al clan degli Assad residenti nei villaggi limitrofi. Fonti locali affermano che l’esercito ha già il controllo dei quartieri settentrionali e meridionali della città e sta avanzando verso il centro.

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LA CORSA DEI SANTI: UNA GARA DI SOLIDARIETA’ A FAVORE DELLE VITTIME DELLE INONDAZIONI IN PAKISTAN

ROMA , 1 NOVEMBRE 2010 – Giunta ormai alla sua terza edizione, la Corsa dei Santi, iniziativa voluta e organizzata dalla “Fondazione Don Bosco nel Mondo” è cresciuta progressivamente mantenendo fede ai suoi molteplici scopi istituzionali che sono quelli di: dare visibilità di festa popolare alla celebrazione di Ognissanti dalla quale prende il nome, portare in primo piano un’emergenza umanitaria che chiede la nostra solidarietà, promuovere i valori dello sport secondo la tradizione educativa salesiana. Il percorso che si snoda all’interno del centro storico di Roma, tra piazze, chiese, palazzi gentilizi e vestigia antiche, ne fa una delle corse più belle del mondo. La presenza di atleti in gara insieme a intere famiglie in festa ne fanno un’occasione per animare di gioia e colori il giorno dedicato alla schiera invisibile di coloro che, nella chiesa, hanno raggiunto l’importante traguardo della santità. La Corsa supporta in ogni sua edizione una finalità benefica. Nella prima edizione, tramite i proventi del numero unico di SMS Solidale pubblicizzato nel corso della trasmissione televisiva sono stati raccolti fondi per le Opere Mamma Margherita di Lubumbashi – Congo. Nella seconda edizione la raccolta fondi ha sostenuto il progetto missionario in favore dei RAGAZZI ex-SOLDATO dello Sri Lanka. La finalità benefica di questa terza edizione della corsa è quella di perfezionare la seconda fase di un programma di soccorso alle vittime delle inondazioni in Pakistan.

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Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA

ATTACCO AEREO AI TUNNEL DI HAMAS IN RISPOSTA ALLA MORTE DI UN SOLDATO ISRAELIANO

GERUSALEMME – Stamane all’alba aerei da guerra israeliani hanno bombardato una serie di tunnel al confine fra Gaza e l’Egitto, usati da Hamas per il contrabbando di armi. Il raid è in risposta all’uccisione di un soldato israeliano avvenuta ieri. Il portavoce dell’esercito d’Israele ha detto che una bomba controllata a distanza è esplosa al confine fra la Striscia e Israele ed ha ucciso un soldato e ferito altri 3. L’esplosione di ieri è stata la prima violazione con vittime da quando è stato proclamato, con la mediazione dell’Egitto, un cessate il fuoco da entrambe le parti. Dopo l’esplosione di ieri, i passaggi di Kerem Shalom e di Karni sono rimasti chiusi, bloccando l’entrata nella Striscia di oltre 185 camion con aiuti d’emergenza.

Ieri, poco dopo l’esplosione della bomba, un militante di Hamas è stato colpito da un missile. Secondo l’intelligence israeliana era coinvolto nell’attacco. Anche un civile palestinese è stato ucciso nello scontro a fuoco che è seguito all’attentato sul confine. Oggi arriva in Israele l’ex senatore George Mitchell, inviato della Casa Bianca. Mitchell era ieri in Egitto e domani visiterà la West Bank portando a tutti il messaggio del suo presidente Barack Obama, secondo cui “il momento è maturo” per i dialoghi di pace fra Israele e Palestinesi. Mitchell non incontrerà nessun rappresentante di Hamas.

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Nelle Filippine, cristiani e musulmani insieme per il dialogo e la riconciliazione

“Relazioni con il prossimo contrassegnate da sincerità, sensibilità e solidarietà sono il seme da cui germoglia la pace fra i popoli; musulmani e cristiani possono lavorare insieme, in armonia, nella comune richiesta di pace, se si conserva il rispetto per le sensibilità altrui e per identità culturali, etniche e religione diverse”. Lo afferma il documento conclusivo di un incontro islamo-cristiano tenutosi sull’isola di Jolo, nella parte meridionale delle Filippine, organizzato dal nuovo Centro “Silsilah”. L’incontro – rende noto l’agenzia missionaria Misna – è stato dedicato al tema: “Sognando la pace a Jolo in nome di Dio: musulmani e cristiani chiamati a costruire insieme una cultura di dialogo e di riconciliazione”. Hanno partecipato oltre 300 esponenti religiosi, autorità civili, studenti, membri di associazioni. Il testo del documento conclusivo sottolinea, tra l’altro, che lo “sviluppo sociale ed economico contribuisce in modo significativo alla pace”. Nell’incontro è stata anche ricordata la recente uccisione di un missionario degli Oblati di Maria Immacolata nelle isole Tawi-Tawi, padre Jesus Reynaldo Roda; i presenti hanno condannato l’assassinio ribadendo al tempo stesso il comune impegno per la riconciliazione. Le comunità musulmana e cristiana si dichiarano unite, infine, nella preghiera e nel chiedere a Dio pace e armonia per Jolo.

Fonte: www.radiovaticana.org

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GUERRA, SPERANZA e PACE – Una mostra dei disegni realizzati dagli ex bambini soldato

Nel 60° anniversario della Dichiarazione universale dei diritti umani, Pubblicità Progresso e AVSI presentano al Palazzo delle Nazioni Unite di Ginevra la mostra WAR, HOPE and PEACE, dal 25 febbraio al 14 marzo (inaugurazione: martedì 4 marzo, h.18.30). L’esposizione presenta una raccolta di disegni realizzati dagli ex bambini-soldato del Nord Uganda durante i corsi di recupero psico-sociale coordinati da AVSI. Promossa dalla Missione Permanente della Santa Sede e dall’Ambasciata dell’Uganda presso l’ONU, la mostra vuole essere un ulteriore spunto di riflessione sull’infanzia negata, in occasione della 7° Sessione del Consiglio per i diritti umani.

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