Carissimi fratellini e sorelline dell’Associazione Nazionale Papaboys e lettori del sitowww.papaboys.it a ciascuno di voi ed ai vostri amici un caro saluto nel Signore ed un ben ritrovati con il servizio informazioni dell’Associazione. Molti di voi hanno chiesto e telefonato presso la Sede Nazionale per chiedere ulteriori possibilità di pernottamento e soggiorno a Roma durante i giorni della Beatificazione del nostro amato Papa Giovanni Paolo II; oltre ad aver soddisfatto tutte le vostre richieste (come nostra consuetudine)abbiamo ulteriormente provveduto a riservare a ciascuno di voi, ed anche eventualmente a vostri amici/cari una serie di possibilità nella città di Roma e dintorni. Ci auguriamo di cuore che il servizio riservato che vi proponiamo, sia di vostro gradimento e possa aiutarvi a vivere intensamente questi giorni di grazia, in totale comfort ed organizzazione.Per rendere più esclusivo e gradevole il Tuo pellegrinaggio a Roma l’Associazione Nazionale Papaboys resterà a Tua disposizione nelle ore in cui ti troverai a Roma. Il numero di telefono per ogni evenienza o informazione è lo06/97270529 oppure 06/97270510 al quale comunicare il Suo numero di tessera, mediante il quale potremo intervenire con rapidità e soluzioni. Nel momento della conferma di prenotazione ti sarà inviato anche il nominativo di un Tuo diretto riferimento con un recapito cellulare.
Ecco le nostre proposte per voi! Alberghi 4 Stelle a Roma! Hotel Shangrilà Corsetti **** (esclusivo) Roma Centro / Eur Cervara Park Hotel **** Strutture entro 50 Km da Roma! Monastero “Convento Benedettino” Strutture Religiose, Alberghi e B&B 3 Stelle a Roma! Nights in Rome Marisa Hotel *** Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore B&B One step from St. Peter B&B Salvator B&B Mr. Gabbo Istituto Religiose Orsoline Per ulteriori Informazioni Sign.ra Janna Chatilova |
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Beatificazione Giovanni Paolo II : posti letto agenzia dei Papaboys
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DOMENICA 16 MAGGIO IN PIAZZA SAN PIETRO CI SAREMO? OVVIO! COME TUTTE LE DOMENICHE DELL’ANNO!
ROMA – La Consulta nazionale delle aggregazioni laicali, organismo che raduna sessantasette associazioni e movimenti ecclesiali italiani, invita quanti appartengono e si riconoscono nel mondo dell’associazionismo cattolico a partecipare a Roma alla recita del Regina Coeli, domenica 16 maggio 2010, in Piazza San Pietro. Vogliamo in questo modo stringerci visibilmente intorno a Benedetto XVI come figli col padre, desiderosi di sostenerlo nel suo impegnativo ministero, esprimendogli affetto e gratitudine per la sua passione per Cristo e per l’umanità intera.
Il 16 maggio a Roma intendiamo consegnare nelle mani di Maria la nostra fedeltà al Santo Padre per il bene della Chiesa, nella quale facciamo esperienza della misericordia, unica risposta adeguata al bisogno di giustizia, che emerge dal cuore di ciascuno in questi momenti. Ci guida l’umile certezza testimoniata dalle parole del Papa: «È nella comunione della Chiesa che incontriamo la persona di Gesù Cristo, egli stesso vittima di ingiustizia e di peccato. Egli porta ancora le ferite del suo ingiusto patire». Con questa consapevolezza invitiamo tutti alla preghiera in Piazza San Pietro, grati al Signore ci ha donato Benedetto XVI come guida nel nostro cammino di fede.
Alcuni media hanno chiesto alla nostra Associazione, tramite l’ufficio stampa, un commento alla manifestazione delle aggregazioni laicali del 16 maggio, e di specificare se anche noi Papaboys abbiamo aderito, visto che non vi è traccia della nostra presenza. Ci sembra quindi ovvio e scontato confermare che anche i nostri giovani saranno presenti in Piazza San Pietro, ma non solo il 16 maggio! Siamo presenti per seguire (più che sostenere) gli insegnamenti di Benedetto XVI in ogni occasione, con rappresentanze dei nostri giovani. Non è un raduno di qualche domenica, ma una costante di vicinanza al Santo Padre che guida i passi della nostra Associazione sin dal giorno dell’Elezione al Soglio Pontificio del Papa. Quindi, anche i Papaboys in piazza, come no? Ci siamo tutte le domeniche 52 volte all’anno!
