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TERRA SANTA: L’11 GIUGNO LE CHIESE DI GERUSALEMME INVOCHERANNO LO SPIRITO CON UNA SOLA VOCE

ESTERI (Gerusalemme) – In Terra Santa, l’11 giugno 2011 alle ore 18, la Chiesa Cattolica Latina ospiterà la sesta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, a partire da Gerusalemme. La preghiera sarà presieduta dal S.B. Mgr.Fouad Twal, Patriarca Latino Cattolico di Gerusalemme. E’ un’occasione particolarmente gioiosa e solenne il fatto che la sesta edizione di questa grande preghiera di intercessione coincida con la Veglia della Pentecoste celebrata, quest’anno, da tutti i Cristiani nella stessa data. Con una sola voce, le Chiese di Gerusalemme chiameranno tutti i cristiani nel mondo ad unirsi in una comunione di preghiera con l’intenzione della Riconciliazione, dell’Unità e della Pace.

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CINA, GIORNATA DI PREGHIERA PER LA CHIESA PROIBITA AI CATTOLICI DI SHANGHAI

CHIESA CATTOLICA NEL MONDO (Sheshan, CINA) – Membri della pubblica sicurezza hanno proibito alle comunità cattoliche sotterranee di Shanghai di recarsi al santuario della Madonna di Sheshan, in occasione della Giornata di preghiera per la Chiesa in Cina, il prossimo 24 maggio. Alcune comunità hanno però deciso di sfidare l’ordine della polizia e si recheranno in pellegrinaggio a Sheshan nel weekend precedente, il 21 maggio. “L’atmosfera è molto tesa – ha detto un sacerdote ad AsiaNews – e dovremmo restare calmi. Allo stesso tempo noi vogliamo ubbidire alle indicazioni del Santo Padre”.

È stato proprio Benedetto XVI a stabilire che il 24 maggio, festa di Nostra Signora, Aiuto dei cristiani, si celebri una Giornata mondiale di preghiera per la Chiesa in Cina. Nella sua Lettera ai cattolici cinesi del 2007, egli esprime l’intenzione che attraverso la preghiera si rafforzi l’unità fra cristiani sotterranei e ufficiali e la comunione col successore di Pietro, chiedendo anche al Signore la forza di perseverare nella testimonianza cristiana, pur fra le sofferenze della persecuzione. I cattolici in Cina sono ancora scioccati per la violenza del regime nell’ordinare vescovi senza il permesso del papa e per aver deportato vescovi e sacerdoti obbligandoli a partecipare a un’Assemblea a Pechino, contro il volere del pontefice, per eleggere i vertici del Consiglio dei vescovi e dell’Associazione patriottica. 

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BENEDETTO XVI AL REGINA COELI LANCIA UN APPELLO PER LIBIA E SIRIA: “DIALOGO PREVALGA SULLA VIOLENZA”

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – Un nuovo forte appello a riaprire negoziati per il “drammatico conflitto” in Libia e a fermare lo spargimento di sangue in Siria è emerso nelle parole del Santo Padre Benedetto XVI alla recita del Regina Coeli. Poi, preghiere nell’odierna Giornata mondiale delle vocazioni e il ricordo del sacerdote tedesco beatificato oggi in Baviera. Benedetto XVI inoltre ha chiesto di non dimenticare Dio nel nostro mondo tecnologico e di pregare per tutti i vescovi e dunque anche per il Papa, vescovo di Roma. 

Nelle sue parole prima della recita della preghiera mariana, Benedetto XVI sottolinea di seguire con apprensione quello che definisce “il drammatico conflitto armato che in Libia ha causato un elevato numero di vittime e di sofferenze soprattutto tra la popolazione civile”: 

“Rinnovo un pressante appello perché la via del negoziato e del dialogo prevalga su quella della violenza, con l’aiuto degli Organismi internazionali che si stanno adoperando nella ricerca di una soluzione alla crisi. Assicuro, inoltre, la mia orante e commossa partecipazione all’impegno con cui la Chiesa locale assiste la popolazione, in particolare tramite le persone consacrate presenti negli ospedali”.

Poi il pensiero va anche alla Siria dove – dice – è urgente ripristinare una convivenza improntata alla concordia e all’unità:

“Chiedo a Dio che non ci siano ulteriori spargimenti di sangue in quella Patria di grandi religioni e civiltà, ed invito le Autorità e tutti i cittadini a non risparmiare alcuno sforzo nella ricerca del bene comune e nell’accoglienza delle legittime aspirazioni a un futuro di pace e di stabilità”.

Con il pensiero rivolto a tutti, Benedetto XVI sottolinea che la voce di Dio nel mondo di oggi “rischia di essere sommersa in mezzo a tante altre voci”.

“Gli uomini hanno sempre bisogno di Dio, anche nel nostro mondo tecnologico, e ci sarà sempre bisogno di Pastori che annunciano la sua Parola e fanno incontrare il Signore nei Sacramenti”.

E in particolare nella Giornata mondiale delle Vocazioni invita alla preghiera “perchè non manchino mai validi operai nella messe del Signore”. :

“Vi invito pertanto a una speciale preghiera per i vescovi – compreso il vescovo di Roma! –, per i parroci, per tutti coloro che hanno responsabilità nella guida del gregge di Cristo, affinché siano fedeli e saggi nel compiere il loro ministero”.

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UNITÀ D’ITALIA, VIAN A ‘LA CIVILTÀ CATTOLICA’: “L’ITALIA SAREBBE IMPENSABILE SENZA IL PAPATO”

UNITÀ D’ITALIA – ‘La Civiltà Cattolica’, rivista fondata nel 1850 dalla Compagnia di Gesù su espressa volontà di Pio IX, ha organizzato, il 16 aprile, nella sua sede di via di Porta Pinciana, una tavola rotonda su “L’Unità d’Italia e i cattolici”. L’incontro si è voluto inserire nel dibattito sul ruolo della Chiesa cattolica nel processo risorgimentale. Argomento d’attualità considerato anche il 150° anniversario dell’Italia unita. Presenti alla conferenza in qualità di relatori, la docente di Storia Contemporanea alla Sapienza Emma Fattorini, il professor Francesco Margiotta Broglio ordinario di Storia e sistemi dei rapporti tra Stato e Chiesa, Lucetta Scaraffia, docente di Storia Contemporanea alla Sapienza e Gian Maria Vian direttore dell’Osservatore Romano e docente di Filologia Patristica alla Sapienza. Moderatore padre Gian Paolo Salvini direttore de La Civiltà Cattolica.

