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COMPIE CINQUANT’ANNI LA CEP, IL PRIMO COMPUTER MADE IN ITALY. QUANTA ACQUA E’ PASSATA…

TEKNOLOGIE – Alla presidenza del Consiglio c’era Antonio Segni, e Giovanni XXIII dava l’annuncio del prossimo Concilio. Moriva don Luigi Sturzo e il romanzo di Pasolini «Una vita violenta» suscitava aspre polemiche. Dall’altra parte del mondo Fidel Castro era nominato primo ministro del governo provvisorio cubano, mentre il Dalai Lama fuggiva dal Tibet all’India e – negli Stati Uniti – veniva commercializzata la prima Barbie. Era il 1959 e a Pisa tirava un’aria un po’ diversa. L’Università lavorava alla realizzazione del primo computer interamente italiano. Così, nel 2009, compie 50 anni la Cep, calcolatrice elettronica pisana. La ricorrenza è stata fissata a metà fra la nascita del primo prototipo, nel 1957, e l’inaugurazione vera e propria del calcolatore, nel 1961, alla presenza del Presidente Gronchi. Il Cnr ha festeggiato la ricorrenza con due giorni di incontri e conferenze.

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http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2715

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DROGHE VIRTUALI SEMPRE PIÙ DIFFUSE TRA I GIOVANI, L’ALLARME DEL CNR

ROMA – Per pochi euro è possibile scaricare dei file audio-video che garantiscono uno ‘sballo’ paragonabile a quello degli stupefacenti sintetici. Allarme droghe virtuali dai ricercatori del Cnr. Esiste un file, comemrcializzato per pochi euro su Internet, che garantisce uno ‘sballo’ virtuale paragonabile a quello dell’ecstasy e delle droghe sintetiche. Con questa droga virtuale, secondo quanto promettono numerosi siti che commercializzano questi file, gli adolescenti possono infatti drogarsi virtualmente, sparandosi nelle orecchie, per ore e ore, suoni particolari alla ricerca di effetti psichedelici. “A provocare il ‘trip’ – riferiscono gli esperti del Cnr – sarebbero onde sonore on line, che si basano sull’effetto binaurale dei suoni, che stimola il cervello su frequenze bassissime, tra i 3 e i 30 Hertz (i cosiddetti infrasuoni), innescando le più diverse reazioni e sollecitando l’attività cerebrale in maniera anomala”. Per sballarsi on line basterebbe quindi collegarsi a internet e scaricare file dai nomi decisamente espliciti come cocaina, ecstasy, peyote, marijuana.

Ma cosa succede dopo?

Le dinamiche commerciali sono simili a quelle del mercato tradizionale degli allucinogeni: si comincia con file offerti gratuitamente, per passare poi alla ‘somministrazione’ a pagamento, con pratiche guide all’uso, tipo “Come far funzionare una dose al 100%”. A questo nuovo e inquietante fenomeno si stanno interessando, oltre alla Guardia di Finanza, alcuni ricercatori dell’ Isn-Cnr di Catanzaro, che da anni studiano gli effetti del suono e le modalità con cui potenziano l’effetto di alcune droghe sintetiche. Dunque, ai giovani che rischiano di cadere nel giro delle droghe in rete, Iannone consiglia “prudenza”. “Non esagerare in allarmismi, ma – avverte – neppure archiviare incautamente il fenomeno come una ‘bufala’. D’altra parte, questi file esistono e la gente li vende e li compra e l’esperienza dice che un mercato non si forma se i fruitori del prodotto non hanno alcun vantaggio”.

Fonte: www.papaboys.it

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CNR: PER I GIOVANI LA SCIENZA E’ BELLA E INUTILE. CONSIDERAZIONI SU UNA INCHIESTA

GIOVANI & SCIENZA – Da un’indagine dell’Irpps-Cnr emerge che il principale canale di informazione scientifica dei giovani resta la scuola, seguito da internet e tv. La ricerca appassiona i ragazzi, che però non credono serva a risolvere tutti i problemi né che sia una professione di prestigio. Gli scienziati ai loro occhi sono appassionati ma poco consideratiNon hanno fiducia nell’uso delle tecnologie per risolvere i problemi ambientali, ma sono ottimisti sugli sviluppi della robotica. Ritengono che le decisioni sull’applicazione delle conquiste della ricerca spettino in primo luogo agli scienziati. Giudicano difficile lo studio delle materie scientifiche, lamentano la mancanza di concretezza dei libri di testo e vorrebbero più potere decisionale nelle attività di laboratorio. Ma, soprattutto, considerano la scuola la fonte primaria della loro informazione scientifica e vorrebbero che tale funzione fosse potenziata. E’ questa la fotografia degli studenti delle medie superiori che emerge dall’indagine “Percezione della scienza ed educazione scientifica nelle scuole”, curata da Adriana Valente e Loredana Cerbara dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma. Lo studio ha coinvolto più di 500 ragazzi di Roma e provincia che hanno partecipato all’iniziativa “Scienziati e studenti all’Auditorium”, organizzata dall’Ufficio Stampa del Cnr in collaborazione con Auditorium Parco della Musica di Roma, Eni e Assessorato alle Politiche della Scuola della Provincia di Roma.

Per leggere tutto il contenuto del testo visita : http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1335 

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