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A novembre 2009 nelle Filippine la “GMG asiatica” su Parola di Dio ed Eucarestia
Molti ricordano ancora la Giornata mondiale della gioventù che si celebrò a Manila nel 1995: con quello stesso spirito le Filippine si preparano ad ospitare, dal 20 al 27 novembre 2009, la V “Giornata della Gioventù Asiatica” (Asian Youth Day) che riunisce i giovani del continente. Nei giovani asiatici risuona pure l’eco della Gmg di Sydney 2008. Come notano i delegati di Pastorale giovanile di vari Paesi dell’area del Sudest, sono però altrettanti coloro che non hanno potuto prendere parte al grande raduno australiano e che invece potranno respirarne lo spirito all’Asian Youth Day. A organizzare la Giornata, si legge in una nota dell’agenzia Fides, è il coordinamento di Pastorale giovanile in seno alla Federazione delle Conferenze episcopali dell’Asia. Sulla scia del Sinodo dei vescovi, tenutosi in Vaticano nell’ottobre scorso, i presuli dell’Asia hanno inteso continuare la tradizione di un appuntamento giunto ormai alla sua V edizione con questi obiettivi: “Rinnovare la fede dei giovani asiatici, nell’amore alla Parola di Dio e all’Eucarestia; celebrare con modalità specificamente giovanili la Parola e l’Eucarestia nei diversi contesti e culture asiatiche; rendere i giovani agenti di trasformazione nelle diverse Chiese locali in Asia”. La Gmg asiatica, che durerà una settimana, sarà infatti centrata sul tema della Parola di Dio e dell’Eucarestia. Si prevede che parteciperanno alla Giornata delegazioni di 22 Nazioni. I giovani provenienti dai diversi Paesi saranno ospitati in famiglie e parrocchie. Seguiranno catechesi, seminari di gruppo, celebrazioni eucarestiche e della Riconciliazione. Incontri preparatori fra i delegati di Pastorale giovanile delle diverse Conferenze episcopali dell’Asia si svolgeranno a partire da marzo nelle Filippine
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APPELLO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE PAPABOYS
“PRESIDENTE NAPOLITANO, PER CARITA’, FIRMI IL DECRETO LEGGE”.
SIA UN ESEMPIO PER I GIOVANI ITALIANI CHE DIFENDONO LA VITA
Appello dei giovani dell’Associazione Nazionale Papaboys al Presidente della Repubblica Italiana on.Giorgio Napoletano, per convincerlo a firmare il decreto legge che permetterebbe a Eluana Englaro di restare in vita. “A nome dei 15.000 ragazzi e ragazze italiane che rappresenta la nostra Associazione, sono a richiederle di firmare il Decreto Legge per permettere a Eluana Englaro di restare in vita” Ad avanzare la richiesta è il Presidente Nazionale dell’Associazione dei Papaboys Daniele Venturi che dichiara: “Siamo una piccola rappresentanza del popolo della vita italiano che Le chiede, Presidente, di compiere un gesto di responsabilità e di impegno in difesa della vita, gesto che permetterebbe di comprendere a tutti i giovani italiani che il nostro Stato, che amiamo e nel quale siamo fieri di vivere, non è uno Stato che apre le porte alle dolci morti, ma che vuole confermare in maniera forte e determinata l’importanza della vita, e dell’uomo, dal concepimento, alla morte naturale.
“Presidente, in più di una occasione abbiamo espresso la fierezza e l’orgoglio di essere da Lei rappresentati come più alta carica dello Stato, per carità, e per dovere di Uomo onesto, leale, coraggioso quale è, la preghiamo di non permettere la morte di una nostra sorella che le chiede, dal cuore e dal profondo silenzio della sua sofferenza, di restare in vita’”.
