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IL RAZZISMO NEGLI STADI È UNA VERGOGNA, FRUTTO DI AUTENTICA FOLLIA.

RAZZISMO – Anche sabato scorso,per la cronaca, prima di Fiorentina- Roma si sono registrati tafferugli. Del triste ed assurdo fenomeno abbiano parlato con il giornalista- scrittore e tifoso juventino, Idris. Dunque Idris, come valuta i cori di ispirazione razzista nei confronti del giocatore Balotelli di qualche giorno fa a Torino?: “ una vergogna. Penso che lo stadio sia un posto dove si debba andare per fare festa, per gioire ed anche di dolore, quando la squadra del cuore perde, anche se nella vita esistono dolori ben più seri e forti come il terremoto in Abruzzo o la peste suina. Ritengo che anche il calcio vada sdrammatizzato e preso nella giusta misura”. Pensa che sia un reale fenomeno di razzismo o solo una stupidata, figlia di ignoranza?: nella maggior parte dei casi trovo che si tratti di delinquenti esaltati, che si nascondono dietro ideologie politiche per combinare guai. In ogni caso trovo assurdo fischiare un calciatore per il colore della sua pelle. Ritiene che il clima politico italiano di questi tempi favorisca il proliferare del razzismo negli stadi e fuori?: bella domanda. Effettivamente si respira anche nell’arena politica, nella classe dirigente del Paese una certa aria che ammicca al razzismo e che discrimina volentieri il diverso. Basti pensare ad alcune leggi o progetti che mi sono sembrati ed ancor oggi mi sembrano di ispirazione razzista. Quindi la mia idea è che effettivamente oggi in Italia ci sia un clima generale che favorisce il razzismo e di riflesso quegli zoticoni da stadio….

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/nazionale/read.asp?id=120

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LA FORMA PIÙ ALTA DELL’AMORE

FIRENZE – Ho deciso di raccontare la mia storia per dire alle persone che soffrono che, anche nelle circostanze più dolorose, è possibile trovare la forma più alta d’amore. Questo sentimento rimarrà dentro di noi anche dopo e paradossalmente ci farà stare bene». A un anno dalla scomparsa dell’amata moglie Manuela, Cesare Prandelli si racconta e ci spiega come ha giocato la partita della vita. La prima conferma dell’affetto sincero che Firenze prova per Cesare Prandelli l’ho avuta al mio arrivo in taxi allo stadio Franchi: sul cruscotto dell’auto campeggia uno scudo viola. «Tifoso?» chiedo al tassista. «Certo! – risponde garbatamente –. Chi deve intervistare?». «Prandelli» rispondo. «Gli vogliono tutti bene, qui!». Poco più tardi capisco perché. Ci presentano. Mi metto in ascolto con una buona dose di emozione che, col passare dei minuti, si trasforma in felice stupore. Quello che ne esce non è solo il racconto di una morte, ma della gioia di esistere, quella vera, tipica di chi si affida… nonostante tutto. «Lei frequentava il liceo». Inizia così il suo racconto, con una voce che, via via, s’intenerisce. «Abbiamo cominciato a vederci come tutti i ragazzini e da lì è nata la nostra storia… una bella storia. Nicolò è nato a Torino e Carolina a Bergamo. Io e Manuela abbiamo sempre cercato di farli crescere lontano dal mio ambiente. E adesso sono veramente orgoglioso di quella scelta: niente privilegi, niente raccomandazioni. Ho due ragazzi meravigliosi».

E la nostalgia?

Ogni tanto hai bisogno di ricordare e di coccolarti, e così, con la memoria, vai a rivedere tante cose. In altri momenti, invece, capisci di dover andare avanti. Io e i ragazzi ne parliamo spesso. Ci diciamo di aver avuto la fortuna di conoscere una persona meravigliosa: la mamma, ma non dobbiamo fare paragoni mettendo come punto di confronto sempre e comunque lei, perché diventerebbe difficile andare avanti.

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IMPEGNI ED INIZIATIVE DELLA NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO DEI PAPABOYS

ROMA – Cari fratellini, sorelline, giocatori, dirigenti e tifosi e tifose, a tutti voi una buona giornata nel Signore! Continuano gli impegni e la programmazione delle gare della NAZIONALE ITALIANA DI CALCIO DEI PAPABOYS. Mentre vi comunichiamo che stiamo per iniziare un progetto nazionale di sport dal nome ‘CALCIO E’ VITA’ che prenderà il via da gennaio 2009 in ognuna delle nostre sedi regionali dell’Associazione, vi invitiamo ad allargare il numero degli amici, dei simpatizzanti e dei sostenitori della Nazionale Italiana di Calcio dei Papaboys. Tra le varie iniziative, il 6 di Dicembre scenderemo in campo a Catanzaro contro l’Ens e la Nazionale Cabarettisti all’interno del 1° Festival del Sociale organizzato dalla Life Communication, dalla Sede Regionale Calabria dell’Associazione e dalla Provincia di Catanzaro, e poi da Gennaio riprenderemo il ciclo degli incontri di prestigio che culmineranno con un quadrangolare a Gerusalemme per la pace (nel mese di maggio) e con la partecipazione al Derby del Cuore allo Stadio Olimpico (fine giugno 2009).

Siamo ancora troppo pochi! Come facciamo a riempire lo stadio Olimpico se non ci diamo da fare? Entrate quindi nel gruppo, sul lato destro trovate il pulsante ‘INVITA AMICI’ ed invitate tutti i vostri amici ad aderire al GRUPPO che abbiamo creato su Facebook!

Un appello speciale a tutti i GIOCATORI: RAGAZZI, DOBBIAMO AUMENTARE IL NUMERO DEGLI AMICI DELLA NAZIONALE, invitate in questo gruppo tutti i vostri amici; se non saliremo notevolmente di numro, saremo costretti a cercare ulteriori altri giocatori, e ci sarà pooi meno spazio per lo ‘zoccolo duro’ della NAZIONALE!

Per i membri della squadra vogliamo ricordare che riceverete sempre le normali newsletter periodiche da Moreno Sportoletti.

Quindi: diamoci da fare DAVVERO, tutti insieme!

A tutti un caro abbraccio di cuore e
W LA NAZIONALE ITALIANA DEI PAPABOYS!
nazionale.calcio@papaboys.

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