GMG 2011 (Corea del Sud) – Un nuovo Catechismo dei giovani in vista della Giornata Mondiale della Gioventù: è l’iniziativa della Conferenza episcopale della Corea che, con un lavoro di collaborazione tra la Commissione per la Catechesi e la Commissione per i Giovani, ha pubblicato il settimo ed ultimo volume del “Catechismo per i Giovani”, ultima opera della serie “Amare Dio e amare il prossimo”. Il nuovo Catechismo, approvato nell’ultima riunione primaverile della Conferenza episcopale, spiega il Decalogo con testi sintetici, chiari e ricorrendo anche a storie esemplari. L’opera, ideata tre anni fa, è stata terminata e presentata ieri, in vista di un evento che i giovani coreani attendono con trepidazione: la Giornata Mondiale della Gioventù 2011, in programma questo agosto a Madrid. Nei prossimi due mesi, il Catechismo verrà studiato ed approfondito nelle parrocchie e nelle associazioni del Paese. Durante la GMG di Madrid, i giovani coreani potranno leggere anche “Youcat” – il sussidio al Catechismo della Chiesa cattolica per i giovani, realizzato con la formula di domande e risposte ed èdito in diverse lingue – che la Commissione per la Catechesi provvederà a tradurre in coreano.
Archivi tag: storie
GMG 2011, IN SUD COREA UN NUOVO CATECHISMO DEI GIOVANI IN VISTA DI MADRID 2011
Archiviato in GMG 2011 MADRID, NEWS & INFO
MOLFETTA – ARRIVA IL MUSICAL “CIAO CAPO SENTINELLA”
MUSICAL – Molfetta- “Ciao Capo Sentinella” é uno dei tanti messaggi lasciati in piazza San Pietro l’indomani della morte di Giovanni Paolo II e, divenuto poi, il titolo di un musical in due atti che ripercorre la storia d’amore tra il Papa e i giovani. E’ una storia di riconoscimento e riconoscenza di due generazioni di giovani: quelli del vespro d’ottobre del 1978, anno in cui Wojtyla viene eletto Pastore della chiesa universale, e quelli che hanno accompagnato il Grande Papa durante tutto il suo pontificato… fino alla sera del 2 aprile 2005 quando si è serenamente e lucidamente consegnato nelle mani del Padre celeste. Gli appelli e i pressanti inviti alla pace e al sogno di una civiltà dell’amore trovano eco nelle storie dei protagonisti di quest’opera musicale davvero originale. Ognuno di loro porta nel cuore parole e immagini del Papa “venuto di lontano” che hanno scolpito un solco indelebile nella memoria e nell’anima e, che ora, emergono amplificate in quelle ultime ore in cui il Santo Padre sta lasciando i suoi amati giovani.
continua su
Archiviato in GIOVANNI PAOLO II, NEWS & INFO
STORIE DI CONVERSIONE: L’OSSERVATORE ROMANO PROPONE QUELLA DI COSTANTINO. UNA VISIONE E UN SOGNO…
ROMA – L’improvvisa scomparsa – venerdì 27 febbraio a Roma – di Marilena Amerise è una grave perdita per gli studi sul cristianesimo antico, per il Pontificio Consiglio della Cultura, per il nostro giornale, al quale collaborava con fedele e gioiosa generosità. Marilena era nata a Corigliano Calabro solo trentaquattro anni fa. Completati e perfezionati i suoi studi nelle università di Perugia, Bonn e Bamberg, ha studiato soprattutto il primo imperatore cristiano ed Eusebio di Cesarea, pubblicando Il battesimo di Costantino il Grande. Storia di una scomoda eredità, Stuttgart, Franz Steiner Varlag, 2005, pagine 177, euro 37, 40 (Hermes Einzelscriften, 95) e curando la traduzione di due importanti discorsi tenuti dal grande filologo cristiano: Eusebio di Cesarea, Elogio di Costantino. Discorso per il trentennale. Discorso regale, Introduzione, traduzione e note di Marilena Amerise, Milano, Paoline, 2005, pagine 269, euro 24 (Letture cristiane del primo millennio, 38). Pubblichiamo due articoli che ci aveva inviato nelle scorse settimane.