Ufficio Stampa
Associazione Nazionale Papaboys
Dr. Giovanni Profeta
ufficiostampa@papaboys.it – www.papaboys.it
VERSO LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ DI MADRID 2011
CITTA’ DEL VATICANO – Il messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) 2009 dovrebbe essere reso noto a breve, ma sono già stati diffusi i temi dei prossimi tre anni, che condurranno alla GMG del 2011 a Madrid. Il nuovo responsabile della sezione Giovani del Pontificio Consiglio per i Laici, il sacerdote francese Eric Jacquinet, ha presentato a ZENIT i prossimi tre temi e lo spirito con cui nella Santa Sede si sta già preparando l’incontro nella capitale spagnola, che avrà luogo dal 16 al 21 agosto 2011. Il tema della prossima GMG, che si celebrerà a Roma e nelle altre diocesi del mondo la Domenica delle Palme 2009, è: “Abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente” (1Tm 4, 10). Quello della Giornata successiva, che si celebrerà anch’essa a livello diocesano la Domenica delle Palme del 2010, sarà : “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?” (Mc 10,17). Il tema della XXVI Giornata Mondiale della Gioventà 2011 sarà invece: “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede” (cfr. Col 2, 7).
Quale dinamica seguono questi tre temi?
Padre Eric Jacquinet: Ciascuno dei temi ha una propria logica. Il primo, per il 2009, parla della speranza. Il Papa invita i giovani a entrare nella vera speranza, la “grande speranza”, che solo Cristo può dare. E questa speranza la riceviamo nella Chiesa. Questo è fondamentale per i giovani, nel contesto attuale di crisi sociale ed economica. In primo luogo perché la gioventù è il tempo della speranza per definizione: è il tempo dei progetti e della formazione iniziale per entrare nella vita. Appartiene inoltre ai giovani cristiani la missione di essere testimoni della speranza di fronte ai loro contemporanei, e infine perché, in ogni epoca, la società ha beneficiato dell’apporto dei giovani. Basta considerare l’impatto dei giovani monaci nell’Europa medievale, o l’opera di San Francesco d’Assisi. Più di recente, il giovane Frédéric Ozanam ha fondato le Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli all’età di vent’anni. Molti giovani hanno partecipato alla vita del nostro mondo. Lo facevano perché avevano una grande speranza. Questa speranza si trova in Cristo, il Dio vivente, come afferma San Paolo, dopo aver fatto l’esperienza della via di Damasco. E fino alla sua morte ne sarà un testimone appassionato. Il tema del 2010 parte dalla domande di un giovane ricco a Gesù: “Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?”. Nel 2010 festeggeremo il 25° anniversario della bella Lettera di Giovanni Paolo II ai giovani (1985), che era il commento a questo incontro del giovane ricco – che in qualche modo rappresenta tutti i giovani – con Gesù. La domanda riguarda l’azione: “Che cosa devo fare?”. Questo tema porterà all’impegno cristiano nel mondo, e l’obiettivo di questo impegno è ottenere la vita eterna. Capiamo così che questo tema è il prolungamento di quello precedente sulla speranza nella vita eterna. Il tema della GMG di Madrid, infine, porta al radicamento nella fede in Cristo. Il Papa esorta regolarmente i giovani a coltivare una fede cristiana che si renda matura, solida. Li esorta a formarsi, per dar conto della speranza che è in loro. Quello che il Papa offre ai giovani cristiani verso Madrid, in tre anni di preparazione, è quindi un vero cammino.
Per leggere tutt il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2086
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“TENETE VIVO LO SPIRITO DELLA GMG”: L’ESORTAZIONE DEL NUNZIO APOSTOLICO AI GIOVANI AUSTRALIANI
SYDNEY – “La Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney è stata un grande momento di grazia. E’ ora molto importante che lo spirito della GMG resti vivo attraverso iniziative appropriate e creative, mirate a promuovere e rinnovare la Pastorale giovanile in Australia”: è quanto ha detto ai giovani australiani S. Ecc. Mons. Giuseppe Lazzarotto, Nunzio Apostolico in Australia, nel suo intervento all’apertura dell’Assemblea Plenaria dei Vescovi australiani, apertasi a Sydney. Il Nunzio ha nuovamente espresso la gratitudine del Santo Padre e l’apprezzamento per l’impegno profuso dalla Chiesa australiana nel preparare, condurre e realizzare un evento di caratura mondiale come la GMG, che ha dato un notevole impulso alla Pastorale giovanile specialmente in tutti i paesi dell’Oceania. Il Nunzio ha ricordato il caloroso benvenuto offerto ai giovani pellegrini giunti dall’estero e l’assistenza offerta loro durante le splendide giornate di Sydney. LA GMG sta già dando frutti: in numerosi paesi del Pacifico (come Australia, Nuova Zelanda, Isole Salomone, Isole Fiji) si susseguono incontri ed eventi per i giovani, mirati a far rivivere ed assimilare nella pastorale quotidiana lo spirito e l’entusiasmo della GMG.
