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GIOVANI: GMG, LA PENITENZIALE PRIMA DELLA PARTENZA

Il momento di preghiera presieduto dal cardinale vicario per preparare i giovani romani alle giornate nella Capitale spagnola. Vallini: «Madrid, momento proficuo per la nostra vita».

SPECIALE GMG (Roma) – Per i giovani romani la XXVI Giornata mondiale della gioventù si fa sempre più vicina. E a poco meno di un mese dal pellegrinaggio a Madrid per incontrare il Santo Padre, che si svolgerà dal 14 al 23 agosto, i ragazzi della diocesi che partiranno hanno vissuto ieri sera (mercoledì 20 luglio) un momento di meditazione in San Giovanni in Laterano. Una liturgia penitenziale, presieduta dal cardinale vicario Agostino Vallini, divisa in due momenti: la liturgia della Parola e la confessione individuale. Ad animare il momento di preghiera è stato il coro della diocesi di Roma diretto da monsignor Marco Frisina.

«La tappa di stasera- afferma il cardinale rivolgendosi ai numerosi giovani presenti- dà inizio a Madrid», definendo il viaggio verso la Capitale spagnola «un autentico pellegrinaggio, ossia un tempo di distacco dagli impegni quotidiani per disporre il cuore all’incontro con il Signore attraverso l’esperienza dell’essenzialità, della fatica, dell’incontro con i fratelli».

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“UN TESTO O UN TWEET PER L’INCONTRO DI AMICIZIA CON GESÙ”: QUESTO È IL COMPITO DEI GIOVANI

GIOVANI E MEDIA (KNOCK, Irlanda) – Il Cardinale Seán Brady ha esortato, lo scorso sabato, i giovani a inviare un testo o un tweet per condividere il messaggio dell’amicizia di Gesù: una notizia rivolta all’interno del congresso eucaristico svoltosi a Knock come parte della preparazione al 50° Congresso Eucaristico Nazionale che Dublino ospiterà nel giugno 2012. Durante la celebrazione della Messa il Cardinale Brady, primate d’Irlanda, ha affermato: “Le celebrazioni a Knock forniscono un’opportunità per ricordarci che siamo parte di qualcosa di più grande di noi”. Il porporato ha espresso speranze riguardo agli eventi di quest’anno e del prossimo affinchè “aiutino a guarire le ferite sociali, economiche, spirituali e morali che hanno colpito così profondamente il nostro Paese e la Chiesa nei tempi recenti”.

Rivolgendosi ai giovani, che si trovavano a Knock per partecipare ad un festival giovanile annuale, ha detto: “Siete venuti a Knock per riflettere e pregare su un tema molto interessante: ‘Combustibile per il Viaggio’”. “Il viaggio è quello della vita, e Gesù è il Pane della Vita – combustibile per il Viaggio della Vita”. Il Cardinale ha anche sottolineato la preghiera fatta venerdì scorso dai giovani davanti al Santissimo Sacramento con un’adorazione notturna, e sabato si sono accostati al sacramento della riconciliazione. “Confessarsi è prezioso perché la confessione è il mezzo per ripristinare la nostra amicizia e comunione con Dio, che abbiamo perso per il peccato”, ha dichiarato. Il Cardinale ha, poi, invitato i ragazzi a diventare giovani apostoli: “Chiedo a ciascuno di voi di inviare un testo, o un tweet, o di postare su un blog o di inviare un’email ad almeno uno dei vostri amici”, ha detto. “Dite loro di questo incontro d’amicizia e fede oggi. Invitateli a diventare parte della preparazione del Congresso di Dublino del prossimo anno”.

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ZAGABRIA, LA PROSSIMA TAPPA DEL SANTO PADRE: UN VIAGGIO NEL SEGNO DELLA FAMIGLIA E DELLA SANTITÀ

BENEDETTO XVI (Città del Vaticano) – Nel segno della famiglia e della santità: su questi principi si svolgerà il 19° viaggio apostolico internazionale del Santo Padre che, il 4 e il 5 giugno si recherà a Zagabria. Sono date importanti perché proprio in quei giorni verrà accolta la candidatura della Croazia per essere ammessa all’Unione Europea ed inoltre, nel Paese, si festeggerà la Giornata nazionale delle Famiglie sul tema “Insieme in Cristo”. Oltre ad essere accompagnato dal Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone, e dal suo nuovo Sostituto, monsignor Giovanni Angelo Becciu, Benedetto XVI sarà accompagnato dal Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, il Cardinale Ennio Antonelli, e dal Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, monsignor Nikola Eterovic, il prelato di origini croate. Il Beato Giovanni Paolo II aveva fatto visita nel Paese ben tre volte (1994, 1998, 2003), mentre per il Papa questa sarà la prima. 

Il portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi, ha dichiarato ieri in un incontro con i giornalisti che quest’anno ricorre il 20º anniversario dell’indipendenza della Croazia, per cui, nel discorso del Papa “ci saranno certamente dei riferimenti alla cultura, alla tradizione, all’identità del popolo croato e le sue attese nella prospettiva dell’inserimento nell’Unione europea”. Il Santo Padre verrà ricevuto all’aeroporto di Zagabria dal presidente Ivo Josipovic che farà visitare al Pontefice il palazzo presidenziale. Dopo il saluto di benvenuto, due letture bibliche e la testimonianza di due giovani, il Papa celebrerà una veglia che si concluderà con l’adorazione del Santissimo Sacramento. Al tramonto incontrerà i giovani nella piazza del Beato Josip Jelačič di Zagabria e la sera incontrerà, nel teatro nazionale croato di Zagabria, esponenti della società civile, del mondo politico, accademico, culturale e imprenditoriale, con il Corpo diplomatico e con i leaders religiosi. 

