Archivi tag: stato

SCRITTORI, INTELLETTUALI E ATTIVISTI… IN DUE GIORNI ARRESTATE IN SIRIA OLTRE 1.000 PERSONE

MEDIO ORIENTE (Daraa, SIRIA) – Con oltre 1.000 arresti in due giorni, il regime siriano continua la repressione delle proteste pro democrazia. Secondo la National Organization for Human Rights in Syria, le autorità stanno arrestando soprattutto scrittori, intellettuali e attivisti noti per essere a favore delle riforme, con l’accusa di “macchiare il prestigio dello Stato”. Il reato prevede una condanna a tre anni di carcere. La maggior parte degli arresti sono avvenuti a Daraa, città sud occidentale della Siria centro delle proteste iniziate lo scorso 15 marzo.

La dura repressione del presidente Bashar al-Assad per riprendere il controllo del Paese, sta trasformando le città siriane in campi militari. In meno di due settimane l’esercito ha invaso con migliaia di soldati le città di Daraa, Baida e da ieri ha messo sotto assedio Baniyas. Fonti locali dichiarano che a Daraa, dopo l’invasione dello scorso 26 aprile, l’esercito ha arrestato quasi 500 persone e in questi giorni ha organizzato un mega interrogatorio dentro lo stadio cittadino. Chi riesce a fuggire da Daraa dice che la città è completamente in mano a esercito e polizia, che hanno blindato anche gli ospedali, interrogando feriti e moribondi. Per prendere il controllo di Baniyas, città di 50.000 abitanti a maggioranza sunnita, le autorità del regime stanno armando le milizie alawite fedeli al clan degli Assad residenti nei villaggi limitrofi. Fonti locali affermano che l’esercito ha già il controllo dei quartieri settentrionali e meridionali della città e sta avanzando verso il centro.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4887

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

UNITÀ D’ITALIA, VIAN A ‘LA CIVILTÀ CATTOLICA’: “L’ITALIA SAREBBE IMPENSABILE SENZA IL PAPATO”

UNITÀ D’ITALIA – ‘La Civiltà Cattolica’, rivista fondata nel 1850 dalla Compagnia di Gesù su espressa volontà di Pio IX, ha organizzato, il 16 aprile, nella sua sede di via di Porta Pinciana, una tavola rotonda su “L’Unità d’Italia e i cattolici”. L’incontro si è voluto inserire nel dibattito sul ruolo della Chiesa cattolica nel processo risorgimentale. Argomento d’attualità considerato anche il 150° anniversario dell’Italia unita. Presenti alla conferenza in qualità di relatori, la docente di Storia Contemporanea alla Sapienza Emma Fattorini, il professor Francesco Margiotta Broglio ordinario di Storia e sistemi dei rapporti tra Stato e Chiesa, Lucetta Scaraffia, docente di Storia Contemporanea alla Sapienza e Gian Maria Vian direttore dell’Osservatore Romano e docente di Filologia Patristica alla Sapienza. Moderatore padre Gian Paolo Salvini direttore de La Civiltà Cattolica.

Proprio quest’ultimo, nel discorso introduttivo, si sofferma sul fatto che “le celebrazioni del 150° dello Stato laico sono in sordina rispetto ai festeggiamenti del 1911 e del 1961”. Nei primi infatti “s’inaugurò il Vittoriano, nei secondi, invece, venne fondato un intero quartiere a Torino”. Ma forse ora “c’è meno retorica e più attenzione”, conclude padre Salvini, evidenziando come il “cambio di rotta dei cattolici nel processo unitario è stato nascosto dalla storiografia”. Visione cattolica che non fu “contraria all’Unità d’Italia”, sottolinea Fattorini. “Pio IX non era contro l’Italia ma contro un processo rivoluzionario percepito dal Pontefice come una corrente unitaria: che andava dalla Rivoluzione francese fino ai moti del 1848”, aggiunge la docente. E spiega come “l’Unità non comportò una crisi della religiosità” e come “anche le élites non fossero ostili all’attività pastorale della Chiesa almeno fino all’epoca di Francesco Crispi”.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4765

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

I VESCOVI DELL’ARIZONA CHIEDONO L’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE: “È CONTRARIA AI VALORI EVANGELICI”

ESTERI (Phoenix, Arizona, USA) – I vescovi dello Stato dell’Arizona chiedono l’abolizione della pena di morte, sottolineando che questo tipo di vendetta è “contrario ai valori evangelici”. La dichiarazione dei presuli dell’Arizona è stato rilasciato dopo l’esecuzione di Eric John King, 47 anni, giustiziato ieri mediante iniezione letale nel carcere di Florence, dopo 20 anni di reclusione. King era stato condannato alla pena di morte nel marzo del 1991 per duplice omicidio.

Nel corso di un tentativo di rapina in un negozio di Phoenix, fruttato 73 dollari di bottino, nel 1989 l’uomo uccise a colpi di pistola un impiegato del negozio e una guardia giurata. Dopo l’arresto, King fu giudicato colpevole nel 1990 e condannato a morte il 4 marzo del 1991. Inizialmente la pena prevedeva la camera a gas, ma poi è stato deciso di eseguire un’iniezione letale. Per la prossima settimana in Arizona è in programma l’esecuzione di un altro uomo, Daniel Wayne Cook.

