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MARCO TARQUINIO NUOVO DIRETTORE DI AVVENIRE. IL SUO PRIMO PROPOSITIVO EDITORIALE

NOVITA’? – Marco Tarquinio, da 82 giorni responsabile ad interim di Avvenire, è il nuovo direttore del quotidiano della Cei. A deciderlo, questa mattina, il consiglio di amministrazione di Avvenire Nei (Nuova editoriale italiana), presieduto dal vescovodi Albano, Marcello Semeraro. Nato il 16 marzo 1958 in Umbria, ha studiato tra Assisi e Perugia, ed è stato capo scout nell’Agesci. Sposato, con due figlie, è giornalista professionista dal 1988. Ha cominciato la sua carriera a La Voce, settimanale cattolico umbro. Tra l’82 e l’ 83 ha partecipato alla commissione ristretta che su incarico della Conferenza episcopale umbra e in particolare dell’allora vescovo di Gubbio, monsignor Ennio Antonelli, “ripensò” quella storica testata, e tra il 1983 e il 1984 ha fatto parte del nucleo redazionale chiamato a realizzarla e rilanciarla. Ha lavorato poi al Corriere dell’Umbria di Perugia, quindi il trasferimento a Roma nell’88, alla redazione de La Gazzetta. Nel 1990 entra al Tempo dove rimane fino al 1994 salendo vari “gradini” della carriera, fino a diventare capo della redazione politica ed editorialista.

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NELL’EPOCA MODERNA DELLA ‘MEDIAFOLLIA’ LA CHIESA NON PERDA DI VISTA LA SUA MISSIONE: GESU’

RIFLESSIONE – Troppo spesso confusi e tirati per tonache e giacche dentro questioni che non riguardano l’aspetto primario della missione della Chiesa – l’annuncio del Regno di Dio – viviamo SPESSO confusamente troppe ore della giornata, lontani dal mistero cardine della nostra storia di uomini che coincide con la ‘Risurezione personale’, che potrebbe spettarci nell’eternità, e che siamo chiamati a VIVERE ANCHE NELL’OGGI DI OGNI GIORNO. Il Regno di Dio non è un concetto astratto o lontano, una passione recondita od un’idea triste che deve portarci a sacrifici di tempo e di emozioni, come molti giovani credono, il Regno di Dio è la gioia di vivere la pienezza di ogni istante che il tempo della storia batte nella nostra individuale e comune eternità della quale stiamo già sorseggiando un calice. Il Regno di Dio è già in anteprima su questa terra oggi, se riusciamo a disinnescare la sudditanza dagli aspetti secolari, vivendo nella vera libertà di figli Suoi.  La Chiesa ci aiuta a fare questo? Tutta la Chiesa? Il Santo PadreI BenedettoXVI anche ieri nel corso dell’udienza generale ha parlato di misericordia divina e braccia aperte per i peccatori (lo siamo tutti, nessuno escluso). Sia chiaro: definirsi ‘peccatori’ significa definirsi ‘uomini’. E’ non scindibile il legame tra l’uomo ed il peccato, eccezione fatta per i casi dove la santità si insinua ed entra con tutta la sua potenza d’Amore. Mi vengono in mente le parole di un Vescovo che durante l’omelia di questo Santo Natale ha detto: ‘In questi anni nei quali sono alla guida della Diocesi una sola persona è venuta da me per chiedermi di parlare di Gesù! Tutti vengono con mille idee e proposte, ma a parlare di Gesù ne è venuta solo una!”. E se la Chiesa dimenticasse davvero di essere “nel mondo”, e si ricordasse di più di “non essere del mondo”?. Facciamo tutti un passo indietro. E torniamo ad abbandonare tutto e seguire il Maestro. E’ Lui il centro della nostra missione di Chiesa, è Lui l’inizio, è Lui il presente, ed è Lui il futuro.  Dino Boffo passerà prima o poi, c’è davvero stato troppo! E con Boffo la storia spazzerà via il sottoscritto scrivente, Feltri, e ciascun essere vivente. Ma ognuno di noi preghi perchè il proprio nome possa essere scritto nel libro della Chiesa di Gesù, quella senza querele, senza molestie, ed anche senza fallimenti, quella Chiesa senza interventismo politico, senza laicisti e cattolici contro, quella Chiesa fondata su Gesù, il Signore, che è Dio stesso che si fa Uomo per l’uomo, e che attraverso il Suo corpo ancora oggi, dopo duemila anni, diventa cibo per la mia anima. E per la mia eternità.