Proprio quest’ultimo, nel discorso introduttivo, si sofferma sul fatto che “le celebrazioni del 150° dello Stato laico sono in sordina rispetto ai festeggiamenti del 1911 e del 1961”. Nei primi infatti “s’inaugurò il Vittoriano, nei secondi, invece, venne fondato un intero quartiere a Torino”. Ma forse ora “c’è meno retorica e più attenzione”, conclude padre Salvini, evidenziando come il “cambio di rotta dei cattolici nel processo unitario è stato nascosto dalla storiografia”. Visione cattolica che non fu “contraria all’Unità d’Italia”, sottolinea Fattorini. “Pio IX non era contro l’Italia ma contro un processo rivoluzionario percepito dal Pontefice come una corrente unitaria: che andava dalla Rivoluzione francese fino ai moti del 1848”, aggiunge la docente. E spiega come “l’Unità non comportò una crisi della religiosità” e come “anche le élites non fossero ostili all’attività pastorale della Chiesa almeno fino all’epoca di Francesco Crispi”.

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VERSO LA BEATIFICAZIONE DI PAPA WOJTYLA, MONS. PIERO MARINI: GIOVANNI PAOLO II AMICO DELL’UMANITÀ

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Città del Vaticano) – Gruppi di preghiera, nuove pubblicazioni, social network, eventi culturali: con l’avvicinarsi della data di Beatificazione di Giovanni Paolo II, si moltiplicano le iniziative per celebrare la figura e il Pontificato di Karol Wojtyla. Un uomo che è stato “amico di tutta l’umanità”. E’ quanto sottolinea l’arcivescovo Piero Marini, che di Papa Wojtyla fu Maestro delle celebrazioni liturgiche e che ora presiede il Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. Nell’intervista di Alessandro Gisotti, mons. Marini rivela innanzitutto con quali sentimenti si stia preparando alla grande festa ecclesiale del primo maggio:

R. – È una grande gioia la Beatificazione di una persona cara, una persona che per me è diventata un po’ una persona di famiglia, con una relazione quasi da padre a figlio. Devo dire che anch’io, dopo l’annuncio della Beatificazione, sento questa gioia perché in fondo mi sento un po’ beato anch’io, essendo stato per tanti anni vicino a lui! La Beatificazione è per tutti un’occasione per re-incontrare questo amico dell’umanità, e anche io devo incontrare di nuovo Giovanni Paolo II, sentirlo parlare di nuovo, interpretare di nuovo i suoi gesti, essere di nuovo preso dal suo amore per l’evangelizzazione, dalla sua testimonianza celebrativa … Sono tutti sentimenti che ho nel cuore in vista di questa Beatificazione.

D. – Qual è il dono più grande che Giovanni Paolo II le ha fatto dopo la sua morte? Quanto dunque è presente adesso nella sua vita?

R. – E’ stato – per così dire – il Papa dei primati, ma il dono più grande che mi ha fatto è stato di ricordarmi che la santità è qualcosa che si costruisce nella quotidianità della nostra vita. Ciascuno di noi – laico, sacerdote – deve costruire la santità rispondendo alla vocazione che il Signore gli ha dato nella propria vita con umiltà, con semplicità, come ha fatto Giovanni Paolo II che ha speso tutta la sua vita per annunciare il Vangelo, per creare l’unità.

D. – Lei è stato accanto al Santo Padre nei momenti più forti della vita di un Papa, come in quella di un sacerdote, cioè la celebrazione della Messa. Che cosa la colpiva di più in queste situazioni?

R. – La vicinanza al popolo santo di Dio. Ricordo il gesto che ha fatto proprio durante la Messa dell’inaugurazione del suo Pontificato, quando è sceso a salutare i fedeli in Piazza San Pietro e il cerimoniere di allora era quasi preoccupato … Ecco, questo per me è stato il segno emblematico di tutto il Pontificato di Giovanni Paolo II: andare verso la gente, andare verso le comunità, anche le più piccole. E in questo modo è riuscito, anche attraverso l’annuncio della Parola, attraverso la celebrazione dell’Eucaristia, dei Sacramenti a creare attorno a sé, attorno alla persona del Papa, veramente l’unità della Chiesa.

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PECHINO E SANTA SEDE: L’UNITÀ DELLA CHIESA PRIMA DEI RAPPORTI DIPLOMATICI

CHIESA NEL MONDO (Roma) – La Chiesa in Cina e il Vaticano si stanno riprendendo con lentezza dagli shock che hanno subito alla fine dello scorso anno e ormai nella Santa Sede e in Cina vi è chi pensa che non bisogna dare troppa importanza ai rapporti diplomatici. Il primo shock è quello del 20 novembre 2010, quando p. Giuseppe Guo Jincai (nella foto) è stato ordinato vescovo di Chengde (Hebei) senza mandato del papa. L’ordinazione è avvenuta nella chiesa di Pingquan (Chengde) alla presenza di otto vescovi ufficiali legittimi, cioè in comunione con la Santa Sede. Secondo informazioni dei fedeli delle diverse diocesi, i vescovi sono stati forzati a partecipare alla cerimonia, che offende la comunione con il pontefice. Uno shock ancora più duro è stato subito dal Vaticano e dalla Chiesa, quando almeno 40 vescovi sono stati costretti con la forza a prendere parte all’Assemblea dei rappresentanti cattolici cinesi, un organismo che Benedetto XVI considera non in linea con la fede cattolica. Per la Chiesa cattolica i vescovi dovrebbero essere sempre i leader delle assemblee; invece in questa, essi sono membri alla pari con gli altri, e in minoranza. L’Assemblea si è tenuta a Pechino dal 7 al 9 dicembre 2010 ed è servita per eleggere la nuova leadership del Consiglio dei vescovi cinesi (non riconosciuto dal papa perché mancante dei vescovi sotterranei) e dell’Associazione patriottica, i cui scopi sono inconciliabili con la dottrina cattolica.