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MARTEDÌ PRESENTATO “IN VIAGGIO CON UN SANTO”, IL LIBRO DI FILIPPO ANASTASI SU GIOVANNI PAOLO II

DITORIA (Roma) – Verrà presentato a Roma, martedì 24 maggio alle 16, nella sede di Radio Vaticana (piazza Pia 3 – Sala Marconi) “In viaggio con un Santo”, il libro di Filippo Anastasi su Giovanni Paolo II. Dopo i saluti di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa Vaticana, e l’introduzione di Ugo Sartorio, direttore del “Messaggero di Sant’Antonio”, l’evento verrà presentato da Antonio Preziosi, direttore dei Giornali Radio Rai. Interverrà inoltre Giulio Albanese, direttore di “Popoli e Missione”. L’ingresso è libero.
Centoquattro viaggi in tutto il pianeta che hanno segnato non solo il pontificato di Giovanni Paolo II, ma la storia di tutta l’umanità a cavallo tra due millenni. Papa Wojtyla ha trascorso quasi tre anni fuori dal Vaticano, pronunciando mille discorsi, visitando ottocento località, coprendo una distanza pari a quasi tre volte e mezzo quella tra la Terra e la Luna! 

Questo libro, scritto dal giornalista Filippo Anastasi che ha avuto il privilegio di compiere quasi cinquanta viaggi assieme al Pontefice, desidera appunto raccontare l’avventura del grande Pellegrino di Pace. Sono rievocati, attraverso i ricordi e il vissuto dell’autore, i viaggi che hanno suscitato grandi entusiasmi, come quello in Polonia che ha letteralmente paralizzato la nazione; i viaggi che hanno spostato grandi masse, come quelli in America Latina, in Messico, in Brasile allo Stadio Maracanà: viaggi che hanno toccato da vicino la povertà delle genti, come quello a Nuova Delhi, o la drammaticità della guerra, com’è accaduto a Sarajevo. 

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I GIOVANI PAKISTANI ALLA GMG DI MADRID 2011: IL GOVERNO SPAGNOLO AUMENTA IL CONTROLLO SUI VISTI

ESTERI (Madrid) – L’agenzia cattolica UCA News ha reso noto che il governo spagnolo ha sospeso la concessione dei visti di centinaia di giovani pakistani che vorrebbero partecipare alla Giornata mondiale della Gioventù (GMG). L’agenzia cattolica dichiara, inoltre, che tale decisione è stata presa dalle autorità spagnole per “evitare problemi di immigrazione illegale” durante l’organizzazione della GMG. Fonti dell’organizzazione a Madrid hanno comprovato che il Governo spagnolo è accorto nel concedere visti a persone provenienti da quei Paesi che, in passato, hanno assistito illegalmente ad eventi internazionali come la Giornata Mondiale della Gioventù.

Inoltre, c’è molta attenzione da parte del Governo non solo per i visti dei pakistani che vogliono assistere alla GMG di Madrid 2011 ma anche per quelli che vogliono recarsi in Spagna. A riprova di questo il Governo ha concesso il visto gratuito a tutti i giovani dei Paesi che non appartengono all’area Schengen per facilitare il loro viaggio nella capitale spagnola.Considerata l’attuale situazione di sicurezza internazionale in Pakistan, tutti gli Stati occidentali si sono mobilitati per aumentare le misure di precauzione nei confronti dei viaggiatori provenienti dal Paese.“Molte persone di quel Paese hanno cercato di rimanere in Europa dopo le passate edizioni della GMG come immigrati illegali, per questo motivo il Governo spagnolo ha sospeso la concessione di visti”, hanno affermato fonti dell’organizzazione della GMG in Pakistan a UCA News, aggiungendo che “gli organizzatori stanno decidendo se restituire il denaro ai pakistani che si erano iscritti alla Giornata e non hanno ottenuto il visto”. La Chiesa cattolica in Pakistan si sta organizzando per negoziare con l’ambasciata spagnola affinchè conceda i visti ai fedeli “sicuri”.

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NELLE FILIPPINE INAUGURATO OGGI IL PRIMO SANTUARIO DEDICATO AL BEATO GIOVANNI PAOLO II

 ESTERI (Luzon, FILIPPINE) – Sarà inaugurato oggi, con una celebrazione officiata dal vescovo della diocesi di Balanga, Ruperto Santos, il primo santuario dedicato al Beato Giovanni Paolo II nelle Filippine. Il santuario sorgerà sull’isola di Luzon, nel nord dell’arcipelago, dove prima c’era il campo profughi della provincia di Bataan, il Philippine Refugee Processing di Morong, che ha ospitato oltre 40.000 profughi vietnamiti, laotiani e cambogiani. Profughi che oggi – come precisa l’Agenzia Fides – sono integrati nel tessuto sociale di molte nazioni, dagli Stati Uniti all’Australia, passando per l’Europa. Un luogo di dolore e sofferenza che rinasce a nuova vita, dunque, e che sarà dedicato all’“angelo bianco” che visitò proprio questo luogo di afflizione durante il primo dei due viaggi che effettuò nelle Filippine. 

