
CIAMPINO – Il 22 febbraio parte da Ciampino un ciclo di incontri sopratuttto per giovani che analizzano le ‘crisi’ ed i ‘fattori positivi’ della generazione che sta crescendo. Il primo appuntamento riguarderà ‘Giovani & Bullismo’ e si svolgerà alle ore 17 presso la Sala Convegni del Comune di Ciampino in Viale del Lavoro. Tra i partecipanti il Vescovo di Albano Mons. Marcello Semeraro, Don Antonio Mazzi, l’Onorevole Luciano Ciocchetti, Carmen Minutoli del Dipartimento Regione Scuola dell’Udc e Uni Lazio, l’attore Vincenzo Crocitti ( che ricorderà il suo ruolo in “un Borgehese piccolo piccolo” con Sordi), Maria Rita Munizzi (presidente del Moige) ed il presidente dell’Associazione Nazionale Papaboys Daniele Venturi.
‘Bullismo’ è il termine oggi inflazionato che sta ad indicare atti di violenza tra bambini e ragazzi. In Italia i dati sono allarmanti: otto ragazzi su dieci hanno conosciuto da vicino atti di bullismo (o perché ne sono stati vittima o perché li hanno subiti i loro amici). L’Eurispes e la Società Italiana di Pediatria hanno diffuso un dato piuttosto inquietante: più del 43% dei bambini è vittima di soprusi da parte di coetanei.
È di questi giorni la notizia che gli iscritti dell’U.D.C. di Ciampino stanno girando per raccogliere le firme di una petizione che vuole arginare e mettere fine a questo preoccupante fenomeno sociale; supportati quindi dal Dipartimento Scuola & Università della Direzione Udc Lazio, e dall’On. Ciocchetti, candidato Sindaco a Roma del Partito Centrista, promotori della “reintroduzione dell’insegnamento dell’Educazione Civica nelle scuole”. Lo stesso Don Mazzi, Presidente della Fondazione Exodus, ha da sempre manifestato l’esigenza di maggiore attenzione al mondo giovanile da parte della scuola e della famiglia definite da lui stesso “le 2 gambe della società”. L’Iniziativa dell’ Udc prende forma anche dal progressivo allontanamento dei giovani dalla politica, dallo scollamento delle giovani generazioni dalla cosa pubblica con conseguente totale disinteresse verso la partecipazione democratica.
CONSIDERAZIONI SUL ‘BULLISMO’ di Carmen Minutoli
Additati come piccoli delinquenti.
Ma e’ davvero cosi’?
I bulli ( e purtroppo da un po’ di tempo anche le bulle) non si arrestano; causa silenziosa di crescente aumento del vivere incivile fra le generazioni presenti con conseguente grave danno alla stabilità della Sicurezza futura. Il fenomeno sembra sia più diffuso di quanto previsto e purtroppo scarsamente preso in considerazione. Dopo gli atti più eclatanti del 2007 erano seguiti sporadici articoli sui giornali nazionali e locali che hanno sempre evidenziato “ i fatti del giorno” senza allargarsi sul reale fenomeno. E’ invece proprio di queste settimane un’inchiesta quasi a catena (specie sul Lazio ed in particolare a Roma, ma non solo), che riprende a parlare di Bullismo in modo allarmante, pubblicando statistiche, interviste agli studenti di alcune scuole capitoline, opinioni e punti di vista di persone comuni , attivismo da parte di molti organismi, associazioni, istituzioni, partiti politici nell’organizzare tavole di discussione, conferenze, dibattiti. In questo guazzabuglio la notizia che certamente va sottolineata è quella relativa all’iniziativa di un gruppo di studenti di un liceo laziale i quali hanno lanciato lo “Stop al Bullismo” con una raccolta firme fra i loro colleghi ( raccolte quasi un migliaio di firme). Il fatto fa riflettere perché la loro iniziativa sembra voglia essere esclusivamente mirata ad “estraniarsi” da qualsivoglia azione fatta dalle cosiddette baby gang. Loro sostengono di voler avere nulla a che fare con questi “ micro delinquenti” quasi certi “futuri criminali” come ormai vengono classificati da ogni dove i giovani che agiscono con atti di violenza, soprusi e prevaricazione verso loro coetanei, specie quando sono in “branco”. Si prosegue quindi nell’attività di “stroncare” il fenomeno ormai causa di Inciviltà giovanile a più livelli convinti che questi giovani sono solo “sbagliati”.
Ma è davvero così? A mio avviso, forse sarebbe il caso di cominciare a studiare il fenomeno guardandolo da più sfaccettature, a partire dai retroscena che circondano la vita personale di questi giovani, dalle loro situazioni familiari, ambientali e spesso dalla loro intima sofferenza e solitudine, aspetto quest’ultimo scarsamente considerato ma che in effetti è uno dei mali peggiori di questi ultimi decenni, dove tutto è corsa, multimedialità, chat, sms, ed i rapporti umani? allo zero assoluto!
Per approfondire:NO BULLI E NO PUPE: SOLO GIOVANI AMATI CHIAMATI AD AMARE
AUMENTA IL CONSUMO DI COCA FRA I GIOVANISSIMI. QUALE RIMEDIO? INCONTRARE GESU’, IL SIGNORE!
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