Nel messaggio, che è stato firmato dal Vescovo James Wall di Gallup, dal Vescovo Thomas Olmsted di Phoenix, dal Vescovo ausiliare Eduardo Nevares di Phoenix e dal Vescovo bizantino Gerald Dino dell’eparchia di Van Nuys, i presuli esprimono “compassione per coloro che sono vittime di crimini brutali e per le loro famiglie”, sottolineando che “gli effetti dell’omicidio, in particolare, sono davvero terribili”. I vescovi dell’Arizona ribadiscono la propria opposizione alla pena di morte: “Siamo fermamente convinti che la pena capitale sia una vendetta sanzionata dallo Stato che non è conforme al Vangelo di Gesù Cristo. Quando esistono altri mezzi per far sì che la società sia al sicuro da criminali pericolosi, la pena di morte nega l’intrinseca dignità e santità della vita umana ed è un contributo alla cultura della morte”.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4606

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA

UNITÀ D’ITALIA, IL RUOLO DEI CATTOLICI NEL PROCESSO DI UNIFICAZIONE DEL NOSTRO PAESE

SPECIALE 150 ANNI (Italia) – Fare memoria e guardare al futuro, in spirito di leale collaborazione per la promozione dell’uomo ed il bene del Paese. È il senso della Messa promossa dalla Cei per giovedì prossimo, nell’ambito delle celebrazioni per il 150° dell’Unità d’Italia. La Messa, alle ore 12, sarà presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco nella basilica di Santa Maria degli Angeli. “Un segno importante”, afferma Agostino Giovagnoli, direttore del dipartimento di Scienze storiche all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che RomaSette ha intervistato alla vigilia della ricorrenza. “L’impegno della Chiesa per l’unità del Paese – ha spiegato Giovagnoli – è in atto da anni: pensiamo al pontificato di Giovanni Paolo II e all’azione della Cei, con la Grande preghiera per l’Italia, per contrastare quelle tendenze disgregatrici e secessioniste che la Chiesa avverte con preoccupazione, interpretando le esigenze più vere di tutti gli italiani”.

D -Qual è stato il ruolo della Chiesa e dei cattolici nell’Italia unita?
R – Un ruolo importante, anche se il conflitto Chiesa-Stato ha segnato le origini dello Stato unitario. L’unificazione è un processo di secoli, non è solo quello degli ultimi anni prima dell’unità. Un processo che comprende appieno la formazione che la Chiesa ha esercitato nella costruzione dell’identità italiana, premessa dello Stato unitario.

D – Le radici dell’Italia affondano quindi ad un periodo molto anteriore all’800.
R – Assolutamente. Penso alla creazione dello «spazio italiano», prima ancora dello Stato italiano, e penso al ruolo cruciale del Papa in modo particolare. Nell’800 c’è stato poi chi ha raccolto l’eredità precedente e l’ha portata dentro il processo di unificazione anche politico-istituzionale. Penso al ruolo di figure come Rosmini e Manzoni, che sono stati interpreti di questa eredità e l’hanno trasformata in una delle componenti fondamentali del dibattito risorgimentale.

D – Si è parlato di un’unificazione imposta a tutto il territorio nazionale, che avrebbe poi compromesso l’autonomia di alcune regioni e il loro sviluppo.
R – L’Italia era divisa in Stati, e le esigenze della storia hanno spinto per il superamento di un frazionamento avvertito come anacronistico dai protagonisti del Risorgimento per motivi culturali, economici, di politica internazionale. Il processo di unificazione si è rivelato positivo per la modernizzazione del Paese. Pensiamo a quello che poteva rappresentare un’Italia divisa, con barriere e dogane, con la limitazione nella mobilità dei capitali, delle idee, della manodopera. Le modalità dell’unificazione, poi, si possono discutere.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4517

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

80 ANNI DI RADIO VATICANA: DALLE ONDE AI BIT, QUANDO I PAPI SCONFISSERO LA BABELE DELLE LINGUE

CITTA’ DEL VATICANO – Un microfono aperto per amplificare nel mondo la voce dei Papi, raccontare la vita delle Chiese di ogni angolo del pianeta, difendere la fede cristiana da chi la considera superata o scomoda. Sono 80 anni che generazioni di giornalisti, di tecnici e di altre maestranze si mettono ogni giorno al lavoro alla Radio Vaticana per assolvere a questo preciso servizio. Con Benedetto XVI, sono sette i Pontefici che si sono avvalsi di questo strumento, che il primo fra loro, Pio XI, definì un “poderoso mezzo materiale per la diffusione dell’Idea”, cioè il Vangelo. E ad ogni traguardo raggiunto, ciascun Papa non ha dimenticato di celebrare l’importanza della “sua” Radio.

Ottant’anni di storia mostrano, della Radio Vaticana, un aspetto incontestabile: la più moderna tecnologia non ha mai snaturato la sua anima più antica. Né i pesi della storia hanno reso meno veloci i suoi messaggi. È un principio che vale da quando chi la volle, Pio XI, per primo tracciò nell’etere la traiettoria di un contenuto e di uno stile: la Radio del Papa intende parlare delle cose del cielo a chi sta sulla terra, senza distinzioni. E vuole farlo in quante più lingue possibili, quasi a voler sancire la sconfitta di Babele, dove all’inizio del mondo la diversità di idiomi oscurò la comprensione di Dio, mentre l’accordo col quale oggi lavorano le oltre 40 lingue portate al microfono può aiutare a ritrovare il sentore di quella perduta unità. La grande storia parte con la cronaca di un memorabile pomeriggio. Sono circa le 16.40 e una leggera tramontana serpeggia tra la folla riunita sulla collinetta alle spalle della Basilica di San Pietro, sede della nuova Statio Radiofonica della Città del Vaticano. Guglielmo Marconi – celebrato genio della fisica ma soprattutto principale autore delle portentose macchine che da ore stanno rombando a pieno regime – si avvicina al grande microfono e dice:

“Ho l’altissimo onore di annunziare che fra pochi istanti il Sommo Pontefice Pio XI inaugurerà la stazione radio dello Stato della Città del Vaticano. Le onde elettriche trasporteranno in tutto il mondo, attraverso gli spazi, la sua parola di pace e di benedizione. Per circa 20 secoli, il Pontefice Romano ha fatto sentire la parola del suo divino magistero nel mondo, ma questa è la prima volta che la sua viva voce può essere percepita simultaneamente su tutta la superficie della terra…”

Gli sguardi sono ora tutti su Pio XI. Questi si alza dalla poltrona rossa, guadagna il tozzo microfono lasciato libero da Marconi e comincia a parlare. Sono le 16,49 e mezzo mondo – da New York a Melbourne – sta ascoltando in simultanea. È il “miracolo” del primo Papa che conquista la dimensione dello spazio-tempo: “…Ci rivolgiamo primieramente a tutte le cose e a tutti gli uomini, loro dicendo, qui e in seguito, con le parole stesse della Sacra Scrittura: ‘Udite, o cieli, quello che sto per dire, ascolti la terra le parole della mia bocca. Udite, o genti tutte, tendete l’orecchio, o voi tutti che abitate il globo, uniti in un medesimo intento, il ricco e il povero. Udite, o isole, ed ascoltate, o popoli lontani’”.

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4322

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

PROVA DI FELICITÀ. LETTERA DA ALESSANDRIA: “NON HO PAURA E ANNUNCERÒ LA MIA GIOIA AL MONDO”

ALESSANDRIA D’EGITTO – E’ senza dubbio una notte dalla straordinaria bellezza quella che conclude l’anno e avvia un anno nuovo. Un nuovo inizio in cui si spera nel bene e si hanno infinite aspettative. Si spera che si realizzi quel che non si è realizzato in passato. Provi la gioia dei sorrisi di chi incontri e ti saluta dicendo “Che ogni anno tu stia bene” oppure “buon anno”. Tutti condividono questo splendore oppure si trascorre la notte in attesa che passi da casa Babbo Natale e porti dei bei doni. Invece l’eco di quella esplosione e lo spargimento di sangue in ogni dove, la sirena delle autoambulanze che infrangeva la quiete della serata che doveva essere ricolma di gioia. Dopo alcuni istanti veniamo a sapere che cosa era accaduto a coloro che si erano recati a pregare per celebrare l’anno nuovo. Mille domande hanno affollato la mente. Perché quel luogo? Chi è stato? Perché oggi? Che cosa posso fare? Sono un uomo che lotta con una realtà che è cambiata di 180 gradi e sente tutta la propria limitatezza. Cercai di uscire dallo stato di stupore che mi aveva colto quando mi raggiunse la notizia dello scoppio di una bomba davanti a una chiesa della mia città nella notte di Capodanno. I numeri si accavallavano, ma tutto collideva.

Il numero dei morti continuava a salire, come pure quello dei feriti. Iniziai a girare tutti i canali televisivi, a seguire le notizie che gli amici facevano girare per internet. Tutti concordavano sul fatto che “non potevano credere” a quel che era accaduto all’improvviso e che aveva trasformato i festeggiamenti e rallegramenti per il nuovo anno in rallegramenti perché si era scampati al luogo e all’attentato. Domande e risposte si susseguivano ininterrottamente sul luogo dell’accaduto, ma di fatto quel che importava era l’evento stesso. Ora so che una persona ha mirato alla gioia perché la comparsa del terrorismo mortale nella notte di Capodanno mira senza dubbio alla gioia dei festeggiamenti per la nascita del Signore, indica che qualcuno ha voluto diffondere, in un luogo in cui era presente quella gioia, la paura che è generata dall’esplosione e dalla vista del sangue. Qualcuno che non vuole che io viva la mia fede che rifiuta la paura, la tristezza e la morte. Per questo motivo ora, proprio ora, gioisco nel Signore. Forse questo tragico evento mi ha fatto male, ma mi oppongo al fatto che possa avere la meglio su di me. Non intaccherà la mia gioia che emana dal Messia “perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore; sia dunque che viviamo o che moriamo, noi siamo del Signore” (Romani, 14,8).

continua su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=4156

Lascia un commento

Archiviato in GESU', TU SEI RE!, NEWS & INFO, SI ALLA VITA

IL SINODO CHIEDE LIBERTÀ RELIGIOSA PER IL MEDIO ORIENTE. L’INTERVENTO DEL RABBINO ROSEN

SINODO PER IL MEDIO ORIENTE – Il Medio Oriente ha il diritto di sperare: è la voce unanime del Sinodo dei vescovi dedicato alla regione mediorientale, in corso in Vaticano sul tema della “comunione e testimonianza”. Mercoledì mattina, al centro della sesta Congregazione generale svoltasi alla presenza del Papa, anche i temi dell’uguaglianza dei diritti e del rafforzamento dei sistemi di comunicazione. Mercoledì pomeriggio, invece, si è svolto l’atteso intervento del rabbino David Rosen, Invitato speciale, che è stato anche ricevuto in udienza da Benedetto XVI. Nel pomeriggio di ieri, l’intervento di due rappresentanti musulmani.