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BENEDETTO XVI A SETTEMBRE IN GERMANIA, I VESCOVI TEDESCHI ANTICIPANO LE PRINCIPALI TAPPE DEL VIAGGIO

BENEDETTO XVI (Roma) – Una visita che “non è rivolta solamente ai cattolici”. Con queste parole il presidente della Conferenza episcopale tedesca, mons. Robert Zollitsch, definisce in un comunicato stampa il viaggio che Benedetto XVI compirà in Germania dal 22 al 25 settembre prossimi. La Chiesa tedesca ha anticipato date e itinerario della visita pastorale, con una descrizione delle tappe più salienti. L’accento della visita sarà “ecumenico”, in particolare quando il Papa sosterà ed Erfurt, città dove Martin Lutero, l’iniziatore della Riforma protestante, era ancora cattolico e agostiniano. “La visita del Santo Padre nella zona dell’Eichsfeld vuole essere un segno di incoraggiamento e di rafforzamento nella nostra fede”, sottolinea lo stesso vescovo di Erfurt, mons. Joachim Wanke, nel comunicato dei vescovi tedeschi, che descrive nei particolari come si svolgerà il soggiorno di Benedetto XVI, in questo suo terzo ritorno in Germania. 

Il programma approvato dal Papa – annuncia la Conferenza episcopale del Paese – “prevede pernottamenti nelle maggiori città – Berlino, Erfurt e Friburgo – e grandi celebrazioni liturgiche nelle tre diocesi”. Da oggi, è in funzione il sito Internet dedicato al viaggio di settembre (www.papst-in-deutschland.de), che contiene informazioni sul programma e anche la possibilità di prenotarsi per partecipare alle celebrazioni eucaristiche presiedute da Benedetto XVI, per le quali ci si potrà accreditare anche per il tramite delle parrocchie. In attesa della pubblicazione del programma ufficiale da parte della Sala Stampa Vaticana, i vescovi tedeschi ne hanno anticipato a grandi linee gli eventi. L’arrivo del Papa all’aeroporto di Berlino è previsto per le 10.30 di giovedì 22 settembre e dopo le visite ufficiali sarà tempo per la prima delle tre Messe papali, in questo caso celebrata davanti al castello di Charlottenburg. Il giorno successivo, il Pontefice si sposterà a Erfurt, tappa nella quale l’evento di rilievo sarà costituito dal Colloquio con la Chiesa evangelica tedesca nel convento agostiniano della città, seguito dalla celebrazione ecumenica della Parola. 

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BEATIFICAZIONE GIOVANNI PAOLO II, CARD. VALLINI: “AL CIRCO MASSIMO SI PREGHERÀ COME FACEVA LUI”

SPECIALE BEATIFICAZIONE (Roma) – «Oggi più che mai si ha bisogno di anima. Giovanni Paolo II, amante dell’uomo, si è avvicinato a persone anelanti giustizia ed ha mostrato una via e un modo di essere uomini, credenti, cristiani. Ecco perché credo, e spero, che la sua beatificazione potrà portare una ventata di speranza e un’anima a Roma e al mondo». Così il cardinale vicario di Roma, Agostino Vallini, che ha presentato questo martedì in Campidoglio gli eventi legati alla beatificazione di Wojtyla. «Le celebrazioni, dal punto di vista religioso, si moduleranno in tre momenti principali», ha spiegato il porporato nel corso della conferenza stampa a cui hanno preso parte il Sindaco della Capitale, Gianni Alemanno e i membri dell’amministrazione capitolina. «Innanzitutto sabato notte – ha detto Vallini – ci sarà una veglia di preghiera a Circo Massimo. Si pregherà come lui faceva».

«Ci saranno coloro che lo hanno incontrato – ha continuato il porporato -, conosciuto e seguito personalmente, come il cardinale Stanislaw Dziwisz, suo segretario privato, Joaquín Navarro-Valls, ex direttore della Sala Stampa Vaticana mentre darà la propria testimonianza Marie Simon Pierre Normand, la suora miracolata. Insieme ripercorreremo virtualmente i cinque continenti, attraverso immagini video che ci condurranno al santuario del Divino Amore, per passare poi in Messico, in Tanzania, al santuario di Harissa in Libano per arrivare infine a Fatima, luogo particolarmente caro a Wojtyla». Qui, infatti, il Papa si recò subito dopo l’attentato del 1981. Sentita la mano protettrice di Maria posarsi quel giorno su di lui, Karol volle far incastonare il proiettile che lo colpì all’addome nella corona della Madonnina. Nella notte si potrà continuare a pregare in varie chiese di Roma, da quella di San Bartolomeo all’Isola Tiberina fino alla Basilica di San Pietro.

«Il secondo momento, il più atteso, sarà la grande messa di Benedetto XVI per la beatificazione di Giovanni Paolo II, mentre nel pomeriggio sarà possibile visitare il luogo di sepoltura di Wojtyla». Maxi schermi installati in vari punti della città permetteranno a tutti di seguire l’evento. Momento conclusivo sarà la messa di ringraziamento lunedì 2 maggio presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano. Quindi il cardinale ha lanciato una proposta ai giovani, coloro che lo hanno amato tanto e seguito ovunque nei suoi viaggi: «Chiediamo ai ragazzi, e non solo a loro, di portare con sé, nello zaino, un sacchetto di plastica per la raccolta dei propri rifiuti». «Sarà una notte ecologica – ha concluso Vallini -, sull’orma degli insegnamenti di Giovani Paolo II che per tutta la sua vita ha predicato l’amore per la natura».

