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NELLA SOLENNITÀ DELLA PENTECOSTE “MANDATO” AI GIOVANI CHE PARTECIPANO ALLA GMG DI MADRID

SPECIALE GMG (Roma) – Sabato 11 e domenica 12 giugno, in occasione della solennità di Pentecoste, in molte diocesi italiane i Vescovi daranno il “mandato” ai giovani italiani che parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Madrid: sono circa 80.000 quelli finora iscritti. Come ricorda un comunicato della Conferenza Episcopale Italiana (Cei), il gesto intende ricordare che “la GMG è prima di tutto un pellegrinaggio, un evento di fede e di fraternità”, che ha anche un suo valore missionario.

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IL CARD. BAGNASCO SUGLI ABUSI SESSUALI COMMESSI DA ECCLESIASTICI: « UNA PIEGA INFAME E INFAMANTE»

CHIESA CATTOLICA – Gli abusi sessuali commessi da ecclesiastici rappresentano «una piaga infame e infamante». E la Chiesa Italiana intende combatterla «in assoluta sintonia» con gli indirizzi dati da Benedetto XVI attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede. Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, lo ha detto nella conferenza stampa conclusiva dell’Assemblea Generale dei vescovi italiani, assicurando che è «in fase molto avanzata» la preparazione delle linee guida nazionali richieste dalla Santa Sede. «Come vescovi italiani stiamo lavorando da tempo con esperti molto qualificati, laici e alcuni vescovi, per una traduzione puntuale delle indicazioni della Santa Sede e saremo in grado di produrle – ha promesso – molto prima del maggio 2012, termine fissato dalla circolare della Congregazione per la Dottrina della Fede». 

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I VESCOVI INGLESI RECUPERANO L’ASTINENZA DEL VENERDÌ, PER IDENTIFICARSI CON CRISTO SULLA CROCE

ESTERI (LONDRA) – I Vescovi di Inghilterra e Galles stanno recuperando la pratica di astenersi dalla carne il venerdì, come penitenza per identificarsi con Cristo sulla Croce. Nelle risoluzioni pubblicate dopo l’assemblea plenaria di primavera, conclusasi giovedì scorso, i Vescovi hanno annunciato il ristabilimento di questa pratica, che entrerà in vigore il 16 settembre. “Tutti i venerdì sono considerati dalla Chiesa come giorno di penitenza, perché è il giorno della morte di Nostro Signore”, ricorda la dichiarazione con le risoluzioni dell’Assemblea.

“La legge della Chiesa chiede ai cattolici di astenersi il venerdì dalla carne o da un altro tipo di cibo, o di osservare qualsiasi altro tipo di penitenza segnalato dalla Conferenza Episcopale”. I Vescovi desiderano “ristabilire la pratica della penitenza del venerdì nella vita dei fedeli come segno chiaro e distintivo della loro identità cattolica”, annuncia la dichiarazione. I presuli hanno anche aggiunto che è “importante che tutti i fedeli si uniscano nella comune celebrazione della penitenza del venerdì”.

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BENEDETTO XVI AL REGINA COELI LANCIA UN APPELLO PER LIBIA E SIRIA: “DIALOGO PREVALGA SULLA VIOLENZA”

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – Un nuovo forte appello a riaprire negoziati per il “drammatico conflitto” in Libia e a fermare lo spargimento di sangue in Siria è emerso nelle parole del Santo Padre Benedetto XVI alla recita del Regina Coeli. Poi, preghiere nell’odierna Giornata mondiale delle vocazioni e il ricordo del sacerdote tedesco beatificato oggi in Baviera. Benedetto XVI inoltre ha chiesto di non dimenticare Dio nel nostro mondo tecnologico e di pregare per tutti i vescovi e dunque anche per il Papa, vescovo di Roma. 

Nelle sue parole prima della recita della preghiera mariana, Benedetto XVI sottolinea di seguire con apprensione quello che definisce “il drammatico conflitto armato che in Libia ha causato un elevato numero di vittime e di sofferenze soprattutto tra la popolazione civile”: 

“Rinnovo un pressante appello perché la via del negoziato e del dialogo prevalga su quella della violenza, con l’aiuto degli Organismi internazionali che si stanno adoperando nella ricerca di una soluzione alla crisi. Assicuro, inoltre, la mia orante e commossa partecipazione all’impegno con cui la Chiesa locale assiste la popolazione, in particolare tramite le persone consacrate presenti negli ospedali”.

Poi il pensiero va anche alla Siria dove – dice – è urgente ripristinare una convivenza improntata alla concordia e all’unità:

“Chiedo a Dio che non ci siano ulteriori spargimenti di sangue in quella Patria di grandi religioni e civiltà, ed invito le Autorità e tutti i cittadini a non risparmiare alcuno sforzo nella ricerca del bene comune e nell’accoglienza delle legittime aspirazioni a un futuro di pace e di stabilità”.

Con il pensiero rivolto a tutti, Benedetto XVI sottolinea che la voce di Dio nel mondo di oggi “rischia di essere sommersa in mezzo a tante altre voci”.

“Gli uomini hanno sempre bisogno di Dio, anche nel nostro mondo tecnologico, e ci sarà sempre bisogno di Pastori che annunciano la sua Parola e fanno incontrare il Signore nei Sacramenti”.

