Anche nell’ambito del fenomeno migratorio noi missionari/e ci proponiamo una lettura piena di fede e di speranza perché, al di là dei risvolti drammatici che spesso accompagnano le storie dei migranti, i loro volti e le loro vicende portano il sigillo della storia di salvezza e della teologia dei ‘segni dei tempi’. La Chiesa difatti intende affermare la cultura del rispetto, dell’uguaglianza e della valorizzazione delle diversità, capace di vedere i migranti come portatori di valori e di risorse”. E’ quanto scrive la Conferenza degli Istituti Missionari in Italia (CIMI) e la sua Commissione Giustizia, Pace e Integrità del Creato in un documento sul tema “Missionari/e ed Immigrati. Non possiamo tacere”.
Partendo dalla constatazione che “viviamo nell’epoca della più grande mobilità della storia conosciuta. Oltre 214 milioni di migranti internazionali, circa 740 milioni di sfollati, in parte sfollati interni. Ciò significa che una persona su sette nel mondo è un migrante”, il testo presenta una panoramica sull’attuale situazione, europea e italiana, riguardo alle politiche migratorie, toccando alcuni punti nevralgici, come la xenofobia ed il razzismo, i Centri di identificazione ed espulsione, le legislazione, i respingimenti, la tratta, il rispetto dei diritti umani… “La presenza dei migranti in mezzo a noi – è scritto nel testo – ci ricorda che, dal punto di vista biblico, libertà e benessere sono doni e come tali possono essere mantenuti solo se condivisi con chi ne è privo. I fondamenti del rispetto e dell’accoglienza dei migranti sono contenuti, per noi credenti, nella Parola di Dio”.
Tra gli impegni assunti, il testo dichiara la volontà di “imparare a leggere le Migrazioni come ‘ un segno dei tempi’, per la Chiesa e la Società” ascoltando l’invito dei documenti del Magistero; convivide le affermazioni dei Vescovi africani in tema di emigrazione pronunciate durante il Secondo Sinodo per l’Africa dell’ottobre 2009; ribadisce il desiderio di essere “dalla parte degli immigrati” come “scelta degli ultimi”; evidenzia la necessità di agire, mettendo a disposizione personale e strutture per il lavoro con gli immigrati. Infine un invito alla Conferenza Episcopale Italiana perché prepari un documento che “offra gli opportuni orientamenti alle comunità cristiane”.
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EUROPA/ITALIA – Gli Istituti missionari in Italia riaffermano “la cultura del rispetto, dell’uguaglianza e della valorizzazione delle diversità, capace di vedere i migranti come portatori di valori e di risorse”
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IL BIANCO NATALE DEI REGALI E QUELLO ROSSO SANGUE DEI MARTIRI. UNA RIFLESSIONE PER CAPIRE UN SENSO..
QUALE NATALE? – La gioia non può essere piena, sapendo che il Natale è “in rosso” per tanti nostri fratelli. Ai nostri ragazzi e alla nostra gente va detto, che sappiano vivere il Natale con sobrietà e solidarietà, per ragioni di giustizia. – Mentre nel nostro Nord si parla di Natale “in bianco”, di “White Christmas”, approvato anche da autorità che contano, dove i sacrificati sono i soliti immigrati da allontanare, da mettere al margine per la sicurezza dei cittadini. Mentre la Chiesa, nel nome del Papa, chiede a Stati e organismi internazionali di rispettare i loro diritti, di favorire istruzione, lavoro e integrazione per i bambini immigrati e interviene concretamente in loro aiuto negli oratori, nelle varie Caritas, nei gruppi di volontariato. Mentre accade tutto questo, nel mondo il Natale si colora di “rosso”. Non quello dei vari Babbi Natale, che ornano i mercati del consumismo, delle “stelle rosse”, vendute anche a scopo benefico, ma quello del martirio anonimo, nascosto, dimenticato, confinato tra le notizie di poco conto, di tanti nostri fratelli cristiani, che subiscono violenza per la loro Fede e di altri, appartenenti ad altre religioni, che la miseria e la fame “falcidiano” ogni giorno.
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“POPOLI” È LA PRIMA RIVISTA CATTOLICA ITALIANA SU IPAD
“Popoli” è la prima rivista cattolica italiana a sviluppare un’applicazione per iPad, e tra le prime in Europa. Alla rivista cartacea, al rinnovato sito http://www.popoli.info e ai social network Facebook e Twitter, su cui la rivista è presente da pochi mesi, si aggiunge adesso questo nuovo mezzo per raccontare come oggi il Vangelo viene vissuto e annunciato in un mondo che cambia. Date le caratteristiche del dispositivo Apple, la versione iPad di “Popoli” valorizzerà le immagini e si avvarrà dell’autorevolezza dei suoi collaboratori, come i gesuiti Paolo Dall’Oglio (impegnato nel dialogo interreligioso in Siria), il biblista Silvano Fausti, il sociologo Maurizio Ambrosini (tra i massimi esperti italiani di immigrazione) ed il comico Giacomo Poretti (del trio Aldo, Giovanni e Giacomo), che nella sua rubrica rilegge con sguardo ironico i fatti di attualità.
Il nome dell’applicazione è “As Popoli”, poiché verrà presto realizzata una versione per iPad anche della rivista “Aggiornamenti Sociali” che, come “Popoli”, è edita dalla Fondazione Culturale San Fedele di Milano. La realizzazione di “Popoli” su iPad è nata dalla collaborazione con Progetto Rosetta, una start-up che nasce con l’intento di valorizzare il mondo editoriale grazie a nuove forme di comunicazione digitale su dispositivi portatili sempre connessi.
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