Per quanto riguarda invece l’accoglienza dei pellegrini, esclusa la Protezione Civile che questa volta non scenderà in campo contrariamente a quanto avvenuto in occasione dei funerali di Wojtyla nel 2005, la gestione della macchina organizzativa è affidata al Comune di Roma. Le spese, come ha ricordato però il sindaco Alemanno sgombrando il campo dalle polemiche delle ultime settimane, sono sostenute perlopiù dagli sponsor e dall’Opera Romana Pellegrinaggi. Attese, per le tre giornate, circa un milione di persone sebbene «solo 300mila – ha sottolineato il primo cittadino – si concentreranno a San Pietro». Nei luoghi strategici e di maggiore afflusso della città saranno invece presenti totem multimediali touchscreen, con guide per i pellegrini e informazioni pratiche che potranno anche essere ricevute sugli smartphone. Due mostre accompagneranno questo importante evento: dal 29 aprile al 13 maggio “Karol il papa dei popoli” allestita in Piazza della Repubblica, presenterà – in contemporanea con Cracovia – una scelta di foto dedicate a Giovanni Paolo II e al suo rapporto con la città di Roma; dal 28 aprile al 25 settembre “All’altare di Dio” a Palazzo Caffarelli, nei Musei Capitolini, dove saranno esposte – in coincidenza con Varsavia – immagini, oggetti e video della vita quotidiana di Karol Wojtyla.

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VOLARE CON GIOVANNI PAOLO II, ANGELA AMBROGETTI RACCONTA LE INTERVISTE INEDITE A KAROL WOJTYLA

EDITORIA (Roma) – Molti giornalisti hanno voluto il privilegio di viaggiare in aereo con un Papa. Solo pochi, però, hanno tentato di ottenere una dichiarazione dal Santo Padre. Uno di questi fu un giornalista americano che, durante il primo volo di Giovanni Paolo II, gli fece una domanda, alla quale Papa Wojtyla rispose immediatamente. Da quel momento le domande al Pontefice divennero una consuetudine, che dimostra molto chiaramente come Karol Wojtyla avesse piacere a comunicare con i giornalisti e stipulasse con loro una sorta di “patto mediatico” molto personale. Nella cornice della Sala Marconi di Radio Vaticana, ieri pomeriggio è stato presentato il libro “Compagni di viaggio. Interviste al volo con Giovanni Paolo II” della vaticanista Angela Ambrogetti.

Alla conferenza, moderata da Padre Federico Lombardi direttore della Radio Vaticana, sono intervenuti alcuni dei “compagni di viaggio” di Karol Wojtyla, che hanno accompagnato il Pontefice, sull’aereo papale, verso le destinazioni più svariate: il Cardinal Roberto Tucci, l’organizzatore dei viaggi di Giovanni Paolo II, la giornalista spagnola Paloma Gòmez Borrero, Gian Franco Svidercoschi, scrittore e vaticanista, oltre ovviamente all’autrice del libro, Angela Ambrogetti. Prima degli interventi di queste personalità, è stato fatto ascoltare un vecchio contributo audio di alcune dichiarazioni di Papa Giovanni Paolo II. Ascoltare quelle semplici parole del Pontefice, che parlava al popolo e sapeva rispondere con ironia ai giornalisti, è stato un momento di grande emotività e gioia per tutti i presenti in sala.

Dopo l’ascolto della registrazione, il primo a prendere la parola è stato il Cardinal Tucci, che ha ricordato come Papa Wojtyla fosse un uomo dotato di grande ironia e spontaneità, nel soddisfare le domande dei giornalisti con brevi risposte, in varie lingue, facendosi testimone della fede in tutte le occasioni. Inoltre, a differenza di altri Papi, per Giovanni Paolo II non erano importanti gli itinerari o il programma organizzativo dei suoi viaggi: quello che più contava per Papa Wojtyla era recarsi in tutte le chiese e le comunità che sentivano il bisogno della sua presenza. Successivamente è intervenuta Paloma Gòmez Borrero, storica compagna di viaggio di Giovanni Paolo II, avendo partecipato a ben 104 viaggi del Papa. I suoi racconti sono un susseguirsi di aneddoti divertenti dei viaggi insieme a Giovanni Paolo II, che la giornalista spagnola considera delle esperienze indimenticabili.

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“COMPAGNI DI VIAGGIO, INTERVISTE AL VOLO CON GIOVANNI PAOLO II”: RISCOPRIRE KAROL NON SOLO COME PAPA