Su questo e su altri temi si confronteranno i Vescovi australiani, riuniti fino al 28 novembre in Assemblea plenaria, presieduta da S. Ecc. Mons. Philip Wilson, Arcivescovo di Adelaide e Presidente della Conferenza Episcopale. Sono presenti all’incontro 44 Vescovi delle 32 diocesi dell’Australia che, divisi in 12 commissioni, parleranno anche dei rapporti con la comunità aborigena, della situazione dell’istruzione cattolica, della vita pastorale, del rapporto tra fede e missione.
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Presentato dal cardinale George Pell un libro sulla GMG di Sydney
“Received the power”, ricevete la forza: il leitmotiv della passata Giornata mondiale della gioventù ora diventa anche un libro. A presentarlo, l’arcivescovo di Sydney, il cardinale George Pell, che ha definito la World Youth Day come un evento che ha cambiato la storia della Chiesa cattolica australiana. La 23.ma edizione della World Youth Day è ripercorsa in 200 pagine per ricordare quei giorni attraverso le parole di Papa Benedetto XVI e le immagini dei giovani insieme al Pontefice. La pubblicazione, curata dall’arcidiocesi di Sydney, sarà possibile ordinarla attraverso il settimanale Catholic Weekly. Sarà presente il tanto lavoro effettuato in quei giorni ed è il segno di entusiasmo verso il futuro, come lo testimoniano le numerose iniziative messe in campo per i giovani cattolici australiani: un ritiro spirituale, un corso per formare nuovi leader e addirittura un musical. Insomma, a quattro mesi dall’evento i frutti si stanno raccogliendo. Ne è convinto anche il cardinale Pell, che afferma: “Sono sicuro che la World Youth Day ha lasciato un’impronta decisiva e lo si vede nei giovani che hanno un nuovo slancio. Un amico, leader spirituale di un’altra religione, mi ha detto che il dono che i giovani hanno raccolto forse non si vede, ma è chiuso dentro il loro cuore. Nessuno si sarebbe aspettato che questo giorno sarebbe arrivato – ha continuato il porporato – la GMG è stata un evento che ha sorpreso chiunque, non solo i fedeli, ma anche i rappresentanti delle altre religioni e gli stessi cittadini di Sydney, cui vanno i nostri ringraziamenti per aver saputo dimostrare la loro amicizia e la loro pazienza. Sono parole di immagine – ha terminato il cardinale Pell – per rivivere quei momenti indimenticabili, ma anche per ricordare che il cammino prosegue”.
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TESTIMONIANZE – LA GMG DI SYDNEY RACCONTATA DA UN PAPABOYS: STEFANO DI GROSSETO
TESTIMONIANZE – Ritorniamo indietro di due mesi e rituffiamoci nella Giornata Mondiale della Gioventu’; è passato poco tempo e forse i media la vorrebbero lasciare nel dimenticatoio. Noi dei Papaboys continueremo invece a più riprese a riviverla, anche con le testimonianze di alcuni dei nostri associati che erano presenti a questa grande festa della gioia della fede.
Oggi vi proponiamo il ricordo di un giovane della provincia di Grosseto, che si chiama Stefano (nella foto insieme ad un religioso), ed è uno dei collaboratori principali della sede Toscana dell’Asocciazione, piccola, giovane, ma vivace realtà che sta crescendo sulla preghiera e sulla volontà. Ecco il ricordo di Stefano.
“Avrete forza dallo Spirito che scenderà su di voi
e mi sarete testimoni fino agli estremi confini della terra”
di Stefano Argyrou
Mi chiamo Stefano, ho diciassette anni e per grazia di Dio sono cristiano, per opere grande peccatore, per vocazione papaboy. Ho avuto la fortuna di partecipare alla giornata mondiale di Colonia e di Sydney. Quello che più colpisce è vedere una Chiesa così unita, tanti giovani provenienti da ogni parte del mondo per vedere un semplice uomo vestito di bianco.La cosa straordinaria è che nemmeno al concerto del più grande musicista della terra si è mai vista una simile affluenza di persone. Ogni individuo costituisce una fonte inesauribile di ricchezza e vere amicizie si sono intrecciate in queste occasioni. Personalmente mi sono preso molto a cuore il tema di questa GMG: la testimonianza e la forza che ci viene data per mezzo dello Spirito. Il Papa ha insistito molto sul fatto di essere testimoni. Cosa significa per me giovane essere testimone?
…. continua su….