E in particolare nella Giornata mondiale delle Vocazioni invita alla preghiera “perchè non manchino mai validi operai nella messe del Signore”. :

“Vi invito pertanto a una speciale preghiera per i vescovi – compreso il vescovo di Roma! –, per i parroci, per tutti coloro che hanno responsabilità nella guida del gregge di Cristo, affinché siano fedeli e saggi nel compiere il loro ministero”.

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LUOGHI SANTI, ACCESSO NEGATO:VEGLIA DI PREGHIERA PER ESPRIMERE SOLIDARIETÀ AI CRISTIANI PALESTINESI

ESTERI (Nuova Delhi)- Una veglia di preghiera all’insegna della protesta: questa è l’iniziativa delle comunità cristiane che domani, domenica delle Palme, si riuniranno davanti la Cattedrale del Sacro Cuore per protestare contro il divieto di accesso, imposto da Israele, ai luoghi Santi durante il periodo pasquale. Alla veglia, organizzata dal Network di solidarietà ecumenica dell’India Kairos Palestine (Isen), saranno presenti l’arcivescovo Vincent Concessao di New Delhi, alcuni vescovi protestanti e l’ambasciatore dello Stato palestinese a New Delhi.
“In un giorno così importante da un punto di vista religioso come la domenica delle Palme, quando Gesù entrò nella città santa di Gerusalemme, è triste che ai palestinesi cristiani siano poste severe restrizioni nell’ingresso ai luoghi santi proprio durante la settimana Santa.”- dichiara il segretario dell’Ufficio di Giustizia e pace della Conferenza episcopale indiana, p. Irudayam Charles- “è un problema di giustizia, oltre ad essere un problema religioso”.

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BENEDETTO XVI A SETTEMBRE IN GERMANIA, I VESCOVI TEDESCHI ANTICIPANO LE PRINCIPALI TAPPE DEL VIAGGIO

BENEDETTO XVI (Roma) – Una visita che “non è rivolta solamente ai cattolici”. Con queste parole il presidente della Conferenza episcopale tedesca, mons. Robert Zollitsch, definisce in un comunicato stampa il viaggio che Benedetto XVI compirà in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi. La Chiesa tedesca ha anticipato date e itinerario della visita pastorale, con una descrizione delle tappe più salienti. L’accento della visita sarà “ecumenico”, in particolare quando il Papa sosterà ed Erfurt, città dove Martin Lutero, l’iniziatore della Riforma protestante, era ancora cattolico e agostiniano. “La visita del Santo Padre nella zona dell’Eichsfeld vuole essere un segno di incoraggiamento e di rafforzamento nella nostra fede”, sottolinea lo stesso vescovo di Erfurt, mons. Joachim Wanke, nel comunicato dei vescovi tedeschi, che descrive nei particolari come si svolgerà il soggiorno di Benedetto XVI, in questo suo terzo ritorno in Germania. 

Il programma approvato dal Papa – annuncia la Conferenza episcopale del Paese – “prevede pernottamenti nelle maggiori città – Berlino, Erfurt e Friburgo – e grandi celebrazioni liturgiche nelle tre diocesi”. Da oggi, è in funzione il sito Internet dedicato al viaggio di settembre (www.papst-in-deutschland.de), che contiene informazioni sul programma e anche la possibilità di prenotarsi per partecipare alle celebrazioni eucaristiche presiedute da Benedetto XVI, per le quali ci si potrà accreditare anche per il tramite delle parrocchie. In attesa della pubblicazione del programma ufficiale da parte della Sala Stampa Vaticana, i vescovi tedeschi ne hanno anticipato a grandi linee gli eventi. L’arrivo del Papa all’aeroporto di Berlino è previsto per le 10.30 di giovedì 22 settembre e dopo le visite ufficiali sarà tempo per la prima delle tre Messe papali, in questo caso celebrata davanti al castello di Charlottenburg. Il giorno successivo, il Pontefice si sposterà a Erfurt, tappa nella quale l’evento di rilievo sarà costituito dal Colloquio con la Chiesa evangelica tedesca nel convento agostiniano della città, seguito dalla celebrazione ecumenica della Parola. 

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DALLA CARITAS 2.500 POSTI IN 93 DIOCESI ITALIANE PER ACCOGLIERE PROFUGHI E IMMIGRATI

CHIESA CATTOLICA (Roma) – Duemilacinquecento posti distribuiti in 93 diocesi sono a disposizione per l’accoglienza dei profughi che i conflitti in Nord Africa stanno spingendo sulle coste italiane. Lo ha annunciato il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), mons. Mariano Crociata, illustrando oggi a Roma in conferenza stampa il comunicato finale del Consiglio permanente dell’organismo dei Vescovi italiani, svoltosi dal 28 al 30 marzo scorsi. Le strutture disponibili per l’accoglienza nelle Diocesi italiane afferiscono direttamente o indirettamente alle Caritas; duecento posti sono stati trovati nella “Casa della fraternità” dell’Arcidiocesi di Agrigento, “la più esposta – ha spiegato Crociata – all’emergenza profughi per la presenza nel suo territorio dell’isola di Lampedusa e, per questo, anche la più sostenuta da Caritas italiana”.