SPECIALE BEATIFICAZIONE/EDITORIA (Roma) – Il 23 marzo, nella Sala Marconi della Radio Vaticana in piazza Porta Pia 3, verrà presentato l’ultimo lavoro editoriale della vaticanista Angela Ambrogetti, dal titolo “Compagni di viaggio. Interviste al volo con Giovanni Paolo II”, pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. Grazie all’archivio della Radio Vaticana, la giornalista ha potuto raccogliere interviste significative, per lo più inedite, che Giovanni Paolo II rilasciava ai giornalisti che lo seguivano nei suoi viaggi internazionali. Attraverso queste interviste, il lettore scopre il lato umano di Karol Wojtyla per conoscerlo non solo come Papa ma, soprattutto, in quanto uomo dotato di una grande semplicità e della capacità di parlare di Dio al mondo. Il volume racchiude testimonianze importanti come quella del Cardinale Stanislao Dziwisz, segretario personale di Giovanni Paolo II, la prefazione di Padre Federico Lombardi, direttore generale di Radio Vaticana e, infine, un’intervista con Palma Gòmez Borrero, giornalista che ha seguito tutti i viaggi del Papa. Angela Ambrogetti ha iniziato la carriera di giornalista vaticanista nel 1988 alla Radio Vaticana e, dopo aver lavorato per anni per la televisione e per i quotidiani italiani, attualmente è la vaticanista per la radio del Papa e per il magazine statunitense “Inside the Vatican”, oltre a scrivere di cultura su altre riviste internazionali. Nella nostra intervista abbiamo cercato di approfondire le tematiche affrontate nel libro ed il suo personale pensiero sull’era mediatica in cui viviamo oggi.

D – Dottoressa Ambrogetti, a breve verrà pubblicata la sua ultima fatica editoriale “Compagni di viaggio – Interviste al volo con Giovanni Paolo II.” Ci racconti cosa l’ha portata a scrivere questo libro.

R – Tutto nasce da alcuni programmi “improvvisati” che preparai per Radio Vaticana, quelli cioè che i giornalisti chiamano “ pezzi a braccio”, i momenti in cui il Papa lascia il testo scritto e risponde direttamente a parole. Le situazioni in cui si verificano questi fatti possono essere le più diverse: a tavola con i vescovi di un Paese straniero, salutando i bambini di una parrocchia o in aereo con noi giornalisti. Ascoltando i nastri delle registrazioni dell’incredibile archivio di Radio Vaticana, mi sono resa conto che, in effetti, Giovanni Paolo II aveva inventato un nuovo modo di comunicare. I giornalisti al seguito del Papa in aereo iniziarono a comparire con Paolo VI, il primo Pontefice ad effettuare viaggi internazionali. A quei tempi, però, il Papa passava e accennava qualche saluto. Su Papa Wojtyla c’è invece un racconto che tutti i vaticanisti conoscono e che oramai è divenuto famoso: durante il primo volo di Giovanni Paolo II, un giornalista americano gli fece una domanda, alla quale Papa Wojtyla rispose immediatamente. Da quel momento le domande al Pontefice divennero una consuetudine, che dimostra molto chiaramente come Giovanni Paolo II avesse piacere a comunicare con i giornalisti e stipulasse con loro una sorta di “patto mediatico” molto personale, e mai soggiogato dalla voglia dei giornalisti di ottenere qualcosa in più.

D – Come osserva Padre Federico Lombardi, nella prefazione del libro, il progredire dei mezzi di comunicazione nell’arco del lungo Pontificato di Giovanni Paolo II, ha fatto sì che sia stata prodotta una grande quantità di registrazioni sia audio che video, delle molteplici attività del Papa rispetto ai pontefici precedenti. Non tutto è stato, però, portato a conoscenza della collettività mondiale ed il suo libro sopperisce efficacemente a tali mancanze. Lei pensa che queste integrazioni possano valere non solo come testimonianze storiche ma anche incrementare la devozione dei fedeli?

R – La devozione per certi aspetti sicuramente. Giovanni Paolo II instaurava con le persone un rapporto umano: è interessante il fatto che, con i giornalisti, entrava in relazione col carattere di ciascun individuo facendo emergere non solo la sua capacità di Pontefice ma anche la sua umanità e personalità: questo lo si nota non solo dal tono diverso di risposte ma anche dal tipo di giornalista rispetto ad un altro, alcuni diventavano dei veri amici mentre con altri aveva un tono più asciutto. Chiaramente questo non è un libro devozionale: non parla né di Karol Wojtyla santo, né di miracoli, di misticismo o di preghiera, niente di tutto questo. È un libro dedicato proprio ad una parte di magistero del pontificato e, essendo una finestra aperta sulla personalità di Giovanni Paolo II, può essere un modo in più per conoscerlo meglio.

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VESCOVI EUROPEI E USA A GERUSALEMME: PIÙ SOLIDARIETÀ PER I CRISTIANI IN MEDIO ORIENTE

GERUSALEMME – Prosegue il viaggio in Terra Santa del Gruppo di Coordinamento delle Conferenze episcopali di Europa e Nord America, nei luoghi di Gesù per la loro annuale missione di sostegno alla comunità cristiana locale. Dopo le tappe di Betlemme, Gerico, Nablus e sul fiume Giordano, oggi i vescovi sono giunti a Gerusalemme. Qui, il patriarca latino Fouad Twal ha affermato – riferisce il Sir – che la minoranza cristiana è preoccupata “per i due estremismi, quello islamico con i suoi attacchi contro le chiese e i fedeli, e quello della destra israeliana che invade sempre di più Gerusalemme cercando di trasformarla in una città solo ebraica, escludendo le altre fedi”. “La nostra gente – ha proseguito – ha bisogno di passi concreti nel campo della giustizia, della pace e della dignità, ha bisogno di essere maggiormente coinvolta. Ormai non crede più alle parole di tante personalità”. Partecipa alla visita del gruppo di Coordinamento anche mons. Joan Enric Vives Sicilia, vescovo di Urgell, in Spagna, e coprincipe di Andorra. Sergio Centofanti lo ha intervistato:

R. – E’ molto importante dare appoggio a queste piccole Chiese. Quest’anno la sfida è più ecumenica degli altri anni. Gli ortodossi hanno cominciato le celebrazioni del Natale; oggi siamo andati tutti a portare le nostre felicitazioni al Patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme e a tutti i rappresentanti delle altre Chiese che sono presenti in Terra Santa.

