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LEGGERE I GIOVANI IN PROFONDITÀ. LO SGUARDO INDIFFERENTE DELLA GENTE A ME INTERESSA NIENTE….

RIFLESSIONE – Non sono un esperto di giovani, sono un insegnante di Lettere in un Istituto superiore statale della provincia di Bergamo, un liceo ad indirizzo sociopsicopedagogico. Qual è l’idea fondamentale che si è formata in me? Che cosa intendo in sintesi esprimere? Un’altra visione dei ragazzi da quella del bullismo, una visione in positivo, all’interno della quale collocare e capire anche quel insieme di avvenimenti e di comportamenti di tanti giovani che vengono etichettati con quella brutta parola. Riassumo alcuni aspetti emergenti dalle parole dei comportamenti stessi, dei ragazzi di questo tempo (tutti hanno avuto 18 anni ma il contesto storico rende sempre diversa una comune esperienza: non ho voluto parlare dell’adolescenza in generale ma di questa generazione, della condizione dell’adolescente in questo nostro tempo). Inizio citando un testo di Galimberti: un libro sui giovani, perché i giovani – anche se non sempre ne sono consci -stanno male.

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http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2965

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E-JUMPING TRA GIOVANI E ISTITUZIONI, PER UNA NUOVA COMUNICAZIONE

Un vento forte d’innovazione percorre la Provincia di Brescia, attraversa il suo territorio e arriva ai suoi cittadini, a cominciare dai più giovani. Lo ha portato il Mobile Experience Lab del Massachusetts Institute of Thecnology (MIT) di Boston, su invito dell’Assessorato provinciale all’Innovazione, che ha messo a disposizione risorse e professionalità per la realizzazione del progetto e-jumping. Da oggi, il modo di comunicare con la Pubblica Amministrazione non sarà più lo stesso e i giovani avranno a disposizione un nuovo strumento elettronico per interagire tra loro e sentirsi un po’ più sicuri. Un anno di lavoro e di studio, all’interno del laboratori del MIT e sul territorio bresciano, ha portato alla realizzazione di e-jumping e della sua prima applicazione concreta ride.link. Tre gli elementi fondamentali dell’iniziativa: un wearable device (un braccialetto hi-tech), il telefono cellulare e una piattaforma di social networking. Sul piatto la creazione di un sistema di relazione e comunicazione tra i giovani che impiega la piattaforma e il cellulare, creando un ponte d’interazione tra il mondo internet e quello mobile utilizzando un braccialetto.

La prima funzionalità sviluppata (ride.link) è legata al tema dell’alcol e degli incidenti stradali: il dispositivo consente ai ragazzi di verificare il proprio tasso alcolico e, in caso di necessità, di inviare un sms per richiedere un passaggio agli amici. Una situazione di “bisogno”, anziché trasformarsi in uno stato di “pericolo”, diviene un’occasione di “gioco”, in cui i ragazzi restano in contatto tra di loro, affermando comportamenti positivi grazie alla semplicità di funzionamento dell’applicazione nonché a sistemi di punteggi e premi. All’interno del braccialetto ci sono un sensore di precisione che rileva il tasso alcolico, un display collegato a un microprocessore e un modulo bluetooth. Soffiando nel braccialetto, si misura il tasso alcolico e, in caso di bisogno, si attiva ride.link, evitando di mettersi alla guida in stato di ebbrezza. Il braccialetto, utilizzando il cellulare, interagisce con la piattaforma ride.link su cui l’utente è registrato e ha già individuato la lista di amici “cui rivolgersi in caso di bisogno”, e gestisce tutte le comunicazioni necessarie per individuare la persona che per vicinanza, affidabilità e disponibilità può offrire un passaggio.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2006

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