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2323
Archiviato in NEWS & INFO
FESTIVAL DI SANREMO – TUTTI CONTRO POVIA PER UN MOTIVO ‘STUPIDO’. BELLA LA SUA CANZONE
SANREMO – In un periodo di carenza assoluta di ascolti soltanto affidandoci a qualche polemica si pensa di poter tornare alla ribalta: drammatica constatazione ma efficace se si vuol comprendere il motivo per cui, basta una semplice canzone, che tra le altre cose non offende nessuno e racconta una semplice e naturale storia, ad infiammare gli animi. E’ il caso del brano ‘Luca era gay’ di Povia, che ha fatto bollire il sangue di alcune organizzazioni, ad esempio l’Arci Gay (questi comunisti… non cambiano mai!) ed alcune organizzazioni della sinistra giovanile (in realtà erano 24 ragazzi, strumentalizzati, ma solo 24 persone!). E se una canzone chge parla del tema ‘omosessualità’ crea tutto questa confusione, ogni volta che c’è una canzanoe che attacca in ostri valori cristiani che si dovrebbe fare? Invidiamo a Franco Grillini e Co. la capacità di azione, questo è vero! In 4 gatti fatto un casino da 40mila!
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2269
Archiviato in NEWS & INFO
UN’ALTRA STORIA DI AMORE. EPPURE SI CONTINUA A VIVERE. NELLA SOFFERENZA E NELL’AMORE
LETTERA IN REDAZIONE – Spett.le Redazione.,forse vi ricorderete della storia di mia sorella Emanuela e di mio padre Cesare, intervenuto nella trasmissione “Porta a Porta” lo scorso 13 novembre 2008 in occasione della sentenza Englaro. Mio padre non è riuscito a raccontare in trasmissione tutto ciò che avrebbe voluto, perché gli è stato concesso un intervento di soli due minuti. Come si fa a raccontare una storia del genere in così poco tempo? L’intervento di mio padre nella trasmissione (organizzata all’ultimo minuto!) è stato frainteso perché si è creduto che lo stato di mia sorella fosse diverso da quello di Eluana. Ma, Spett.le Redazione . , la situazione di Emanuela è esattamente analoga a quella di Eluana. Mia sorella oggi ha 37 anni e vive da 16 in quella che i medici chiamano ancora (e senza approfondire!) sindrome “apallica” o stato vegetativo.
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2229
Archiviato in NEWS & INFO
LUCETTA SCARAFFIA: IO, L’ERETICA, VI SPIEGO LA MIA CONVERSIONE
STORIE GIUSTE – All’età di 2 anni Lucia Scaraffia decise di cambiarsi il nome in Lucetta e nessuno in famiglia trovò la forza di obiettarle alcunché. A 12 ebbe una crisi mistica: “Temendo di voler diventare suora, facevo le novene, dieci avemarie al giorno, per ottenere la grazia di non finire in convento”. Pregava anche Gesù per la conversione della zia Angela Scaraffia, una coriacea comunista che era stata l’amante di Gaetano Salvemini e che sarebbe morta elettrice di Rifondazione, segno che non tutte le suppliche salgono al cielo. Chi la legge sulla prima pagina dell’Osservatore romano o sul Corriere della sera o sul Riformista, chi segue le sue lezioni di storia contemporanea alla Sapienza di Roma, chi la vede dibattere in tv di aborto e di eutanasia, chi ne apprezza il raziocinante ardore di cattolica dichiarata all’interno del Comitato nazionale per la bioetica, chi affronta le 322 pagine del suo nuovo libro Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia (Laterza), scritto a quattro mani con la laica Margherita Pelaja, pensa che Lucetta Scaraffia sia così fin dalla nascita: uno scricciolo ascetico. Poiché invece è destino degli spiriti liberi diventare eretici quando regna l’ortodossia e ritornare ortodossi quando dilaga l’eresia, la mite studiosa dal carattere ferrigno è stata anche militante marxista, sessantottina, protofemminista, divorziata.