D. – Quale situazione avete trovato? Come stanno i cristiani in Terra Santa?

R. – Sono sotto shock per le violenze anticristiane a Baghdad e in Iraq in generale, e poi in particolare per quelle nella Chiesa copta di Alessandria in Egitto. Siamo preoccupati per loro, per la situazione dei cristiani che si trovano in minoranza negli Stati del Medio Oriente. Abbiamo, però, trovato anche tanta speranza: la gente è coraggiosa ed è molto consapevole di quello che deve fare, e cioè: restare qua. In molti sono preoccupati per le difficoltà della vita quotidiana, per la mancanza di lavoro: sono problemi molto concreti e drammatici. Ma ciò nonostante, conservano la speranza. Vogliamo condividere questa speranza con loro, perché quando la fede si confronta anche con il martirio diviene più forte, diviene più grande. Questa è l’esperienza che questi cristiani, nostri fratelli e sorelle, condividono con tutti noi, cristiani d’Occidente, che siamo più stanchi…

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INDONESIA, I SACERDOTI SFIDANO “OCEANI DI FANGO” E DISTANZE PER FARE CATECHESI

JAKARTA – Lunghe ore di navigazione attraverso i fiumi interni con piccole barche a motore; moto da cross per percorrere strade fangose: è questa la sfida continua che i sacerdoti della diocesi di Ketapang (provincia di West Kalimantan) affrontano ogni giorno per svolgere la loro attività pastorale. Nella zona infatti centinaia di cattolici – la maggior parte di etnia dayak – vivono nel cuore della foresta, lontani dal centro della città. Tuttavia mons. Blasius Pujaraharja, vescovo della diocesi di Ketapang, sottolinea ad AsiaNews che per fare attività pastorale “bisogna essere allenati nel corpo e nella mente”.

Il vescovo è stato protagonista lo scorso novembre di una piccola avventura. Mons. Blasius era in viaggio per celebrare la messa nella parrocchia di S. Pietro l’Apostolo a Nanga Tayap (circa 200 chilometri a nord di Ketapang, sette ore di navigazione). Con i suoi collaboratori, è stato costretto a fermare la macchina perché la strada principale era del tutto bloccata da uno spesso deposito di fango. All’inizio, il vescovo ha cercato di raggiungere da solo a piedi l’altro lato della strada. Ma più cercava di andare avanti, più affondava nell’“oceano di fango”. “La situazione è peggiorata quando mi sono ritrovato immerso fino alle cosce nella melma”, racconta il vescovo ad AsiaNews durante un incontro tenutosi nella canonica della diocesi. Dopo ore di lotte e tentativi, l’entourage di mons. Blasius è riuscito a tirarlo fuori dal fango. Il vescovo, grazie a un equipaggiamento speciale fornito dalle autorità locali in casi di emergenza come questo, ha potuto continuare il viaggio. Dopo aver celebrato la messa, mons. Blasius spiega: “Sono stato ricoverato e sottoposto a un intervento al ginocchio, danneggiato per essere rimasto bloccato nel fango”.

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PIETRO E IL MONDO – Tre viaggi e mezzo in Italia, quattro viaggi e mezzo all’estero. Più due appuntamenti natalizi nel segno dell’amore verso i fratelli più svantaggiati. L’agenda di Benedetto XVI per la fine dell’anno e il 2011 si completa con l’indicazione di dieci itinerari, alcuni già noti da tempo, altri pubblicati ieri dalla Sala Stampa della Santa Sede, ma tutti uniti dall’unico filo rosso della sollecitudine pastorale verso situazioni e Chiese particolari.

Va detto subito che il viaggio a metà tra Italia ed “estero” è quello a San Marino-Montefeltro, in programma il 19 giugno del prossimo anno. Com’è noto, infatti, questa diocesi abbraccia il territorio della Repubblica del Titano, ma si estende anche in alcuni territorio della Romagna. Ragion per cui l’appuntamento può essere inquadrato sia nella categoria dei viaggi all’estero, sia in quella delle visite in Italia. Più in generale, il 2011 sarà l’anno del ritorno in patria di papa Ratzinger, e anche del ritorno in Africa, dopo la prima trionfale accoglienza del marzo 2009. Ma sarà anche l’anno della partecipazione ai grandi eventi, Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid e Congresso Eucaristico internazionale di Ancona, l’uno e l’altro a distanza di poco più di 20 giorni. Ma andiamo per ordine. A cominciare dagli impegni natalizi di carattere extraliturgico, che veri e propri viaggi non sono, ma che per la loro fisionomia assumono una valenza pastorale simbolica molto forte. Domenica 26 dicembre, alle 13, nell’Atrio dell’Aula Paolo VI, Benedetto XVI parteciperà a un pranzo da lui offerto alle persone assistite dalle diverse comunità romane delle Missionarie della Carità, in occasione del 100° anniversario della nascita della Beata Madre Teresa di Calcutta. Mercoledì 5 gennaio, vigilia dell’Epifania, il Papa visiterà alle 17 i bambini ricoverati presso i reparti pediatrici del Policlinico Gemelli e benedirà un centro per la cura dei bimbi con spina bifida, partecipando alla distribuzione di doni ai piccoli degenti.