Noi fedeli della tormentata regione del Medio Oriente abbiamo il diritto di sperare e ci aspettiamo molto da questo Sinodo: lo dicono a gran voce i vescovi, ribadendo che la regione mediorientale alterna pagine cupe a momenti di luce. Se in Libano, infatti, la Chiesa ha un ruolo primordiale e in certi Paesi del Golfo si contano nuove chiese o che Arabia Saudita si incoraggiano gli incontri interreligiosi, è anche vero che dove l’Islam è religione di Stato, la libertà religiosa manca, le leggi sull’immigrazione sono restrittive, i sacerdoti scarseggiano. Come conciliare tutto questo, chiede il Sinodo, con la tolleranza di cui parla il Corano, se manca la libertà di coscienza e i cittadini non sono tutti uguali davanti alla legge? In questo contesto è quindi importante rilanciare anche i sistemi di comunicazione che favoriscono la conoscenza reciproca, dettando l’agenda del pensiero delle persone. Spazio allora alla formazione mass mediatica non solo per i laici, ma anche per i seminaristi, in particolare alla cultura digitale, presente ormai anche nelle diverse nazioni del Medio Oriente. Altro tema forte trattato in Aula: l’evangelizzazione della famiglia, spesso attaccata dalla cultura occidentale che parla di divorzio o di contraccettivi. Il nucleo familiare va quindi recuperato come Chiesa domestica, fulcro della trasmissione della fede.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3602

Lascia un commento

Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO

AFGHANISTAN, RIENTRATE OGGI IN ITALIA LE SALME DEI QUATTRO ALPINI UCCISI SABATO

ROMA – Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è sulla pista dell’aeroporto militare di Ciampino dove è atterrato poco fa il C-130 con a bordo le salme dei quattro alpini uccisi in Afghanistan. Insieme al Capo dello Stato, tra gli altri, il presidente della CAmera, Gianfranco Fini, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, altri esponenti del Governo e del Parlamento. Naturalmente presenti anche i parenti delle vittime, straziati dal dolore e accompagnati da personale dell’Esercito. Sulla pista dello scalo romano anche un picchetto del Settimo reggimento Alpini di Belluno, il reparto dei quattro caduti, ed una rappresentanza di tutte le Forze Armate. A bordo del C-130, le quattro bare avvolte ciascuna in un tricolore: alcuni militari portano su cuscini di velluto rosso i cappelli alpini con la penna dei quattro militari caduti.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3575

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

UNA BELLA INCHIESTA DI “AVVENIRE” SU MINORI E GIOCO D’AZZARDO, IL BRIVIDO DIVENTA ALLARME

MILANO – Riproponiamo una bella ed approfondita inchiesta del quotidiano dei Vescovi ‘Avvenire’ sul rapporto tra ‘minori’ e ‘gioco d’azzardo’. Un percorso statistico e di dati purtroppo certi, che fanno luce, uno squarcio di luce, su uno dei più gravi fenomeni che stanno spazzando via il cuore e la mente di tanti giovani, appunto il ‘gioco d’azzardo’. Iniziamo con il riproporvi il servizio a firma di Luigi Ballerini, che evidenzia anche che in questa infernale bolgia dell’azzardo, vanno persi anche il valore del denaro ed il suo legame col lavoro. Cerchiamo di scoprire qualcosa di più!

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3408

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

IL PAPA ALL’ANGELUS: “LA VITA NON DIPENDE DAGLI AVERI”. VIA DAL MONDO LE MINE A GRAPPOLO!

CASTELGANDOLFO – “La vita dell’uomo non dipende dai suoi averi”, chi è saggio accumuli “ciò che non si corrompe” col tempo: è l’esortazione lanciata da Benedetto XVI, oggi, all’Angelus a Castel Gandolfo, commentando il Vangelo di questa domenica. “I beni terreni – ha sottolineato – non sono lo scopo, ma un mezzo nella via verso l’eternità. Apriamo allora i nostri cuori alle necessità dei fratelli, diventando ricchi davanti Dio”. Dopo la preghiera mariana, il Papa ha espresso la sua grande soddisfazione per l’entrata in vigore, oggi, della Convenzione sul bando delle munizioni a grappolo, invitando tutti gli Stati ad aderirvi. “La vita quotidiana ci insegna che tutto passa in questo mondo”: il Papa parte da questa considerazione concreta per svolgere la sua riflessione. Guarda ai santi di cui fa memoria la Chiesa in questi giorni e alla loro radicale scelta di seguire Gesù senza compromessi: sant’Ignazio di Loyola, che “si convertì leggendo la vita di Gesù e dei Santi durante una lunga degenza causata da una ferita subita in battaglia”. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, che “ebbe la consapevolezza che Dio vuole tutti santi, ciascuno secondo il proprio stato”.