Si tratta di un segno concreto, ha affermato mons. Crociata, che si accompagna “all’incoraggiamento all’accoglienza verso persone che rischiano la vita, non solo per venire in Italia ma già nei Paesi d’origine, che la Chiesa italiana rivolge a tutti”. Anche all’Europa. Infatti, “un coinvolgimento degli altri Paesi dell’Unione, sia per quanto riguarda l’emergenza immediata che per le esigenze di più lunga durata, rappresenta un test del livello di tenuta dello stesso processo di unificazione europea che non può essere limitato all’aspetto economico, ma deve investire soprattutto quello sociale”. Un “metodo” quindi, quello del coinvolgimento dei Paesi europei, per creare “una cultura condivisa”. Significativo il richiamo del Card. Bagnasco alla “necessità che l’Europa che è, non da oggi, in debito verso l’Africa sappia evitare l’illusione di poter vivere sicura chiudendo le porte al grido dei popoli in difficoltà: soltanto autentiche politiche di cooperazione potranno assicurare a tutti sviluppo e pace duratura”. A questo riguardo “la Chiesa in Europa non è insensibile”, ha affermato mons. Crociata, preannunciando un intervento del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee sull’emergenza umanitaria determinata dalle tensioni politiche in Nord Africa.

Sull’intervento militare in Libia “la preoccupazione costante dei Vescovi – ha sottolineato Crociata – è stata la tutela dei civili inermi e dei più deboli, che muta a seconda delle circostanze”, nella convinzione che “vada perseguita la strada della diplomazia come premessa per individuare una ‘via africana’ per il superamento dei conflitti”. Nel corso dei lavori del Consiglio permanente, “alla lettura credente del momento presente” si è accompagnata la “valutazione del momento culturale in Occidente”, che “riguarda anche il modo di reagire a queste situazioni di crisi”. La tentazione di chiudersi nel particolare e nel privato, frutto di un “paradigma antropologico che sostituisce la persona con l’individuo”, interpella, secondo mons. Crociata, “il nostro sforzo educativo”, richiamando alla necessità di “aprire a una visione più ricca dell’essere umano non solo come individuo ma come essere sociale”. In questa temperie culturale si inserisce il problema demografico, al quale sarà dedicato il prossimo
Rapporto del Progetto culturale della CEI.

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I VESCOVI DELL’ARIZONA CHIEDONO L’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE: “È CONTRARIA AI VALORI EVANGELICI”

ESTERI (Phoenix, Arizona, USA) – I vescovi dello Stato dell’Arizona chiedono l’abolizione della pena di morte, sottolineando che questo tipo di vendetta è “contrario ai valori evangelici”. La dichiarazione dei presuli dell’Arizona è stato rilasciato dopo l’esecuzione di Eric John King, 47 anni, giustiziato ieri mediante iniezione letale nel carcere di Florence, dopo 20 anni di reclusione. King era stato condannato alla pena di morte nel marzo del 1991 per duplice omicidio.

Nel corso di un tentativo di rapina in un negozio di Phoenix, fruttato 73 dollari di bottino, nel 1989 l’uomo uccise a colpi di pistola un impiegato del negozio e una guardia giurata. Dopo l’arresto, King fu giudicato colpevole nel 1990 e condannato a morte il 4 marzo del 1991. Inizialmente la pena prevedeva la camera a gas, ma poi è stato deciso di eseguire un’iniezione letale. Per la prossima settimana in Arizona è in programma l’esecuzione di un altro uomo, Daniel Wayne Cook.

Nel messaggio, che è stato firmato dal Vescovo James Wall di Gallup, dal Vescovo Thomas Olmsted di Phoenix, dal Vescovo ausiliare Eduardo Nevares di Phoenix e dal Vescovo bizantino Gerald Dino dell’eparchia di Van Nuys, i presuli esprimono “compassione per coloro che sono vittime di crimini brutali e per le loro famiglie”, sottolineando che “gli effetti dell’omicidio, in particolare, sono davvero terribili”. I vescovi dell’Arizona ribadiscono la propria opposizione alla pena di morte: “Siamo fermamente convinti che la pena capitale sia una vendetta sanzionata dallo Stato che non è conforme al Vangelo di Gesù Cristo. Quando esistono altri mezzi per far sì che la società sia al sicuro da criminali pericolosi, la pena di morte nega l’intrinseca dignità e santità della vita umana ed è un contributo alla cultura della morte”.

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PECHINO E SANTA SEDE: L’UNITÀ DELLA CHIESA PRIMA DEI RAPPORTI DIPLOMATICI

CHIESA NEL MONDO (Roma) – La Chiesa in Cina e il Vaticano si stanno riprendendo con lentezza dagli shock che hanno subito alla fine dello scorso anno e ormai nella Santa Sede e in Cina vi è chi pensa che non bisogna dare troppa importanza ai rapporti diplomatici. Il primo shock è quello del 20 novembre 2010, quando p. Giuseppe Guo Jincai (nella foto) è stato ordinato vescovo di Chengde (Hebei) senza mandato del papa. L’ordinazione è avvenuta nella chiesa di Pingquan (Chengde) alla presenza di otto vescovi ufficiali legittimi, cioè in comunione con la Santa Sede. Secondo informazioni dei fedeli delle diverse diocesi, i vescovi sono stati forzati a partecipare alla cerimonia, che offende la comunione con il pontefice. Uno shock ancora più duro è stato subito dal Vaticano e dalla Chiesa, quando almeno 40 vescovi sono stati costretti con la forza a prendere parte all’Assemblea dei rappresentanti cattolici cinesi, un organismo che Benedetto XVI considera non in linea con la fede cattolica. Per la Chiesa cattolica i vescovi dovrebbero essere sempre i leader delle assemblee; invece in questa, essi sono membri alla pari con gli altri, e in minoranza. L’Assemblea si è tenuta a Pechino dal 7 al 9 dicembre 2010 ed è servita per eleggere la nuova leadership del Consiglio dei vescovi cinesi (non riconosciuto dal papa perché mancante dei vescovi sotterranei) e dell’Associazione patriottica, i cui scopi sono inconciliabili con la dottrina cattolica.

