ROMA – Il Consiglio dei Ministri dell’11 settembre ha approvato un Disegno di legge firmato dal ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, recante “Misure contro la prostituzione”, che, introducendo il reato di prostituzione in luoghi pubblici o aperti al pubblico: dieci anni e più di prigione agli sfruttatori, multe di 500 euro e arresti per le ragazze nelle strade, multe a domicilio per i clienti: èancora poco, ma si intravede almeno un po’ di buona volontà. La prostituzione è una delle condizioni umane e sociali non accettabili. Averla sotto gli occhi mette a disagio. E’ portatrice di degrado alla comunità e dolore alle persone spesso minorenni che subiscono violenze fisiche e morali . E’ una delle questioni da risolvere. Il governo ha iniziato con il giro di vite pesante. Circa la prostituzione minorile e il rimpatrio dei minori stranieri: è punito con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da 15.000 a 150.000 euro chi recluta o induce alla prostituzione minori o chi ne trae profitto; con la reclusione da sei mesi a quattro anni e con la multa da 1.500 a 6.000 euro chi compie atti sessuali con minori in cambio di denaro o altro tipo di utilità; pena aumentata da un terzo alla metà se il minore ha meno di sedici anni, e ridotta da un terzo a due terzi se l’autore dei fatti ne ha meno di diciotto. Sono introdotte nuove norme in materia di rimpatrio di minori stranieri non accompagnati, finalizzato al ricongiungimento del minore alla sua famiglia. È previsto un inasprimento delle pene per contrastare le associazioni per delinquere che inducono, agevolano, favoriscono o sfruttano la prostituzione: reclusione da quattro a otto anni per gli organizzatori, e da due a sei anni per i partecipanti.
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