L’intelligente regia del Partito comunista ha portato all’elezione di Giuseppe Ma Yinglin, vescovo (illecito) di Kunming, come nuovo presidente del Consiglio dei vescovi cinesi; mons. Johan Fang Xinyao di Linyi (in comunione con papa) è invece il nuovo capo dell’Associazione patriottica. In questo modo, un organismo composto da vescovi, viene guidato da una persona non in comunione col papa; nell’altro caso, un vescovo in comunione col papa viene posto a capo di un organismo contrario alla fede cattolica. Lo scopo di tutte queste decisioni era di rendere difficile la riconciliazione fra Chiesa ufficiale e sotterranea, dopo la Lettera del pontefice (del 2007) che esortava a una sempre maggiore unità. E bisogna dire che questa unità stava dando alcuni frutti. In entrambi i casi il Vaticano ha pubblicato due dichiarazioni criticando con forza l’Associazione patriottica e la persona che sembra essere dietro tutti questi gesti, il laico Antonio Liu Bainian, vicepresidente dell’Associazione. Pur rivolgendosi al governo con rispetto e lasciando uno spiraglio per possibili dialoghi futuri, i documenti denunciano l’evidente mancanza di libertà religiosa e gli “atti inaccettabili e ostili”.

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“PACE CON LA NATURA” – DA ASSISI PARTE IL MESSAGGIO PER IL RISPETTO DELL’AMBIENTE

AMBIENTE (Assisi) – Parte dalla città di San Francesco il messaggio “Pace con la Natura”: dopo secoli di assalti, devastazioni e contaminazioni, che proprio nell’ultimo decennio hanno assunto una carica più aggressiva e dirompente, è ora di puntare a una netta inversione di tendenza. Ad accogliere il gruppo promotore dell’iniziativa non poteva essere che la “Città della Pace”, dove il giorno 4 Marzo 2011, per iniziativa dell’attivista svizzera Marisa Cohen, Presidente dell’Assisi Nature Council, si sono incontrati, per iniziare un lungo percorso di recupero dei valori primari della terra e della vita, autorevoli esponenti delle Istituzioni (Regione Umbria, Comunità Montana e Comuni di Assisi e Spello, Pro Loco, Parco del Monte Subasio), delle Associazioni di punta nella difesa dell’Ambiente (Comitato Parchi, Italia Nostra, WWF, CAI, Legambiente), delle collettività locali e delle varie categorie interessate.

Questo messaggio rieccheggia l’appello lanciato dal Comitato Parchi ad Assisi già all’avvento del Terzo Millennio, allorchè in una bella mattina autunnale, il 22 ottobre 2000, accorsero nell’Umbria Verde – patria del Cantico delle Creature – ambientalisti provenienti da San Francisco (città che al Santo deve il proprio nome), e da ogni altra parte del mondo. Era quello un momento magico, che festeggiava la più importante conquista ecologica del secolo scorso: perché un decimo del Bel Paese era finalmente protetto. Era stata così vinta l’impossibile “sfida del 10%” lanciata nell’incredulità generale a Camerino nel 1980, e spesso derisa come utopia irrealizzabile: perché all’epoca l’Italia del “miracolo” non tutelava stentatamente che l’1,5% del proprio territorio. Grazie alla più bella, generosa e pulita campagna ambientalista che si ricordi – un vero e proprio “nuovo Risorgimento italiano”, sostenuto dalla parte migliore del Paese – i Parchi Nazionali erano poi cresciuti in modo rapido quanto imprevedibile da 5 a 21, accompagnati da una corona di Parchi Regionali, Parchi Marini, Riserve Naturali e altre Unità, per un totale di 699 Aree Protette, poi destinate a crescere ancora…

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PER LA PACE IN TERRA SANTA L’INCONTRO SPIRITUALE DI CIRCA 5 MILIONI DI FEDELI IN TUTTO IL MONDO

2000 Città unite in un’unica preghiera: “We want peace in the Holy Land”
ROMA – Si è conclusa da poche ore la Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, celebrata in 2000 città di tutto il mondo. L’iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili (tra cui noi Papaboys, ma anche l’Apostolato ‘Youth for life’ ed il network mondiale delle Cappelle di Adorazioni perpetua ed Adunanza Eucaristica), e patrocinata dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che in questa terza edizione sono riuscite a coinvolgere, convogliandole in un’unica preghiera mondiale di 24 ore, le voci di milioni di fedeli affinché un comune grido di speranza potesse “salire fino al cuore del Signore e riportare la pace nella Sua terra”.

Partendo da Gerusalemme, e poi da Roma a Tokio, passando per Lima, Buenos Aires e New York, con una presenza in quasi tutti i continenti, le 2000 città che hanno partecipato a questa due giorni di preghiera si sono incontrate, per qualche ora, mettendo da parte tutte le incomprensioni sociali e giuridiche che rappresentano il quadro geopolitico di questo nostro mondo, sempre disastrato a causa di poche lobbie di controllo che governano, o (non)provano a farlo. Il 29 e 30 gennaio 2011 si è provato ad andare oltre, come ormai succede da tre anni, ai rapporti ed alle problematiche che caratterizzano la società mondiale e ci si è concentrati con il Re della Pace al centro dell’azione ispirata, per tentare di portare un seme di speranza in un terra falcidiata da un conflitto pluriennale che i potentati che governano la terra non possono o non vogliono risolvere, anteponendo, scusate l’ovvietà, gli interessi di pochissimi alla vita di migliaia di persone ed alla storia di un luogo così importante non solo per i cristiani ma per l’umanità tutta.

