Archivi tag: violenze

LIBERATO IN PAKISTAN ARIF MASIH, ACCUSATO DI BLASFEMIA. SABATO SCORSO ATTACCHI CONTRO I CRISTIANI

ESTERI (PAKISTAN) – Una “comunità terrorizzata” dalle ultime violenze alle quali è stata sottoposta: queste le testimonianze pervenute all’Agenzia Fides da chi ha vissuto direttamente gli avvenimenti degli ultimi due giorni a Gujranwala, nella regione pakistana del Punjab, dove la chiesa della United Pentecostal Church è stata assaltata da una folla di estremisti islamici che ha impedito la celebrazione della Domenica delle Palme. L’innesco della violenza risale a sabato scorso, quando nel vicino villaggio cristiano di Khorarki un uomo, Mushtag Gill, ha litigato con alcuni musulmani che avevano ingiustamente accusato suo figlio Farrhuk di blasfemia. Padre e figlio sono stati tratti in arresto e per la loro liberazione si è esposto Eric Issac, il pastore della chiesa assaltata ieri, che è riuscito a fuggire per un pelo.

continua su:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4781

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

WAEL FAROUQ, MUSULMANO: LA CHIESA È PARTE DEL NOSTRO POPOLO

INTERVISTA – I gruppi estremisti hanno dichiarato di essere pronti a colpire nuovamente i copti. E ovunque nel mondo, dove ci sono comunità copte, l’allerta questa volta è massima, Egitto compreso. Ma a fare più scalpore sono le dichiarazione del grande imam di Al Azhar, Ahmed Al Tayyeb, che ammonisce il Papa invitandolo ad essere più cauto. Teme l’imam, infatti, come ha dichiarato ieri in un’intervista al Corriere, «che le parole di Benedetto XVI possano creare una reazione politica negativa nell’Oriente in generale, e in Egitto in particolare». Un’intervista che arriva a distanza di tre giorni come una precisazione alle parole ancor più severe dell’imam, pronunciate in risposta all’Angelus di Benedetto XVI del 2 gennaio. Davanti a questa strategia di violenze che ha di mira i cristiani – aveva detto Benedetto XVI all’Angelus -, e ha conseguenze su tutta la popolazione, prego per le vittime e i familiari, e incoraggio le comunità ecclesiali a perseverare nella fede e nella testimonianza di non violenza che ci viene dal Vangelo. Penso anche ai numerosi operatori pastorali uccisi nel 2010 in varie parti del mondo…». Quella del Papa è «un’ingerenza, un intervento inaccettabile negli affari dell’Egitto». «La sua – così aveva replicato l’imam – è una visione sbilanciata su musulmani e cristiani che rischiano di essere uccisi in tutto il mondo. Perché non ha chiesto la protezione dei musulmani quando erano massacrati in Iraq?». Parole che hanno suscitato sorpresa negli ambienti vaticani, se si pensa che il messaggio del Papa era tutto improntato al diritto alla libertà religiosa e alla preghiera per i fratelli cristiani. Wael Farouq, professore all’Università americana del Cairo, condivide in pieno l’appello del Santo Padre alla libertà religiosa.

Com’è la situazione al momento in Egitto, dopo i momenti di tensione dei giorni scorsi?

«Adesso le cose cominciano ad andare meglio. Grazie a Dio negli ultimi giorni migliaia di cristiani e di musulmani sono scesi in strada per condannare e rifiutare quanto successo la notte di capodanno ad Alessandria d’Egitto. È un importante segnale di speranza».

Di chi sono secondo lei le maggiori responsabilità?

«Il maggior responsabile di quanto successo ad Alessandria e di quanto sta succedendo in Egitto è il governo egiziano. I cristiani sono scesi per strada a urlare la loro rabbia contro il governo, non contro gli islamici. I cristiani sono arrabbiati perché il governo, la burocrazia del governo egiziano, non li protegge; perché le loro richieste non vengono accettate. Non c’è rabbia verso gli islamici da parte dei cristiani».

Non ritiene dunque che ci sia una sorta di strategia internazionale per attaccare i cristiani che vivono nei paesi a maggioranza islamica?

«Io non posso parlare di quanto accade in altri paesi, posso parlare solo di quanto succede in Egitto. Quello che io posso dire, e confermo ogni parola di quanto dico, è che la maggioranza dei musulmani egiziani non sanno neanche immaginare un Egitto senza i cristiani. Se andate a guardare su Internet, ad esempio su Facebook, vedrete che esiste un movimento con migliaia di aderenti musulmani che dichiarano la loro solidarietà e il loro affetto nei confronti dei cristiani. Questi musulmani hanno dichiarato di essere pronti a difendere con i loro corpi le chiese cristiane in Egitto».