Oggi si accinge a rimettere ordine sacramentale nell’ultimo segmento della sua vita da eretica: vuole sposare in chiesa Ernesto Galli della Loggia, storico ed editorialista del Corriere, col quale vive da 21 anni e che civilmente è già suo marito. “Lui non ne sentirebbe il bisogno, ma spero che capisca quanto sia importante per me”. Il Tribunale del vicariato di Roma ha dichiarato nullo il precedente matrimonio con un compagno di università della Statale di Milano. “Mi sposai in chiesa solo per accontentare mia madre. Era il 1971. A celebrare le nozze fu il cappellano di San Vittore”. Nel 1982 ebbe una figlia con lo storico Gabriele Ranzato, anch’egli reduce da un matrimonio fallito. L’apparente disinvoltura nei rapporti con l’altro sesso sembrerebbe più consona alla Casa delle donne di via del Governo Vecchio che all’austero appartamento dei Parioli dove Scaraffia e Galli della Loggia abitano, sullo stesso pianerottolo di Fulco Pratesi. Il presidente onorario del Wwf è confinante di salotto, precisamente dal lato dove si trova il caminetto stipato di libri scritti da Lucetta. Dev’essere anche per questo che Il Foglio l’ha paragonata a Giovanna d’Arco. C’è in lei una sorta di predestinazione al rogo.
Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2101
Archiviato in NEWS & INFO, TESTIMONIANZE
TELE VISIONI: ANTICLERICALISMO ALL`INGROSSO (IN TV). “IL SANGUE E LA ROSA”, FICTION DA BUTTARE
MONDO TV – S’intitola “Il sangue e la rosa”, ed è una fiction in quattro puntate in onda su Canale 5. Ambientata negli anni Venti dell’Ottocento, è stata presentata come una vicenda d’amore e d’amicizia sullo sfondo storico – si fa per dire – della Roma papalina. Nulla ci viene risparmiato: cardinali corrotti e assassini, suore infide, gesuiti torbidi, popolani vessati dai sicari e dalle spie del Papa, fedeli fessi o ipocriti: “Cara, a quale santo sei devota?”, chiede con tono mondano una fatua nobilastra alla protagonista, presentata come “una ragazza moderna che non crede nel matrimonio”. Un’antologia di anticlericalismo smerciato all’ingrosso, condita ossessivamente da un turpiloquio incaricato di rendere tutto molto realistico. E’ solo un feuilleton, si dirà, che si può pretendere? Niente, per carità. Anche perché, tutto sommato, conviene buttarla a ridere. “Il sangue e la rosa”, è talmente tendenzioso e abborracciato (c’è chi nella stessa scena passa dal voi al lei, per dirne una), dialoghi e recitazione sono talmente improponibili, che alla fine tutto si tiene: quella specie di “storia” è stata presentata come merita.
COME L’INFORMAZIONE ‘SECOLARE’ PRESENTA
QUESTA FICTION.
Una storia di amicizia e amore destinato a durare nel tempo è quella raccontata ne “Il sangue e la rosa”, la nuova fiction di Canale 5. Un cast di eccezione – Virna Lisi, Giancarlo Giannini, Ornella Muti, Gabriel Garko e Alessandra Martines, solo per citare alcuni degli attori protagonisti – per quattro puntate, in onda a partire dal 2 settembre in prima serata. La prima puntata prende il via dal tranquillo paesino di Cave, dove la bellissima figlia del locandiere Isabella Malvolti (l’attrice Isabella Orsini) trascorre le giornate tra i libri e in compagnia del suo unico amico Rocco (Gabriel Garko, NELLA FOTO), un bellissimo giovane che lavora come operaio, da sempre innamorato di lei. Rocco ha l’idole del capopopolo, pronto a spendersi per le persone alle quali è legato senza esitare a mettersi nei guai lui stesso. Irrequieto e passionale, si troverà coinvolto anche nei problemi con la giustizia e il potere.
Un giorno, in paese, arriva Giulio Mancini (Mirko Petrini), accompagnato dalla madre Camilla (Martine Brochard). I due trovano asilo presso il barone Andrea Forleis (Gerardo Amato) e sua moglie Barbara (Ornella Muti) in seguito alla misteriosa morte del conte Uberto Mancini (Franco Nero), rivoluzionario antipapalino e padre dello stesso Giulio, che viene ucciso a tradimento alla vigilia di un’insurrezione. Tra Isabella, Rocco e Giulio nascerà un triangolo di amicizia e d’amore destinato a dipanarsi nel tempo anche quando le loro strade sembreranno allontanarsi. I tre, ognuno in fuga o in cerca del proprio destino, si ritroveranno nella Roma di inizio ‘800, ostinati, ribelli e pronti a condividere esperienze, avventure, pericoli e misteri.
Archiviato in NEWS & INFO, TELE... VISIONI!
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.