Non solo Terra Santa, in ogni caso, nel 2011 i conflitti in corso nel mondo sono 24, compreso quello tra israeliani e palestinesi. I dati sono a dir poco allarmanti e, mentre in Italia si discute delle abitudini sessuali della politica, i morti continuano a crescere: quasi 200.000 solo in Medio Oriente dal 1984, 330.000 circa in Asia, 585.000 in Africa dal 1992 – a cui vanno aggiunte le vittime scaturite dalla rivolta esplosa in Egitto –, 50.000 in Russia a seguito del conflitto in Cecenia e 300.000 morti in America Latina con una guerra civile che in Colombia prosegue ormai dal 1964.

Questa preghiera quindi vuole proporsi come veicolo di speranza non solo per quanto riguarda la questione israelo-palestinese, ma anche come strumento per portare nei cuori delle persone una rinnovata idea di pace, dell’Uomo stesso che è la Pace! Proprio i cittadini del mondo hanno risposto con entusiasmo, gioia e profonda conversione di cuore a questa “richiesta di Pace” (leggi richiesta di intercedere presso il Signore ndr); rispetto alla seconda edizione della giornata internazionale di intercessione per la pace le città sono raddoppiate ed il sogno è quello di proseguire su questa strada, programmando sin da subito la quarta giornata, con la volontà di coinvolgere – con l’aiuto della Provvidenza – sempre più città in tutto il pianeta. E’ chiaro ed evidente che non ci interessano i numeri, ma la conversione dei cuori. Per i media, talvolta presi da statistiche e meno dai contenuti, la palma di “leader” per il 2011 va sicuramente agli Stati Uniti con 1725 città coinvolte e 2284 celebrazioni. La grande presenza americana è ovviamente determinata dal grande network di Adorazione Perpetua creato in questi anni, nel silenzio, nel nascondimento rispetto alla società dell’informazione e dell’opulenza, ma formato da uomini e donne d’America, motivati nella ricerca costante di Gesù e spinti da una insaziabile sete di verità.

Anche il Canada si è dimostrato molto sensibile nei confronti di un tema così profondo con 105 celebrazioni e 78 città coinvolte. In Asia hanno partecipato alla due giorni di preghiera 16 città per un totale di 30 celebrazioni. Proprio due delle città ad aver pagato il più alto prezzo della follia della guerra, Nagasaki ed Hiroshima, sono state tra le prime ad aderire a questa terza edizione di preghiera per la Terra Santa, dimostrando sin da subito la volontà di collegarsi spiritualmente a tutte le altre città coinvolte nel mondo ed essere “testimonianza di pace” che può arrivare anche dall’ascolto, dall’accettazione degli errori, ma soprattutto dal perdono.

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TERZA GIORNATA INTERNAZIONALE DI INTERCESSIONE PER LA PACE IN TERRA SANTA

 Il 29 e 30 gennaio 2011, nel mese dedicato dalla Chiesa alla “pace”, è prevista la Celebrazione della Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che in questa terza edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea, per una preghiera che – si augurano gli organizzatori – “possa salire fino al cuore del Signore e riportare la pace nella Sua terra”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, patrocinata dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che si celebrerà il 29-30 gennaio 2011, nasce dalla volontà e dalla riflessione di impegnarsi in modo concreto e forte per vivere una giornata intensa di preghiera. Nella terza edizione della Giornata Internazionale, nel seguito dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi sul tema “Comunione e Testimonianza”, le 24 ore di preghiera ininterrotta inizieranno in modo quanto mai significativo, in concomitanza con la Quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme, coincidente a sua volta, a Dio piacendo, con la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, il sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17-18 di Terra Santa. La Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese verrà diffusa in mondovisione.

L’anno scorso, la preghiera è stata celebrata in 1103 città del pianeta. In comunione con il Patriarca di Gerusalemme e il Custode di Terra Santa, così Sua Santità Benedetto XVI ha voluto vivere questa Giornata di Preghiera: “Oggi si celebra anche la seconda Giornata di Intercessione per la Pace in Terra Santa. In comunione con il Patriarca Latino di Gerusalemme e il Custode di Terrasanta, mi unisco spiritualmente alla preghiera di tanti cristiani di ogni parte del mondo, mentre saluto di cuore quanti sono qui convenuti per tale circostanza” (Angelus 31 gennaio 2010). Il prossimo 30 gennaio 2011, vogliamo alzare di nuovo dal cuore del mondo una preghiera accompagnata da Celebrazioni Eucaristiche ed Adorazioni.

Il Santo Padre Benedetto XVI, nella sua Omelia in occasione della Solenne Inaugurazione per l’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, ha affermato che: “Guardare quella parte del mondo [Medio Oriente] nella prospettiva di Dio significa riconoscere in essa la “culla” di un disegno universale di salvezza nell’amore, un mistero di comunione che si attua nella libertà e perciò chiede agli uomini una risposta”, inoltre il Santo Padre ha affermato che “I cristiani continueranno a dare il loro contributo […] soprattutto con lo spirito delle Beatitudini evangeliche, che anima la pratica del perdono e della riconciliazione”. Parole che ha successivamente riportato nell’Angelus in Piazza san Pietro, incontrando i pellegrini: “Infatti, in quei Paesi, purtroppo segnati da profonde divisioni e lacerati da annosi conflitti, la Chiesa è chiamata ad essere segno e strumento di unità e di riconciliazione, sul modello della prima comunità di Gerusalemme”.

