Maggio 23, 2011 · 1:42 PM
ESTERI (New York) – Il premio “Servitor Pacis Award”, quest’anno verrà assegnato, il prossimo 7 giugno, a suor Eugenia Bonetti, delle Missionarie della Consolata (IMC), responsabile dell’ufficio tratta dell’Usmi (Unione Superiore Maggiori Italiane), e a suor Rachele Fassera, delle Missionarie Comboniane (Smc), impegnata nella missione di Aboke, in Uganda. Sono due donne che, attraverso la loro opera, hanno contribuito al bene comune e meritano di ricevere questa onorificenza. Le due suore missionarie parteciperanno alla cerimonia di consegna del premio insieme a Karen Clifton, direttore esecutivo del network cattolico per l’abolizione della pena di morte.
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gennaio 14, 2011 · 2:04 PM
ROMA – Giovanni Paolo II sarà beatificato il prossimo primo maggio in Vaticano con una cerimonia presieduta da Benedetto XVI: la data ormai è ufficiale da questa mattina, con la firma da parte del Papa del decreto di Beatificazione. Com’è noto – ricorda l’ufficio stampa della Santa Sede – la Causa, per Dispensa Pontificia, iniziò prima che fossero trascorsi i cinque anni dalla morte del Servo di Dio, richiesti dalla Normativa vigente. Tale provvedimento fu sollecitato dall’imponente fama di santità, goduta dal Papa Giovanni Paolo II in vita, in morte e dopo morte. Per il resto furono osservate integralmente le comuni disposizioni canoniche riguardanti le Cause di beatificazione e di canonizzazione.
Per i giovani dell’Associazione Nazionale Papaboys la beatificazione di Giovanni Paolo II coincide con ‘una grande gioia che sgorga dal profondo del cuore’. “Era una notizia annunciata della quale eravamo ovviamente certi – dichiara il Presidente Nazionale Daniele Venturi – ma abbiamo atteso, sorretti dalla preghiera, l’ufficialità della data del 1 maggio, conseguente all’approvazione del miracolo riconosciuto per l’intercessione del Papa polacco. Non abbiamo mai avuto dubbi sulla santità di Giovanni Paolo II testimoniata non dai decreti o da una Congregazione, ma bensì dalla quotidianità del Suo vivere la parola di Dio, ed incarnarsi di giorno in giorno, sempre più, in quell’Uomo vivo che è Gesù stesso, Salvatore del mondo”.
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gennaio 13, 2011 · 4:17 PM
BRISBANE – La vastità del diluvio che dura ormai da un mese nel nord-est dell’Australia ha colpito il 75% della regione del Queensland: un’area cinque volte più grande del Regno Unito. Secondo l’ultimo comunicato giunto all’Agenzia Fides dalle Pontificie Opere Missionarie (Pom) australiane, il bilancio delle vittime ad oggi ammonta a 16 persone, ma è previsto il recupero di altri cadaveri nella valle Lockyer dove uno “tsunami interno” ha spazzato le strade delle città di Toowoomba, Helidon, Grantham, Gatton e Ipswich. Circa 50 persone risultano disperse nella zona, molti si teme siano annegati. La capitale del Queensland, Brisbane, è l’ultimo centro urbano ad essere stato sommerso. Piogge torrenziali e una forte marea del fiume Brisbane hanno inondato intere periferie, costringendo ad allontanarsi 20 mila famiglie e a chiudere 3.500 industrie. Energia elettrica ed acqua sono saltate e la città è stata dichiarata zona disastrata.