L’intelligente regia del Partito comunista ha portato all’elezione di Giuseppe Ma Yinglin, vescovo (illecito) di Kunming, come nuovo presidente del Consiglio dei vescovi cinesi; mons. Johan Fang Xinyao di Linyi (in comunione con papa) è invece il nuovo capo dell’Associazione patriottica. In questo modo, un organismo composto da vescovi, viene guidato da una persona non in comunione col papa; nell’altro caso, un vescovo in comunione col papa viene posto a capo di un organismo contrario alla fede cattolica. Lo scopo di tutte queste decisioni era di rendere difficile la riconciliazione fra Chiesa ufficiale e sotterranea, dopo la Lettera del pontefice (del 2007) che esortava a una sempre maggiore unità. E bisogna dire che questa unità stava dando alcuni frutti. In entrambi i casi il Vaticano ha pubblicato due dichiarazioni criticando con forza l’Associazione patriottica e la persona che sembra essere dietro tutti questi gesti, il laico Antonio Liu Bainian, vicepresidente dell’Associazione. Pur rivolgendosi al governo con rispetto e lasciando uno spiraglio per possibili dialoghi futuri, i documenti denunciano l’evidente mancanza di libertà religiosa e gli “atti inaccettabili e ostili”.

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“C’È SEMPRE UNA RAGIONE PER VIVERE” – CAMPAGNA PER LA VITA 2011 DELLA CONFERENZA EPISCOPALE SPAGNOLA

CHIESA NEL MONDO (Madrid) – La Conferenza Episcopale Spagnola ha presentato la Campagna per la Vita 2011 sul tema “C’è sempre una ragione per vivere”. La Giornata per la Vita si celebra il 25 marzo, festa dell’Annunciazione. Nella nota che hanno diffuso in occasione della Campagna, i Vescovi della sottocommissione episcopale Famiglia e Vita affermano che “La vita di ogni essere umano è sacra”. Ad ogni modo, sottolineano, “esiste attualmente un’oscurità che porta a non apprezzare la grandezza e la bellezza di ogni vita umana amata eternamente da Dio”. Secondo i presuli, “questa oscurità sull’origine sacra e la dignità assoluta della vita umana si estende ad altri momenti dell’esistenza delle persone in cui si mostra e si sperimenta la fragilità”. “Sono molti – aggiungono – quelli che non scoprono che la vita è un bene quando viene accompagnata da malattie gravi, handicap fisici o psichici, momenti di povertà o di solitudine, dalla debolezza che accompagna il passare degli anni o nel momento del tramonto della propria vita”. “Quando la società non sa dare senso al dolore o alla fragilità umana e abbandona le persone alla loro solitudine, noi membri della Chiesa ci sentiamo esortati a rispondere con l’amore di Cristo e a generare speranza in persone che, sentendosi amate e accompagnate nella loro sofferenza o solitudine, possono superare inganni e dolori, ovvero possono trovare la ragione per vivere”, affermano. Per la Campagna sono stati distribuiti nelle Diocesi spagnole 15.000 poster e 50.000 di ciascuno dei seguenti documenti: foglietto informativo, sussidio liturgico e nota dei Vescovi.

Video sorprendente

Quest’anno, la novità è un video sorprendente, creativo e pieno di gioia. In due minuti e mezzo racconta delle storie, e si può vedere su Youtube e condividere nelle reti sociali. Il video spiega che “c’è sempre una ragione per vivere” attraverso quattro storie, sviluppate in parallelo: un anziano in un ospedale accanto a suo figlio; un bambino malato che riceve un regalo dalla sua famiglia e dagli amici; due persone handicappate che mostrano gesti di affetto tra loro; una nonna che legge una storia ai suoi nipoti. La realizzazione tecnica del video è stata affidata alla casa di produzione “Dos cincuenta y nueve Films” e ha contato sulla partecipazione di attori volontari non professionisti. Tutte le iniziative relative alla Campagna si articolano in un nuovo microsito web che sta già servendo come punto di incontro. Su www.siemprehayunarazonparavivir.com si può visionare il video e il resto del materiale per la Giornata per la Vita.

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30 000 GIOVANI SONO ATTESI A ROTTERDAM PER CINQUE GIORNI DI CONDIVISIONE E DI PREGHIERA

ROTTERDAM – Rotterdam sarà per alcuni giorni, dal 28 dicembre al 1°gennaio, il centro spirituale dell’Europa: sono infatti 30.000 i giovani attesi per il 33° incontro europeo organizzato dalla comunità di Taizé, su invito della Conferenza dei vescovi dell’Olanda, del Consiglio Generale della Chiesa protestante olandese (Pkn) e del Consiglio delle Chiese dell’Olanda. Gli organizzatori sottolineano che il “pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, così si chiama l’iniziativa, “prosegue il cammino che il fondatore, frère Roger, ha iniziato per sostenere i giovani in una ricerca di riconciliazione e di pace, non solo fra cristiani ma anche fra popoli”. I ragazzi, che provengono anche da altri continenti, saranno ospitati nelle comunità e nelle famiglie di tutta la regione: al mattino saranno nelle 150 chiese di accoglienza e nel pomeriggio si ritroveranno al parco esposizioni della città, Ahoy, per i pasti e le preghiere comuni. Negli incontri pomeridiani i giovani saranno invitati a riflettere sulle sorgenti della fede, sul loro impegno al servizio di Cristo nella Chiesa e nella società, e su alcuni spunti tratti dalla “Lettera dal Cile” di frère Alois, priore di Taizé.

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BENEDETTO XVI A BARCELLONA CHIEDE CHE LA FAMIGLIA CRISTIANA SIA SOSTENUTA DALLO STATO

BARCELLONA – Dalla grande cattedrale dei popoli in cammino, alla cattedrale di luce tempio della famiglia. Dal grido perché l’Europa rimetta Dio al centro, alla preghiera per la difesa della famiglia violata e avvilita in tante parti del mondo. A Barcellona, il Papa dedica la grande basilica ricca di arte e simboli, proprio come una cattedrale medioevale. Un luogo di culto che è anche simbolo di una fede forte e radicata nella gente di Spagna e di un uomo presto beato: Antonio Gaudì “architetto geniale e cristiano coerente, la cui fiaccola della fede arse fino al termine della sua vita, vissuta con dignità e austerità assoluta.” Benedetto XVI ha celebrato la messa nella chiesa della Sacra Famiglia a Barcellona come un evento dedicato alla bellezza della fede, alla santità, alla forza della “terra catalana che, soprattutto a partire dalla fine del XIX secolo, diede una moltitudine di santi e di fondatori, di martiri e di poeti cristiani.” Al suo arrivo alla nuova Basilica, è stato ricevuto dai Reali di Spagna Juan Carlos e Sofia, con i quali si è trattenuto in un incontro privato. Poi è iniziata la messa solenne e festosa. 1100 i celebranti tra cardinali, vescovi e sacerdoti. La chiesa è “segno visibile del Dio invisibile” ha spiegato il Papa, ma soprattutto con questa opera, Gaudì “collaborò in maniera geniale all’edificazione di una coscienza umana ancorata nel mondo, aperta a Dio, illuminata e santificata da Cristo. E realizzò ciò che oggi è uno dei compiti più importanti: superare la scissione tra coscienza umana e coscienza cristiana, tra esistenza in questo mondo temporale e apertura alla vita eterna, tra la bellezza delle cose e Dio come Bellezza.”

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TERZA GIORNATA INTERNAZIONALE DI INTERCESSIONE PER LA PACE IN TERRA SANTA

PACE IN TERRA SANTA – Il 29 e 30 gennaio 2011, nel mese dedicato dalla Chiesa alla “pace”, è prevista la Celebrazione della Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che in questa terza edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea, per una preghiera che – si augurano gli organizzatori – “possa salire fino al cuore del Signore e riportare la pace nella Sua terra”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, patrocinata dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che si celebrerà il 29-30 gennaio 2011, nasce dalla volontà e dalla riflessione di impegnarsi in modo concreto e forte per vivere una giornata intensa di preghiera. Nella terza edizione della Giornata Internazionale, nel seguito dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi sul tema “Comunione e Testimonianza”, le 24 ore di preghiera ininterrotta inizieranno in modo quanto mai significativo, in concomitanza con la Quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme, coincidente a sua volta, a Dio piacendo, con la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, il sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17-18 di Terra Santa. La Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese verrà diffusa in mondovisione.

L’anno scorso, la preghiera è stata celebrata in 1103 città del pianeta. In comunione con il Patriarca di Gerusalemme e il Custode di Terra Santa, così Sua Santità Benedetto XVI ha voluto vivere questa Giornata di Preghiera: “Oggi si celebra anche la seconda Giornata di Intercessione per la Pace in Terra Santa. In comunione con il Patriarca Latino di Gerusalemme e il Custode di Terrasanta, mi unisco spiritualmente alla preghiera di tanti cristiani di ogni parte del mondo, mentre saluto di cuore quanti sono qui convenuti per tale circostanza” (Angelus 31 gennaio 2010). Il prossimo 30 gennaio 2011, vogliamo alzare di nuovo dal cuore del mondo una preghiera accompagnata da Celebrazioni Eucaristiche ed Adorazioni.

Il Santo Padre Benedetto XVI, nella sua Omelia in occasione della Solenne Inaugurazione per l’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, ha affermato che: “Guardare quella parte del mondo [Medio Oriente] nella prospettiva di Dio significa riconoscere in essa la “culla” di un disegno universale di salvezza nell’amore, un mistero di comunione che si attua nella libertà e perciò chiede agli uomini una risposta”, inoltre il Santo Padre ha affermato che “I cristiani continueranno a dare il loro contributo […] soprattutto con lo spirito delle Beatitudini evangeliche, che anima la pratica del perdono e della riconciliazione”. Parole che ha successivamente riportato nell’Angelus in Piazza san Pietro, incontrando i pellegrini: “Infatti, in quei Paesi, purtroppo segnati da profonde divisioni e lacerati da annosi conflitti, la Chiesa è chiamata ad essere segno e strumento di unità e di riconciliazione, sul modello della prima comunità di Gerusalemme”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa è promossa da diverse realtà giovanili: dall’Associazione Nazionale Papaboys, dall’Apostolato “Giovani Per La Vita”, dalle Cappelle di Adorazione Perpetua in tutta Italia e nel mondo, dai gruppi di Adunanza Eucaristica, e – da questa terza edizione – dall’Associazione per la promozione della Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme.

Alla Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa dello scorso anno è seguito nel mese di giugno il secondo Pellegrinaggio con numerosi membri delle varie associazioni nei luoghi di Gesù.

Per iscriversi personalmente o come Gruppo o associazione si può visitare su Facebook il gruppo “Vogliamo la Pace in Terra Santa 2”, aderendo all’evento della Giornata di Preghiera, oppure inviando una mail all’indirizzo ufficiostampa@papaboys.it (comunicando luogo e ora dell’evento organizzato). Il giorno 25 gennaio 2011 sarà presente su internet ed a mezzo stampa la lista dei luoghi in tutto il mondo dove si potrà partecipare ad una iniziativa per la Pace.

Sul sito dell’Associazione Nazionale Papaboys http://www.papaboys.it, dell’Apostolato “Giovani per la Vitahttp://www.youthfl.org e sul sito Adunanza Eucaristica http://www.adorazione.og saranno trasmesse tutte le informazioni riguardanti l’evento con aggiornamento, interviste, servizi fotografici e filmati. Sul sito http://www.prayrup.info troverete indicazioni circa la trasmissione in diretta televisiva della quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme.

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TERZA GIORNATA INTERNAZIONALE DI INTERCESSIONE PER LA PACE IN TERRA SANTA

PACE IN TERRA SANTA – Il 29 e 30 gennaio 2011, nel mese dedicato dalla Chiesa alla “pace”, è prevista la Celebrazione della Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che in questa terza edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea, per una preghiera che – si augurano gli organizzatori – “possa salire fino al cuore del Signore e riportare la pace nella Sua terra”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa, patrocinata dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, che si celebrerà il 29-30 gennaio 2011, nasce dalla volontà e dalla riflessione di impegnarsi in modo concreto e forte per vivere una giornata intensa di preghiera. Nella terza edizione della Giornata Internazionale, nel seguito dell’Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi sul tema “Comunione e Testimonianza”, le 24 ore di preghiera ininterrotta inizieranno in modo quanto mai significativo, in concomitanza con la Quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme, coincidente a sua volta, a Dio piacendo, con la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, il sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17-18 di Terra Santa. La Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese verrà diffusa in mondovisione.

L’anno scorso, la preghiera è stata celebrata in 1103 città del pianeta. In comunione con il Patriarca di Gerusalemme e il Custode di Terra Santa, così Sua Santità Benedetto XVI ha voluto vivere questa Giornata di Preghiera: “Oggi si celebra anche la seconda Giornata di Intercessione per la Pace in Terra Santa. In comunione con il Patriarca Latino di Gerusalemme e il Custode di Terrasanta, mi unisco spiritualmente alla preghiera di tanti cristiani di ogni parte del mondo, mentre saluto di cuore quanti sono qui convenuti per tale circostanza” (Angelus 31 gennaio 2010). Il prossimo 30 gennaio 2011, vogliamo alzare di nuovo dal cuore del mondo una preghiera accompagnata da Celebrazioni Eucaristiche ed Adorazioni.

Il Santo Padre Benedetto XVI, nella sua Omelia in occasione della Solenne Inaugurazione per l’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, ha affermato che: “Guardare quella parte del mondo [Medio Oriente] nella prospettiva di Dio significa riconoscere in essa la “culla” di un disegno universale di salvezza nell’amore, un mistero di comunione che si attua nella libertà e perciò chiede agli uomini una risposta”, inoltre il Santo Padre ha affermato che “I cristiani continueranno a dare il loro contributo […] soprattutto con lo spirito delle Beatitudini evangeliche, che anima la pratica del perdono e della riconciliazione”. Parole che ha successivamente riportato nell’Angelus in Piazza san Pietro, incontrando i pellegrini: “Infatti, in quei Paesi, purtroppo segnati da profonde divisioni e lacerati da annosi conflitti, la Chiesa è chiamata ad essere segno e strumento di unità e di riconciliazione, sul modello della prima comunità di Gerusalemme”.

La Terza Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa è promossa da diverse realtà giovanili: dall’Associazione Nazionale Papaboys, dall’Apostolato “Giovani Per La Vita”, dalle Cappelle di Adorazione Perpetua in tutta Italia e nel mondo, dai gruppi di Adunanza Eucaristica, e – da questa terza edizione – dall’Associazione per la promozione della Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme.

Alla Giornata Internazionale di Intercessione per la Pace in Terra Santa dello scorso anno è seguito nel mese di giugno il secondo Pellegrinaggio con numerosi membri delle varie associazioni nei luoghi di Gesù.

Per iscriversi personalmente o come Gruppo o associazione si può visitare su Facebook il gruppo “Vogliamo la Pace in Terra Santa 2”, aderendo all’evento della Giornata di Preghiera, oppure inviando una mail all’indirizzo ufficiostampa@papaboys.it (comunicando luogo e ora dell’evento organizzato). Il giorno 25 gennaio 2011 sarà presente su internet ed a mezzo stampa la lista dei luoghi in tutto il mondo dove si potrà partecipare ad una iniziativa per la Pace.