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III GIORNATA INTERNAZIONALE PER LA PACE IN TERRA SANTA – ELENCO DELLE CELEBRAZIONI IN EUROPA

WE WANT PEACE IN THE HOLY LAND – Carissimi amici, pubblichiamo il primo elenco di Celebrazioni Eucaristiche, momenti di preghiera e di Adorazione, nelle nazioni e città dell’ Europa. Il 29 e 30 gennaio 2011, nel mese dedicato dalla Chiesa alla “pace”, è prevista la Celebrazione della Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che in questa terza edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea, per una preghiera che – si augurano gli organizzatori – “possa salire fino al cuore del Signore e riportare la pace nella Sua terra”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, patrocinata dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che si celebrerà il 29-30 gennaio 2011, nasce dalla volontà e dalla riflessione di impegnarsi in modo concreto e forte per vivere una giornata intensa di preghiera. Nella terza edizione della Giornata Internazionale, nel seguito dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi sul tema “Comunione e Testimonianza”, le 24 ore di preghiera ininterrotta inizieranno in modo quanto mai significativo, in concomitanza con la Quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazionel’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme, coincidente a sua volta, a Dio piacendo, con la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, il sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17-18 di Terra Santa. La Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese verrà diffusa in mondovisione.

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GERUSALEMME AL CENTRO DELLE CELEBRAZIONI IN TUTTO IL MONDO PER L’UNITÀ DEI CRISTIANI

GERUSALEMME – Nel 2011 la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani trova Gerusalemme al cuore delle celebrazioni in tutto il mondo, poiché i sussidi per essa sono stati preparati da un comitato di cristiani di diverse confessioni di Gerusalemme. Già il tema è significativo: «Perseveravano nell’insegnamento degli apostoli, nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere» (At 2,42). Rimanda alla prima comunità cristiana che resta «il modello e l’icona dell’unità nella diversità». L’unità, infatti, non è anzitutto una questione di strutture ecclesiastiche che si devono in un modo o in un altro concertare o coordinare, è piuttosto un atteggiamento interiore nel quale ci si radica nel Signore, fonte di unità. Ciò avviene nella perseveranza che indica uno sforzo da rinnovare giorno dopo giorno; non ci si può installare nell’unità, perché essa non è una costruzione umana, ma dono che Dio fa, nella misura in cui non si cessa di chiederlo – «chiedete e vi sarà dato»–, ma questa perseveranza implica anche disponibilità; non è un caso se lo stesso verbo «perseverare» significa in Marco 3,9 «mettere a disposizione». Disponibilità, e quindi apertura, apertura all’altro, ai suoi bisogni, alle sue necessità, ai suoi doni e alle sue capacità; apertura soprattutto all’Altro e al suo appello.

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IL 29 E 30 GENNAIO 2000 CITTA’ DI TUTTO IL PIANETA IN PREGHIERA PER LA PACE

GERUSALEMME – Il 29 e 30 gennaio 2011, nel mese dedicato dalla Chiesa alla “pace”, è prevista laCelebrazione della Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che in questa terza edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea, per una preghiera che – si augurano gli organizzatori – “possa salire fino al cuore del Signore e riportare la pace nella Sua terra”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, patrocinata dalPontificio Consiglio Giustizia e Pace, che si celebrerà il 29-30 gennaio 2011, nasce dalla volontà e dalla riflessione di impegnarsi in modo concreto e forte per vivere una giornata intensa di preghiera. Nella terza edizione della Giornata Internazionale, nel seguito dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi sul tema “Comunione e Testimonianza”, le 24 ore di preghiera ininterrotta inizieranno in modo quanto mai significativo, in concomitanza con la Quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme, coincidente a sua volta, a Dio piacendo, con la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, il sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17-18 di Terra Santa. La Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese verrà diffusa in mondovisione.

L’anno scorso, la preghiera è stata celebrata in 1103 città del pianeta. In comunione con il Patriarca di Gerusalemme e il Custode di Terra Santa, così Sua Santità Benedetto XVI ha voluto vivere questa Giornata di Preghiera: “Oggi si celebra anche la seconda Giornata di Intercessione per la Pace in Terra Santa. In comunione con il Patriarca Latino di Gerusalemme e il Custode di Terrasanta, mi unisco spiritualmente alla preghiera di tanti cristiani di ogni parte del mondo, mentre saluto di cuore quanti sono qui convenuti per tale circostanza” (Angelus 31 gennaio 2010). Il prossimo 30 gennaio 2011, vogliamo alzare di nuovo dal cuore del mondo una preghiera accompagnata da Celebrazioni Eucaristiche ed Adorazioni.

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3° GIORNATA INTERNAZIONALE DI INTERCESSIONE PER LA PACE IN TERRA SANTA MESSAGGIO DI SALUTO DEL PONTIFICIO CONSIGLIO GIUSTIZIA E PACE

In vista della terza giornata Internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa prevista per il 29 e 30 Gennaio in 2000 città del mondo, proponiamo il messaggio di saluto redatto da Sua Eminenza Peter K. A. Card. Turkson e Sua Eccellenza Arc. Mario Toso, rispettivamente Presidente e segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace.

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

In vista della 3° Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa che si celebrerà il prossimo 29-30 gennaio 2011, desideriamo far pervenire il nostro saluto e incoraggiamento per accompagnare il vostro momento di fiduciosa preghiera. La Chiesa in ogni tempo si è sforzata di diffondere il messaggio di Pace, forte anche delle parole che il Risorto ha rivolto ai discepoli riuniti nel Cenacolo: “Vi lascio la Pace, vi do la mia Pace” (Gv 14, 27).

Si è impegnata così nelle diverse tappe storiche a sostenere tutte quelle iniziative e quelle attività che potessero sensibilizzare ogni uomo e ogni donna di buona volontà a divenire non solo annunciatori, ma anche operatori di pace. Lo ha fatto specie in quelle regioni del mondo in cui si è sofferto a causa di ingiustizie, violenze e persecuzioni. Oggi il tema importantissimo della Pace e la sua ricerca sono più che mai attuali. Mentre siamo ancora riconoscenti al Signore per l’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente che si è conclusa da poco, il nostro pensiero va oggi alla Terra Santa benedetta da Dio con eventi mirabili della Storia della Salvezza, primo fra tutti l’incarnazione del Verbo in Gesù Cristo.