SUL SETTIMANALE ‘TEMPI’ BONAIUTI E VIOLANTE COMMENTANO IL DISCORSO DEL PAPA A SYDNEY
ROMA – Curiosa iniziativa del settimanale ‘Tempi’ che chiede a due politici (par condicio applicata: uno del Pd e l’altro del Pdl) un commento sui discorsi tenuti da Papa Benedetto XVI a Sydney durante la XXIII Giornata Mondiale dei Giovani a Sydney. Il discorso del Papa alla Giornata mondiale della Gioventu’ di Sydney ‘vale piu’ di tutti i discorsi politici pronunciati nelle Camere’. Lo sostiene il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti, mentre Luciano Violante dichiara: ‘Non sono cattolico, ma questa di Benedetto XVI, a mio avviso, e’ anche pedagogia civile’. Secondo Bonaiuti, ‘lo sbarco del Papa nel cuore dei giovani vale anche e soprattutto nella politica, perche’ la visione secolare della vita, una visione che non porta a Dio come punto di riferimento’ si presenta come ‘forza neutrale e rispettosa di tutti’ ma invece ‘manca di quell’amore, di quell’umilta’ nell’agire, di quella liberta’ che sole possono portare ad una concezione piu’ responsabile della vita’. Violante si chiede ‘chi sono i Maestri per le generazioni piu’ giovani del mondo contemporaneo? La politica sembra aver rinunciato ad una funzione formativa’, come anche la scuola e la famiglia. ‘Percio’ milioni di ragazze e ragazzi si avviano verso l’eta’ adulta senza aver conosciuto la necessita’ del limite, fondamento di qualunque educazione’, prosegue l’ex presidente della Camera. ‘Senza maestri, tramonta l’idea che non tutto e’ mercato’, conclude Violante.
Riflessioni di Paolo Bonaiuti
C’è stato un discorso nelle scorse settimane che vale più di tutti i discorsi politici pronunciati nelle Camere ed è quello che l’Avvenire ha definito: “Lo sbarco del Papa nel cuore dei giovani”. L’arrivo di Benedetto XVI nel mondo nuovo, nel mondo giovane e dei giovani dell’Australia ha un significato profondo: i ragazzi non vengono visti semplicemente come una massa indistinta di consumatori in un mercato dove già lo scegliere in se stesso, il potere di scelta, diventa il bene; dove la novità viene contrabbandata sempre e comunque come bellezza; dove l’esperienza soggettiva soppianta la verità oggettiva, portandosi dietro i rischi del relativismo, la malattia del secolo appena passato. L’analisi del sommo Pontefice vale anche e soprattutto nella politica, perché la visione secolare della vita, una visione che non porta a Dio come punto di riferimento, in realtà si presenta solo apparentemente come forza neutrale, imparziale, rispettosa di tutti. E invece essa manca di quell’amore, di quell’unità di intenti, di quell’umiltà nell’agire, di quella libertà che sole possono portare ad una concezione più intima, più individuale e quindi più responsabile della vita, della società, della politica stessa. Il messaggio di Papa Benedetto XVI sotto questo aspetto è molto chiaro: «Dio non è irrilevante nella vita pubblica». È un messaggio che induce a riflettere anche sugli scandali degli ultimi tempi, sul livello sempre più acceso del dibattito, sul rischio continuo che gli avversari preferiscano vedersi come nemici e soprattutto che prosegua la demonizzazione di chi la pensa in maniera diversa dagli altri.
Le parole del Papa arrivano anche a definire, a tracciare la rotta di un preciso impegno. Quando ai giovani dice che «la vita non è governata dalla sorte e non è casuale, la vostra personale esistenza è stata voluta da Dio», il Papa mette l’accento sul rischio che si presenta in questi tempi di crisi economica e finanziaria, di rialzi indiscriminati delle materie prime e del petrolio, sul rischio che si diffonda una generale avidità e di uno sfruttamento egoistico di questa situazione da parte di alcuni individui spregiudicati o di alcuni governi senza principio. Ecco perché il monito del Papa, anche se rivolto specificatamente ai giovani, si indirizza al futuro e quindi all’agire nella vita politica.