Sul sito dell’Associazione Nazionale Papaboys http://www.papaboys.it, dell’Apostolato “Giovani per la Vitahttp://www.youthfl.org e sul sito Adunanza Eucaristica http://www.adorazione.og saranno trasmesse tutte le informazioni riguardanti l’evento con aggiornamento, interviste, servizi fotografici e filmati. Sul sito http://www.prayrup.info troverete indicazioni circa la trasmissione in diretta televisiva della quinta Preghiera Straordinaria di tutte le Chiese per la Riconciliazione, l’Unità e la Pace, cominciando da Gerusalemme.

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I VESCOVI D’EUROPA RIUNITI A ZAGABRIA GUARDANO ALLA GMG DI MADRID 2011

MADRID – Tutti gli occhi puntati sulla Gmg. I presi­denti delle Confe­renze episcopali di tutta Europa guardano all’appun­tamento di Madrid con molto interesse e ieri hanno dedicato alla Giornata mondiale della gioventù buo­na parte dei lavori dell’Assemblea plenaria del Ccee, il Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa, che si conclude oggi a Zagabria. Numerose le domande dei cardinali e vescovi a Yago De La Cierva, direttore ese­cutivo di Madrid 2011, intervenuto alla riunione. E lo stesso De La Cierva, nella successiva conferenza stam­pa ha delineato il volto di un evento che si preannun­cia grande già a partire dalle dimensioni. «Ci stiamo preparando per accogliere almeno due milioni di gio­vani – ha annunciato –. Di questi 750 mila dovrebbe­ro venire dall’estero. Ma al di là dei numeri il nostro de­siderio più grande è far sì che ognuno possa incontrare Cristo, come è nella finalità di tutte le Gmg e nel desi­derio del Papa». Anche per questo per la prima volta la Gmg potrà essere seguita su Facebook, Twitter e gli altri social netwok, ha spiegato il direttore esecutivo, annunciando che sono già al lavoro 70 community managers per fornire informazioni in 19 lingue al po­polo della rete. Sarà inoltre la Gmg delle «notti bian­che», data la propensione spagnola a «tirar tardi la se­ra». Perciò molti eventi culturali saranno dislocati nel­le ore notturne, compresa l’apertura dei principali mu­sei. Infine, nelle speranze del Comitato organizzatore, potrebbe essere anche «la Gmg più africana», dal mo­mento che la vicinanza al Continente nero, ha spiega­to De La Cierva, faciliterà l’arrivo di un più alto nu­mero di ragazzi dai diversi Paesi dell’Africa.

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FONTANE DI LUCE E MUSICA IN PIAZZA POLITEAMA, I GIOVANI DI SICILIA CREDONO NEL CAMBIAMENTO.

PALERMO, SABATO 2 OTTOBRE 2010 – Mancano ormai poche ore all’arrivo di Papa Benedetto XVI a Palermo e le strade del capoluogo siciliano sono già piene di giovani in festa. I Papaboys di Sicilia non potevano mancare a questo appuntamento per testimoniarvi questa nuova esperienza di fede. Sabato pomeriggio alle 18 i Vescovi provenienti da diverse diocesi siciliane hanno incontrato i giovani, palermitani e non, per riflettere con loro sui temi che ci stanno più a cuore in questo momento: lavoro, scuola e università, giustizia e legalità, cittadinanza attiva e ambiente. Le “Fontane di Luce” (questo il nome dato alle catechesi dei Vescovi) hanno davvero illuminato la nostra mente. Ho ascoltato a lungo S.E. Mons. Salvatore Muratore (Vescovo della diocesi di Nicosia in provincia di Enna) che ha affrontato l’ambito di riflessione relativo all’ambiente nella chiesa di S. Anna La Misericordia. S. E. Mons. Muratore ha dato il benvenuto ai giovani di Acireale e alle famiglie di Mazara del Vallo con queste parole: “Mi auguro che voi giovani attingendo alle fontane di luce possiate diventare delle fiaccole di luce” […] Dio ha messo il segno più su tutte le cose. C’entra la fede con l’ambiente? Dove sta andando l’umanità? Quale futuro sta preparando? Cosa dobbiamo fare? Lo stupore è la molla della vita.

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INTERVISTA A MONSIGNOR CÉSAR FRANCO: LA GIORNATA DELLA GIOVENTÙ DI MADRID AVRÀ UN SAPORE UNICO.

MADRID – Monsignor César Franco, oltre ad essere uno dei tre Vescovi ausiliari di Madrid, ha il compito di essere il coordinatore generale della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG). A meno di un anno dalla celebrazione di questo avvenimento, il presule sottolinea in questa intervista quali saranno le caratteristiche della GMG che si celebrerà nella capitale spagnola nell’agosto 2011.