L’appello di Benedetto XVI nell’Omelia durante la S. Messa di chiusura del Sinodo non può lasciarci indifferenti. Come ha rimarcato il Santo Padre «il grido del povero e dell’oppresso trova un’eco immediata di Dio, che vuole intervenire per aprire una via di uscita, per restituire un futuro di libertà, un orizzonte di speranza». La 3° Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, patrocinata da questo Pontificio Consiglio, nasce dalla volontà di impegnarsi in modo concreto e forte, vivendo anche una giornata di preghiera.

Questa Giornata riunisce diverse Associazioni, fratelli e sorelle di ogni regione, e li sollecita a far udire la propria voce al mondo intero dicendo: Desideriamo la Pace, la riconciliazione e l’unità, cominciando da Gerusalemme!Auspichiamo che questa iniziativa, già conosciuta da molti, sia ancora più apprezzata e diffusa, come contributo orante dei credenti di tutto il mondo a sostegno della Civiltà dell’Amore.
Maria, Regina pacis, ottenga la benedizione di Dio su quanti sostengono e promuovono questa Giornata e su tutti coloro che con cuore sincero cercano la Pace!

Peter K. A. Card. Turkson
Presidente

† Mario Toso
Segretario

24 ore di preghiera in 2000 città di tutto il mondo

Il 29 gennaio inizieranno 24 ore di preghiera ininterrotta. La Giornata di Preghiera coinciderà con la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, sabato 29 gennaio 2011 alle 17.00-18.00 ora locale. Il 25 gennaio 2011 verrà resa pubblica la lista di luoghi di tutto il mondo in cui si potrà partecipare a un’iniziativa per la pace. Nella sua seconda edizione, lo scorso anno, la preghiera è stata celebrata in 1.103 città di tutto il mondo.

La Giornata di Intercessione per la Pace in Terra Santa è promossa dall’associazione italiana Papaboys (www.papaboys.it), dall’Apostolato “Giovani per la Vita” (www.youthfl.org), dalle Cappelle di Adorazione Perpetua in tutto il mondo (www.adorazione.org) e, da questa terza edizione, dall’Associazione per la promozione della Preghiera straordinaria di tutte le Chiese per la riconciliazione, l’unità e la pace, iniziando da Gerusalemme(www.prayrup.info). Per iscriversi personalmente o come gruppo o associazione si può visitare su Facebook il gruppo Vogliamo la Pace in Terra Santa 2, aderendo alla Giornata, o inviare un’e-mail a ufficiostampa@papaboys.it comunicando luogo e ora dell’atto organizzato.

Messaggio Pontificio Consiglio Giustizia e Pace

III Giornata Int. per la Pace in Terra Santa

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BENEDETTO XVI AI NUOVI CARDINALI: CONFIDO NEL VOSTRO SOSTEGNO PER SERVIRE LA CHIESA

CITTA’ DEL VATICANO – Il Papa e i cardinali sono chiamati a lavorare in comunione per l’unità e la santità del Popolo di Dio: è quanto affermato da Benedetto XVI nell’udienza di stamani ai 24 nuovi porporati, ricevuti in Aula Paolo VI, con i famigliari e i fedeli. Il Papa ha incoraggiato i nuovi cardinali a proseguire nella loro missione spirituale e apostolica e ad essere “attenti ascoltatori” delle varie voci nella Chiesa.

“Siate testimoni del Vangelo per donare al mondo la speranza di cui ha bisogno e per contribuire” a promuovere la pace e la fraternità: è l’esortazione di Benedetto XVI ai nuovi cardinali, in un discorso pronunciato in diverse lingue, secondo la nazionalità dei nuovi porporati. Parlando in francese, il Papa ha invitato i fedeli a pregare per i nuovi cardinali “affinché in comunione con il Successore di Pietro, lavorino efficacemente all’unità e alla santità del Popolo di Dio tutto intero”. Il Papa non ha poi mancato di riferirsi ai sentimenti e alle emozioni vissute in occasione della creazione dei 24 nuovi cardinali. Celebrazioni che “invitano a rivolgere lo sguardo alle dimensioni della Chiesa universale”: “Sono stati momenti di fervida preghiera e di profonda comunione, che oggi desideriamo prolungare con l’animo colmo di gratitudine verso il Signore, il quale ci ha dato la gioia di vivere una nuova pagina della storia della Chiesa”. Il Papa ha affermato di confidare nella preghiera e nel prezioso aiuto dei nuovi porporati chiamati “ad una stretta comunione” con il Papa e a servire la Chiesa con fedeltà. “Il vostro ministero – ha detto – si arricchisce di un ulteriore impegno nel sostenere il Successore di Pietro, nel suo universale servizio alla Chiesa”: “Mantenete fisso lo sguardo su Cristo, attingendo da Lui ogni grazia e spirituale conforto, sull’esempio luminoso dei Santi Cardinali, intrepidi servitori della Chiesa che nel corso dei secoli hanno reso gloria a Dio con esercizio eroico delle virtù e tenace fedeltà al Vangelo”.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3829

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CAMPO MINATO DI UNA TERRA DI NESSUNO. DEL CARCERE TUTTI SAPPIAMO TUTTO E’ PROPRIO COSI’?

RIFLESSIONE – Sul carcere è scesa nuovamente una cappa fumogena, una sorta di comando a non eccessivare troppo la pietà, in fin dei conti è tutto nello stato naturale delle cose, la ferraglia arrugginita è ben custodita, non vale la pena dedicare tempo e denaro, meglio impegnarsi su altri fronti, più redditizi in termini di visibilità e consenso. Questa è la sintesi su cui poggia l’intero impianto penitenziario italiano, il sentire comune sul carcere, che trasforma il diritto dei principi fondamentali in optional da sbandierare a comodo, che non interpellano la nostra coscienza, sul ruolo, sull’utilità, la stessa pena che alberga drammaticamente all’interno delle sue celle. Disquisizioni, chiacchiericcio ruminante, quasi a voler affermare che nelle galere non entra nessuno, non ci rimane alcuno, non esistono neppure condanne scontate, non si trovano uomini e donne alla catena, è tutta una bufala raccontata male. C’è un conflitto permanente sulla giustizia, un quotidiano affermare ciò che è vero oggi è falso domani, una dinamica che riproduce e rafforza intolleranza e indifferenza nei riguardi di chi ha sbagliato ma rimane un cittadino detenuto, che bisognerebbe aiutare a diventare una persona con il proprio contributo da consegnare alla collettività. C’è un silenzio che non possiede responsabilità per gli effetti collaterali, gli eventi critici, che attraversano le fondamenta del carcere italiano: si muore sul terzo piano di un letto a castello, su un materasso buttato a terra, sopra una turca posta a fianco delle stoviglie miserabili disperse qua e là. Si muore così, avvolto il capo in un sacchetto di plastica, con una corda, con un po’ di sapone, si muore lentamente con gli occhi sbarrati, per vederla tutta la propria vita annientata, dentro una latrina fatiscente a dismisura.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3824

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IL CUSTODE DI TERRA SANTA PARLA DEL PROGETTO “GERUSALEMME, PIETRE DELLA MEMORIA”

GERUSALEMME – “A Gerusalemme, nella città santa, i francescani hanno da molto tempo, da molti secoli, molte unità abitative per la comunità cristiana, per le pietre vive. Ed è un luogo dove la memoria e le pietre vive coincidono.” Queste le parole con cui padre Pierbattista Pizzaballa, Custode di Terra Santa e presidente di ATS pro Terra Sancta, introduce il progetto “Gerusalemme: pietre della memoria” promosso da ATS pro Terra Sancta grazie ai contributi di generosi donatori privati. “Queste case però hanno bisogno di essere ristrutturate, rimesse in ordine, proprio perché sono molto vecchie, e, dunque, come Custodia di Terra Santa e Associazione di Terra Santa, abbiamo avviato il restauro delle unità abitative per la comunità cristiana.” Con l’obiettivo di mantenere “vivo” questo luogo della memoria proprio grazie alla presenza delle pietre vive e dare una dignità di vita ai cristiani che vivono in Terra Santa.

Le unità abitative sono circa 600, mentre i restauri ad oggi completati poco più di 80. Tante, quindi, le richieste ancora non accolte. “Tutti vogliono tutto e subito e anche questo è un problema, nello stabilire i criteri. I criteri non sono soltanto i bisogni reali ma anche economici. Bisogna anzitutto partire dal budget che abbiamo a disposizione. E non è sempre facile bilanciare le attese, la realtà e le possibilità”, dichiara padre Pizzaballa. Tanti i problemi sia nello svolgimento dei lavori che nell’amministrazione delle unità abitative. “Nel portare avanti il lavoro ci sono sempre dei problemi”, spiega il Custode di Terra Santa, “problemi di diverso genere. Innanzi tutto vi sono problemi con le famiglie, paradossalmente, perché dopo tanti anni di non cura delle loro case forse hanno paura di perdere il posto, e quindi c’è tutto un lavoro culturale che deve essere fatto. Poi c’è il lavoro fisico, concreto, perché sono strutture antiche che devono essere conservate. Ma si tratta di edifici sotto la tutela dell’ Israeli Antiquity Authority e quindi non si possono attuare tutte le soluzioni previste o che si vorrebbero proprio perché, giustamente, i beni devono essere conservati. Poi ci sono i problemi con gli operai, gran parte dei quali deve venire dai Territori perché non ci sono sufficienti operai a Gerusalemme. Ma ottenere i permessi per questa gente è sempre una grande complicazione.”

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3791

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TERZA GIORNATA INTERNAZIONALE DI INTERCESSIONE PER LA PACE IN TERRA SANTA

PACE IN TERRA SANTA – Il 29 e 30 gennaio 2011, nel mese dedicato dalla Chiesa alla “pace”, è prevista la Celebrazione della Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che in questa terza edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea, per una preghiera che – si augurano gli organizzatori – “possa salire fino al cuore del Signore e riportare la pace nella Sua terra”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, patrocinata dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che si celebrerà il 29-30 gennaio 2011, nasce dalla volontà e dalla riflessione di impegnarsi in modo concreto e forte per vivere una giornata intensa di preghiera. Nella terza edizione della Giornata Internazionale, nel seguito dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi sul tema “Comunione e Testimonianza”, le 24 ore di preghiera ininterrotta inizieranno in modo quanto mai significativo, in concomitanza con la Quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme, coincidente a sua volta, a Dio piacendo, con la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, il sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17-18 di Terra Santa. La Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese verrà diffusa in mondovisione.

L’anno scorso, la preghiera è stata celebrata in 1103 città del pianeta. In comunione con il Patriarca di Gerusalemme e il Custode di Terra Santa, così Sua Santità Benedetto XVI ha voluto vivere questa Giornata di Preghiera: “Oggi si celebra anche la seconda Giornata di Intercessione per la Pace in Terra Santa. In comunione con il Patriarca Latino di Gerusalemme e il Custode di Terrasanta, mi unisco spiritualmente alla preghiera di tanti cristiani di ogni parte del mondo, mentre saluto di cuore quanti sono qui convenuti per tale circostanza” (Angelus 31 gennaio 2010). Il prossimo 30 gennaio 2011, vogliamo alzare di nuovo dal cuore del mondo una preghiera accompagnata da Celebrazioni Eucaristiche ed Adorazioni.

Il Santo Padre Benedetto XVI, nella sua Omelia in occasione della Solenne Inaugurazione per l’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, ha affermato che: “Guardare quella parte del mondo [Medio Oriente] nella prospettiva di Dio significa riconoscere in essa la “culla” di un disegno universale di salvezza nell’amore, un mistero di comunione che si attua nella libertà e perciò chiede agli uomini una risposta”, inoltre il Santo Padre ha affermato che “I cristiani continueranno a dare il loro contributo […] soprattutto con lo spirito delle Beatitudini evangeliche, che anima la pratica del perdono e della riconciliazione”. Parole che ha successivamente riportato nell’Angelus in Piazza san Pietro, incontrando i pellegrini: “Infatti, in quei Paesi, purtroppo segnati da profonde divisioni e lacerati da annosi conflitti, la Chiesa è chiamata ad essere segno e strumento di unità e di riconciliazione, sul modello della prima comunità di Gerusalemme”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa è promossa da diverse realtà giovanili: dall’Associazione Nazionale Papaboys, dall’Apostolato “Giovani Per La Vita”, dalle Cappelle di Adorazione Perpetua in tutta Italia e nel mondo, dai gruppi di Adunanza Eucaristica, e – da questa terza edizione – dall’Associazione per la promozione della Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme.

Alla Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa dello scorso anno è seguito nel mese di giugno il secondo Pellegrinaggio con numerosi membri delle varie associazioni nei luoghi di Gesù.

Per iscriversi personalmente o come Gruppo o associazione si può visitare su Facebook il gruppo “Vogliamo la Pace in Terra Santa 2”, aderendo all’evento della Giornata di Preghiera, oppure inviando una mail all’indirizzo ufficiostampa@papaboys.it (comunicando luogo e ora dell’evento organizzato). Il giorno 25 gennaio 2011 sarà presente su internet ed a mezzo stampa la lista dei luoghi in tutto il mondo dove si potrà partecipare ad una iniziativa per la Pace.

Sul sito dell’Associazione Nazionale Papaboys http://www.papaboys.it, dell’Apostolato “Giovani per la Vitahttp://www.youthfl.org e sul sito Adunanza Eucaristica http://www.adorazione.og saranno trasmesse tutte le informazioni riguardanti l’evento con aggiornamento, interviste, servizi fotografici e filmati. Sul sito http://www.prayrup.info troverete indicazioni circa la trasmissione in diretta televisiva della quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme.

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TERZA GIORNATA INTERNAZIONALE DI INTERCESSIONE PER LA PACE IN TERRA SANTA

PACE IN TERRA SANTA – Il 29 e 30 gennaio 2011, nel mese dedicato dalla Chiesa alla “pace”, è prevista la Celebrazione della Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che in questa terza edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea, per una preghiera che – si augurano gli organizzatori – “possa salire fino al cuore del Signore e riportare la pace nella Sua terra”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, patrocinata dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che si celebrerà il 29-30 gennaio 2011, nasce dalla volontà e dalla riflessione di impegnarsi in modo concreto e forte per vivere una giornata intensa di preghiera. Nella terza edizione della Giornata Internazionale, nel seguito dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi sul tema “Comunione e Testimonianza”, le 24 ore di preghiera ininterrotta inizieranno in modo quanto mai significativo, in concomitanza con la Quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme, coincidente a sua volta, a Dio piacendo, con la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, il sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17-18 di Terra Santa. La Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese verrà diffusa in mondovisione.

L’anno scorso, la preghiera è stata celebrata in 1103 città del pianeta. In comunione con il Patriarca di Gerusalemme e il Custode di Terra Santa, così Sua Santità Benedetto XVI ha voluto vivere questa Giornata di Preghiera: “Oggi si celebra anche la seconda Giornata di Intercessione per la Pace in Terra Santa. In comunione con il Patriarca Latino di Gerusalemme e il Custode di Terrasanta, mi unisco spiritualmente alla preghiera di tanti cristiani di ogni parte del mondo, mentre saluto di cuore quanti sono qui convenuti per tale circostanza” (Angelus 31 gennaio 2010). Il prossimo 30 gennaio 2011, vogliamo alzare di nuovo dal cuore del mondo una preghiera accompagnata da Celebrazioni Eucaristiche ed Adorazioni.

Il Santo Padre Benedetto XVI, nella sua Omelia in occasione della Solenne Inaugurazione per l’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, ha affermato che: “Guardare quella parte del mondo [Medio Oriente] nella prospettiva di Dio significa riconoscere in essa la “culla” di un disegno universale di salvezza nell’amore, un mistero di comunione che si attua nella libertà e perciò chiede agli uomini una risposta”, inoltre il Santo Padre ha affermato che “I cristiani continueranno a dare il loro contributo […] soprattutto con lo spirito delle Beatitudini evangeliche, che anima la pratica del perdono e della riconciliazione”. Parole che ha successivamente riportato nell’Angelus in Piazza san Pietro, incontrando i pellegrini: “Infatti, in quei Paesi, purtroppo segnati da profonde divisioni e lacerati da annosi conflitti, la Chiesa è chiamata ad essere segno e strumento di unità e di riconciliazione, sul modello della prima comunità di Gerusalemme”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa è promossa da diverse realtà giovanili: dall’Associazione Nazionale Papaboys, dall’Apostolato “Giovani Per La Vita”, dalle Cappelle di Adorazione Perpetua in tutta Italia e nel mondo, dai gruppi di Adunanza Eucaristica, e – da questa terza edizione – dall’Associazione per la promozione della Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme.

Alla Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa dello scorso anno è seguito nel mese di giugno il secondo Pellegrinaggio con numerosi membri delle varie associazioni nei luoghi di Gesù.

Per iscriversi personalmente o come Gruppo o associazione si può visitare su Facebook il gruppo “Vogliamo la Pace in Terra Santa 2”, aderendo all’evento della Giornata di Preghiera, oppure inviando una mail all’indirizzo ufficiostampa@papaboys.it (comunicando luogo e ora dell’evento organizzato). Il giorno 25 gennaio 2011 sarà presente su internet ed a mezzo stampa la lista dei luoghi in tutto il mondo dove si potrà partecipare ad una iniziativa per la Pace.

Sul sito dell’Associazione Nazionale Papaboys http://www.papaboys.it, dell’Apostolato “Giovani per la Vitahttp://www.youthfl.org e sul sito Adunanza Eucaristica http://www.adorazione.og saranno trasmesse tutte le informazioni riguardanti l’evento con aggiornamento, interviste, servizi fotografici e filmati. Sul sito http://www.prayrup.info troverete indicazioni circa la trasmissione in diretta televisiva della quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme.

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