Riflessioni di Luciano Violante
Chi sono i Maestri per le generazioni più giovani del mondo contemporaneo? La politica, non solo quella italiana, sembra aver rinunciato deliberatamente ad una funzione formativa. In molte famiglie i genitori trovano più comodo dire tanti SÌ deresponsabilizzanti piuttosto che i pochi NO necessari. Nella scuola chi si sforza di educare si imbatte nella frustrazione di comunicare valori derisi nella società. I giovani, e sono tanti, che vivono degnamente sembrano pellegrini in patria, quasi condannati a vivere nella periferia del reale. Il mondo degli adulti, a partire dai mezzi di comunicazione, si muove più per gerarchie di interessi che per gerarchie di valori. Perciò milioni di ragazze e ragazzi si avviano verso l’età adulta senza aver conosciuto la necessità del limite, fondamento di qualunque educazione. Nessuno spiega loro che è proprio la consapevolezza del limite che dà un senso alla vita e permette che la vita abbia un senso. In un mondo che ha posto lo scambio al centro della vita, rischia di valere solo ciò che si può comprare o vendere. Senza maestri, tramonta l’idea che non tutto è mercato; che ci devono essere valori e comportamenti che non si comprano e non si vendono. Di questo vuoto ha parlato il Papa da Sydney; non solo ai giovani di tutto il mondo, ma ha anche agli adulti.
I giovani non possono vivere con responsabilità e libertà senza una pedagogia della dignità umana. Gli adulti devono sentirsi richiamati ai loro doveri educativi perché le parole di Sydney rammentano la responsabilità del rapporto tra le generazioni. Non sono cattolico, e mi scuso se entro in campi non miei: questa di Benedetto XVI, a mio avviso, è anche pedagogia civile, preoccupata non solo della presenza dei valori cristiani nella vita quotidiana, ma anche del futuro stesso dell’umanità. Una settimana dopo il discorso di Sydney, Barack Obama ha parlato, di fronte alla Porta di Brandeburgo, dei nuovi muri che bisogna abbattere per costruire un mondo più giusto. Lo ascoltava una folla di giovani entusiasti.
Le uniche due personalità del mondo contemporaneo che riescono a parlare ai giovani con un linguaggio universale, capace di scuotere gli animi, sono un rigoroso teologo tedesco di 81 anni, capo della Chiesa cattolica, e un senatore nero che compirà 47 anni il prossimo 4 agosto, candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Non sappiamo se Obama vincerà; se vincesse, Benedetto XVI sarebbe forse meno solo nel parlare del bisogno di valori nelle nostre vite.
Fonte: www.papaboys.it
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PIU’ DI 1.000 I GIOVANI ON LINE CON ‘PAPABOYS113@LIVE.IT’ , SERVIZIO MESSENGER NO STOP DEI PAPABOYS
ROMA – Tutto ci aspettavamo da questa Gmg di Sydney, ma l’iniziativa che abbiamo creato di aprire un servizio Messenger per gli indecisi ed i ‘lontani’ non pensavamo davvero che avrebbe coinvolto così tanti ragazzi: sono più di mille i ragazzi e le ragazze collegate ‘on line’ sul Messenger dei Papaboys, dopo che abbiamo aperto un indirizzo per tenere informati sulle iniziative della Gmg e per proporre ai ragazzi della rete la loro partecipazione, anche on line, appunto. A dichiararlo è Massimo Manzolillo, delegato regionale dei Papaboys della Campania – che in queste ore di Gmg si sta occupando di coordinare il team composto da 10 volontari che risponde, da dietro ai pc, anche in videoconferenza, alle tante richieste che giungo di essere aggiunti al Live Messenger. Usufruire del servizio e conoscere tanti nuovi amici, oltre che grauito, è semplicissimo: basta aggiungere alla propria lista contatti su Messenger la mail papaboys113@live.it e dall’altra parte del computer un volontario risponderà personalmente. C’è anche la possibilità di effettuare una videoconferenza, ovviamente. Faccia a faccia, per ascoltare problemi, delusioni e dare un consiglio a tutti coloro che ne fanno richiesta.
“Tra le richieste particolari arrivate – confida Manzolillo dei Papaboys – un giovane di 24 anni che ci ha chiesto dove potersi andare a confessare e se conoscevamo un sacerdote nella sua città (Milano ndr), oppure una ragazza di 18 anni di Messina che ci ha chiesto di poter parlare con noi disperata a causa del ragazzo che l’ha lasciata sola e con un figlio in arrivo. Poi tanti che ci chiedono dove sia la festa Gmg più vicina a loro. Stiamo già pensando con la Presidenza nazionale dell’Associazione – ad un primo incontro tra tutti i rgazzi che stiamo conoscendo in queste ore. Vedremo.”
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