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CINQUE ANNI INSIEME – I VIDEO DELLA FESTA DEI PAPABOYS PER I 5 ANNI DI ATTIVITA’

ROMA – La festa dei 5 anni dell’Associazione Nazionale dei Papaboys celebrata martedì 14 dicembre a Roma è stata innanzitutto una bella occasione per rivedere tanti amici giovani, delle Istituzioni e compagni di viaggio di questa nostra piccola realtà che, ormai dal 2005, tenta di portare nella società italiana un seme di speranza. La giornata per i ‘giovani del Papa’ è iniziata alle ore 9 con una Celebrazione in Basilica Vaticana presieduta dall’Arcivescovo Emery Kabongo, già segreterio particolare del Servo di Dio Giovanni Paolo II, e poi continuata alle ore 17.30 a Palazzo Grassi a Roma, con una conferenza di presentazione delle attività del 2011 moderata dalla giornalista Antonella Freno con l’intervento di molte istituzioni vicine all’Associazione. Durante la conferenza è arrivato anche l’indirizzo di saluto del Presidente della Repubblica Italiana On. Giorgio Napolitano che ha espresso parole di serena fiducia e speranza in questa nostra realtà. Ecco tramite il canale You Tube dell’Associazione un riassunto della giornata attraverso una sintesi di video pubblicati.

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ENTRA NELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PAPABOYS: RIPARTE IL TESSERAMENTO 2011!

ASSOCIAZIONE NAZIONALE PAPABOYS – Carissimi fratellini e sorelline, riparte in queste ore il tesseramento all’Associazione Nazionale Papaboys per il 2011 con lo slogan per tutto l’anno avvenire che sarà ‘Il seme della Speranza’“I giovani dell’Associazione Nazionale Papaboys accolgono con gioia il messaggio del Vangelo e facendolo proprio nella vicinanza al Santo Padre, sono impegnati nel mondo (pur restando di proprietà di Cristo) nella quotidianità delle proprie parrocchie ed associazioni. I Papaboys sono giovani che vivono, crescono, si formano e si impegnano per apportare al mondo, specialmente nelle categorie più deboli, quella goccia preziosa che altrimenti mancherebbe e con la stessa gioia si fanno testimoni per i loro coetanei alla ricerca del senso della vita”. “Ragazzi del Papa” quindi, ma anche “Messaggeri di Pace” e “Testimoni del Risorto”. Un apostolato giovanile del terzo millennio cristiano
Per iscriverti all’Associazione Nazionale Papaboys
e diventare un nostro Associato (costo annuale di 30 Euro)
puoi seguire questo link:
http://www.papaboys.it/iscrizione/index.asp

NUOVI AMICI IN TUTTO IL MONDO!

Sarai messo in contatto con i nostri responsabili regionali o provinciali in tutta Italia; potrai interagire con loro divenendo amici, e potrete creare ulteriori momenti di incontro e di scambio di esperienze. Qualora non fosse presente nella tua zona una sede provinciale o regionale, pregheremo e lavoreremo insieme per poter rendere concreta questa possibilità! Il nostro obiettivo &graveve; allargare una rete provincia per provincia, in tutte le regioni italiane e tu stesso potrai diventare referente per un gruppo di altri giovani o per un comitato locale o per una provincia intera.

VIAGGI, SPORT, TURISMO & ATTIVITA’ CULTURALI!

Sarà a tua disposizione il nostro servizio turistico “Papaboys Agency” per programmare il tuo soggiorno a Roma e/o in altre regioni e città italiane, con visite guidate, momenti “personalizzati”, accompagnato da altri giovani come te! Contatta il seguente numero: 06/97270529 e comunica il tuo numero di tessera! Inoltre sarai coinvolto in tutti i viaggi e “pellegrinaggi” annuali che l’Associazione organizza per i propri iscritti sia in Italia che all’estero.

LAVORO, VOLONTARIATO & MISSIONE!

Sarai informato sulle attività sociali di evangelizzazione, volontariato e missione che l’Associazione promuove o patrocina in Italia ed all’estero. Potrai fare esperienze di lavoro estivo in Italia ed all’€™estero con l’Accademia Britannica srl (Partner dell’Associazione Nazionale Papaboys) ed anche con gli altri partner dell’Associazione. Diventerai punto di riferimento per altri ragazzi che hanno scelto l’Accademia Vacanze e le proposte di vacanze studio che essa promuove. Hai bisogno di crediti per scuole superiori o università? Potrai partecipare ad esperienze di formazione presso la Sede Nazionale o le Sedi Regionali dell’Associazione Nazionale Papaboys.

PROTAGONISTA ATTIVO & INTERATTIVO!

Sarai iscritto alla nostra newsletter e riceverai informazioni in tempo reale sulle iniziative, le partecipazioni e gli appuntamenti dell’Associazione Nazionale Papaboys. Potrai usufruire, come socio, di tutte le sezioni del nostro sito ufficiale che eventualmente richiedono utente e password. Inoltre, se vorrai organizzare un incontro o evento nel tuo territorio, potrai contare sul patrocinio dell’Associazione e potrai usufruire dell’aiuto del nostro Ufficio Stampa per il coinvolgimento di media ed istituzioni.