continua su:http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=3371

Lascia un commento

Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO

LA STORICA VISITA DI GIOVANNI PAOLO II AL PARLAMENTO ITALIANO DEL 14 NOVEMBRE 2002 RICORDATA OGGI

ROMA – La Camera dei deputati italiana ha voluto celebrare ieri il settimo anniversario della storica visita di Giovanni Paolo II al parlamento del Paese, avvenuta il 14 novembre 2002. Su invito del presidente della Camera, Gianfranco Fini – con il quale si è anche intrattenuto a colloquio privato per mezz’ora – il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha offerto un ricordo di quella giornata, toccando molti dei temi sociali ed etici allora affrontati da Papa Wojtyla: dalla difesa della vita alla libertà di istruzione, dalla tutela della famiglia al principio della laicità dello Stato. “Testimone nella sofferenza, amante della verità, educatore dei giovani”, ma soprattutto “un uomo di preghiera”, perché ogni gesto col quale ha guidato la Chiesa per oltre 25 anni scaturiva da un intimo rapporto con Dio. Il cardinale Tarcisio Bertone ha ricordato così Giovanni Paolo II, e di ognuno dei tratti messi in risalto ha offerto un ricordo ai parlamentari italiani, che ieri sera si sono dati appuntamento nella Sala della Lupa per commemorare il primo intervento della storia di un Pontefice nell’Aula di Montecitorio. Quei “lenti passi” con i quali il 14 novembre del 2002 Giovanni Paolo II raggiunse lo scranno più alto della Camera hanno offerto al segretario di Stato il primo spunto per ribadire il principio per cui, secondo le parole di Papa Wojtyla, “le leggi dello Stato” non devono ledere “in nessun modo il diritto alla vita”, ma piuttosto tutelarla, sia che la vita “sia embrionale o morente”. Quindi, parlando del rapporto tra Chiesa e istituzioni civili, il cardinale Bertone ha sottolineato il rischio di deriva di una democrazia quando essa si allei con il relativismo etico. Un concetto col quale, sette anni fa, Giovanni Paolo II suscitò un apprezzamento corale: “Infatti, se non esiste nessuna verità ultima che guidi e orienti l’azione politica, annotavo in un’altra Lettera enciclica, la Centesimus annus, ‘le idee e le convinzioni possono essere facilmente strumentalizzate per fini di potere. Una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia’”.

continua su

http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2967

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

IL PRESIDENTE NAPOLITANO: TRA ITALIA E SANTA SEDE COLLABORAZIONE ‘FECONDA’.

ROMA – “Sono certo che il fruttuoso dialogo esistente tra le istituzioni italiane e la Chiesa, ribadito in occasione della visita ufficiale di Sua Santità Benedetto XVI al Quirinale il 4 ottobre scorso, potrà ulteriormente intensificarsi consentendo alla comunità nazionale di affrontare le sfide del XXI secolo forte della condivisione dei principi e dei valori che sono alla base della nostra identità culturale e spirituale”. A riferire il messaggio è la pagina web del quotidiano della Cei ‘Avvenire’. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, lo scrive in un messaggio inviato in occasione del Convegno “Problemi e prospettive dei Patti Lateranensi a 25 anni dalla revisione”, organizzato dalla Fondazione della Camera dei Deputati. “Solo pochi giorni orsono – prosegue il Capo dello Stato – sono stati ricordati gli ottant’anni dalla firma dei Patti Lateranensi, che hanno posto fine ad un’epoca segnata da profonde lacerazioni fra lo Stato italiano e la Chiesa; oggi ricorrono i venticinque anni trascorsi dalla conclusione dell’Accordo di modificazione del Concordato, che ha consentito di consolidare le relazioni e di arricchirle di sempre nuovi contenuti anche a seguito dell’entrata in vigore della Costituzione. È pertanto quanto mai opportuna l’occasione di riflessione offerta dall’importante convegno di studi promosso dalla Fondazione Camera dei Deputati. Dall’insieme degli accordi del 1929 e del 1984 e dei principi enunciati nella Carta Costituzionale, che all’articolo 7 sancisce il principio secondo il quale “Chiesa e Stato sono ciascuno nel proprio ordine indipendenti e sovrani”, si è andata sviluppando una collaborazione feconda fra lo Stato e la Santa Sede.

Tale rapporto, ispirato al rispetto reciproco, si traduce in un’operosa convergenza di sforzi volti al bene comune, nel pieno riconoscimento della dimensione sociale e pubblica del fatto religioso”. Napolitano si dice infine “certo che il fruttuoso dialogo esistente tra le istituzioni italiane e la Chiesa, ribadito in occasione della visita ufficiale di Sua Santità Benedetto XVI al Quirinale il 4 ottobre scorso, potrà
ulteriormente intensificarsi” .

Lascia un commento

Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO

‘ELUANA’ E’ STATA TRASFERITA NELLA CASA DI CURA DI UDINE QUESTA MATTINA, DOVE SARA’ ‘GIUSTIZIATA’

ROMA – Eppure si rischia di introdurre per legge e per stato ‘la pena di morte’ anche in Italia! Quanti mascalzoni veri si meriterebbero di avere sospesa l’alimentazione, ma la legge permette la libertà, stupratori compresi. Ed invece questa giovane sembra proprio che non abbia più diritto a vivere, sembra che la spinta d’amore e di affetto della sua famiglia sia arrivata al capolinea o sia così talmente ingigantita da essere deviata in un vero e proprio omicidio…. purtroppo questa è la fine che si sta cercando di provocare per Eluana. è giunta all’alba alla casa di cura “La Quiete” di Udine. Lo ha riferito oggi un dipendente della struttura sanitaria precisando che l’ambulanza che trasportava la donna è arrivata qualche minuto prima delle 6 del mattino ed è entrata da un ingresso secondario ma senza fornire altri dettagli. Il sindaco di Udine si era impegnato ad ospitare la donna per procedere poi alla sospensione dell’alimentazione forzata. Nella notte, Eluana ha lasciato la casa di cura “Beato Luigi Talamoni” gestista delle suore Misericordine di Lecco, dove era ricoverata da alcuni anni.

Appena appresa la notizia le diverse associazioni che hanno da sempre difeso il diritto alla vita di Eluana si sono date appuntamento davanti alla clinica per una manifestazioni di solidarietà. A Udine Eluana era sola con il medico. Il padre Beppino si è fermato a Bergamo.

Per leggere tutto il testo visita :  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2191

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO, SI ALLA VITA

LO STATO SPENDACCIONE E MIOPE. UNA RIFLESSIONE SENZA PELI SULLA LINGUA….

Ho più volte richiamato l’attenzione sulla necessità di fare un buon uso del denaro pubblico non solo per il rispetto che tutti noi dobbiamo a chi fa sacrifici in specie per le categorie già più disagiate e, che risultano, in pratica, le più tartassate dal fisco, ma anche per quel principio di moralità pubblica che in non pochi casi sembra aver perso la dignità d’esistere. Esempi di questo genere ne potremmo fare a iosa ma mi limito solo a quelli che ritengo maggiormente indicativi e d’attualità. Penso ai 47 miliardi di euro giocati nel 2008 dagli italiani dei quali 20 con gli slot e che hanno fruttato al fisco, complessivamente, 8 miliardi di “percentuale” ma se compariamo questo prelievo, che è del 13% (al 12,6% secondo le ultime proposte del decreto anti-crisi), con la tassa sulla benzina che è del 68% ovvero con il 520% in piu’, rispetto al gioco con le slot, la sproporzione è evidente. Se poi rileviamo che in quel 68% di tasse per il nostro litro di benzina ci sono le addizionali per la guerra di Abissinia, la crisi di Suez, il disastro del Vajont, l’alluvione di Firenze, i terremoti del Belice, Irpinia e Friuli e la guerra nel Libano che se eliminate dal prezzo del carburante lo farebbero scendere del 20% lo stupore si aggiunge allo sconcerto. Un’altra bufala che ci è stata propinata è la social-card. Parto dai costi di produzione della tessera, di circuito, di pagamento e di ricarica. La produzione fisica della tessera costa circa 50 centesimi a pezzo (costo fornito dagli emittenti), quindi già 650 mila euro sono stati utilizzati. Segue il circuito di pagamento con una percentuale all’esercente, che in media è circa del 2% del pagamento stesso. Dovremmo, quindi, mettere in conto non meno di altri 6 milioni di euro di spesa statale che si aggiungono alle commissioni di ricarica, normalmente applicate dalle Poste, ammontanti a 1 euro a ricarica. Quindi per ogni carta sono 6 euro annui che lo Stato paga ma anche se fosse solo di 10 centesimi a ricarica, lo Stato comunque dovrebbe versare alle Poste italiane circa 800 mila euro in un anno.

Per leggere tutto il testo visita:  http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2112

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

CALABRIA – ED A REGGIO CALABRIA ARRIVA IL PRESIDENTE. ‘PIU’ COLLABORAZIONE FRA NORD E SUD’

REGGIO – Il Nord e il Sud dell’Italia sono legati da “doveri di solidarietà inderogabili” sanciti dalla Costituzione. Di ciò c’é chiara consapevolezza nelle due parti del Paese, “nonostante tutte le propagande talvolta devianti e mistificatrici” che sostengono il contrario. Non poteva essere più chiaro il richiamo all’unità del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, oggi e domani in visita in Calabria. In serata Il Capo dello Stato è giunto a Reggio dove, dopo una breve pausa in Prefettura, si è recato al teatro Cilea per assistere al concerto organizzato in suo onore e domani parteciperà al convegno internazionale “Mezzogiorno euro-mediterraneo”, in svolgimento presso l’aula Magna Università Mediterranea. Temi forti quelli toccati dal presidente che ha insistito di fronte al risorgere di un settentrionalismo che proprio in questi giorni riemerge e rivendica maggiori risorse anticrisi per il Nord. “La solidarietà deve valere sempre, ha detto il presidente – in un appassionato discorso riferendosi anche alle polemiche dichiarazioni rilasciate proprio in questi giorni da sindaci e governatori del Nord e riecheggiate sulle prime pagine dei giornali. Poi il messaggio diretto ai calabresi e, più in generale, ai cittadini del Mezzogiorno: “Il sul – ha detto il capo dello stato, – deve mostrarsi capace di rinnovare se stesso, il suo tessuto democratico, la sua vita amministrativa, di superare le proprie insufficienze, di realizzare, di progettare, di dare soluzione ai problemi fondamentali del vivere civile, ma ancora prima dare il segno della propria capacità di rinnovarsi reagendo ai ricatti e alle minacce della criminalità organizzata”. Il presidente si è rivolto anche agli studenti calabresi “Cari ragazzi – ha detto – contiamo molto sul vostro impegno combattivo e propositivo per la riforma della scuola e per cambiare la società e far diventare l’Italia più giusta cogliendo anche l’occasione della crisi “. Un grande onore quello di ricevere in riva allo Stretto la visita della massima autorità dello Stato e Reggio si è preparata al meglio pronta a tributargli il miglior benvenuto. Una visita significativa, è stato detto, che non solo attesta una rinnovata attenzione delle Istituzioni verso il nostro territorio, ma rappresenta anche un ulteriore stimolo per il rilancio socio – economico della città e dell’intera Calabria.