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FUOCHI INCROCIATI TRA AVVENIRE E REPUBBLICA, CHE PUBBLICA UN ‘NECROLOGIO’ DI UMBERTO ECO

ROMA – La ‘querelle’ reale è iniziata con l’inizio dei tempi, probabilmente con la mela mangiata da Adamo ed Eva e con l’inizio della sperimentazione del ‘libero arbitrio’. Poi la venuta di Gesù, duemila anni fa, ha riaperto la possibilità di dialogo, ma la notizia su ‘La Repubblica’ non è uscita, perchè c’era in prima serata il messaggio del Presidente della Repubblica e la campagna stampa del Partito Democratico (già a quei tempi!) e quindi chiaramente il ‘Giornalone’ laicista doveva schierarsi, senno chi lo legge più? ‘Avvenire’ dal canto suo non fa di meglio – a livello di direzione – (ma grazie al Cielo la notizia della venuta di Gesù l’ha diffusa in anteprima su tutti gli altri servitori di questo o quel potere del mondo ndr), ed è costretto (abboccando perfettamente alle provocazioni) a rispondere a tono, scendendo di par suo ad una deriva di ‘mercatino del pesce’ che davvero il quotidiano dei Vescovi Italiani potrebbe risparmiarsi. Ma contenti loro…. scontenti molti cattolici! Premesso tutto cio’, sembra corretto difendere in questa occasione il Direttore Boffo che si è visto attribuire frasi mai pronunciate o scritte, che nell’edizione quotidiana ‘on line’ risponde per le rime ai colleghi. “Scrivo queste righe – parola del direttore Dino Boffo – per raccogliere un’in­credibile sfida, e per rilanciarla a mia vol­ta con stupefatta ma serena coscienza. È sta­to, infatti, scritto che Avvenire avrebbe defini­to «un boia» Beppino Englaro.

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2239 

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NUOVO DIRETTORE DI ‘AVVENIRE’: VIA DINO BOFFO, ARRIVA MAGDI CRISTIANO ALLAM

ROMA – Cambio improvviso alla Direzione di Avvenire: dopo troppi anni cambio al vertice! Via Dino Boffo, arriva Magdi Cristiano Allam! E’ purtroppo solo un sogno, ma tante volte i sogni si avverano. Ma è possibile che il quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana sia così ‘non leggibile’? Il solo sito internet è il più scarso mai visto in Europa per un quotidiano! …. Forse mancano gli spicciolini per renderlo fruibile e di standard moderno. Forse la direzione è troppo impegnata a capire come mai, anche un’infinità di parroci non lo tengono più neanche nei giornali della Chiese. Quasi la stessa storia di Famiglia Cristiana. “E’ vecchio lo stile, logora l’impostazione, e non è più uno strumento di pastorale per la Chiesa – conferma un giovane parroco di Roma – ma non lo scrivere, sennò licenziano me e perseguitano te”. Caro Don, con la nostra Associazione già lo fanno, non ti preoccupare, per quello che riguarda te invece, affidati al Signore.

Tutta l’editoria italiana di rilievo, rinnova continuamente la propria immagine, ed il saper comunicare. Il giornale quotidiano dei Vescovi, che dovrebbe servire a COMUNICARE per eccellenza…. si è incancrenito su Boffo (poco considerato dai media e dalle tv non solo per derive relativistiche dei suddetti) e non sembra avere la voglia di rinnovamento, come ad esempio ha fatto l’Osservatore Romano, che ha saputo, con capacità e competenza, offrire ai suoi lettori, un’offerta, non solo spirituale e di orientamento voluta dall’Editore (la Santa Sede), ma anche puntare su firme nuove e compendi culturali che hanno fatto riconquistare larga credibilità di lettori ed importanti spazi ‘metropolitani’ nei tg e nei media di tutto il mondo.

Ed Avvenire e Boffo invece? Sono scesi alla rissa cultural-politica negli ultimi anni, a tal punto che invece di portare l’annuncio di Gesù, diretto così come dovrebbero possederlo, si sono messi in prima linea ad affrontare tutto cio’ che è ‘deriva laicista’. Non è con il muro contro muro che si evangelizza, è con l’Amore, con la pazienza, con il confronto. Avvenire ed il suo direttore, hanno affrontato qualche tipo di confronto in questi anni? Purtroppo no, pontificano, e basta!Grazie a Dio, di Pontefice ce ne è uno solo per volta, e lo Spirito Santo lo illumina e lo fa parlare chiaro, e semplice; veramente seguiamo le Sue intuizioni ed il Suo magistero, applicando pagina dopo pagina, oppure proviamo ad intepretare e con un po’ di preparazione che dovremmo avere, trasferiamo tutto ad un livello di ragione, senza accettare la diversità e l’opinione?

La linea di Avvenire è vecchia; il suo Direttore pure: arriva Magdi Cristiano Allam (nella foto), testimonianza vivente, che incontrando Cristo, la vita migliora, la ragione pure, la fede aumenta. Invece qui: il quotidiano peggiora, il sito pure, e le copie vanno giù. Basta per cortesia e per carità.

*Presidente
Associazione Nazionale Papaboys

Fonte: www.papaboys.it

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