Jenny Simpson, delle Pom di Brisbane, è stata evacuata da Tennyson. “Il peggio deve ancora arrivare – si legge nel testo inviato a Fides – e cresce anche il timore per le malattie. Sono benvenute le preghiere … che fanno una grande differenza”. David McGovern, Direttore dell’ufficio diocesano delle Pom di Brisbane ha aggiunto: “le preghiere sono sempre necessarie e ben accolte. Le acque del diluvio si ritirano, ma i danni alle case e alle persone dureranno molto più a lungo”. Anche l’Arcivescovo di Brisbane, Mons. John Bathersby, ha chiesto preghiere “per i defunti e per le loro famiglie, per gli operatori dei soccorsi e tutti coloro che soffrono a causa delle inondazioni”. L’Arcivescovo inoltre comunica che “sono state messe a disposizione per gli sfollati parrocchie e scuole, mentre l’ufficio centrale dell’arcidiocesi è chiuso per mancanza di energia elettrica.” La Conferenza Episcopale australiana ha informato che tutti i Vescovi e la popolazione del paese è unita nella preghiera e nel sostegno pratico per far fronte alla peggiore inondazione degli ultimi decenni che continua a colpire lo stato del Queensland. Un sacerdote dell’arcidiocesi di Brisbane, padre John Conway, attualmente amministratore di tre parrocchie in un’area della periferia di Toowomba, ha dichiarato: “E’ una tragedia enorme, ma la risposta della gente è fenomenale. Ho visto persone sfollate dalla loro casa che si sono impegnate nei centri di soccorso. In molte zone manca l’acqua potabile, le strade sono danneggiate e i camion non possono passare, non è possibile avere combustibili, latte, pane. Stiamo razionando tutto”. Anche il Santo Padre Benedetto XVI si è reso presente assicurando la propria preghiera ed inviando un contributo di 50.000 dollari a favore della campagna per le vittime delle inondazioni del Queensland, coordinata dalla Società di San Vincenzo de’ Paoli. (AP) (13/1/2011 Agenzia Fides)
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luglio 20, 2010 · 2:20 PM
CONTROCORRENTE – La coraggiosa battaglia di una ragazza down di 24 anni contro l’eugenetica legalizzata. Protagonista di iniziative pubbliche, la giovane si batte contro la selezione dei concepiti che recano i segni dell’anomalia genetica. E fa breccia nei francesi. E non solo… Eleonore Laloux, 24 anni, e’ una sorridente ragazza francese che si e’ battuta piu’ degli altri per un lavoro. Nella cittadina di Arras, presso Lille, e’ impiegata negli uffici amministrativi di una clinica. Ormai a suo agio con i colleghi, si rende conto in genere solo all’uscita dall’ufficio che nonostante tutto resta spesso una persona ‘anormale’ negli sguardi dei passanti che incrocia. Sguardi che le fanno male, perche’ la classificano in un batter d’occhio in una casella giudicata a priori priva di speranza: quella delle persone down.
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novembre 25, 2009 · 3:33 PM
CITTA’ DEL VATICANO – La facoltà di teologia dell’università di Friburgo ha conferito il titolo di dottore “honoris causa” all’arcivescovo presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali come riconoscimento per il contributo decisivo dato all’attuazione della riforma liturgica del concilio Vaticano II nel corso del suo servizio di responsabile delle celebrazioni liturgiche papali. Pubblichiamo il testo dell’intervento tenuto a Friburgo dall’arcivescovo sul tema “La liturgia papale al tempo di Benedetto XVI”.
Fin dai primi anni del mio servizio nella curia romana ho imparato a considerare l’attività degli uffici della Santa Sede come la capacità di tradurre in pratica l’azione indicata da due verbi: custodire e promuovere. Si trattava del principio posto dal concilio Vaticano II alla base della riforma liturgica: “Conservare la sana tradizione e aprire nondimeno la via ad un legittimo progresso” (Sacrosanctum concilium, 23). La riforma liturgica è il fondamento delle altre riforme. La riforma della Chiesa, l’ecumenismo, la missione, il dialogo con il mondo contemporaneo dipendono cioè dalla riforma liturgica. Si può dunque a ragione affermare che la Sacrosanctum concilium è stata la prima costituzione conciliare non solo in senso temporale ma anche come fons e matrice delle altre costituzioni e di tutte le riforme promosse dal concilio. Responsabile delle celebrazioni liturgiche papali sin dal febbraio 1987, il mio servizio a Benedetto XVI è durato dal 19 aprile 2005 al 16 ottobre 2007. Di tale esperienza – breve nel tempo ma ricca di tante celebrazioni a Roma, di cinque viaggi in Italia e di sette viaggi internazionali – desidero accennare solamente a due riforme approvate dal Papa che hanno un grande impatto nella vita ecclesiale e che riguardano i riti propri della liturgia papale: la celebrazione del rito di beatificazione nelle Chiese particolari e l’approvazione del nuovo Ordo rituum pro ministerii Petrini initio Romae episcopi.
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ottobre 5, 2009 · 2:30 PM
CITTA’ DE VATICANO – Questa domenica, al termine dell’Angelus, Benedetto XVI ha invitato i giovani universitari di Roma alla recita del santo Rosario “con l’Africa e per l’Africa”, che lui stesso guiderà sabato prossimo, 10 ottobre, insieme con i Padri sinodali, nell’Aula Paolo VI del Vaticano, in occasione della II Assemblea speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi. “Cari giovani universitari – ha detto il Pontefice –, vi attendo numerosi, per affidare a Maria Sedes Sapientiae il cammino della Chiesa e della società nel Continente africano”. L’evento, promosso dalla Segreteria generale del Sinodo, e organizzato dall’Ufficio per la pastorale universitaria del Vicariato di Roma, sarà dedicato al tema “La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace. «Voi siete il sale della terra … Voi siete la luce del mondo» (Mt 5, 13.14)”.
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