Per iscriverti all’Associazione Nazionale Papaboys
e diventare un nostro Associato (costo annuale di 30 Euro)
puoi seguire questo link:
http://www.papaboys.it/iscrizione/index.asp

A cura di
Lorenzo Berrelli
Responsabile Ufficio Tesseramento
ufficio.tesseramento@papaboys.it

 

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LA GMG ARRIVA A MALINDI. I GIOVANI KENIOTI HANNO BISOGNO DI TE PER VENIRE ALLA GIORNATA DI MADRID

MADRID – Ci troviamo a Malindi, località della costa del Kenia. Malindi è una zona prevalentemente turistica, dove risiedono molti italiani, con un grande potenziale economico e umano. L’unica cosa che ne frena lo sviluppo è la mancanza di preparazione della gente. Un collaboratore della GMG pochi giorni fa viaggiò in Africa invitato da Manos Unidas, Organizzazione non governativa per lo sviluppo (ONGS) della Chiesa cattolica, formata da volontari. Approfittò della visita a vari progetti promossi da quest’organizzazione per far conoscere l’incontro mondiale che si terrà a Madrid l’estate prossima. Quando regalò loro una maglietta della GMG e raccontò loro cosa fosse l’avvenimento che si vivrà a Madrid “mostrarono allo stesso tempo emozione e frustrazione, poiché vivono con meno di 2 dollari al giorno”, ci racconta.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3899

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LA CELEBRAZIONE ECUMENICA. IL PAPA: RESTARE FEDELI ALLA PAROLA DI DIO SENZA CEDERE AL CONFORMISMO

IL PAPA NEL REGNO UNITO – A chiudere la seconda giornata del viaggio pontificio nel Regno Unito è stata la celebrazione ecumenica alla Abbazia di Westminster dove il Papa ha implorato nuovamente il dono dell’unità tra i cristiani. “Dobbiamo rendere grazie – ha detto il Pontefice – per i notevoli progressi compiuti verso questo nobile obiettivo tramite gli sforzi di cristiani impegnati di ogni confessione. Nel medesimo tempo, tuttavia, rimaniamo consapevoli che molto ancora rimane da fare. In un mondo segnato da una crescente interdipendenza e solidarietà, siamo sfidati a proclamare con rinnovata convinzione la realtà della nostra riconciliazione e liberazione in Cristo e a proporre la verità del Vangelo come la chiave di un autentico ed integrale sviluppo umano. In una società che è divenuta sempre più indifferente e persino ostile al messaggio cristiano – ha sottolineato – noi tutti siamo ancor più chiamati a dare una gioiosa e convincente testimonianza della speranza che è in noi (cfr 1Pt 3,15), e a presentare il Signore Risorto come la risposta alle più profonde domande e aspirazioni spirituali degli uomini e delle donne del nostro tempo”.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3473

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BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO: CON CUORE APERTO

LONDRA – Per mons. Andrew Faley il motto della visita papale in Inghilterra, “Il cuore parla al cuore”, indica la disponibilità di Benedetto XVI verso chi ha delle riserve nei confronti della religione. Il viaggio avrà un forte impatto ecumenico per l’incontro a Lambeth palace con l’arcivescovo Williams e i vespri celebrati a Westminster abbey. Grazie ai media e a internet, le parole di Benedetto XVI, a differenza di quelle di Giovanni Paolo II nel 1982, saranno disponibili a tutti. Con la beatificazione del card. John Henry Newman la Chiesa cattolica riconosce l’importanza di quella anglicana che allevò Newman e lo accolse per anni. Mons. Andrew Faley, assistente generale e segretario della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, spiega a SIR Europa l’importanza ecumenica della visita di Benedetto XVI. Il motto della visita è “Il cuore parla al cuore”. Che interpretazione ne dà? “Questa frase risuonerà a molte persone in modi diversi. Significa che esiste una sintonia tra le diverse tradizioni cristiane e anche tra fedi diverse e che il Santo Padre cercherà di raggiungerle tutte con le sue parole. Ma penso anche che Benedetto XVI voglia dire, con questa frase, che è molto aperto nel suo cuore a parlare a chi è ateo e si oppone alla religione. Il Papa è un ottimo ascoltatore e spero che sperimentarlo in questo modo sarà uno dei frutti che questa visita porterà”. Il Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani ha detto che la visita riveste grande importanza ecumenica. Può spiegare il perché? “Vi saranno due momenti chiave.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3465

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LA PREGHIERA DEI GIOVANI PER ACCOMPAGNARE BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO

ROMA – SOCIAL NETWORK – In vista del viaggio di Papa Benedetto nel Regno Unito dal 16 al 19 settembre 2010 continua l’iniziativa della redazione dei giovani che cura il ‘PapaboysGroup’ di facebook che ha promosso durante l’estate un gruppo che si chiama ‘LA MIA PREGHIERA PER ACCOMPAGNARE PAPA BENEDETTO XVI NEL REGNO UNITO’. La motivazione principale del gruppo è… “Un gruppo via facebook dove si possono inserire preghiere personali per accompagnare il viaggio di Benedetto XVI nel Regno Unito dal 16 al 19 settembre 2010!”. Nel gruppo sono presenti circa 500 preghiere scritte da giovani i quali hanno superato le 1.000 unità di presenza.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3458

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