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ELEZIONI COMUNALI, IL 15 E IL 16 MAGGIO ALLE URNE ANCHE I CITTADINI COMUNITARI

SOCIETA’ / IMMIGRAZIONE (Italia) – Domenica 15 e lunedì 16 maggio in oltre mille Comuni italiani si voterà per scegliere sindaci e consiglieri comunali. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha fissato gli appuntamenti elettorali e giovedì scorso li ha comunicati al Consiglio dei Ministri. Nei Comuni con oltre 15.000 abitanti, se nessuno dei candidati a sindaco conquisterà al primo turno più del 50% dei voti, ci sarà anche un secondo turno il 29 e 30 maggio, in cui si sfideranno i due candidati più votati. Un appuntamento al quale sono chiamati anche i cittadini comunitari che risiedono regolarmente in quei Comuni.

I romeni, i polacchi e tutti gli altri cittadini di Paesi dell’Unione Europea possono votare alle elezioni comunali e anche essere eletti come consiglieri, ma non possono aspirare alle cariche di sindaco o vicesindaco. Per godere di questo diritto, i cittadini comunitari devono iscriversi in una lista elettorale aggiunta, presentando, entro il prossimo 4 aprile, una domanda indirizzata al sindaco presso l’ufficio elettorale del Comune. Molti Comuni hanno già preparato dei moduli precompilati. Laddove i moduli invece non ci fossero, è sufficiente fare una richiesta su carta semplice, in cui vanno inseriti i propri dati e la dichiarazione che anche in patria si gode del diritto di voto. Gli iscritti alla lista ricevono la tessera elettorale, che sarà valida per tutte le elezioni successive.

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GIOVANI E LAVORO: INIZIATIVE PER INTRAPRENDERE UN COMUNE PERCORSO DI CRESCITA

ROMA – A poco più di un anno dall’avvio del piano per favorire l’’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, i ministri Gelmini, Meloni e Sacconi hanno presentato un primo bilancio sui risultati ottenuti. Sei le linee di azione avviate con uno stanziamento complessivo di 1.082.000.000 euro suddivisi tra ministero del lavoro e delle politiche sociali (486 milioni), ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca (492,5 milioni) e ministro della Gioventù (103,8 milioni). Da sottolineare l’inizio della fase di ristrutturazione del Sistema Informativo Excelsior, al fine di identificare, a cadenza trimestrale, le principali tendenze delle professioni richieste dal mercato del lavoro in ciascuna provincia. Attraverso la partecipazione ai programmi PISA e PIIAC dell’OCSE, inoltre, ha preso il via un monitoraggio delle effettive conoscenze dei giovani italiani.

Centrale il ruolo delle Regioni insieme alle quali sono stati promossi degli accordi per incentivare l’utilizzo del contratto di apprendistato di primo livello e avviato nel contempo il progetto Fixo di Italia Lavoro per quello di terzo livello (o di alta formazione) diretto all’acquisizione di titoli di studio, compresi i dottorati di ricerca. Le iniziative vedono anche il coinvolgimento di istituti tecnici superiori come speciali Scuole di tecnologie al fine di formare “super-tecnici” nelle aree tecnologiche del piano di intervento Industria 2015. Infine, da ricordare le iniziative avviate dal ministro della Gioventù per favorire l’occupazione dei giovani, in particolare la messa a regime del progetto “Campus Mentis“” promosso dal Ministro della Gioventù e dall’Università La Sapienza di Roma che coinvolge i migliori 20.000 neo laureati d’Italia e le principali università pubbliche.

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