CIPRO – C’è bisogno di persone coraggiose, rispettose degli altri e moralmente rette per servire il bene comune. La seconda giornata della visita a Cipro si apre con l’appello del Papa a superare “interessi egoistici” o “pressioni di parte” per “costruire fiducia e solidi vincoli di amicizia fra individui, popoli e nazioni”. Benedetto XVI si rivolge ai politici e ai diplomatici ciprioti – incontrati sabato mattina, 5 giugno, a Nicosia – ma è chiaro il suo intento di parlare alle coscienze di tutti quelli che sono impegnati “a servire il bene degli altri nella società, a livello locale, nazionale e internazionale”. A loro il Pontefice indica in particolare l’esigenza di risolvere le controversie riconoscendo con obiettività “le ingiustizie e le recriminazioni” in vista di “una genuina riconciliazione”. Un richiamo, questo, particolarmente attuale alla luce della situazione di divisione dell’isola, alla quale Benedetto XVI accenna indirettamente quando saluta un gruppo di profughi originari del nord del Paese, presenti al successivo incontro con la comunità cattolica locale. Alla quale il Papa ripropone la strada della “fiducia” per superare incomprensioni e diffidenze, esortandola a lavorare per consolidare l’unità con gli altri cristiani e promuovere il dialogo con le diverse religioni. È questo – spiega – il “fondamento per costruire una pace durevole e un’armonia fra i popoli di diverse religioni, regioni politiche e basi culturali”.
continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3252