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SCUOLA – PARITARIE A RISCHIO: TRE MOTIVI PER ACCOGLIERE L’ALLARME DEI VESCOVI DEL TRIVENETO

SCUOLA – L’allarme lanciato dai Vescovi del Triveneto per la situazione e le prospettive delle scuole paritarie nasce da un rischio reale: la chiusura di almeno un terzo di queste scuole. Chiusura annunciata e che si sarebbe già verificata senza lo sforzo delle famiglie che con un grosso impegno hanno permesso la sopravvivenza di queste scuole, riconoscendo in esse un bene primario della comunità. La presenza sul territorio veneto è infatti radicata, con ben 1.098 scuole dell’infanzia (Fism) e di 290 scuole primarie, medie e superiori (Fidae), frequentate rispettivamente da 84.707 e da 32.615 studenti (fonte Conferenza episcopale del Triveneto) Non è solo questo, il rischio di chiusura si estende anche ai Centri di formazione che si trovano in grosse difficoltà economiche, in quanto una deliberà regionale 2301 del 28 luglio 2009 prevede in accordo con il Miur che i corsi di formazione possano anche essere erogati dagli Istituti Professionali Statali. A questo punto volendo superare lo scoglio di una semplicistica e banale lettura in termini ideologici o economici, questo intervento suggerisce altre chiavi interpretative.

Applicazione del principio di sussidiarietà

Se rileggiamo gli artt. 33 e 34 della Costituzione con riferimento ai temi del diritto all’istruzione (art.34 Cost.) e della parità scolastica (art. 33, commi 3 e 4) alla luce del nuovo Titolo V, si impone una rivisitazione dei principi contenuti nella Prima parte della Costituzione almeno sotto due diversi profili:

a) riguardo al principio di sussidiarietà introdotto dall’ultimo comma dell’art.118;

b) in relazione al diverso riparto di competenze tra Stato e Regioni in materia di istruzione. Non c’è dubbio che l’applicazione più significativa del principio di sussidiarietà introduce il concetto di “sistema integrato” (pubblico-privato) di istruzione. In tale sistema nulla vieta che le risorse pubbliche potrebbero essere destinate a scuole statali e private, rendendo così desueta la norma costituzionale che fa divieto di finanziamento alle scuole private.

Investire nell’educazione

L’ultimo documento OCSE sulla scuola chiede ai governi di investire nell’educazione, e non tanto o non solo in termini economici, quanto nell’intraprendere una strada che porti la scuola italiana a rispondere alle esigenze di formazione dei giovani e alla valorizzazione dei loro talenti. L’attuale contingenza economica impone una razionalizzazione della spesa pubblica in generale per evitare gli sprechi. È inevitabile che questo riguardi anche la spesa per la scuola pubblica, statale o paritaria che sia. Razionalizzare la spesa non deve però portare all’applicazione di tagli indiscriminati, soprattutto in un settore così delicato ed importante come quello dell’educazione: nessuno può pensare ad uno sviluppo culturale, sociale ed economico del Paese, non investendo nella scuola. Certo la spesa deve essere finalizzata alle reali esigenze della collettività, abbattendo i costi inutili e incrementando le spese produttive. Può questo criterio di opportunità contingente e di buon senso essere applicato anche alla scuola? Sì se si introducono meccanismi di controllo che vanno dalla tracciabilità delle risorse economiche ed umane assegnate alle scuole, statali o paritarie, al monitoraggio dei processi, fino alla valutazione dei risultati in relazione al rapporto costi/benefici, valorizzando le buone pratiche e favorendone la diffusione e la contaminazione. Questo è un buon investimento per la scuola pubblica.

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LA BEATIFICAZIONE DI GIOVANNI PAOLO II, TRA VOCI E CERTEZZE. NON C’È UNA DATA PER LA CERIMONIA!

CITTA’ DEL VATICANO – Nelle ultime settimane si sono moltiplicati gli articoli degli organi di stampa e i post di blog in cui sono state annunciate date per la beatificazione di Giovanni Paolo II. In realtà, per il momento non si tratta altro che di supposizioni o di calcoli di esperti. Il Cardinale Stanislaw Dziwisz, Arcivescovo di Cracovia, per 40 anni segretario privato del Pontefice polacco, in visita in Argentina ha risposto questo mercoledì che “tutto dipende dal Papa” Benedetto XVI. Le informazioni si sono moltiplicate in occasione della riunione di Cardinali e Vescovi celebrata il 16 novembre nella Congregazione per le Cause dei Santi per pronunciarsi sull’eroicità delle virtù di Karol Wojtyła. Visto che il voto dei partecipanti è sottoposto al segreto pontificio , chiedere o pubblicare il risultato significa violare questo segreto.

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IL GRIDO D’ALLARME DI AVVENIRE SUGLI EFFETTI MORTALI DELLA ‘RU486’ NELL’INSERTO VITA

PERICOLO – Come sempre, il mondo presenta come possibilità e conquista scientfica, pericolosi strumenti creati per ridurre la natalità e portare sotto il suo dominio i singoli individui. Facendoci sopra business. Ed incrementando quindi il potere dei figli delle tenebre su quello dei Figli della Luce (che comunque, vale la pena ricordarlo, stanno dalla parte del vincitore iniziale e finale). L’attacco questa volta, ben manipolato e strumntalizzato, da potenti lobbies della scienza e della medicina, arriva direttamente contro le donne, specialmente le più giovani, alle quali viene venduta come ‘conquista’ sociale e di femminismo galoppante, una pillola mortale che ha retroscena drammatici, psicologici, morali e soprattutto ‘fisici’. E’ utile leggere con attenzione, a tal proposito, l’articolo-testimonianza che propone nell’edizione di oggi il quotidiano dei Vescovi e dei cattolici ‘Avvenire’ nel suo inserto ‘E’ vita’ .

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http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2902

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