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4141

Lascia un commento

Archiviato in CHIESA IN AFRICA, NEWS & INFO

“LA LIBERTÀ RELIGIOSA, VIA PER LA PACE”: E’ IL TEMA SCELTO DA BENEDETTO XVI PER LA PROSSIMA GIORNATA

CITTA’ DEL VATICANO – E’ “Libertà religiosa, via per la pace” il tema scelto da Benedetto XVI per la celebrazione della Giornata mondiale per la pace del 2011. La giornata – che si celebra dal 1968 il primo giorno di ogni anno – porrà dunque l’accento sul tema della libertà religiosa. “Ciò – commenta un comunicato della Sala Stampa della Santa Sede – mentre nel mondo si registrano diverse forme di limitazione o negazione della libertà religiosa, di discriminazione e marginalizzazione basate sulla religione, fino alla persecuzione e alla violenza contro le minoranze. La libertà religiosa, essendo radicata nella stessa dignità dell’uomo, ed orientata alla ricerca della ‘immutabile verità’, si presenta come la ‘libertà delle libertà’. La libertà religiosa è quindi autenticamente tale quando è coerente alla ricerca della verità e alla verità dell’uomo.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3340

Lascia un commento

Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO, SI ALLA VITA

IN ATTO UN PROGETTO DELLA CUSTODIA FRANCESCANA PER SOSTENERE I CRISTIANI DI GAZA.

GERUSALEMME – Una piccola minoranza di circa 2.500 cristiani vive attualmente nella Striscia di Gaza. Al momento la striscia conta una popolazione totale di circa 1,5 milioni di abitanti. Il lungo e persistente conflitto israeliano-palestinese grava pesantemente sugli abitanti per diverse ragioni,quali l ‘assunzione del potere da parte di Hamas, l’ operazione “piombo fuso” (Cast lead) condotta da Israele dall’inizio del 2009 con oltre 1.300 morti, gli innumerevoli feriti e le distruzioni materiali dell’importo di miliardi e il blocco dei prodotti di prima necessità.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3240

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

L’URLO ALTO CONTRO LA MAFIA CHE SI ALZA DALLA CAMPANIA. PRESENTI I PAPABOYS.

NAPOLI – Un altro piccolo seme, destinato a germogliare: la XIV edizione della ‘Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie’ organizzata da Libera e Avviso Pubblico che ha come tema “L’etica libera la bellezza. Riscattare la bellezza, liberarsi dalle mafie”. La giornata “intendeva ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova in nome di quelle vittime l’impegno di contrasto alla criminalità organizzata” – affermano i promotori della manifestazione che lo scorso anno ha visto radunate a Bari centomila persone ed altrettante, forse di più, quast’anno in Campania.

“Siamo venuti a Napoli – ha dichiarato don Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera – per valorizzare il positivo. Dimostrare che c’è un’Italia che non si arrende, che non cede allo scetticismo e alla rassegnazione, che non pensa solo a sopravvivere ma che vuole vivere, che lotta e s’impegna per affermare la libertà e la dignità di tutti”. “In alcuni territori della Campania – sottolinea don Ciotti – la violenza criminale continua a lasciare ragicamente il segno: anche nell’ultimo anno sono stati numerosi ed efferati gli omicidi di camorra, troppe le vittime innocenti. Senza contare i traffici di droga e di rifiuti, lo sfruttamento delle persone attraverso la prostituzione e il lavoro nero, gli affari delle ecomafie, l’usura, le estorsioni. E certamente pesano la corruzione, le collusioni in tanti settori della politica e dell’economia, i silenzi complici o intimoriti di chi non osa o non vuole ribellarsi”. 

