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BENEDETTO XVI INCONTRA I RAGAZZINI DELLA LEGA PRO: “IL CALCIO SIA PORTATORE DI AMICIZIA E RISPETTO”

BENEDETTO XVI (Roma) – Il sole ha invaso Piazza San Pietro. Tante piccole porte di calcio. Centoventi ragazzini venuti da ogni parte d’Italia: palloni e valori, gol e sentimenti. “Auspico che il vostro sport sia sempre portatore di valori di amicizia, rispetto e solidarietà”. Quando Benedetto XVI pronuncia queste parole l’udienza ha già doppiato il capo dell’ora abbondante. Fa caldo e il Papa appare affaticato da una giornata in cui, saltellando tra sette lingue, ha coniugato la “lezione” su Sant’Alfonso e sul suo insegnamento morale con i saluti ai vari gruppi arrivati da ogni angolo del globo e con l’attenzione per un tema, il calcio, che non sempre fa capolino in questi incontri.

I ragazzini con la maglietta azzurra mobilitati dalla Lega Pro di Mario Macalli a volte si distraggono, oppure mischiano le loro urla a quelle dei pellegrini polacchi nel momento in cui questi ultimi vengono richiamati in quella sorta di appello che indica al Pontefice i gruppi presenti nella piazza. Ci sono i ragazzi venuti dalla Francia che intonano un bel coro e i musicisti della banda giovanile John Lennon che facendo uno strappo alla regola al loro repertorio intonano “l’Inno alla Gioia” di Beethoven. Ed è una giornata gioiosa, di quelle che “rendono orgoglioso” un presidente sanguigno come Mario Macalli, uomo dai toni spesso forti ma diretto e sincero. Il calcio visto da questa piazza, filtrato fra le colonne incredibilmente allineate da Bernini, in questo posto in cui per forza di cose ti devi sentire al centro di una civiltà (la stessa civiltà che noi quasi quotidianamente maltrattiamo con i nostri comportamenti), ha un altro sapore, un altro valore, un altro spessore. Un altro messaggio che è poi quello stampato sulle magliette: “Giocare con gioia”.

Sfilano davanti al Pontefice donne e uomini con la loro devozione e con i segni di quella devozione: un rosario, una catenina. Il Papa Benedice. Quattro coppie che hanno solo pochi giorni fa consegnato ai registri nuziali la loro promessa, vivono questo giorno come la prosecuzione di quello che confidano sia il più bello della loro vita. I ragazzini delle scuole-calcio della Lega Pro sono allo stesso tempo consapevoli e indifferenti. Consapevoli di avere davanti una figura carica di idealità; indifferenti perché il loro mondo è, per fortuna, ancora semplice essendo rotondo esattamente come una palla, una palla di gommapiuma, a scacchi gialli e blù che rotola e a volte si impenna sfiorando pericolosamente le teste di ignavi passati, di gente in attesa dell’evento. Quando la Papa-mobile bianca si muove circondata dagli uomini della sicurezza, salendo su, sul sagrato di San Pietro, si alzano urla quasi da stadio. Incedono rigidi quattro guardie svizzere nei loro costumi colorati mentre Benedetto XVI prende posto al centro di questa sorta di gazebo che lo ripara dal sole e dalla pioggia. La piazza e piena. Ma in fondo, davanti a lui, intravede le porte di quei dieci campetti improvvisati, avverte la presenza di questi strani ospiti. Diligentemente, prendono posto nelle sedie allineate alla destra del Pontefice. L’aspettano con ansia. Si annoiano quando le letture vengono tradotte nelle altre lingue: segno dell’universalità del messaggio della Chiesa, ciò non toglie che a quel punto qualcuno di loro improvvisi giochi infantili probabilmente sfuggiti alla vista del Papa ma che dal Papa sarebbero stati comunque apprezzati perché il gioco sta ai bambini come la paura per tutto ciò che sfugge all’omologazione sta ai grandi. In quella piazza c’è tutto, c’è Don Bosco e San Francesco di Sales.

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RIPRENDE LA RASSEGNA “TEATRO PER AMORE” CON IL PATROCINIO DELLA DIOCESI DI ASTI

COMMEDIA – La rassegna Teatro per Amore 2009, organizzata dal CineCircolo Don Bosco con il patrocinio della Diocesi di Asti, riprende dopo la pausa del fine settimana del 1mo Maggio, e propone uno spettacolo che vuole essere “un viaggio lungo la strada della memoria”. Sabato 9 maggio, alle ore 21, al Teatro-Cinema Lumiere del Don Bosco (in C.so Dante 188, Asti), la compagnia teatrale La Cioenda porterà in scena la commedia dialettale El Carzà dla Vita, un racconto corale dei percorsi lungo i quali ha camminato la vita quotidiana dei nostri vecchi.

Leggi tutto il testo su: http://www.papaboys.it/teatro/read.asp?id=99 

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SISTEMA PREVENTIVO PER I GIOVANI E DIRITTI UMANI NELLA VISIONE DI DON BOSCO. ARTICOLO DEL RETTORE DEI SALESIANI.