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

IL PAPA IN VISITA ALL’AMBASCIATA D’ITALIA PRESSO LA SANTA SEDE: ‘RISPETTO LAICITÀ STATO’


CITTA’ DEL VATICANO – Benedetto XVI ha visitato l’ambasciata italiana presso la Santa Sede. Ad accoglierlo, l’Ambasciatore Antonio Zanardi Landi, il ministro degli esteri, Franco Frattini, quello delle Infrastrutture, Altero Matteoli, quello ai Beni Culturali, Sandro Bondi, e i sottosegretari alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta e Paolo Bonaiuti. La “presenza di alcuni membri del governo sta a significare non ufficialità, ma genuino e personale interesse per le relazioni con il Vaticano, nonchè altissimo rispetto e grande considerazione per la persona del Pontefice”, ha detto Letta, nel suo saluto all’illustre ospite, nella cappella della residenza diplomatica italiana. “La sua presenza qui, Santità – ha osservato ancora Letta -, ci conferma che la strada percorsa assieme in questi ottanta anni di vita del Trattato Lateranense e di venticinque del nuovo Concordato è contrassegnata da una più che soddisfacente evoluzione del rapporto bilaterale, che conferma la attualità e la validità dello strumento concordatario”. Il sottosegretario Letta ha rivolto l’indirizzo di omaggio al Papa, “in assenza del Presidente del Consiglio – ha spiegato -, impegnato proprio in queste ore in un evento di carattere familiare fissato ormai da molti mesi (il matrimonio della figlia Marina, ndr)”. “Sono contento di incontrare voi che costituite la comunità di vita e di lavoro di questa ambasciata. Vi saluto tutti con affetto insieme ai vostri familiari. Un saluto speciale dirigo al signor sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che mi ha recato il saluto del presidente del Consiglio e mi ha rivolto un caloroso benvenuto, facendosi interprete dei vostri sentimenti”. Così Benedetto XVI ha risposto alle parole di benvenuto di Gianni Letta. “In questa mia breve visita all’Ambasciata d’Italia, il primo appuntamento – ha aggiunto il Pontefice – si tiene in questa bella Cappella appena restaurata e rinnovata, dedicata ad un Santo, il cui nome è indissolubilmente legato a questo palazzo: San Carlo Borromeo, vescovo che dedicò ogni sua cura all’Arcidiocesi di Milano”. “Quella tra Italia e Santa Sede rappresenta un’intesa quanto mai importante e significativa nell’attuale situazione mondiale, nella quale il perdurare di conflitti e di tensioni tra popoli rende sempre più necessaria una collaborazione tra tutti coloro che condividono gli stessi ideali di giustizia, di solidarietà e di pace, ha poi sottolineato Benedetto XVI. Il Vaticano “si rallegra” della distinzione tra Stato e Chiesa, ma tiene a “risvegliare nella società le forze morali e spirituali e richiamare il valore che hanno per la vita non solo privata ma anche e soprattutto pubblica alcuni fondamentali principi etici”, ha quindi evidenziato il Papa.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=2036

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

UNA PREGHIERA CHE SALE DAL CUORE DI MIGLIAIA DI GIOVANI PER LA PACE ETERNA DI ELUANA

‘Un omicidio di stato, pari ad ogni aborto autorizzato – questa è la dichiarazione di Giovanni Profeta, ufficio stampa dell’Associazione Nazionale dei Papaboys – una vicenda drammatica che oggi arriva ad un epilogo altrettanto drammatico.

L’Associazione Nazionale Papaboys chiede a tutti i giovani associati, ma anche a tutti i credenti, una preghiera perchè questa giovane possa raggiungere la pace che non ha trovato in questo mondo. ‘Preghiamo anche per il padre di Eluana, perchè il Signore possa far sperimentare a questo uomo, la misericordia vera del Padre.

Restiamo in tutti i casi vicini a questa vicenda triste dove purtroppo la morte ha voluto dire l’ultima parola. Cristo è risorto anche per Eluana. Ai sacerdoti che riceveranno la nostra informazione chiediamo di celebrare una Messa per questa giovane nelle prossime ore.

Associazione Nazionale Papaboys
Ufficio Stampa – ufficiostampa@papaboys.it

Lascia un commento

Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS, NEWS & INFO

INTERVENTO DEI PAPABOYS ALLA CAMERA PER CONVEGNO SU BULLISMO: ‘VERO PROBLEMA E’ BULLISMO DI STATO’

ROMA – Si è svolto nel pomeriggio di ieri alla Camera dei Deputati il Convegno ‘Emergenza educativa e bullismo’ promosso dall’UDC regione Lazio con il Patrocinio della Camera dei Deputati, promosso dalla dottoressa Mariolina Palumbo, specialista in Disagio Giovanile e coordinato da Marisa Fagà Presidente Nazionale del Dipartimento Pari Opportunità del partito cristiano. Vari sono gli spunti emersi dall’incontro, come la creazione al Comune di Roma di un centro di ascolto per i disagi degli adolescenti (laproposta sara’ presto presentata al Sindaco Alemanno dall’onorevole Luciano Ciocchetti ndr). L’Italia – ha dichiarato Mariolina Palumbo – è fanalino di coda in Europa per le politiche sui minori e talvolta si rasenta la totale assenza delle Istituzioni. Di conseguenza mi rivolgo con un appello bipartisan al Sindaco di Roma Alemanno per l’apertura concreta di uno sportello di ascolto per adolescenti”. L’appello è stato immediatamente accolto dal responsabile dell’Assessorato allo Sport del Comune Capitolino per le politiche sportive e presidente della Federazione Nazionale Anti doping del coni Dott. Pino Capua che ritiene lo sport il migliore antidoto contro il bullismo. Brillanti ed interessanti gli interventi della dottoressa Elisa Manna (Responsabile Censis e Membro del Comitato Tv e Minori) che ha chiesto una nuova legislazione in materia di controllo della qualità dei programmi tv e che si è posta la riflessione relativa al bullismo attraverso la reale emergenza: attuale e veritiera oppure fomentata dai media? La professoressa Anna Nava (Presidente dell’Associazione di coordinamento dei genitori democratici), fondata 30 anni fa da Gianni Rodari, ha chiesto anche l’istituzione della commissione di Revisione Cinematografica, soffermandosi sul dramma della tv urlata, che ormai confonde il silenzio che talvolta si potrebbe respirare all’interno delle famiglie italiane.