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2410

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

COSA POSSIAMO FARE PER GAZA? SE LO CHIEDONO LE ASSOCIAZIONI DEL TAVOLO PER LA PACE

ROMA – A due mesi dallo scoppio dell’ultima guerra a Gaza, il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, la Piattaforma delle Ong per il Medio Oriente e la Tavola della pace hanno realizzato una missione congiunta in Israele e nei Territori Palestinesi Occupati (2-8 marzo 2009) tesa a definire le iniziative da assumere per portare la solidarietà dell’Italia alle vittime di questa tragedia. Questa scheda, che affronta esclusivamente il problema degli aiuti alla popolazione di Gaza, rappresenta una prima sintesi delle conclusioni della missione. Il rapporto completo sarà disponibile nei prossimi giorni. L’operazione militare israeliana “piombo fuso” ha provocato una tragedia umanitaria nella Striscia di Gaza. Oltre un milione e mezzo di persone, metà delle quali con meno di 14 anni, sopravvivono in condizioni inumane, rinchiuse in un territorio che non possono lasciare, in violazione dei più elementari diritti umani.

Soccorrere le vittime di questa tragedia è un dovere della comunità internazionale. Chi ha bisogno di aiuto ha il diritto di essere assistito. Un diritto che viene prima di ogni altra considerazione politica. I soccorsi sono resi difficili dalla continuazione della guerra e dall’assedio che consente solo un passaggio limitatissimo di merci e operatori. Nonostante questo, ecco cosa possiamo fare concretamente per portare aiuto alla popolazione di Gaza.

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2353

Lascia un commento

Archiviato in CHIESA IN ASIA, NEWS & INFO

BENEDETTO XVI VISITA IL CAMPIDOGLIO E INVITA ROMA ALLA SOLIDARIETÀ

ROMA – Roma si riappropri delle sue “radici civili cristiane” se vuole “farsi promotrice di un nuovo umanesimo” che difenda la dignità di ogni uomo, lo aiuti a superare le attuali difficoltà socioeconomiche e contrasti la “povertà spirituale” che si respira negli ambienti più degradati. E’ la consegna ideale che Benedetto XVI lascia alla Città eterna, al termine di una importante mattinata che ha visto il Papa visitare il Campidoglio, sede del Comune capitolino. Il Pontefice – che ha toccato davanti al sindaco Gianni Alemanno e ai suoi collaboratori i temi “caldi” della crisi economica, dell’integrazione e della violenza urbana – ha poi rivolto un saluto alle persone radunatesi sin dal mattino, affacciandosi dal balconcino che dà sulla Piazza. Infine, si è recato per una breve visita al vicino Monastero delle Oblate di Santa Francesca Romana a Tor de’ Specchi. Undici anni dopo l’ultima volta, un Papa ha nuovamente salito quella lieve gibbosità del terreno – 50 metri sul livello del mare – che per secoli ha simboleggiato, specie nel mondo antico, il fulcro civile, religioso e politico di Roma. Il Capitolium, il più piccolo e più importante dei sette Colli romani, ha visto Benedetto XVI seguire le orme di Paolo VI e Giovanni Paolo II che, prima di lui, erano saliti al Campidoglio e avevano preso, nel 1966 e nel 1998, la parola davanti alle autorità cittadine. Anche Benedetto XVI lo ha fatto, verso le 11.30 davanti al Consiglio comunale riunito in seduta straordinaria nell’Aula Giulio Cesare, e le sue parole hanno voluto essere, per esplicita ammissione del Papa, un incoraggiamento agli amministratori capitolini e un voler “condividere le attese e le speranze degli abitanti”, ascoltandone “le preoccupazioni e i problemi”. Ma anche un ribadire che – per continuare ad essere” faro di vita e di libertà, di civiltà morale e di sviluppo sostenibile” – Roma ha bisogno di rifarsi ai “valori perenni” del Vangelo: Nell’era post-moderna Roma deve riappropriarsi della sua anima più profonda, delle sue radici civili e cristiane, se vuole farsi promotrice di un nuovo umanesimo che ponga al centro la questione dell’uomo riconosciuto nella sua piena realtà. L’uomo, svincolato da Dio, resterebbe privo della propria vocazione trascendente. Il cristianesimo è portatore di un luminoso messaggio sulla verità dell’uomo, e la Chiesa, che di tale messaggio è depositaria, è consapevole della propria responsabilità nei confronti della cultura contemporanea.
 