 

 

 

 

 

 

ROMA – Don Bosco non poteva parlare di diritti umani dei bambini e degli adolescenti, perché non esisteva neppure la categoria giuridica; ma Don Bosco è stato un precursore di tanti elementi della visione del bambino e dell’adolescente che oggi viene definita con il linguaggio dei diritti umani. Allo stesso modo don Bosco è stato un precursore di tanti di elementi di quella che oggi viene definitiva educazione alla cittadinanza mondiale responsabile. Pubblichiamo il testo dell’intervento di Don Pascual Chávez Villanueva, Rettore Maggiore dei Salesiani, al Congresso “Sistema Preventivo e Diritti Umani”

Congresso “Sistema Preventivo e Diritti Umani”

Carissimi fratelli e sorelle,
desidero concludere questo Congresso su “Sistema Preventivo e Diritti Umani”, che ci ha visti radunati in questi giorni del 2 al 6 gennaio 2009, innanzitutto con una parola di ringraziamento a tutti voi per la risposta al mio invito, per la partecipazione a tutto il programma, per l’impegno alla buona riuscita. Non è indifferente la data di realizzazione di questo grande evento; esso si è realizzato nel tempo del Santo Natale di Gesù, che segna la nascita della nuova umanità in Cristo, nuovo Adamo, modello e meta di ogni persona umana. Il mistero dell’Incarnazione infatti illumina la nostra comprensione della dignità dell’uomo e motiva il nostro impegno a favore dei diritti umani. Non è neppure indifferente il fatto che questo Congresso avvenga l’inizio di questo anno giubilare in cui celebriamo il 150º anniversario della Fondazione della Congregazione Salesiana. Tale celebrazione dovrà stimolarci ad una rinnovata fedeltà a don Bosco e ai giovani, con lo stesso entusiasmo e convinzione del primo gruppo di Salesiani che il 18 dicembre del 1859 diedero inizio alla Congregazione. Essi si radunarono nella camera di Don Bosco «allo scopo ed in uno spirito di promuovere e conservare lo spirito di vera carità che richiedesi nell’opera degli Oratorii per la gioventù abbandonata e pericolante, la quale in questi calamitosi tempi viene in mille maniere sedotta a danno della società e precipitata nell’empietà ed irreligioni. Piacque pertanto ai medesimi Congregati di erigersi in Società o Congregazione che avendo di mira il vicendevole aiuto per la santificazione propria si proponesse di promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime specialmente delle più bisognose d’istruzione e di educazione…»[1]. Oggi i tempi sono diversi e anche le condizioni in cui ci troviamo a vivere la vocazione salesiana sono mutate; ciò ci domanda una continua riflessione ed una risposta aggiornata di fronte alle nuove sfide. Non sono cambiati invece la missione salesiana e le sue finalità, i destinatari a cui siamo inviati, i criteri della nostra azione, che Don Bosco ci ha lasciato in preziosa eredità. E’ appunto in questa congiuntura di circostanze che abbiamo voluto riflettere su “Sistema Preventivo e Diritti Umani”, allo scopo di offrire ai diritti umani, soprattutto a quelli dei minori, l’apporto arricchente delle motivazioni, delle riflessioni e delle esperienze proprie del Sistema Preventivo e nello stesso tempo di aprire il Sistema Preventivo a questa relativamente recente via di promozione della persona e della sua crescita. Vi presento ora alcuni spunti per continuare il nostro cammino, in vista di scelte strategiche per il futuro.

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2076

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ITALIA – LA CORSA DEI SANTI: UN EVENTO PER L’ANNO PAOLINO A ROMA

ROMA – È stata presentata ieri, 23 ottobre, presso la sala stampa del Campidoglio, sede del Comune di Roma, “La Corsa dei Santi”, manifestazione sportiva, agonistica e amatoriale, promossa dalla Prime Time Promotion. L’evento, che vuole anche offrire una alternativa e una proposta valida per celebrare la solennità dei santi del 1° novembre, sarà accompagnata da una campagna di solidarietà a favore della Fondazione Don Bosco nel Mondo e, in modo particolare, delle Opere “Mamma Margherita” della Repubblica Democratica del Congo.

Alla conferenza, condotta da Eligio Ermeti dell’ufficio stampa della Prime Time Promotion, sono intervenuti il Vice Sindaco di Roma, l’on. Mauro Cutrufo, don Fabio Attard, Consigliere per la Pastorale Giovanile, don Donato Lacedonio, responsabile di ANS, e il sig. Enrico Castrucci, Presidente dell’”Italia Marathon Club”, associazione sportiva, primo partner della manifestazione. Diversi i giornalisti, le autorità militari e gli atleti, dei quali alcuni reduci delle ultimo Olimpiadi di Pechino e che parteciperanno a “La Corsa dei Santi”. L’on Cutrufo, aprendo l’incontro, ha ricordato il suo personale impegno espresso nella legge regionale per gli oratori e ringraziato i salesiani per il loro importante contributo all’opera educatrice dei giovani.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1900

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