Di ‘Bullismo di stato’ ha invece parlato il nostro Presidente Nazionale Daniele venturi. Vi invitiamo a leggere il suo intervento.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1928

Lascia un commento

Archiviato in ASSOCIAZIONE PAPABOYS, NEWS & INFO

DA ROMA SI ALZA IL GRIDO CONTRO LA CAMORRA. PRESENTATO LIBRO DEL CARDINALE SEPE

ROMA – Pubblico delle grandi occasioni ieri pomeriggio all’Auditorium Augustianum per la presentazione del libro del Cardinale di Napoli Sepe che alza la voce contro la camorra. Un viaggio nel cuore di Napoli, quella della camorra appunto e dei rifiuti, nelle strade delle periferie più dissestate: lo ha compiuto il cardinale di Napoli per raccontare nel suo libro una realtà difficile dove però non manca chi si impegna per non rubare la speranza, come sacerdoti, medici, volontari che vogliono costruire. Il male non può vincere, ha detto il porporato alla presentazione del libro, Napoli bisogna amarla per risvegliarla. Sull’impegno concreto della Chiesa, sentiamo lo stesso cardinale Crescenzio Sepe: “Abbiamo cercato non soltanto a parole, ma con i fatti cosa potevamo realizzare e si sta realizzando ormai dappertutto un oratorio in ogni parrocchia e nelle parrocchie stesse si stanno creando delle minicooperative per insegnare ai giovani come lavorare il cuoio o la ceramica: tutte cose, queste, che possono essere utili. In cento parrocchie abbiamo messo dei centri informatici per insegnare ai giovani ad usare questi strumenti, che potranno dare loro domani uno sbocco concreto nella società. Abbiamo tante, tante iniziative, magari piccole, ma certamente sono segni di speranza per dire che si può, si può ricostruire partendo soprattutto dai giovani”.

”Ha scritto un bellissimo libro su Napoli e soprattutto è bellissimo il suo impegno per Napoli”, ha affermato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a margine dell’incontro. Il capo dello Stato ha poi assicurato che si veglia sulla sicurezza di Roberto Saviano, sotto scorta da due anni perché con il suo libro, “Gomorra”, ha aiutato a fare luce sull’attività criminale dei Casalesi. Oggi Saviano ha, però, espresso l’intenzione di lasciare l’Italia per non vivere – ha detto – prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo. A lui, ieri, la solidarietà del cardinale Sepe.

Per leggere tutto il testo visita: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1861

Lascia un commento

Archiviato in NEWS & INFO

LE PREOCCUPAZIONI DEL PRESDIENTE DELLA REPUBBLICA NAPOLITANO: VIGILANZA E CONSULTA

ROMA – Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, a poche ore dall’incontro con il Papa al Quirinale, si è detto preoccupato per alcuni organi che vanno eletti nel panorama burocratico dello stato: “E’ indispensabile – ha affermato il Presidente -che su ogni pur comprensibile diversità di valutazioni politiche prevalga la consapevolezza dell’inderogabile dovere costituzionale da adempiere”. La dichiarazione è relativa alla nomina di un giudice della Consulta e del vertice alla Vigilanza Rai da Parte del Parlamento. Il presidente della Repubblica ha sottolineato “la preoccupazione e l’impegno con cui da tempo seguo queste vicende. Lo sanno bene i Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati. Si tratta di obblighi a cui il Parlamento non può ulteriormente sottrarsi, in quanto toccano la funzionalità di importanti istituti di garanzia”.

Alla vigilia della visita che Benedetto XVI compirà domani al Quirinale a Roma – nella festa di San Francesco d’Assisi, Patrono d’Italia – incontro ieri in Vaticano tra il segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, e il ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini. Al centro del colloquio, uno scambio di valutazioni sulle principali questioni internazionali e sugli obiettivi della prossima presidenza italiana del G8. I ”grandi temi dell’attualita’ internazionale” e ”gli sviluppi del dibattito sulla laicita’ e la questione dell’identita’ culturale dell’Europa”: e’ questa la ”ipotetica agenda” dei colloqui tra papa Benedetto XVI e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si incontreranno sabato 4 ottobre mattina al Quirinale, stilata, in un’intervista all’Osservatore Romano, da Antonio Zanardi Landi, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede. Si trattera’, spiega l’ambasciatore nel colloquio con il direttore del quotidiano della Santa Sede, Giovanni Maria Vian, e con il giornalista Francesco M. Valiante, di un incontro dal ”valore particolarissimo” la cui dinamica privilegera’ il momento del confronto e dello scambio di valutazioni ”rispetto a quello piu’ strettamente protocollare”.

Per leggere tutto il testo vai su: http://www.papaboys.it/news/read.asp?id=1812

Lascia un commento

Archiviato in BENEDETTO XVI, NEWS & INFO