Archivi tag: damasco

LIBANO, PER LA PRIMA VOLTA AD ALEPPO GLI UNIVERSITARI SCENDONO IN PIAZZA CONTRO IL REGIME

ESTERI (Beirut, LIBANO) – A gran voce centinaia di studenti universitari, riuniti all’interno dell’ateneo, hanno urlato slogan contro il regime. Questa è la situazione che si è verificata ieri ad Aleppo, la seconda città della Siria, che visto gli studenti protestare a favore della democrazia, una rivolta già avvenuta domenica scorsa a Damasco. La polizia ha, però, placato la contestazione con probabili arresti. Nonostante l’intervento della forza pubblica, qualche migliaio di donne ha bloccato l’autostrada costiera Tartous-Banias, per chiedere la liberazione dei loro uomini che erano stati arrestati. Notizie di 150-200 arresti vengono da Baida, di “decine” da Banias, sempre circondata da carri armati e polizia.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4721

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

RIVOLTE ANCHE IN SIRIA, DA QUATTRO GIORNI MANIFESTAZIONI CON MORTI, FERITI E ARRESTI

ESTERI (Beirut, LIBANO) – La rivolta nordafricana si sposta nel Medio Oriente. Da quattro giorni in Siria si registrano manifestazioni di protesta e scontri con le forze di sicurezza, con un bilancio non ufficiale di almeno cinque morti, centinaia di feriti ed un numero imprecisato di arresti, soprattutto a Deraa, nel sud del Paese, e ad Enkhel, Nawa e Jassem. Nonostante la Siria sia il Paese mediorientale con il più stretto controllo sulla stampa e sulla vita dei cittadini, a dare il “la” alle manifestazioni è stata una pagina Facebook, apparsa il 15 marzo ed intitolata “La rivoluzione siriana contro Bashar al-Assad 2011”. La pagina invitava a manifestare “per una Siria senza tirannia, senza leggi di emergenza né tribunali speciali, senza corruzione né furti, né monopolio delle ricchezze”.

Manifestanti hanno protestato anche a Damasco ed in molte altre città, ma la polizia li ha rapidamente dispersi. Il centro delle contestazioni è Daraa, un centinaio di chilometri a sud di Damasco, dove l’arresto di un gruppo di 15 studenti che avevano scritto sui muri slogan delle rivolte egiziane ha provocato una reazione popolare, sfociata nell’incendio del Palazzo di giustizia. La reazione molto dura delle forze di sicurezza ha causato morti e feriti, tra cui un ragazzino di 11 anni, intossicato dai lacrimogeni. Ieri, ai funerali delle vittime, davanti alla moschea al-Omari erano presenti migliaia di manifestanti, che hanno gridato “Dio, Siria e libertà!” e “Rivoluzione, rivoluzione!”. Alcuni residenti riferiscono che da ieri pomeriggio migliaia di agenti e militari sono schierati “ovunque”, e che “la città è stata divisa in due e la gente non ha il permesso di passare da una parte all’altra”.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4564

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO