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BENEDETTO XVI ALL’UDIENZA: IN MONDO SPESSO FRENETICO IL CRISTIANO NON SI STANCHI DI PORTARE LA PACE

CITTA’ DEL VATICANO – Apertura al prossimo, perdono e ricerca della pace sono da sempre i tratti distintivi dello stile di vita cristiano, tanto più importanti oggi in un tempo segnato da intolleranza, incomunicabilità e conflitti. Lo ha affermato Benedetto XVI, all’udienza generale in Piazza San Pietro prendendo spunto dalle qualità spirituali e umane che testimoniò Pietro il Venerabile, uno dei grandi monaci dell’abbazia di Cluny nel Medioevo. Viene dal Medioevo un nuovo esempio per il mondo contemporaneo di cosa possano creare i valori cristiani quando si sposano a qualità umane come l’equilibrio, la mitezza, il senso della misura, la magnanimità. La figura di sintesi è quella di Pietro il Venerabile, uno dei “santi abati” di Cluny, alla cui carica fu eletto nel 1122 rimanendovi fino alla morte, avvenuta nella Notte di Natale del 1156. Rettitudine, lealtà, lucidità, speciale attitudine a mediare: Benedetto XVI ha elencato alle migliaia di persone presenti alla catechesi le doti di questo antico monaco, definito “asceta rigoroso con se stesso e comprensivo con gli altri”. A un tempo “severo” e “dotato di profonda umanità”: “Di indole sensibile e affettuosa, sapeva congiungere l’amore per il Signore con la tenerezza verso i familiari, particolarmente verso la madre, e verso gli amici. Fu un cultore dell’amicizia, in modo speciale nei confronti dei suoi monaci, che abitualmente si confidavano con lui, sicuri di essere accolti e compresi”.

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MOLFETTA – ARRIVA IL MUSICAL “CIAO CAPO SENTINELLA”

luMUSICAL – Molfetta- “Ciao Capo Sentinella” é uno dei tanti messaggi lasciati in piazza San Pietro l’indomani della morte di Giovanni Paolo II e, divenuto poi, il titolo di un musical in due atti che ripercorre la storia d’amore tra il Papa e i giovani. E’ una storia di riconoscimento e riconoscenza di due generazioni di giovani: quelli del vespro d’ottobre del 1978, anno in cui Wojtyla viene eletto Pastore della chiesa universale, e quelli che hanno accompagnato il Grande Papa durante tutto il suo pontificato… fino alla sera del 2 aprile 2005 quando si è serenamente e lucidamente consegnato nelle mani del Padre celeste. Gli appelli e i pressanti inviti alla pace e al sogno di una civiltà dell’amore trovano eco nelle storie dei protagonisti di quest’opera musicale davvero originale. Ognuno di loro porta nel cuore parole e immagini del Papa “venuto di lontano” che hanno scolpito un solco indelebile nella memoria e nell’anima e, che ora, emergono amplificate in quelle ultime ore in cui il Santo Padre sta lasciando i suoi amati giovani.

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CINEMA: LA NOUVELLE VAGUE E IL CINEMA COME “FATTO MORALE”

CINEMA – “Il cinema è un fatto di stile, e lo stile è un fatto morale”. E’ una delle citazioni filmiche (tratta dal film di Bernardo Bertolucci “Prima della rivoluzione”, (1964) che testimoniano la vitalità e la perdurante “eredità” della Nouvelle Vague francese, oggetto di un Convegno internazionale promosso a Roma dalla Fondazione Ente dello Spettacolo (Eds), a cinquant’anni dalla proiezione a Cannes dei “Quattrocento colpi” di François Truffaut. “Uno degli elementi più caratteristici della Nouvelle Vague, e tornando indietro del neorealismo, è l’etica dell’estetica”, ha detto Vito Zagarrio, dell’Università “Roma Tre”, facendo notare che per i cineasti francesi “ogni inquadratura è un fatto etico”. Il cinema della Nouevlle Vague è dunque “una profonda riflessione sulla forza dell’immagine: si basa su un’idea visionaria che diventa poi un fatto morale”, a partire dalla convinzione che “il cinema è tanto più politico, quanto più esteticamente forte e stilisticamente fondato”. Secondo il relatore, “l’eredità della Nouvelle Vague nel cinema italiano contemporaneo è in quella generazione di giovani registi che non si sente figlia – come chi li ha preceduti – della sconfitta: vergine rispetto all’ideologia e alla politica, è capace di ritornare al cinema come fatto etico”.

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/teatro/read.asp?id=28

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