ROMA – Quindici chilometri a piedi nella notte sui passi di san Paolo a Roma per i Capi, Rover e Scolte delle Guide e Scout d’Europa Cattolici ( F.S.E.) di Roma. Accogliendo l’invito del Santo Padre a ripercorrere i luoghi della fede dell’Apostolo delle genti oltre 250 ragazzi e ragazze, tra i 17 e i 25 anni, faranno il prossimo sabato, 28 febbraio, una scelta controcorrente: scegliere di mettersi in cammino per incontrare con la mente e con il cuore, ma anche con il faticoso procedere dei passi, il grande annunziatore di Cristo a 2000 anni dalla nascita. Sono ovviamente pochi 15 chilometri dinanzi ai 16.500 che san Paolo ha percorso a piedi nei suoi diversi viaggi – così l’esegesi ha quantificato geograficamente le fatiche paoline – ma si pongono come un segno per capire la forza di quella “fede che opera nella carità” che ha spinto l’apostolo da Gerusalemme fino a Roma. Cinque tappe, con altrettante catechesi, aiuteranno i partecipanti al pellegrinaggio a misurarsi con la testimonianza paolina.
L’appuntamento è fuori delle Mura, presso la parrocchia della Natività in via Gallia, alle ore 20:00, per prepararsi a rivivere la stessa emozione di Paolo all’ingresso della capitale dell’impero di cui era cittadino, accompagnato dall’evangelista Luca e da alcuni cristiani della comunità di Roma che gli erano venuti incontro sulla via Appia. La seconda tappa porterà alla chiesa di Santa Prisca all’Aventino, luogo nel quale, secondo la tradizione, avevano la residenza i primi cristiani di Roma di cui si conosca il nome: Aquila e sua moglie Priscilla. La coppia fuggì da Roma al tempo dell’editto di Claudio, quando il nome “cristiano” era già oggetto di discussione, intorno all’anno 49 d.C.; conobbero Paolo a Corinto, prima di accoglierlo nuovamente a Roma, quando fecero ritorno nell’urbe. La sosta sarà un’occasione per riflettere sul “mistero del matrimonio”, testimonianza dell’amore sponsale ed indissolubile che lega Cristo alla sua Chiesa.
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