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2343

Lascia un commento

Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO

EMERGENZA ‘VIOLENZA’ IN ITALIA: NON DIAMO TUTTA LA COLPA AGLI IMMIGRATI. GRAVI ESEMPI ‘STATALI’

ROMA – Che possiamo aspettarci da uno stato che manda a morte una sua concittadina? Che possiamo aspettarci dalla ‘cultura di ‘Amici’ e del ‘Grande Fratello’ ? Che possiamo aspettarci dalla promozione catastrofica che è stata fatta da alcuni Giornaloni (i soliti, tanto per cambiare…) e da molte tv. di episodi di bullismo e violenze ai danni di minori? Possiamo pretendere che la generazione di adolescenti che sta crescendo abbia tutti gli ‘ormoni’ a posto, e talvolta anche tutte le rotelle del cervello? Il primo grido d’allarme, prima ancora di incolpare gli immigrati – romeni, albanesi e sud africani del del caso – è di guardarci in casa: meno violenza in tv corrisponderebbe a meno violenza per la strada! Meno violenza in politica e nelle aule che contano, equivarrebbe a meno violenza nei cortei e nelle piazze!

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2258

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

PAPA: IL NATALE ORTODOSSO, LE VIOLENZE DI GAZA, I BAMBINI DALL’INFANZIA NEGATA


CITTA’ DEL VATICANO – All’Angelus dell’Epifania Benedetto XVI fa gli auguri alle comunità ortodosse, ringrazia chi aiuta a costruire la pace fra israeliani e palestinesi e chiede la liberazione delle decine di bambini rapiti nel Congo- Kinshasa. La “disarmante mitezza” del Dio dell’amore e l’ostilità del mondo.

Il Natale delle Chiese orientali (che si festeggia domani); i violenti scontri armati nella Striscia di Gaza; i bambini rapiti in Congo sono alcune delle preoccupazioni espresse dal papa all’Angelus di oggi con i fedeli in piazza san Pietro. Prima di salutare le migliaia di pellegrini nelle diverse lingue, Benedetto XVI ha voluto salutare i fratelli e le sorelle delle Chiese orientali (in particolare quella russa), che seguendo il Calendario Giuliano, celebreranno domani il Santo Natale. La memoria della nascita del Salvatore accenda sempre più nei loro cuori la gioia di essere amati da Dio. Il pontefice è poi ritornato sull’amara situazione della Terra Santa che egli segue “con viva apprensione”. Mentre ribadisco che l’odio e il rifiuto del dialogo non portano che alla guerra – ha detto il papa – vorrei oggi incoraggiare le iniziative e gli sforzi di quanti, avendo a cuore la pace, stanno cercando di aiutare israeliani e palestinesi ad accettare di sedersi attorno ad un tavolo e di parlare. Iddio sostenga l’impegno di questi coraggiosi ‘costruttori di pace’!. Egli ha poi dedicato “un pensiero speciale” ai bambini che sono “sono la ricchezza e la benedizione del mondo”, ma ai quali è spesso negata un’infanzia serena. Il pontefice ha voluto porre l’attenzione soprattutto sulle “decine di bambini e ragazzi che, in questi ultimi mesi, compreso il periodo natalizio, nella Provincia orientale della Repubblica Democratica del Congo, sono stati sequestrati da bande armate, che hanno attaccato i villaggi e causato anche numerose vittime e feriti”.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2074

1 Commento

Archiviato in NEWS & INFO

ASSOCIAZIONE PAPABOYS ADERISCE ALLA MORATORIA INTERNAZIONALE CONTRO LA PEDOFILIA E LA SUA IDEOLOGIA

ROMA – Anche l’Associazione Nazionale Papaboys ha aderito alla ‘Moratoria Internazionale contro la Pedofilia e la sua ideologia’ lanciata dall’Associazione Meter e da Don Fortunato di Noto. L’obiettivo della petizione e’ quello di ”portare la vergogna dei pedofili e delle loro infami scelte davanti all’opinione pubblica di tutto il mondo”. Una moratoria mondiale contro la pedofilia e la sua ideologia. Per denunciare e condannare chi abusa, sfrutta e violenta i bambini. Per additarlo al mondo come un criminale che con i suoi acquisti – o, peggio ancora, i filmati autoprodotti – alimenta un business illegale che non esita a violentare fino a uccidere bambini da pochi giorni a 12 anni d’età acquistati per pochi dollari e “attori” virtuali di filmetti scaricati online al prezzo di centinaia di dollari. Per sbugiardare presunti “pensatori” e lobbies che ritengono la pedofilia una nobile tradizione culturale, mascherando lo squallore del sesso praticato su un bambino innocente. È questa la richiesta lanciata da don Fortunato Di Noto, il sacerdote antipedofilia fondatore di Meter (www.associazionemeter.org), l’associazione a tutela dell’infanzia abbandonata che da anni lotta contro chi sfrutta i piccoli e i deboli.

Per leggere tutto il testo visita : http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1361 

1 Commento

Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS, NEWS & INFO